Roma, 15 dicembre 2014

 

 

Travaglio in casa Siulp

Sfiducia al vertice del Sindacato unitario da parte di 5 Segreterie regionali, 24 Strutture provinciali e numerosi Consiglieri Nazionali

Editoriale del Segretario Generale

Sono sempre stato affascinato dalla filosofia stoica perché condivido il principio secondo il quale le cose migliori e più belle provengono dal dolore e dal sacrificio. Pensiamo alla gioia di una laurea e al sacrificio e alla dedizione per anni di studio; ad una medaglia nel campo dello sport e ad anni di impegno costante; pensiamo per finire alla vita che nasce da un travaglio di grande sofferenza.

Parimenti il riscatto del movimento sindacale e in generale degli organismi di rappresentanza, anche nel mondo politico, non potrà che avvenire unicamente attraverso un profondo travaglio che li rinnoverà, facendoli tornare alle origini. Il rapporto tra la comunità del Paese e la classe politica si è ormai sfilacciato perché la politica è sempre più per i politici e sempre meno per la gente.

Analogamente il sindacato, compreso quello della Polizia, è sempre meno per i colleghi e sempre più per i sindacalisti. Il Sindacato Autonomo di Polizia, 8 mesi fa, ha fatto una scelta chiara con il SAP 2.0: si torna alle origini.

Gli interessi individuali non possono prevalere su quelli collettivi. Tutte le vicende alle quali avete avuto modo di assistere, le frizioni tra sigle sindacali, tra noi e la "consorteria" in particolare, la storia di "SAPpinocchio" e per finire il travaglio in casa Siulp sono figlie di questa nostra scelta.

Il problema sostanziale, cari colleghi, nasce da un confronto tra due modelli: il sindacato per i colleghi che come SAP 2.0 stiamo rilanciando con forza e il sindacato per i sindacalisti che mirava e mira a conservare lo status quo per poter pasteggiare nella greppia delle proprie convenienze.

In questi giorni avrete avuto modo di vedere che un terzo circa del Siulp non ha condiviso le scelte del proprio vertice con un documento che è pubblicamente disponibile sui social network. Scelte finalizzate a conservare le cose come stanno e a contastare le istanze di rinnovamento di cui il SAP si è fatto portavoce.

in questi mesi la contestazione del vertice Siulp non è stata tanto al SAP, ma alla "minaccia" che noi rappresentiamo, al desiderio di mascherare le proprie convenienze con una deriva individualista, pericolo di gran lunga minore. Per altro, sia chiaro, il conflitto nato all'interno del sindacato unitario non è figlio di individualismo, ma di conservatorismo peloso.

Ben venga dunque questo travaglio, bene fanno questi amici – per adesso in minoranza, ma speriamo che presto possano divenire maggioranza – a proseguire nei loro intendimenti. Speriamo che il comune sentire della base obblighi anche il Siulp ad una profonda trasformazione. Noi non desideriamo primeggiare, ma vogliamo che il Sindacato nel suo complesso torni ad essere strumento di positività per la comunità.

Siamo orgogliosi di essere stati la causa di tutto questo.

Senza il SAP 2.0 e senza la sua vera essenza, senza quel nomignolo di "SAPpinocchio" a cui ci siamo anche affezionati, questo travaglio non ci sarebbe mai stato. Perché non sarebbero mai state evidenziate queste problematiche di gestione nel Siulp e la minoranza avrebbe avuto più difficoltà a palesare certe contraddizioni. Tifiamo per voi in maniera costruttiva, tifiamo per coloro che hanno avuto il coraggio di reagire e di opporsi – come noi – al sindacato per i sindacalisti. E speriamo che questo travaglio partorisca per tutti noi una nuova stagione del movimento sindacale della Polizia di Stato.

Questo vogliono i colleghi.

Mi sia consentito dirlo in maniera impertinente, ne abbiamo le p....e piene di compromessi con gli interessi dei sindacalisti.

Il SAP 2.0 tifa per un nuovo Siulp affinché possa esserci una nuova amministrazione, una nuova dignità per i colleghi, nuove tutele, nuove prospettive e un futuro migliore da ricercare. Non desistete e non fatevi intidimire, cari amici e colleghi.

