Roma, 22 dicembre 2014

 

 

TEMPO DI CAMBIAMENTO

Editoriale del Segretario Generale.

E' stato un anno molto intenso quel che ci lasciamo alle spalle e ho l'orgoglio di dire che è stato un anno dove finalmente il SAP 2.0 ha riconfermato la sua storica e i primaria vocazione, quella di essere il Sindacato per i colleghi e non il Sindacato per i sindacalisti. Un passo che le altre organizzazioni, impegnate come sono a pascolare nella greppia di interessi e convenienze, faticano a fare. Ma i segnali di rinnovamento - se non saranno soffocati - non mancano e il "travaglio" sempre più forte e doloroso in casa Siulp lo dimostra.

Soli contro tutti, abbiamo ottenuto in questi mesi risultati importanti e, soprattutto, siamo e restiamo impegnati in una battaglia senza tregua per impedire la chiusura dei presidi di Polizia e per ottenere una vera riforma della sicurezza, nel segno dell'unificazione e della riduzione del numero dei Corpi dello Stato..

Se non avessimo posto noi con forza la questione già da molto tempo, rilanciata poi nel congresso SAP di aprile e se non avessimo girato tutte le piazze d'Italia con il nostro camper per chiedere ai cittadini l'adesione alla petizione poliziaunita.it, pensate che questo tema sarebbe stato al centro dell'agenda politica e sindacale nazionale? La risposta è ovviamente no.

E sull'altra grande questione, quella dello sblocco stipendiale, basta avere la pazienza di ripercorrere

le tappe delle nostre mobilitazioni e delle nostre battaglie per comprendere che la "consorteria", dopo mesi di sonno, è saltata sul carro giusto solo a settembre, creando però più danni che guadagni perché si è resa subito pronta e prona a siglare col Governo e con la maggioranza "indicibili accordi" a danno dei colleghi per ottenere le risorse necessarie a finanziare avanzamenti di qualifica e assegni di funzione. Tutto ovviamente viene e sarà negato all'inverosimile, ma il danno di 1.300/1500 euro a testa è reale per via dei tagli, così come sono altrettanto reali i 263 euro in meno procapite nel 2016 per il Fondo Produttività. Lo sblocco stipendiale è certamente un risultato da ascrivere in primo luogo alla nostra azione, ma siamo al lavoro per cercare di mitigare i danni fatti dal "cartello" sindacale dove come SAP 2.0 non potevamo restare un minuto di più.

Non dimentichiamo poi che quest'anno, con la "Battaglia del Pane", abbiamo impedito l'aumento del costo della mensa non obbligatoria per i colleghi, evitando il furto di 5 milioni di euro dalle nostre tasche.

Non dimentichiamo che siamo stati noi e solo noi a combattere, sin dai primi mesi del 2014, contro il taglio degli Uffici e dei Presidi che ora il Governo e soprattutto il Viminale rilanciano come "regalo natalizio" ai poliziotti e ai cittadini.

Non dimentichiamo che, mentre alcuni sindacati - Siulp e Silp per la Cgil - mostrano aperture all'introduzione del reato di tortura e del numero identificativo sulle divise, noi abbiamo distribuito migliaia di Spy Pen ai colleghi iscritti al SAP e abbiamo "costretto" il Dipartimento ad avviare la sperimentazione sulle telecamere sulle divise.

Non dimentichiamo che il SAP è sceso in piazza questa estate per donare il sangue, ha promosso il

Tour della Legalità in Valdisusa, ha girato 100 piazze e città con l'operazione #piazzapermanente e la raccolta firme www.poliziaunita.it per una vera riforma della sicurezza.

Molto, moltissimo c'è ancora da fare. Pensiamo al tema del contratto di lavoro, alla questione della previdenza complementare, al problema delle cause di servizio, delle dotazioni e dei mezzi, ai trasferimenti, ai ritardi cronici delle indennità di specialità, alle missioni, al Riordino delle carriere, alle regole di ingaggio, al bisogno di nuove assunzioni e tanto altro ancora. Temi non da poco, anche perchè saremo soli a combattere. La "consorteria", tutta chiacchiere e distintivo, non va aldilà di qualche sterile comunicato. L'unica, vera nostra forza sono i colleghi. E' tempo di cambiamento.

