Roma, 17 novembre 2014
Cara Mamma Amministrazione,perche vuoi mandarci al macello?
Editoriale del Segretario Generale
Carissima Mamma,
le insidie con cui noi ci misuriamo ogni giorno finiscono con l'esporci, oltremodo, in tutte le direzioni.
Tutti coloro che puntano il dito contro di noi riescono a trascinarci davanti ad un tribunale.
Tutti coloro che godono nel dileggiarci e vilipenderci riescono a sbatterci in prima pagina, disumanizzandoci, indicandoci come bruti frustrati e sadici violenti. Per questi motivi abbiamo necessità di poterci difendere, di poter dimostrare che noi siamo buoni, la parte migliore di questo paese che - con la nostra opera quotidiana, carica di sentimenti positivi, spirito di servizio e grande umanità - aiuta deboli ed indifesi e rappresenta un'ancora di salvezza per quanti, nelle devianze, nella tossico-dipendenza o nel crimine, hanno perduto ogni prospettiva di riscatto futuro...
A noi - non solo nel nostro interesse servono poche regole che siano in grado di indirizzare it nostro agire.
Possibile che tu, Mamma Amministrazione, non ti renda conto che le regole di ingaggio che hai predisposto per i tuoi figli tutto possono fare fuorche garantire norme certe in grado di guidare it nostro agire professionale?
Possibile che tu non capisca che servono poche regole chiare, in grado di individuare, senza equivoci, it limite entro cui dobbiamo operare?
Vedi, cara Mamma, queste regole sono importanti per salvarci dagli agguati del partito dell'anti polizia e di tutti coloro che odiano la divisa che indossiamo. Loro sono sempre in attesa di poterci accusare e farci del male.
Non vogliamo gettare la spugna, il bene è la nostra vocazione e vogliamo continuare a farlo ma, per proteggere noi e le nostre famiglie, dobbiamo evitare le trappole di chi ci vuole colpire a tradimento. Per questi motivi non comprendiamo perche le regole che ci hai proposto non sono chiare, sono indeterminate, non sono in grado di preservare noi e garantire nessuno, compresi tutti coloro che con noi vengono in contatto.
Appare inverosimile, ma le tue regale si presentano come cariche di pregiudizio, sembra quasi che la potenzialità del male, astrattamente riscontrabile in qualsiasi situazione in cui noi interagiamo, debba non provenire dai "vandali", dai professionisti del disordine pubblico, dai delinquenti o dai mascalzoni ma da noi (?).
SI, e vero che lavoriamo con la meta del cielo negativo, ma non ne facciamo parte. Noi siamo la parte migliore di quella positiva!
Comprendi, cara Mamma, che in questo modo chiunque voglia farci del male e in grado di trascinarci nella polvere e che queste norme sembrano figlie di un trattato di pseudo filosofia e cultura anarcoide radical chic, ai nostri danni.
Possibile che tu queste case non le riesca a capire o, forse, le hai capite sin troppo bene?
Non farci pensare male, non farci dubitare di te, non indurci nella tentazione di credere che forse tu queste regole le hai volute concepire di proposito per far contenti i nostri nemici, tutti coloro che ci odiano.
Dobbiamo forse pensare che it consentire, a chi ci odia, di gettarci able ortiche tu lo voglia rendere possibile per evitare che questa triste sorte tocchi a te?
Sai quanti "CRETIN!" mandi at macello in questo modo !Ill
Noo!!! NOOOOO!!!
Mamma Amministrazione ti supplichiamo, torna a casa, ti vogliamo bene anche se troppo spesso ti dimentichi di noi
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LA BOZZA DI REGOLAMENTO RELATIVA ALLE REGOLE DI INGAGGIO
SICUREZZA: TONELLI (SAP), STUFI DI ESSERE I CAPRI ESPIATORI (Intervista del Segretario Generale all'Agenzia Stampa Parlamentare)
(AGENPARL) — Roma, 09 nov — "30 poliziotti e carabinieri feriti solo nell'ultima settimana: gli scontri a Roma causati dagli operai Ast, gli incidenti di Napoli a Bagnoli con i centri sociali ancora una volta protagonist, i fatti di Carrara con i cittadini esasperati per l'alluvione che se la sono presa con gli agenti. Siamo stufi di essere carne da macello, di diventare comodi capri espiatori di tensioni sociali ed economiche delle quali anche noi paghiamo le conseguenze, visto che ormai un poliziotto con 1.300 euro al mese vive sulla soglia di poverta".
Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, uno dei maggiori, conversa con Agenzia Parlamentare ed à un flume in piena pensando ai suoi colleghi finiti in ospedale. In questi giorni ha guardato e riguardato il video diffuso della Polizia di Stato dove si vedono i manifestanti di Bagnoli che picchiano con aste e bastoni i poliziotti: "Sono immagini terribili— dice -, anche se purtroppo in televisione non sono passate con la frequenza con cui sono invece stati trasmessi alcuni video degli scontri di Roma, omettendone altri, con l'obiettivo neppure troppo nascosto di incolpare gli agenti di aver dato qualche manganellata di troppo.
