Roma, 4 agosto 2014

 

 

CARA CONSORTERIA ….

ma fateci il piacere

EDITORIALE DELLA SEGRETERIA GENERALE

Dall'inizio dell'anno il SAP ha messo le tende sulle prime pagine dei giornali per denunciare e puntare il dito sulle responsabilità di chi opera contro i poliziotti e di chi non difende i colleghi come il proprio ruolo imporrebbe.

Nomi e cognomi: i vertici della Polizia, i ministri (da ultimo Alfano e Lorenzin), per giungere a Saviano e Manconi.

La lista è lunga.

Non una volta, dagli amici della Consorteria sindacale, siamo stati affiancati nella difesa dei colleghi se prima non avevano ottenuto il "nulla osta" dei loro potentati politici di riferimento.

Vogliamo parlare, in proposito, della questione "Cretino" e dell'ordine pubblico, oppure degli alfanumerici e del reato di tortura? Ancora, della spending review e della chiusura di 267 uffici di polizia? Delle videocamere e della triste sorte dei colleghi del caso Uva? Della profilassi sanitaria per gli operatori impegnati nelle operazioni di sbarco? O per la dignità della nostra professione che non riusciamo ad esercitare con efficacia per mancanza di risorse, mezzi e divise? Oppure, per finire, a quella che noi abbiamo chiamato la Battaglia del Pane al fine di respingere l'aumento del costo della mensa?

Potrei continuare, ma è sufficiente cliccare su www.sap-nazionale.org per verificare la veridicità di quanto appena affermato.

Soprattutto, sarà possibile constatare che abbiamo sempre agito in solitaria in quanto i componenti della Consorteria erano impegnati a sostenere fattivamente la campagna elettorale dei ministri di riferimento, compreso il nostro.

A tal proposito abbiamo conservato tutti gli interventi pubblici in cui ci si "sperticava" nel ridicolo e patetico tentativo di elogiare il valore delle promesse da marinaio del Ministro dell'Interno Angelino Alfano in merito allo sblocco dei contratti di lavoro, all'abolizione del tetto salariale e addirittura sull'approvazione del riordino delle carriere.

Se non fosse una tragedia ci sarebbe da sbellicarsi dal ridere.

Abbiamo rischiato l'isolamento politico per difendere gli interessi dei colleghi e oggi la Consorteria nutre la pretesa di insegnarci come si fa a criticare l'Amministrazione e i suoi vertici quando altro non è se non la sua "longa manus".

Forse ci vuole anche insegnare a "schermagliare" con il partito dell'anti-polizia e con i loro amici Saviano e Manconi o a difendere i colleghi contro gli Dei innominabili dell'Olimpo?

Amici della Consorteria, che cosa ne pensano i vostri sodali "radical chic" della condizione in cui operano i colleghi impiegati nell'operazione Mare Nostrum, delle latrine del cantiere in Val di Susa, dei colleghi rinviati a giudizio sul caso Uva, dell'alfanumerico, della vergogna del reato di tortura o dell'abolizione del tetto salariale?

Ed ancora, pensate che vi autorizzeranno, nel caso in cui lo sblocco di quest'ultimo dovesse "passare in cavalleria", a "dare del buffone", nomi e cognomi alla mano e sulle prime pagine dei giornali, a quei ministri che sono andati in Parlamento ad anticipare l'abolizione del tetto salariale o che hanno agognato di "spararsi" una posa su Twitter?

Noi siamo pronti a questo e a ben altro avendo dato prova, a differenza vostra, in più occasioni di essere all'altezza delle aspettative.

Premesso tanto,vi chiarisco che, nelle ultime settimane in cui di tangente ci siamo affiancati a voi per il noto sblocco del tetto salariale, il SAP ha maturato il convincimento che il vero e solo intendimento vostro è quello di rifarvi, sindacalmente parlando, una verginità.

Siete alla ricerca di un passaporto che vi affranchi dal peccato di inerzia e il SAP avrebbe contribuito a sdoganarvi dalle responsabilità consortili.

Ci dispiace.

Al centro della nostra azione non stiamo noi, ma gli interessi collettivi dei colleghi.

Per alcuni giorni è sicuramente stato utile persino minacciare il sacrificio richiesto ai colleghi relativamente al blocco degli orari in deroga e della reperibilità pattizia, ma esaurito il lancio mediatico a nulla serve se non a scaricare sulla nostra comunità il compito di protestare e puntare il dito in nostra vece.

Il SAP le sue responsabilità se le sa assumere a testa alta!

Il dito, amici della Consorteria, non lo dovete puntare contro il SAP.

Lo avete già fatto capitalizzando una indegna figura quando, a fianco della peggior feccia del circuito mediatico, vi siete scagliati conto di noi sulla questione degli "applausi tarocchi".

