Roma, 11 agosto 2014
Adesso vediamo chi è il vero cretino!
L'ormai tristemente famosa vicenda del Poliziotto "cretino" e degli scontri che lo scorso aprile hanno visto Ia capitale, ancora una volta, "violentata" dai soliti noti, destinata a caratterizzarsi in ben altro modo.
II ragazzo che molti hanno dipinto come un Robin Hood dedito a proteggere la sua lady Marian, in realtà è il manifestante che per tutto un pomeriggio, immortalato dalle cineprese, ha guerreggiato per le vie di Roma dedicandosi al vandalismo e ad armeggiare contro i poliziotti impegnati a contenere la furia distruttrice. Le indagini in corso sono destinate a scrivere un epilogo ben diverso e quel giovane risulta ufficialmente indagato. Pare proprio che la verita…. destinata ad emergere veda il nostro ''eroe" non tanto intento a difendere la sua bella quanto a partecipare attivamente agli scontri e alle violenze verificatisi nella capitale.
Il partito dell'antipolizia e di coloro che odiano le divise fu prontissimo, appena 4 mesi fa, a scagliarsi contro il mio collega e soprattutto a raccontare la favola del fidanzatino che, col proprio corpo, proteggeva strenuamente la fidanzata dalla violenza bruta e cieca della polizia.
Pure i vertici del Dipartimento della P.S. non diedero certamente prova positiva di se stessi e quel "cretino", proferito con leggerezza e per appagare gli ambienti "radical chic" e dintorni, ipocritamente indignati, non contribuì certo a rasserenare gli animi. Il sentirsi orfani contribuì anzi ad alimentare nei poliziotti che ogni giorno svolgono servizi di ordine pubblico, un malessere che anche oggi serpeggia all'interno dei a Reparti Mobili e di tutta la comunità delle divise.
Le migliaia di adesioni sui social network all'hashtag #siamotutticretini mette in luce un significativo segnale di malessere che ignorare sostanzierebbe una miopia inescusabile.
Prendersi insulti, sputi, schiaffi e sampietrini a ogni manifestazione, sia che si tratti della Valdisusa o del derby Roma Lazio, non è piacevole per nessuno.
Men che meno è piacevole essere messi sotto accusa senza possibilità di difesa dagli ambienti congenitamente avversi alle divise, soprattutto se spalleggiati dai vertici del Viminale, spesso pronti a lanciare un tweet o un post di critica, di distinguo o addirittura di condanna in campagna elettorale.
Che cosa diranno adesso su questa vicenda coloro che si sono scagliati contro i Poliziotti? Faranno finta di niente, come al solito, nascondendo la mano dopo aver lanciato il sasso?
Gli agenti sono stufi perche dal Governo non stanno ricevendo grandi soddisfazioni, basti pensare al contratto fermo da cinque anni e al tetto salariale imposto da un tempo che oramai appare immemorabile.
Proprio nei giorni scorsi il Ministro dell'Interno ha annunciato una stretta nei confronti dei violenti nel calcio. Al momento ci pare solo fumo negli occhi. Le nostre proposte per l'ordine pubblico sono ben note e più volte ne abbiamo parlato sulle colonne dei quotidiani. Ma ancora più urgente e un cambiamento di rotta nella cultura di questo Paese, che purtroppo abbraccia anche una parte del mondo istituzionale e politico.
Per tanti, troppi, un poliziotto buono è soltanto un poliziotto morto.
Per il resto, tanti - troppi! - sono pronti a metterci sempre sul banco degli imputati, perche il partito che odia le divise è forte, si alimenta di miti e leggende, gode di buona stampa e di autorevoli protezioni. Vediamo, anche stavolta, come andrà a finire.
Una cosa è sicura. Siamo stufi per davvero e chiediamo di non essere nuovamente presi in giro da questo Governo. Le dichiarazioni dei nostri Ministri, tese a rassicurare tutti gli appartenenti al Comparto Sicurezza su un imminente sblocco del tetto salariale, pare risultino senza alcun tipo di fondamento e di non probabile attuazione (????)