E gli operai che ci hanno caricato? Il primo che dovrebbe avere il buon gusto di fare un passo indietro dopo aver strumentalizzato la vicenda è il leader della Fiom Landini".
Tonelli aggiunge: "Ha ragione probabilmente il premier Renzi quando dice che qualcuno alimenta le tensioni e ha interesse ad andare allo scontro verbale e non solo.
Ma noi non vogliamo finire vittime degli stracci che volano in casa Pd, senza contare che il Ministero dell'Interno e il Dipartimento della pubblica sicurezza da tempo dimostrano di non essere della parte delle donne e degli uomini in divisa, di quei poliziotti e di quelle poliziotte che ogni anno in 6.000 finiscono al pronto soccorso o sul lettino di un nosocomio per ferimenti e lesioni avvenuti in servizio".
Anche per questo nei giorni scorsi il Viminale ha presentato al sindacati di polizia un documento che contiene una proposta per nuove regole di ingaggio: "Hanno costituito un gruppo di lavoro un anno fa — afferma ancora il leader del Sap— che ha partorito un documento elaborato e complesso che stiamo analizzando con il nostro ufficio studi. E' proprio questo il punto. Non serve un trattato di filosofia elaborato da gente che probabilmente non ha mai fatto un servizio di ordine pubblico o un giorno di volante. Abbiamo bisogno di poche, ma semplici regale che devono avere forza di legge, che sanciscano con chiarezza cosa possono o non possono fare i poliziotti e gli altri operatori delle forze dell'ordine. Regole che stabiliscano soprattutto che durante le manifestazioni nessuno è autorizzato ad usare violenza per esprimere le proprie idee".
Per il Sap, quindi, quali sono le cose da fare per rendere piu efficiente il sistema della sicurezza italiano? "In primo luogo — asserisce il segretario generale — serve una riforma dell'apparato che riduca le forze di polizia, perche ne abbiamo 7 nel nostro Paese tra nazionali e locali. Qui invece l'unica riforma che il Governo e soprattutto il ministro Alfano pare vogliano fare e quella di ridurre i presidi di sicurezza. Circa 300 sono destinati a chiudere nei prossimi mesi. Inoltre, è ora che certa politica e certa stampa, i famosi salotti buoni e radical chic, la smettano di considerare poliziotti e carabinieri come il nemico da abbattere.
Addirittura in questi giorni in Parlamento è in discussione una proposta del senatore Manconi che vuole introdurre corsi obbligatori di pacifismo e non violenza per gli agenti, nella convinzione che siamo tutti dei picchiatori. Siamo al delirio".
Il sindacato autonomo è anche mobilitato da tempo per gli stipendi dei poliziotti.
"La questione economica e fondamentale — conclude Tonelli - le nostre retribuzioni sono ferme da cinque anni e dal prossimo gennaio saranno finalmente sbloccate solo dopo una forte e lunga battaglia condotta da febbraio esclusivamente dal Sap. Tutto bene, ma la legge di stabilita che dev'essere ora approvata da Camera e Senato dice anche che saranno tagliate molte risorse alla sicurezza e dunque rischiamo una partita di giro inaccettabile. Per questo la legge deve cambiare e siamo impegnati con tanti parlamentari amici di tutti gli schieramenti per far apportare le modifiche necessarie".
CHIUSURA UFFICI, BATTAGLIA SAP SUL TERRITORIO
E' partita su tutto il territorio nazionale, col prezioso e fondamentale contributo delle Segreterie Regionali e Provinciali (si veda news sul nostro sito), la battaglia per impedire la chiusura dei circa 300 presidi di polizia di specialita che il Dipartimento vorrebbe sopprimere entro 6 mesi. Un lotta che si affianca a quella che la Segreteria Generale SAP conduce a Roma e che si rivela quanto mai fondamentale - siamo praticamente gli unici a farla - perche il contributo della società civile, di politici e parlamentari dei territori che rischiano la chiusura degli uffici, dei cittadini che protestano è ciò che serve per far cambiare idea al Governo e soprattutto al nostro Ministero. Ringraziamo tutti i parlamentari che si stanno adoperando con noi in questa difficile, ma non impossibile battaglia. Una cosa a sicura. Noi faremo di tutto per impedire questo ennesimo scempio a danno dei poliziotti e dei cittadini!
ESECUTIVO NAZIONALE SAP A RIMINI
Si riunisce a Rimini, nelle giornate del 17 e 18 novembre, l'Esecutivo Nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia.L'agenda politico/sindacale, come è noto,è particolarmente ricca di appuntamenti e scadenze in questo momento.
Riferimento gli esiti della due giorni sul nostro Flash e sul sito.