Roma, 10 novembre 2014
Chi si ferma è perduto
Editoriale della Segreteria Generale
E’ stata una settimana intensa quella che ci siamo lasciati alle spalle e come SAP siamo stati impegnati su mille fronti.
In questo corposo, ma fondamentale Flash troverete le nostre proposte di modifica alla legge di stabilità, ora al vaglio del Parlamento, per cercare di non far pagare ai colleghi il prezzo dello sblocco stipendiale, un prezzo che oggi si aggira sui 1.000/1.200 euro annui. Abbiamo contattato tutti i parlamentari e daremo presto conto degli emendamenti presentati.
Ci siamo mossi a livello di Camera e Senato anche per quel che riguarda le indennità di Specialità. Infine, ma non meno importante, la battaglia per impedire la chiusura dei presidi di polizia e per ottenere regole di ingaggio degne di questo nome.
Questo Flash è la nostra piattaforma rivendicativa. Noi non ci siamo mai fermati e continueremo a non fermarci mai.
Altri invece continuano a essere quel che sono sempre stati: soltanto chiacchiere e distintivo!
La legge di stabilita' per il comparto sicurezza: luci e ombre
VANTAGGI + assegni di funzione dall’1/1/2015 + progressioni di carriera dall’1/1/2015 + pagamento indennità omogeneizzazione
|
PERDITE - 119 milioni da riordino carriere 2015 (21c.9) - 119 milioni dal riordino carriere 2014 (21c.10) - 13 milioni residuo riordino 2012-13 (21c.10) - 42,7 milioni dalla tutela dell'Ordine Pubblico dall’1/1/2015 (fonte: Sole24ore 23/10) - 30 milioni da Pianificazione e coordinamento delle Forze di polizia (fonte: Sole24ore 23/10) - 25 mil. rete di comunicazione tra le forze dell’ordine Te.T.Ra (fonte: Sole24ore 23/10) - blocco contratto di lavoro fino al 31/12/2015 - vacanza contrattuale, sino al 31/12/2018 l’ammontare sarà fermo a quello in godimento al 31/12/2013 (21c.2) - revisione dell’Accordo Nazionale Quadro entro 3 mesi dall’approvazione della legge di stabilità, (21c.12 e 13) tenendo conto delle misure di contenimento della spesa pubblica 2009 (limiti più stringenti per straordinari, cambi turno, reperibilità e riposi compensativi); inoltre, si dovrà tener conto dell’innalzamento dell’età media del personale (rimodulazione benefici per cinquantenni, ex art. 12 ANQ) - immediata adozione di qualsiasi orario in deroga per tutela ordine e sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto della criminalità (cioè qualsiasi orario senza contrattazione con i sindacati) (21c.14) - nessuna assunzione fino all’1/12/2015, con un risparmio di circa 27 milioni di euro e riduzione dei trasferimenti, con spese per la distanza da casa e mancato ricambio per turnisti in quinta e quarta. - blocco retributivo anche per il 2015 per i dirigenti non contrattualizzati (21c.3) - nessuna promozione il giorno prima del pensionamento, per i dirigenti superiori e generali (21c.4) - previdenza complementare, la tassazione dei rendimenti alzata dall'11% al 20% (ancora non è partita per il nostro Comparto).
|
Si può facilmente notare che, come anticipato dal Sap sin dal mese di luglio 2014, ogni trionfalismo appare fuori luogo: a fronte dello sblocco immediato degli assegni di funzione e delle progressioni di carriera, ci sarà uno stillicidio di regressioni economiche e della qualità lavorativa senza precedenti.
In altre parole, il governo pagherà gran parte dello sblocco retributivo con i nostri soldi!
LEGGE DI STABILITA’ PER IL 2015 - PROPOSTE DI MODIFICA 6/11/2014
ART. 21, COMMA 1 (blocco contratto): Abrogazione
MOTIVAZIONE: Il nostro ultimo accordo sindacale relativo alla parte normativa è stato recepito con dPR 51/2009 e riguarda il quadriennio 2006/2009, mentre quello relativo alla parte economica è stato recepito dal dPR 184/2010 ed è relativo al biennio economico 2008/2009. Ne deriva che entrambi i "contratti" sono fermi al 2009. La paventata proroga del blocco dei rinnovi contrattuali e negoziali anche per il 2015 comporterebbe un "vuoto contrattuale" di oltre sei anni, inaccettabile per il nostro Comparto.
