Roma, 15 settembre 2014
Siatene certi!
Editoriale della Segreteria Generale
Vivere le cose non equivale ad apprenderle. Una cosa è
partecipare direttamente ad un evento e ben altra è ricevere notizie di
quest'ultimo, con interpretazioni e chiavi di lettura al seguito.
In questi giorni convulsi in cui la CONSULTA SICUREZZA - composta dal SAP
(Polizia di Stato), dal SAPPe (Polizia Penitenziaria), dal SAPAF (Corpo
Forestale) e dal CONAPO (Vigili del Fuoco) - la fa da protagonista in tutte le
piazze del Paese, a partire da Montecitorio, e sul circuito mediatico per lo
sblocco del tetto salariale, alcune nostre strutture territoriali ci riferiscono
che parte dei colleghi, condizionati dalla propaganda della Consorteria, chiede
spiegazioni relativamente alle due differenti posizioni e strategie di lotta.
Vi confesso che il quesito appena indicato mi stupisce e mi fa riflettere.
Aveva proprio ragione Luigi Pirandello: "Io sono colei che mi si crede".
La verità, secondo il noto autore, è soggettiva, ognuno di noi ha la propria realtà.
Cavoli però, dico io! Qui ci vuole della fantasia per vedere due diverse strategie!
Fino adesso io ho visto solo la nostra!
Tutti abbiamo osservato la Consorteria prodigarsi in campagna elettorale esprimendo soddisfazione per le rassicurazioni che alcuni Ministri ci regalavano relativamente allo sblocco del tetto salariale, alla apertura dei contratti e financo sul riordino delle carriere, mentre noi le qualificavamo quali promesse da marinaio.
Mai un dito puntato, mai un nome, mai una posizione chiara a difesa dei colleghi, mai una campagna contro qualcuno o qualcosa nonostante la fila dei nemici degli uomini in divisa infinita, salvo poi tentare di recuperare il gap di consenso con la "boutade" dello sciopero immediatamente rimangiato alla prima tirata di orecchi e "lavata di capa".
Boccone amaro e indigesto, ma "chi è causa del suo mal pianga se stesso" e ,credetemi, il peggio deve ancora venire, non è neppure arrivato al duodeno (ahi, ahi).
Le azioni non si minacciano spavaldamente dal trespolo dei pavoni, si compiono.
Potrei anche convenire in astratto che lo sciopero possa essere uno strumento non da escludere a priori, ma questa ipotesi deve essere considerata una "extrema ratio", l'ultima ragione, la sola risorsa rimasta a nostra disposizione che può essere utilizzata, essendo illecita, unicamente di concerto con la comunità interna.
Troppo comodo giocare al "piccolo stratega" con le ‘chiappe’ degli altri come è stato fatto con la buffonata del promesso e mai realizzato blocco degli orari in deroga e della reperibilità pattizia.
Dove eri, cara Consorteria, facendo riferimento solamente all'anno in corso, quando il SAP combatteva in solitaria la "Battaglia del Pane" per mantenere inalterato il prezzo della mensa? Dove eri, cara Consorteria, quando il SAP ‘schermagliava’ in solitaria con i "radical chic", Saviano e il Capo sulla questione del "cretino"?
Cosa dire poi della spending review e della chiusura dei 267 uffici di polizia, della profilassi sanitaria a protezione dei colleghi, del reato di tortura, degli alfanumerici, ecc.... Per la questione del tetto salariale il SAP si è mobilitato da marzo, andate sul sito www.sap-nazionale.org e verificate in archivio l'immensa mole di lavoro compiuta. Da soli almeno 20 volte più della somma di voi tutti. Ecco perché operiamo meglio e più efficacemente con i colleghi della CONSULTA SICUREZZA e non con la Consorteria.
Siamo soli? :-)
Andate sui social e verificate i colleghi con chi stanno.
Tanto per chiarire la questione e rinviare l'accusa al
mittente.
Andiamo avanti.
Il SAP e la CONSULTA SICUREZZA proseguiranno imperterriti nella realizzazione del programma di mobilitazione intrapreso. La soppressione del tetto salariale rimane la nostra priorità. Rivogliamo, almeno dal 2014, quello che ci è stato tolto, senza step e a regime dal 2015.
Per il raggiungimento di questo fine ci avvarremo di questi strumenti:
• Presidio permanente con gazebo, bandiere e
volantinaggio in piazza Montecitorio sino al 26 settembre;
• PIAZZA PERMANENTE, il camper proseguirà il suo tour in tutte la piazze
del Paese per parlare alla gente e raccogliere le firme di solidarietà e per
promuovere una riforma dell'apparato della sicurezza;
• 23 settembre donazione sangue, astensione dal lavoro e assemblee dalle
11.00 alle 14.00, in tutti gli uffici della Polizia di Stato, della Polizia
Penitenziaria, del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco;
• 24 settembre partecipazione SAP e CONSULTA SICUREZZA alla
manifestazione organizzata dal Partito nazionale dei diritti, dal gruppo FB
‘assegno di funzione e sblocco stipendiale Forze Armate’, dal gruppo FB ‘Siamo
tutti cretini’ e da altri.