A voi, a noi, va l'augurio migliore di Buone feste!

NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'

Auguri a Fulvio Della Rocca!

II dottor Fulvio Della Rocca è diventato nuovo Vice Capo della Polizia di Stato e Direttore Centrale della Polizia Criminale. La nomina, avvenuta da parte del Consiglio dei Ministri dello scorso 12 dicembre, è certamente positiva e va nel segno di quel rinnovamento che come SAP abbiamo chiesto, da tempo, per quel che riguarda i vertici del Dipartimento. Un poliziotto vero, che conosce i poliziotti e la Polizia.

Nelle sue varie e qualificate esperienze, ha sempre dimostrato professionalità, sensibilità e capacità di comprensione dei problemi del personale.

La Segreteria Generale SAP formula a Della Rocca i migliori auguri di proficuo e positivo lavoro.

Indennità di Specialità, sempre troppo tardi: il SAP non molla!

II Dipartimento ha convocato le rappresentanze sindacali - per il SAP era presente il Segretario Nazionale Michele Dressadore - per dar conto dei progressi nella liquidazione delle indennità previste dalle convenzioni con Trenitalia, Poste Italiane e Società Autostrade.

Il Direttore Centrale delle Specialità Dr. Roberto Sgalla e quello dei Servizi di Ragioneria Dr. Francesco Ricciardi accompagnati dal Direttore delle Relazione Sindacali Dr. Tommaso Ricciardi -, hanno snocciolato le cifre dei recenti pagamenti effettuati al personale delle specialità, spiegando tutti i problemi che affliggono le procedure per la corresponsione di tali emolumenti. Ad oggi, ci è stato comunicato, la Polizia Postale ha visto liquidate le competenze fino a dicembre 2013, l’Autostradale fino a settembre 2013 e la Ferroviaria fino a marzo 2014 (alcuni Compartimenti fino a febbraio 2014). Questi dati sono stati presentati come un vero successo, frutto di uno speciale impegno del Servizio di Ragioneria, la cui competenza ha permesso di ridurre drasticamente i noti ed atavici ritardi.

Pur non dubitando minimamente di tale efficace ruolo degli uffici amministrativi ministeriali, il SAP non ha inteso unirsi al quasi unanime coro di assenso ed ha, piuttosto, sottolineato quanto sia ancora esagerato ed inaccettabile ìl lasso di tempo necessario a ripagare i colleghi delle prestazioni offerte nell’ambito delle convenzioni. Innanzitutto va considerato che Trenitalia e Soc. Autostrade versano trimestralmente le somme dovute e quindi si può, anzi si deve, fare meglio, poi non si vede perché il prossimo accordo con Poste Italiane non debba prevedere sistemi più favorevoli dell'attuale soluzione unica annuale.

Poi è anche giusto considerare, per amor di verità, che la riduzione della tempistica è certamente figlia pure della non poco importante serie di contenziosi con cui il SAP ha costretto il Ministero a pagare interessi e spese legali attraverso dei Decreti ingiuntivi! Ma l'aspetto più interessante della vicenda, perché assurdo, se non addirittura kafkiano, è costituito dal ruolo del Ministero dell'Economia e Finanza al quale, per legge, gli enti concessionari versano le somme dovuto e che il medesimo accredita al nostro Dicastero con incredibile lentezza: è dunque ìl MEF l'unico e vero colpevole dei ritardi abissali.

Peccato che dal mese prossimo prenda il via il progetto di "cedolino unico" gestito proprio dal Ministero dell'Economia, innovazione fortemente voluta dal nostro Dipartimento, ma che evidentemente non può riguardare l'ambito delle indennità in questione visto che non vengono fornite garanzie per l'accelerazione dei pagamenti. Un’assurdità che il SAP ha contestato con vigore.