ART. 21, COMMA 2 (blocco rivalutazione vacanza contrattuale): Abrogazione
MOTIVAZIONE: In base a questa disposizione, sino al 31/12/2018 l’ammontare dell’indennità di vacanza contrattuale sarà ferma a quella in godimento al 31/12/2013.
Chiediamo lo stralcio anche di questa norma che, congelando la vacanza contrattuale anche per il 2018, viola il principio di cui all’art. 1, comma 3, del dPR 395/95, secondo cui "Dopo un periodo di vacanza contrattuale pari a 3 mesi dalla data di scadenza della parte economica del presente decreto, al personale di cui al comma 1 sarà corrisposto, a partire dal mese successivo, un elemento provvisorio della retribuzione pari al trenta per cento del tasso di inflazione programmato, applicato ai livelli retributivi tabellari vigenti, inclusa l'indennità integrativa speciale. Dopo sei mesi di vacanza contrattuale, detto importo sarà pari al cinquanta per cento del tasso di inflazione programmata e cessa di essere erogato dalla decorrenza del nuovo decreto emanato ai sensi dell'art. 2, comma 1, lettera A), del decreto legislativo n. 195 del 1995 ."
ART. 21, COMMA 3 (mantenimento blocco su scatti e scatti): Abrogazione
MOTIVAZIONE: La disposizione in esame prevede il blocco dei meccanismi di adeguamento retributivo di cui all’articolo 24 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, vale a dire il blocco dell’incremento annuale del trattamento economico a favore del personale dirigente e del personale direttivo con trattamento economico dirigenziale, disposto in relazione all’aumento medio delle retribuzioni nel pubblico impiego rilevato ogni anno dall’ISTAT anche per il 2015. Per lo stesso personale (escluso quello di cui alla legge n. 27/1981, vale a dire i magistrati) la norma prevede, altresì, la proroga nel 2015 del blocco della progressione automatica degli stipendi. In sostanza, anche il 2015 non sarà utile ai fini della maturazione delle classi e degli scatti di stipendio (incremento stipendiale corrisposto ogni due anni di servizio al personale dirigente e a quello direttivo con trattamento dirigenziale). Dovrà pertanto essere interrotta nei confronti di detto personale la corresponsione degli automatismi stipendiali, la cui naturale data di maturazione subirà uno slittamento di cinque anni a decorrere dal 1° gennaio 2011. Chiediamo che venga abrogata tale disposizione perché si tratta di una forte penalizzazione per il personale dirigente (e direttivo con trattamento dirigenziale) della Polizia di Stato. Peraltro, così facendo, il Governo pone in essere un clamoroso "passo indietro" rispetto agli impegni presi in sede di incontro con le rappresentanze sindacali, manifestando un’inattendibilità a dir poco stupefacente.
ART. 21, COMMA 4 (eliminazione promozione grado superiore alla pensione): Abrogazione
MOTIVAZIONE: Viene abrogata, tra le altre, la norma che prevede, per la Polizia di Stato, la promozione alla qualifica superiore del dirigente generale e dirigente superiore di P.S. all’atto della cessazione dal servizio. Si delinea ancor di più l’azione del Governo tesa a penalizzare la dirigenza della Polizia di Stato.
ART. 21, COMMA 9 (incameramento risorse per riordino carriere): Abrogazione
MOTIVAZIONE: Con questa disposizione il Governo intende sottrarre i 119 milioni di euro previsti per l’anno 2015 per il Riordino delle carriere del personale non direttivo e non dirigente delle FF.AA. e FF.PP. Si tratta di un vero e proprio "furto", assolutamente ingiustificato, che aggrava ulteriormente la condizione della categoria il cui riordinamento non rappresenta uno capriccio bensì una comprovata necessità per correggere i difetti di funzionalità. Inoltre indica chiaramente l’intenzione del Governo di finanziare lo sblocco del tetto retributivo con risorse già in disponibilità del Comparto.
