Roma, 30 giugno 2014
IL TEMPO DELLE PROMESSE (E DELLE CIARLE) E' FINITO
Editoriale del Segretario Generale
L'incontro con il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, calendarizzato il 3 luglio, rappresenta uno dei momenti importanti di una settimana, quella che avvia il settimo mese dell'anno, ricca di iniziative e avvenimenti dei quali parleremo a tempo debito e con clamore sul nostro sito Internet e soprattutto attraverso i media.
Inutile dire che i problemi sul tappeto sono moltissimi ed a ancora piu inutile aggiungere che dal titolare del Viminale ci aspettiamo segnali concreti, provvedimenti immediati, non pacche sulle spalle o vuote promesse.
Alfano lo abbiamo incontrato anche giugno e in quell'occasione si a parlato anche del contratto di lavoro dei poliziotti, fermo da cinque anni, del tetto stipendiale e del riordino delle carriere. Temi sui quali il Ministro ha assicurato il suo impegno. Ne abbiamo preso atto. Adesso, in questo nuovo incontro, confidiamo di avere qualche prima risposta concreta. Ad esempio sul tetto stipendiale, che non può continuare a falcidiare in questo modo il personale, con gente che ha perso anche 100/200 euro in busta paga tra mancato assegno di funzione e avanzamenti, soldi che per altro - come arretrati - non rivedrà più, Per non parlare del contratto che tiene i nostri stipendi al palo come cinque anni fa mentre l'inflazione se li è divorati o del riordino, che sta diventando una barzelletta, dove ancora una volta ci si è arenati perche "qualcuno" non comprende o fa finta di non voler capire che la necessità vera è un riordino che parta dalla BASE e non una riforma che accontenti sempre, solo e soltanto i "vertici".
Non è più tempo di promesse da campagna elettorale, questo diremo ad Alfano. I Poliziotti italiani hanno fame e sete, non solo di giustizia, ma soprattutto di soldi.
La risposta non può e non potrà essere: "Le risorse non ci sono. Ci stiamo impegnando".
La risposta DEVE e dovrà essere: "Approveremo presto una riforma dell'apparato della sicurezza, ridurremo le forze di polizia e avremo nel giro di un paio di mesi maggiori risorse per sbloccare da subito, quanto meno dal 2015, il tetto stipendiale e riaprire la partita contrattuale".
Chiediamo la Luna? No, chiediamo quello che è possibile e fattibile. Contrariamente ad altri, noi - oltre a pretendere - abbiamo indicato da mesi al Governo e al Ministro il percorso da seguire per trovare risorse. Bisogna partire dalla riduzione e dall'unificazione delle Forze di Polizia (www.poliziaunita.it). Da questo punto di vista, la riforma della pubblica amministrazione a stata un'occasione mancata, anche se - visto che si tratta di un decreto da convertire in legge - vi sono sicuramente ancora dei margini.
A tal proposito, ad Alfano chiederemo anche di farci capire che cosa ne pensa del diritto di sciopero per i Poliziotti, visto che il Governo, col citato decreto, ha inteso comprimere le nostre liberty sindacali. Possiamo accettare tutto, ma allora vogliamo quello che hanno tutti gli altri lavoratori. Soprattutto perche noi siamo qualcosa di diverso: noi siamo Professionisti della Sicurezza. Siamo Servitori dello Stato, troppo spesso trattati da servi. Non siamo più disposti ad accettarlo.
Il Ministro dell'Interno deve anche dire la sua sui continui attacchi alla Polizia di Stato, sui tentativi di introdurre norme penalizzanti. Penso soltanto alla questione del reato di tortura, sul quale noi come SAP siamo stati gli unici a uscire pubblicamente con dichiarazioni forti, senza se e senza ma, sia in Commissione parlamentare e sia sui giornali. Che cosa pensa il Ministro sul tema? Naturalmente, dopo la vicenda del video tarocco e la conclamata scoperta della bufala sulla famigerata questione "applausi", da Alfano una o più parole sulla vicenda. Noi restiamo in attesa.
Questo e molto altro porremo sul tavolo di Alfano il 3 luglio. Le risposte concrete le vogliamo subito.
Con il SAP 2.0 il tempo delle manfrine, degli accordi sottobanco, delle promesse vuote a finito. Per sempre!
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'
Assegnazioni e Reparti Prevenzione Crimine
In vista delle ormai prossime assegnazioni di Allievi Agenti, il SAP è intervenuto con forza nei confronti del Dipartimento per la questione del personale da inviare ai Reparti Prevenzione Crimine. Addirittura, nei giorni scorsi era stata diffusa una circolare "tarocca" che stabiliva le quote per i neo Agenti, disposizione ovviamente smentita dallo stesso Dipartimento. Qualche preoccupazione si e registrata, comunque, tra i colleghi in attesa da anni di essere trasferiti e che ovviamente guardavano e guardano con preoccupazione alla possibilità che gli Allievi Agenti siano assegnati, come prima sede, a Reparti Prevenzione Crimine ubicati in località molto ambite. Su questo il SAP ha avuto rassicurazioni da Dipartimento: nessun Allievo Agente sarà assegnato agli RPC del centrosud, qualche assegnazione potrebbe esserci solo per il nord Italia presso uffici che non hanno richieste di trasferimento da parte del personale. Come Sindacato Autonomo di Polizia continueremo, in ogni caso, a vigilare con grande attenzione!