Un ultimo appello alla base del Siulp: vi esorto a non gettare alle ortiche questa occasione storica per voltare pagina. Abbiate il coraggio di cambiare!

NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'

Chiusura Presidi Polizia, la battaglia del SAP e la cartoline al Premier Renzi

Al via sul territorio nazionale la distribuzione delle cartoline da spedire al Premier Renzi per chiedere di non sopprimere 251 Presidi e Uffici di Polizia su tutto il territorio nazionale. Le nostre strutture stanno combattendo una grande battaglia con iniziative territoriali, volantinaggi, flash mob, distribuzione delle cartoline tra i cittadini, sui treni e nei luoghi di maggior frequentazione, conferenze stampa, assemblee pubbliche, contatti con parlamentari, sindaci e politici locali.

Tutto questo mentre a Roma, attraverso i nostri amici parlamentari, stiamo tentando di far passare alcuni emendamenti per impedire e scongiurare le chiusure. Noi non molliamo!

Corruzione: Sap, servono interventi non viziati da ideologia

(ANSA) - ROMA, 11 DIC - Per contrastare la corruzione "servono interventi non viziati da sfumatura ideologica". Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, commentando il tweet del premier Renzi. "Ha ragione il presidente del Consiglio - afferma Tonelli - nel denunciare che meno dell' un per cento della popolazione carceraria è composto da detenuti condannati per corruzione e condividiamo col premier Renzi l'idea che occorra fare qualcosa al più presto.

Speriamo, però, che le nuove proposte del Governo in materia di codice penale e procedura penale non siano viziate da sfumatura ideologica, perché siamo in un paese dove provvedimenti di clemenza e 'svuotacarceri' sono all'ordine del giorno e hanno rimesso in libertà anche gente condannata per omicidio, 7.000 solo nell' ultimo indulto; dove spacciatori, ladri, truffatori possono godere delle depenalizzazioni e non scontare neppure un giorno di galera; dove chi devasta città e commette reati in ordine pubblico non viene sostanzialmente punito". (ANSA)

Tav: Sap, salto qualità lotta No Tav, ma politica è assente

(ANSA) - TORINO, 10 DIC - "Ormai in Valle di Susa non è più soltanto una questione di ordine pubblico. Il salto di qualità in chiave eversiva e terroristica, pone un problema politico, ma purtroppo sul tema la politica è da anni assente". Lo sostiene Gianni Tonelli, segretario generale del sindaco di polizia Sap, commentando le nuove accuse di terrorismo mosse dalla Procura di Torino nei confronti di tre anarchici No Tav. "Non vorremo, purtroppo, che qualcuno sia in attesa del peggio per fare qualcosa", aggiunge Tonelli, secondo cui "a pagare le spese delle violenze e delle devastazioni di questi professionisti del disordine sono da anni le donne e gli uomini della Polizia di Stato". "La Procura della Repubblica di Torino, e in particolare i pubblici ministeri Padalino e Rinaudo, stanno svolgendo assieme alla Digos, non da ora, un lavoro straordinario, attento e molto difficile che punta a far luce sul legame tra le frange più dure del movimento No Tav e gruppuscoli che in maniera più o meno esplicita si richiamano all'eversione e al terrorismo - conclude -. Dobbiamo essere vigili e debbono esserlo soprattutto coloro che, legittimamente, si oppongono all'alta velocità in Valdisusa". (ANSA)

Viva le Spy Pen!

Riportiamo integralmente questo interessante articolo del quotidiano Italia Oggi. Una sentenza della Corte di Giustizia europea, relativa alle telecamere in uso nelle abitazioni private, ha messo finalmente sul piatto della bilancia l'interesse alla riservatezza con il fondamentale diritto alla tutela dei propri beni e soprattutto della propria incolumità. Quindi le telecamere, a determinate condizioni, possono essere utilizzate anche senza il consenso dell'interessato che è stato ripreso. Uno sentenza importante pure per le Spy Pen targate SAP 2.0, alla faccia di chi ha strumentalizzato la nostra iniziativa e soprattutto vuol danneggiare i colleghi!