ART. 21, COMMA 10 (incameramento risorse fondo perequativo): Abrogazione
MOTIVAZIONE: I residui degli accantonamenti postati per il nostro Riordino per gli anni 2011, 2012, 2013 e 2014 saranno versati "all'entrata del bilancio dello Stato nel 2015". Ciò significa che i 13 milioni di residuo più i 119 versati nel 2014, per un totale di 132 milioni, ci vengono sottratti per essere versati di nuovo allo Stato. E’ il gioco delle tre carte e conferma la sopra citata volontà di finanziare lo sblocco del tetto retributivo con somme già nostre e, pertanto, sottratte su altri capitoli destinati al nostro personale.
ART. 21, COMMA 11(slittamento arruolamenti): Abrogazione
MOTIVAZIONE: Le assunzioni di personale dei Corpi di polizia previste per il 2015, non potranno avere, con alcune eccezioni, una decorrenza anteriore al 1° dicembre 2015. Non è ammissibile bloccare ancora l’ingresso di nuove leve nella Polizia di Stato, già molto gravemente indebolita dal parziale blocco del turn over degli anni passati per realizzare un risparmio economico in un contesto di un vuoto d’organico di 19.000 unità solo per la Polizia di Stato e di circa 40.000 per tutte le forze di polizia.
ART. 21, COMMI 12 e 13 (modifica ANQ per misure risparmio): Abrogazione
MOTIVAZIONE: Revisione degli accordi nazionali quadro da avviarsi entro 30 giorni dall'entrata in vigore della Legge di Stabilità (e da stipulare entro 3 mesi), che dovrà tenere conto delle misure di spending review attuate a partire dal 2010 (d.l. 78/2010), quindi presupposti più stringenti per il pagamento delle indennità accessorie ivi previste, quali cambio turno, reperibilità, ecc.: si pesca ulteriormente negli appostamenti già disponibili per coprire lo sblocco del tetto retributivo. Inoltre, si dovrà tener conto del parziale blocco del turn over e del conseguente innalzamento dell’età media del personale in servizio: ad esempio, rimodulando l’art. 12 del vigente ANQ che oggi limita l’impiego del personale ultracinquantenne. Per la prima volta una legge di stabilità si preoccupa del contenuto dell’ANQ delle forze di polizia, la cui stesura - in aderenza alla vigente normativa - è riservata alle rispettive Amministrazioni di appartenenza e alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
ART. 21, COMMA 14 (modifica ANQ per orari in deroga): Abrogazione
MOTIVAZIONE: Lesione gravissima dei diritti sindacali. In pratica, mentre oggi l'Amministrazione per attuare un orario in deroga (ex art. 7, comma 6, del vigente ANQ) deve avere l'assenso PREVENTIVO dei sindacati che rappresentano la maggioranza assoluta (50%+1) del totale degli iscritti nella provincia, con questa disposizione l'orario potrà essere adottato autonomamente dall'Amministrazione con la sola previsione di un’informazione alle OO.SS. Inoltre, oggi i cd. orari in deroga sono vincolati a comprovate e specifiche esigenze, anche locali, mentre sarà possibile per l’Amministrazione di P.S. disporli per generiche esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e di prevenzione e contrasto della criminalità, casistica in cui è possibile far rientrare, senza grandi sforzi, tutti i servizi espletati dal personale della Polizia di Stato. Infine, mentre l’art. 7, co. 6, del vigente ANQ circoscrive l’adozione di tali orari in deroga a periodi determinati, qui non si fa cenno alcuno ad eventuali limiti temporali dell’impiego "in deroga". In pratica, il Governo - con un’involuzione democratica – cancella 30 anni di battaglie sindacali, senza considerare la "particolarità" del ruolo e delle funzioni svolte dal nostro Comparto, da cui consegue il divieto di esercizio del diritto di sciopero o azioni sostitutive (art. 84 L. 121/81, norma di istituzione della Polizia di Stato non più militare), il divieto per i sindacati di essere composti, diretti e rappresentati da non appartenenti alla stessa Polizia di Stato nonché il divieto di confederarsi con altre associazioni sindacali ed assumere la rappresentanza di altri lavoratori (art. 83 stessa legge). Tutte disposizioni, queste, che privano gli operatori della sicurezza di prerogative e diritti anche di rango costituzionale. Tale comma cancella tout court – pertanto - i diritti sindacali conquistati in decenni di lotte ed espone il personale ad un impiego incontrollato ed incontrollabile, in assenza delle garanzie previste dal vigente ANQ, a suo tempo concordato con la stessa Amministrazione. Si tratta di un ingresso "a gamba tesa" nelle prerogative sindacali, con contestuale annullamento di ogni tutela degli operatori. Un arretramento delle condizioni del servizio peggiorativo addirittura rispetto al periodo ante riforma della Polizia e che, per giunta, non apporta alcun serio vantaggio all’operatività delle strutture di Polizia.