Cosa dire al Ministro della Difesa Pinotti che, in Parlamento e non dalla parrucchiera, ha rassicurato addirittura su un probabile anticipo della abolizione del blocco dei nostri trattamenti economici? Cosa dire al Ministro Alfano che, per non essere da meno, intervenendo su Twitter ha dichiarato: "Oggi riunione al Viminale per sblocco salariale Forze dell'Ordine e Forze Armate. Ci sono tutte le condizioni per riuscirci. Andiamo avanti".
Grazie Graziella, Signor Ministro non c'e dubbio che i Poliziotti stiano davanti, ma i Poliziotti sono anche sconsolati e sconfortati e rispondono che forse è proprio meglio non guardare nè indietro e nè in alto perche il quadro ci appare veramente deprimente. NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERIA'
Parlare bene e razzolare male, il "vizio" della Consorteria
Evitando di riproporre nuovamente le motivazioni che ci hanno spinto a distinguerci dalla Consorteria, desideriamo richiamare l'attenzione sul fatto che gli eventi sviluppatesi nel panorama sindacale nell'ultima settimana sono la riprova inequivocabile che i nostri convincimenti e la nostra diffidenza erano fondati. Il risultato della "grande e imponente" mobilitazione e riunione tenuta dalla Consorteria martedi u.s.. si appalesa alquanto deludente. Un trafiletto di 50 battute mercoledi sul Mattino e un trafiletto di 49 battute sulla Stampa di giovedi, pubblicati per compassione.
Una cosa piia dannosa che utile.
A nostro modesto parere i casi sono due: o non sono molti capaci nel fare le cose o le intenzioni non sono molto genuine.
Noi propendiamo per quest'ultima ipotesi. I potentati politici da cui dipendono le principali sigle della Consorteria non autorizzano attacchi al Governo e ai Ministri, tanto meno sulla materia salariale riguardante i poliziotti.
II SAP, per converso, attuando la strategia che ci siamo dati al consiglio nazionale generale di Rimini di meta giugno, rompe le balle a tutto campo "sfilando sempre la questione tetto salariale".
Solo negli ultimi sette giorni tre prime pagine due del Tempo e la Padania), due articoli pungenti contro i Ministri di questo Governo (Libero e Il Giorno), una uscita su TGCom24, alcune pesanti agenzie e ampi servizi su giornali online. Senza contare la prima pagina del Tempo del 9 agosto.
Tutto disponibile sul nostro sito Internet.
Analogamente, non potevamo prestarci alla farsa della Consorteria relativamente alla sospensione degli orari in deroga e della reperibilità pattizia.
La Consorteria non puo puntare il dito contro Ministri e Governo e quindi tentare di inscenare una diversa forma di protesta senza poi applicarla.
Nella gran parte della province non sono stati sospesi ne gli orari in deroga ne reperibilità pattizia e a dimostrazione di ciò abbiamo pubblicato sul nostro sito l'elenco delle citta.
Non siamo dei ciarlatani e non intendiamo prendere in giro i colleghi chiamando solamente pochi ignari a patire gli effetti economici negativi del sacrificio.
L'unico vero intento della Consorteria è rimestare nel torbido e la controprova ne è il fatto che stanno cercando di attirare in negativo l'attenzione su di noi, come se fosse il SAP ad avere il controllo dei cordoni della borsa o la direzione del Ministero dell'economia e delle Finanze. Comunicativamente stanno cercando di girare la loro responsabilita su altri in due diversi modi, su di noi e sui colleghi.
Nella direzione del riscatto dei nostri trattamenti economici, il SAP ha fatto un grande lavoro e sta studiando altre iniziative nel convincimento che l'obiettivo sia a portata di mano.
Tutto il resto è noia. Anzi, Consorteria!
Rischi sanitari per i Poliziotti, serve informazione
Da mesi il SAP conduce una campagna di denuncia dei rischi che corre il personale della Polizia di Stato impiegato in servizi che lo pone a contatto con soggetti che provengono da Paesi extracomunitari particolarmente critici dal punto di vista sanitario, vedi operazione Mare Nostrum, e/o che comunque vengono svolti in assenza di seppur minime misure igienicosanitarie. E' notizia certa, difatti, che tale situazione abbia causato il contagio di gravi malattie infettive quali la TBC a diversi operatori impiegati in tale tipologia di servizi.