Dovreste preoccuparvi di puntare il dito contro chi danneggia i colleghi o non li difende, siano essi i vertici della nostra Amministrazione, ministri, padrini o potentati politici.

Comunque sia, amici della Consorteria, il premio "faccia di bronzo" non ve lo può levare nessuno e pure il SAP sosterrà la vostra candidatura.

Tentare di far passare, ai fini di una rivendicazione economica di categoria, il blocco degli orari in deroga e della reperibilità pattizia come la sola ed unica possibilità di protesta, come la infungibile madre di tutte le battaglie ci lascia basiti, esterrefatti e annichiliti.

Il podio non ve lo può insidiare nessuno!.....

se non altro perché in mezza Italia non avete, in realtà, dato corso al blocco degli orari in deroga e della reperibilità pattizia che proseguirà fino a fine anno (sic!).

Marameo.... cu cu ..... noi e tutti i colleghi siamo nati con l'anello al naso???

Una protesta semi-silente sui portafogli e sulle chiappe dei colleghi è sicuramente quello che serve ai poliziotti e alle loro famiglie in questo momento.

Per il SAP la fase trascorsa ha rappresentato unicamente una breve parentesi che ha già esaurito la propria potenzialità di manifestazione di un dissenso e ci stiamo preparando alla PIAZZA PERMANENTE per sostenere il progetto di riforma dell'apparato della sicurezza e il riscatto della nostra pessima CONDIZIONE ECONOMICA, per promuovere il nostro PROGETTO di LEGGE sull'ordine pubblico, contrastare gli ALFANUMERICI e l'inciviltà del REATO di TORTURA per DIFENDERE I DIFENSORI e ridargli dignità dai Manconi e dai Saviano di turno.
Noi, a differenza vostra, dobbiamo rendere conto unicamente ai colleghi e non temiamo di farci dei nemici per difenderli.

Cosa ci rispondete, amici della Consorteria? Sarete al nostro fianco?
A proposito, il 20 ottobre prossimo parte il processo ai colleghi del caso Uva.

Noi saremo a Varese.

Potremo contare sul vostro aiuto per difendere i poliziotti? NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'

CONCORSO SOVRINTENDENTI E RUOLO SPECIALE: noi non molliamo

Il Sindacato Autonomo di Polizia NON MOLLA sul Riordino delle Carriere e intanto PRETENDE dall'Amministrazione della P.S. quel che fino ad oggi è stato pervicamente, pretestuosamente e assurdamente negato. Parliamo, senza troppi giri di parole, dall'art. 14 del d. lgs. 334/2000 che ha istituito il RUOLO DIRETTIVO SPECIALE, articolato in quattro qualifiche: da vice commissario fino a vice questore aggiunto. Come è noto, questo ruolo non è mai stato istituito, determinando così enormi disparità di trattamento.Basti pensare, come tutti sanno, all'Arma dei Carabinieri o alla Guardia di Finanza, dove l'omologo del Sostituto Commissario è oggi un tenente colonnello. Anche nella Polizia Penitenziaria il ruolo è già attivo. Il danno in termini di progressione in carriera, trattamento economico e previdenziale è stato ed è, dunque, immenso. Per questo, come sempre UNICI nel panorama sindacale, abbiamo chiesto al nostro Dipartimento l'IMMEDIATA APPLICAZIONE dell’art. 14 del d. lgs. 334/2000, al fine di riallineare il personale della Polizia di Stato con quello delle altre forze di polizia che hanno potuto beneficiare del ruolo direttivo speciale!

E non finisce qui. Nell'ambito della PROCEDURA CONCORSUALE PER 7.563 per VICE SOVRINTENDENTI sono stati estromessi, per vari motivi, spesso discutibili, numerosi colleghi. Il SAP intende opporsi a queste determinazioni che hanno penalizzato tanti poliziotti. Per questo sul nostro sito internet abbiamo istituito un banner e un link con un modulo da riempire. Ci stiamo organizzando per agire in sede giurisdizionale. E coi nostri legali stiamo valutando la stessa cosa anche per quel che riguarda il ruolo speciale, qualora il Ministero non dovesse ottemperare alla nostra richiesta.Tutto questo, naturalmente, a margine del Riordino delle carriere che il SAP 2.0 intende portare avanti con grandissima forza.

NON MOLLIAMO, infatti, sulla nostra battaglia storica per far sì che il livello (oggi parametro) di ingresso non sia più il quinto, ma il sesto; per il Ruolo unico Agenti - Assistenti - Sovrintendenti; per far transitare gli attuali Sovrintendenti nel Ruolo Ispettori con modalità concrete da individuare nell'ambito dell'esercizio della legge delega; per valorizzare chi oggi è Ispettore e far accedere i Funzionari nella Dirigenza, che andrà contrattualizzata.