Chiusura Uffici di Polizia
Sempre il 6 novembre, nel pomeriggio, si è tenuto l’incontro per la chiusura preannunciata alcuni mesi fa di circa 267 Uffici di Polizia. Presenti il Vice Capo Vicario dr Marangoni, il Direttore Centrale per gli Affari Generali dr. Truzzi e il Direttore Centrale per le Specialità della Polizia di Stato dr. Sgalla. Come preannunciato dal SAP - rappresentato dal Presidente Nazionale Stefano Paoloni - la "manovra" di chiusura dei presidi ha avuto concretamente luogo dopo il 31 ottobre!!!
Nelle intenzioni del Dipartimento le chiusure dovranno avvenire entro i primi mesi del prossimo anno. Innanzi tutto rileviamo che nel provvedimenti non saranno inseriti gli 11 Commissariati di Polizia individuati nel precedente elenco e che quindi parte della manovra di contrasto messa in atto dal SAP è andata a buon fine. Per quanto riguarda le Specialità della Polizia di Stato e le Unità Speciali, invece, le novità sono assolutamente negative. Il tentativo di far passare la manovra per un progetto di rimodulazione finalizzato al miglioramento dei servizi non trova alcun riscontro oggettivo se non quello di segno opposto che palesa una chiara, evidente e netta sforbiciata nello spirito della spending review. Per comprendere che il progetto è privo di ogni logico presupposto basti pensare che è stato rappresentato un incremento dell’organico della Polizia Stradale dagli attuali 11.520 operatori a 12.500 e che il personale Polfer passerà da 4.500 a 5.500.
Alla domanda di come ciò potrà avvenire in considerazione dell’attuale turnover al 55% e con la Legge di Stabilità in via di approvazione che blocca le assunzioni sino al dicembre 2015, il silenzio è stato assordante. Gli Uffici per i quali vi è il progetto di soppressione sono numerosi e rilevabili nelle allegate tabelle. Da segnalare la chiusura di ben 67 Uffici Polfer trasformati in "Punto Appoggio" ovvero uffici senza organico ai quali il personale di scorta potrà appoggiarsi durante la permanenza in stazione in attesa di riprendere il treno per la nuova scorta.
Per il resto del tempo saranno Uffici completamente chiusi dove resterà solo l’insegna Polizia e la possibilità di suonare ad un citofono al quale risponderà un operatore della Centrale operativa a chilometri di distanza. In buona sostanza solo un po’ di fumo negli occhi. L’Amministrazione si è impegnata ad inviare entro pochi giorni un documento dal quale sarà possibile evincere la ripartizione delle risorse umane e un progetto di formazione per la riqualificazione del personale.
Il SAP ha già manifestato chiaramente che non ha alcuna intenzione di avvallare il progetto enunciato, poiché prima si deve necessariamente procedere ad una riforma dell’apparato della sicurezza che riduca i corpi di polizia e le burocrazie. Poi saremo disposti a discutere del resto. Le schede con le proposte di chiusura sono disponibili sul nostro sito internet.
Regole di ingaggio
Il Vice Capo Vicario Alessandro Marangoni ha consegnato al SAP, rappresentato dal Presidente Stefano Paoloni, una copia della "bozza" contenente le Istruzioni operative per il personale della Polizia di Stato nei casi i uso legittimo della forza al fine di ottenere un pare in merito. La riunione si e’ svolta nella mattinata del 6 novembre. Si tratta di una raccolta di quindici schede di (apparente) semplice consultazione nelle quali vengono individuate le varie fattispecie operative dove è previsto l’uso legittimo della forza da parte del personale della Polizia di Stato. Una volta individuata l’azione, vengono fornite le indicazioni operative e le eventuali note. Il SAP dovrà fornire entro circa trenta giorni il proprio pare in merito alle schede.