Pertanto, abbiamo ritenuto doveroso e necessario intervenire nei giorni scorsi col Dipartimento, ancora una volta, affinché in maniera più approfondita vengano fornite informazioni ad integrazione delle slides ministeriali già diffuse che da sole non possono esaurire gli obblighi previsti dalla legge. Pertanto a stato richiesto che tutti gli operatori siano correttamente informati dei rischi sanitari che corrono, anche nell'ambito dei corsi di formazione e aggiornamento.
Concorso 7.563 SOV: non esiste solo la lingua inglese
Come e noto, tra i titoli oggetto di valutazione ai fini concorsuali vi è la conoscenza della lingua inglese, la cui conferma deve essere attestata dal dirigente l'ufficio in cui presta servizio il concorrente. E' stato poi successivamente chiarito che per attestare la conoscenza della lingua è necessario aver conseguito un diploma di scuola media superiore dove e previsto l'insegnamento dell'inglese. In questo modo, per assurdo, coloro che si sono diplomati studiando francese, spagnolo o tedesco, tanto per fare degli esempi, non si vedono riconoscere alcun punteggio! Un'assurdità che va sanata prima possibile, anche alla luce di alcuni pronunciamenti del Consiglio di Stato il quale ha indicato la necessità di riconoscere in termini di punteggio la lingua straniera evitando in alcun modo di indicare preferenze. Per questo, con forza, siamo intervenuti nei confronti del Dipartimento.
Parola
di Edward
A proposito di Spending Review
Inviate le vostre segnalazioni a nazionale@sapnazionale.org
Si taglia, si taglia, anche sui servizi di lavatura e stiratura per gli Allievi Agenti! Come è noto zac zac! si tratta di un servizio previsto e obbligatorio per le Scuole Allievi Agenti che però a Trieste è stato sospeso, come ha denunciato recentemente la Segreteria Provinciale SAP guidata da Lorenzo Tamaro.
Sembra, infatti, che negli anni si sia accumulato un debito nei confronti della ditta appaltatrice del servizio, tale da indurla a decidere di rescindere il contratto per insolvenza, dopo aver aspettato invano la liquidazione di quanto dovuto. Il mancato pagamento sarebbe dovuto zac zac! alla mancanza di fondi. Viva la spending review! Tutto questo, come denuncia il SAP di Trieste, è avvenuto durante lo svolgimento dell'ultimo corso di formazione di nuovi Agenti della Polizia di Stato che, a causa di questa situazione, non hanno ricevuto il cambio di lenzuola da tre settimane.
Complimenti davvero, si tratta di un bel modo per presentare la Polizia di Stato ai nuovi Agenti. Buon taglio a tutti!
Il
consiglio delle massaie
Inviate le vostre segnalazioni a
nazionale@sapnazionale.org
II ben pagato prof. Cottarelli si è accorto che le amministrazioni dello Stato, comprese ovviamente quelle del comparto sicurezza, si muovono singolarmente e soprattutto in solitaria per bandi e appalti relativi a mezzi e strutture.
Da tempo anche noi del comitato delle massaie sappiamo che per acquistare uno stock di telefoni di servizio, tanto per fare un esempio, la Polizia di Stato agisce in autonomia e lo stesso fa l'Arma dei Carabinieri.
E questo determina ovviamente prezzi diversi, duplicazioni e passibilità di sprechi. Cottarelli ci ha messo due anni di studio per capirlo. II SAP invece invece... lo dicono le cronache da sempre sostiene la necessità di ridurre le forze di polizia partendo proprio dalla proposta di creare centrali uniche di acquisto, evitando cosi sprechi e duplicazioni.
Chissà quando questi (lautamente retribuiti) scienziati della spending review comprenderanno che c'e una sola strada per dare più sicurezza ai cittadini, mettere più soldi in tasca ai poliziotti e nel contempo risparmiare risorse: ridurre e progressivamente unificare le forze dell'ordine.
Anche noi massaie lo abbiamo capito.
Occhio al mattarello!
TASSE + SICUREZZA
FIRMA E FAI FIRMARE LA PETIZIONE
PER L'UNIFICAZIONE DELE FORZE DI POLIZIA
WWW.POLIZIAUNITA.IT