Orgogliosi dei nostri colleghi di Foggia
Meritano una citazione e un ringraziamento i colleghi EROI di Foggia che, la notte del 25 giugno, sono stati protagonisti di un conflitto a fuoco con alcuni malviventi che avevano organizzato, nei minimi dettagli, un furto milionario presso un noto istituto di vigilanza privata del territorio. Tanto per comprendere, tutte le strade circostanti erano state bloccate dai rapinato, creando anche un muro di fuoco costituito da un tir in fiamme. Una volante della Polizia è intervenuta però in pochi minuti, superando addirittura le fiamme e sorprendendo i malviventi. Ne è nato un conflitto a fuoco dove per fortuna nessuno si a fatto male, ma che ha permesso di sventare la rapina. Sono in corso ora indagini della Squadra Mobile di Foggia. Siamo orgogliosi di questi colleghi CORAGGIOSI e vogliamo dirlo con forza!!!
Parola
di Edward
A proposito di Spending Review
Inviate le vostre segnalazioni a nazionale@sap-nazionale.org
A furia di tagliare - zac zac! - ci potremmo anche arrabbiare. E di brutto. I nostri contratti sono fermi da cinque anni, non abbiamo avuto alcun beneficio dagli 80 euro al mese annunciati dal Governo che a noi non sono toccati, straordinari e indennità sono stati colpiti - super zac zac! - da mille mannaie e questi che fanno? Trovano il modo, il tempo e soprattutto la leggina "furba" per regalare ai detenuti - avete letto bene: ai delinquenti che noi arrestiamo - ben 240 euro al mese!!! 8 euro al dì per ognuno dei 30 giorni che compongono il mese, ovviamente - siccome la maggior parte dei mesi ne ha 31 - la somma precisa è di 248 euro. Lo hanno scritto e riportato molte testate giornalistiche, a partire dal quotidiano Libero. Lo hanno dovuto ammettere a mezza bocca anche quelli del Governo. Tutto questo perche, grazie alle ammende che l’Europa ci fa ogni secondo per le condizioni di vita dei detenuti, siamo costretti a dar loro un risarcimento, in particolare a coloro che hanno vissuto o vivono in celle e spazi al di sotto dei tre metri, dunque in condizioni giudicate "disumane". Senza parole, a noi ci tagliano e a questi regalano. Forse a essere poliziotti non c'abbiamo capito niente. A furia di tagli, umiliazioni e offese, ci indurranno a pensare che era meglio fare il delinquente: vitto, alloggio, niente bollette e tasse, ora pure 240 euro al mese.Buon taglio a tutti!
Il
consiglio delle massaie
Inviate le vostre segnalazioni a nazionale@sap-nazionale.org
II comitato delle massaie ne ha appresa una davvero simpatica (si fa per dire) grazie alle segnalazioni che ormai ci arrivano da tanti colleghi. Perche 34 Questori, convocati in fretta e in furia dal Dipartimento nella capitale per un "seminario di aggiornamento e formazione" presso Ia Scuola Superiore di Polizia, si ritrovano insieme a guardare una partita di calcio in televisione? Non è una freddura o una barzelletta. Purtroppo a quello che è accaduto il 24 e 25 giugno scorsi a Roma, durante un "work shop" - quanto ci piace usare gli inglesismi per riempire di contenuto iniziative che forse non ne hanno?! - dove si è parlato di temi seri (nuovi modelli di gestione degli eventi sportivi, spending review per la Polizia, prospettive delle risorse umane e strutturali, criticità nella gestione dei testimoni e dei collaboratori e chi più ne ha, più ne metta) ma che, purtroppo, ricadeva come periodo proprio durante la famigerata, ultima partita dell'Italia ai mondiali. Nel pomeriggio del 24 giugno, infatti, alle ore 18, l’Uruguay ci ha letteralmente azzannato e sbattuto con disonore fuori dal torneo brasiliano. Che cosa hanno ben pensato gli organizzatori ministeriali? No problem baby, ci guardiamo la partita! Neppure i Questori ci volevano credere: con tutto quel che hanno da fare nelle loro città, coi problemi quotidiani che devono affrontare, essere convocati a Roma per una sorta di gita con annessa partita di calcio. Eppure così è stato. Con tanto di nota ministeriale e programma ufficiale che recitano testualmente: 24 giugno, ore 17.30 intervento del Capo della Polizia, ore 18 "visione della partita di calcio" e ore 19.45 cena nel roof garden. Considerato che alla fine della fiera siamo pure stati sbattuti fuori dal mondiale, il comitato delle massaie si interroga: sarà mica che 'ste iniziative del "superiore Ministero" portano pure sfiga???
Occhio al mattarello!!!