Carissimi colleghi, le questioni di bottega non ci interessano ed è per questo che invitiamo tutti voi, indipendentemente da come la pensate, a partecipare il giorno 23 settembre alla donazione del sangue e alle assemblee. La classe dirigente del Paese e la gente ci stanno osservando.
Prendiamo nelle nostre mani le briglie del nostro destino e partecipiamo tutti. Il segnale del nostro malessere, anche se composto, deve essere chiaro e inequivocabile.
L'atteggiamento verso gli appartenenti del Comparto Sicurezza e Difesa e i Vigili del Fuoco deve cambiare a partire dalla questione tetto stipendiale. Siatene certi, colleghi, se ci seguirete sulla strada da noi tracciata non mancheremo l'obiettivo.
Siatene certi, il SAP 2.0 è fatto di un'altra pasta che a molti sta risultando molto indigesta, non siamo dediti alle "zerbinate".
Sbrighiamoci a sciogliere questo nodo perché ci sono cento cose sul tappeto che devono essere prese a mano per la tutela della nostra sicurezza, dignità, funzione e gratificazione morale ed economica. Siatene certi!
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA’
WWW.POLIZIAUNITA.IT - TANTI PARLAMENTARI HANNO FIRMATO LA NOSTRA PETIZIONE IN
PIAZZA MONTECITORIO, a partire dal Segretario federale della Lega Nord, Matteo
Salvini, accompagnato dai deputati Nicola Molteni, Erika Stefani, Stefano
Allasia, Massimiliano Fedriga, Silvana Comaroli, Raffaella Bellot, Patrizia
Bisinella, Paolo Arrigoni, Paolo Tosato e Sergio Divina. Nutrita anche la
delegazione cinque stelle che ha firmato coi parlamentari Francesco Molinari,
Maurizio Buccarella, Fabiana Didone, Emanuele Cozzolino e Serenella Fucksia. Per
il Pd hanno firmato il senatore Stefano Esposito e l’on. Silvana Amati; per Ncd
Gabriele Albertini. Massimo Elio Palmizio, Ciro Falanga e Antonio Razzi hanno
sottoscritto per Forza Italia. Infine, hanno firmato per Scelta Civica Stefano
Dambruoso, Andrea Causin e Salvarore Matarrese.
Parola
di Edward
Tagliano tutto, per 4 anni ci hanno massacrato tagliando anche gli stipendi; adesso non resta che aggrapparsi al SAP (non è una battutaccia!) e sperare che la mobilitazione continua e costante della Consulta Sicurezza porti qualche risultato. Intanto, una cosa è sicura: le scorte non le hanno tagliate. Negli ultimi due anni sia Monti che Letta (arriveremo a rimpiangerli?) avevano promesso ridimensionamenti dei dispositivi di protezione di politici e vip.
Anche Renzi, appena insediato, garantì qualcosa del genere. In effetti l'attuale premier qualcosa in più ha fatto: ha messo all'asta su internet le auto blu, quelle più vecchie ovviamente.
Una cosa unisce gli ultimi tre presidenti del Consiglio: le scorte complessive non sono diminuite in maniera evidente e possiamo certamente dire che il loro numero è rimasto invariato nell'ultimo anno. Tagliano tagliano, ma i loro privilegi sono intoccabili. Mentre ai poliziotti, anche a quelli delle scorte, da 4 anni non aumentano la retribuzione, anzi la sottopagano rispetto alla qualifica rivestita. Buon taglio a tutti!
Il
consiglio delle massaie
Con l'arrivo delle prime piogge, anche se ancora non è il momento di accendere il camino, come comitato massaie ci ritroviamo la sera, dopo le fatiche quotidiane, a vedere un pó di tv e a fare due chiacchiere tra di noi. Ancora una volta, siamo rimaste stupite da una vicenda di cronaca, quella del ragazzo morto a Napoli per non essersi fermato a un posto di controllo dei carabinieri.
Come mamme possiamo dolorosamente immaginare cosa voglia dire perdere chi si è messo al mondo, ma la nostra solidarietà finisce qui. Perchè i nostri figli, vivaddio, non vanno in giro in tre sui motorini assieme a pregiudicati e sanno che devono fermarsi ai controlli delle forze di polizia. Qui abbiamo assistito a scene assurde di folle inferocite che chiedevano di farsi giustizia col povero collega, lui sì vera vittima delle circostanze. Non ci pare di aver assistito a 'sceneggiate' analoghe quando la camorra ha ucciso persone, spesso innocenti. Siamo alla follia e speriamo che presto le indagini possano far emergere verità e strumentalizzazioni. A proposito: 4 carabinieri sono stati feriti a Roma da un balordo armato di coltello, poi immobilizzato senza colpo ferire. Tutti a elogiarli, tutti a dire bene bravo bis.
A cominciare dai ministri Alfano e Pinotti, ormai sempre più "gianni&pinotto". E se uno dei 4 colleghi avesse legittimante sparato per difendersi? A quest'ora tutti a parlare del povero clochard e dei cattivi uomini in divisa. Senza parole. Anzi, una ne abbiamo. La solita.