A margine della discussione si appreso che le convenzioni con Poste e Autostrade sono in via di rinnovo e che sulle trattative con la seconda già è stato intavolata la questione dell'aumento finalmente consentito dalla modifica normativa: la recente lettera inviata dal SAP al Dipartimento ne chiede appunto l'applicazione.

II Dr. Sgalla ha poi ribadito il suo impegno per garantire che sia erogato il Foglio di Viaggio a tutti i servizi "speciali" della Polstrada (etilometro, telelaser, CMR, ecc...). La nostra battaglia non finisce qui!

Reparti Mobili, no ai limiti di età e apertura per le colleghe.

Il Direttore Centrale per le Specialità Dr. Sgalla, accompagnato dal Direttore dei Reparti Speciali Dr. Montana e da quello del Servizio Agenti Ass.ti e Sov.ti delle RRUU Dr. D'Ambrosio, ha inteso consultare le organizzazioni sindacali per intavolare una riflessione sull'alto livello medio d'età del personale in forza ai Reparti Mobili, con lo scopo di valutare una soglia massima d'età per l'accesso agli stessi. Il SAP, rappresentato dal Segretario Nazionale Michele Dressadore, si è dichiarato nettamente contrario, spiegando che tutte le motivazioni che oggi spingono i poliziotti a chiedere il trasferimento ai Reparti, anche a 40, 50 anni o più, nascono da problemi che vanno risolti dall'Amministrazione e non aggirati imponendo un vincolo iniquo come quello di uno sbarramento di anzianità. Vanno retribuiti meglio i servizi investigativi, ci vogliono norme per proteggere i poliziotti dal rischio di processi ingiusti, si devono tutelare i bagagli professionali costruiti nel tempo, va fatta una politica per gli alloggi e poi bisogna bandire i concorsi per assegnare le qualifiche di ufficiali di P.G.

Una gestione del personale e il governo dell'intera organizzazione improntate al valore della professionalità non avrebbero certo condotto a questi dannosi sbilanciamenti. Registrata la contrarietà praticamente unanime ad ogni ipotesi di sbarramenti sull'età, il Direttore Centrale ha colto l'occasione per accennare ad un'altra questione particolare, ben più vecchia e meno problematica, ossia l'accesso ai Reparti Mobili del personale femminile, argomento su cui non vi sono state opposizioni di sorta.

Abiti civili, intervento del SAP

Come noto, il D.M. 28 maggio 2003 regola e disciplina i servizi di protezione e sicurezza assicurati, oltre che alle personalità istituzionali, anche agli altri soggetti a rischio. Successivamente alla relativa ministeriale (n. 557/A/208.018.IS.79) dell'11 giugno 2003, I'UCIS elaborava un nuovo modulo sulle "Condizioni" dove è possibile leggere che, per le persone nei confronti delle quali la situazione di pericolo assuma rilievo particolarmente significativo (livello 2), il dispositivo di protezione, denominato "scorta su auto specializzata", è attuato mediante trasporto su autovettura blindata seguita da scorta armata effettuata su automezzo anch’esso blindato con equipaggio composto da tre operatori in abiti civili muniti di idoneo armamento ed equipaggiamento. E' altrettanto noto come il D.M. 19/2/1992 disciplini l'uso della divisa e degli abiti civili, riconoscendo il "buono abiti civili" al personale adibito "a servizi di carattere investigativo e di altra specie che non possono essere espletati in divisa", nonché a quello "adibito a servizi logistici, tecnici, scientifici e professionali per incarichi che non possono essere espletati in divisa". Pertanto, considerato che il servizio di scorta viene effettuato da colleghi in abiti civili e che è possibile farli rientrare in quelli "di altra specie che non possono essere espletati in divisa", siamo intervenuti col Dipartimento affinché sia riconosciuto anche al personale in oggetto il "buono" annuale.