Innanzitutto è stata rilevata la necessità che le predette istruzioni operative vengano recepite con un atto avente forza di legge e la volontà di introdurle nel nostro ordinamento con DPR potrebbe assolvere a tale esigenza. Non si è ritenuto condivisibile, invece, l’ipotesi proposta in subordine di introdurle con Decreto del Capo della Polizia poiché il provvedimento non avrebbe in tal modo la capacità di imporsi adeguatamente nel nostro ordinamento. In considerazione delle numerose fattispecie prese in esame, non è possibile proporre una valutazione compiuta su tutte le istruzioni operative proposte, ma ad una prima consultazione pare che molte delle tecniche individuate siano figlie di uno studio a tavolino.
Nella pratica poco realizzabili. Il timore è che lo spirito positivo con cui dovevano essere concepite, ovvero di tutelare gli operatori delle forze dell’ordine nelle situazioni di maggiore criticità, si trasformi, invece, in uno strumento che espone non solo l’incolumità fisica di chi opera, ma anche e soprattutto a maggiori responsabilità di natura giudiziaria. Ad ogni modo il SAP per proporre delle osservazioni alle Istruzioni Operative il più possibile utili a realizzare realmente uno strumento a tutela di tutti gli operatori di polizia, coinvolgerà anche tutte le strutture periferiche al fine di raccogliere proficue indicazioni e suggerimenti da proporre al Dipartimento. Nel contesto dell’incontro il Vice Capo Vicario ha annunciato anche che dal mese di dicembre comincerà la sperimentazione delle videocamere nei servizi di "volante". Un ulteriore grande passo avanti su un tema per il quale il SAP si batte da tempo con grande forza. Nelle quattro città dove già i colleghi dei Reparti Mobili hanno in uso le bodycam si provvederà ad effettuare la sperimentazione anche per il personale delle volanti e per alcune pattuglie della polizia stradale. Oltre alle bodycam, in via sperimentale saranno fornite anche le fasce di velcro. Le telecamere saranno attivate in buona sostanza in tutte le situazioni di criticità ed in modo coordinato con le Centrali Operative. A breve sarà predisposto anche per l’utilizzo delle telecamere una specifica disciplinare. Inoltre è stata manifestata l’intenzione di fornire a tutti in dotazione personale lo spray al capsicum avendo rilevato gli effetti positivi, soprattutto di natura deterrente, del predetto strumento ove è stato sperimentato. Al personale dei Reparti Mobili, invece, saranno fornite in dotazione di reparto le bombole al capsicum più grandi per i servizi di ordine pubblico. Infine per quanto riguarda l’eventuale introduzione della pistola elettrica taser come dotazione di servizio, è stato segnalato che stanno proseguendo gli studi e le analisi di predetto apparecchio con particolare attenzione ai paesi dove questo è già in uso.
Pagamento indennità Specialità
Il SAP ha scritto una lettera a tutti i parlamentari per richiedere un immediato e non più procrastinabile intervento legislativo relativo alle modalità di pagamento delle indennità di Specialità Polfer, Stradale e Postale. Tutti sanno che ormai i ritardi sono clamorosi, vanno da uno a tre anni, e questo nonostante gli enti interessati – Autostradale, Ferrovie e Poste – siano puntuali nel pagamento del dovuto. Il contorto meccanismo di pagamento va modificato, bisogna evitare giri e passaggi che ritardano la corresponsione. Infatti, i citati enti provvedono a versare regolarmente le somme previste in favore degli operatori di polizia su un capitolo del Ministero dell’Economia e delle Finanze che li tiene bloccati e non li riassegna immediatamente. Il motivo per cui gli appostamenti non vengono immediatamente messi a disposizione degli aventi diritto non è chiaro, ma verosimilmente è possibile ipotizzare che si tratti di partite di giro per appianare i bilanci e per "lucrare" sugli interessi da capitale. Una situazione non più tollerabile, anche perché il SAP si è più volte reso protagonista di ricorsi – vincenti – in materia. Per questo, il nostro intendimento – al pari delle altre indennità - è quello di introdurre il principio del pagamento immediato delle somme spettanti al personale della Polizia di Stato in servizio presso le Specialità. Vedremo quali e quanti parlamentari dimostreranno concretamente di essere dalla nostra parte!!!