E questo anche e soprattutto contro quella CONSORTERIA SINDACALE, ben nota, che fino ad oggi ha bloccato tutte le riforme necessarie per i colleghi e che nel 2006 è riuscita a far bocciare al Senato - NOI NON DIMENTICHIAMO! - un Riordino già approvato alla Camera grazie alla straordinaria battaglia del SAP, guidato all'epoca da Filippo Saltamartini.

Un Riordino cassato per motivi di carattere elettorale, senza guardare alla sostanza, solo per fare un dispetto al nostro Sindacato e ai colleghi. Da qui dobbiamo ripartire, presto e bene.Con tutti i mezzi possibili e legittimi. Non è una minaccia. E' una certezza. Le consorterie sono avvisate.

Sedi disagiate, esito tornata incontri

Si è sviluppata dal 22 al 30 luglio una serrata serie di incontri del tavolo tecnico composto dalle rappresentanze sindacali e l’Amministrazione (Affari Generali, Risorse Umane e Servizi di Ragioneria), finalizzata all’individuazione delle sedi disagiate, ex art.55 del DPR 335/82, che verranno inserite nel previsto Decreto Ministeriale valido per l’anno 2015.

Per il SAP hanno partecipato il Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi e i Segretari Nazionali Michele Dressadore e Francesco Pulli. Come Sindacato Autonomo di Polizia abbiamo registrato, con soddisfazione, la fine dell’inaccettabile inerzia che l’Amministrazione ha mantenuto da anni sulla questione, ma ritiene che il lavoro svolto possa essere certamente migliorato.

Tutti i dettagli relativi all'esito dell'incontro sono disponibili nell'area news.

Parola di Edward

Si taglia, si taglia, anche sull'inverosimile!!! Nei nostri uffici da anni la carta non è più sufficiente e sempre più spesso sono i colleghi a comprare risme.

Ora dalle parti del Viminale, con i sentiti ringraziamenti al prof. Cottarelli e a tutti quelli della razza sua, si sono inventati addirittura il taglio dell'intestazione e della firma sugli atti ufficiali! Zac zac, un colpo di stampante e via quell'inutile intestazione e quella firma di troppo sulle parole di lode destinate al personale...

Uno scherzo? Magari!!! Siamo in possesso di un documento inviato dalla Segreteria Provinciale SAP di Catania che dimostra quanto affermiamo: un collega ha ottenuto una sacrosanta una parola di lode per un brillante operazione e l'ha ottenuta - zac, doppio zac!! - su un semplice foglio bianco, senza intestazione ministeriale e senza soprattutto sapere chi l'abbia concessa e firmata a Roma. Certamente qualche spicciolo di inchiostro l'avranno risparmiato... Ormai non siamo alla frutta, siamo oltre.

A furia di tagliare, faranno come quel simpatico signore che per fare un dispetto alla moglie...

Buon taglio a tutti!

Il consiglio delle massaie

Il comitato delle massaie questa settimana si trova a parlare di calendari. Troppo presto, direte voi, per il nuovo "almanacco" 2015 della Polizia di Stato?

No, perché il superiore Dipartimento, solerte come non mai, ha già programmato tutto, inviando addirittura recentemente una circolare a tutti gli uffici per informare che il ricavato della vendita dei nostri calendari sarà devoluto ancora una volta all'Unicef, stavolta per sostenere un progetto legato all'emergenza umanitaria nella Repubblica del Centro Africa.

Da buone massaie che faticano ogni giorno a fare la spesa, ci chiediamo se questa scelta - nobilissima in altri momenti storici - sia davvero opportuna, in un contesto di crisi economica in cui tra i nuovi poveri, purtroppo, rischiano di finire i Poliziotti italiani, bersagliati da anni dal tetto stipendiale, dal mancato contratto e dal taglio degli straordinari. Visto che nel 2014 sono stati devoluti all'Unicef 120.000 euro, forse non sarebbe stato meglio, almeno, valutare di destinarli quest'anno al nostro Fondo Assistenza che si occupa dei bisogni, sempre maggiori e urgenti, del personale, delle famiglie, degli orfani, dei separati e divorziati, delle borse di studio e di tanto altro??? A noi questa scelta è apparsa molto radical chic, molto di immagine, molto di convenienza, fatta forse per compiacere qualche "ambiente", magari da tenere buono. Alla faccia soprattutto dei "poveri" Poliziotti.

Poveri in tutti i sensi... Prima di fare la carità una brava Mamma dà da mangiare ai suoi figli.

Occhio al mattarello!