Roma, 9 giugno 2014

 

 

Vergognatevi lo diciamo noi!

Editoriale della Segreteria Generale 

Pare proprio che il tempo del riscatto morale e del ripristino della nostra dignità, onorabilità e immagine stia giungendo. Venerdì 5 giugno sono stato ospite a TGCOM24 e ho avuto la possibilità di smascherare il vergognoso complotto di cui siamo stati vittime nella vicenda dei famigerati applausi al nostro congresso di Rimini. La televisione di stato, con coscienza e volontà, ha mandato in onda innumerevoli volte, anche lo stesso 5 giugno, video "falsi" con i quali si intendeva veicolare un messaggio ancor più menzognero. A seguito dell'uscita televisiva, le agenzie stampa e alcuni quotidiani pubblicavano la notizia, iniziando a determinare curiosità e sconcerto anche in Parlamento.
Il Senatore Carlo Giovanardi, da sempre un amico delle divise, ha presentato interpellanza al Ministro Alfano, suo leader di partito:
(DIRE) Roma, 5 giu. - "In una interpellanza presentata al ministro degli Interni ho chiesto di conoscere se corrispondono al vero le gravissime dichiarazioni del segretario nazionale del SAP Gianni Tonelli che sostiene che le famose immagini spacciate dalla TV di Stato come relative ai poliziotti che applaudivano in piedi i colleghi condannati per il caso Aldrovandi, in realta' erano immagini relative alla parte pubblica dell'Assemblea del sindacato, quando, alla presenza del Capo della Polizia, venne tributato un lungo applauso al poliziotto Gianni Spagnulo per il comportamento tenuto durante una manifestazione di piazza". Lo dice il senatore Ncd Carlo Giovanardi. "Nel caso quanto affermato dal Tonelli corrisponda a verita'- conclude Giovanardi- chiedo al Ministro degli Interni, Angelino Alfano di chi sia la responsabilità per aver diffuso, a cominciare dal Tg3 immagini riferendole in maniera falsa e menzognera al caso Aldrovandi, coinvolgendo persino nel caso le più alte istituzioni dello stato".

La Lega Nord, che con il suo Segretario Matteo Salvini si schierò da subito a nostro favore, interviene con due interpellanze:
ROMA, 6 GIUGNO - "Un video documenta che il caso degli applausi ai poliziotti condannati per il caso Aldrovandi e' un falso giornalistico, montato ad arte per delegittimare le forze di polizia". La Lega Nord, a fronte di questa scottante novità, porta all'attenzione del Parlamento i video del congresso Sap che rivelano come l’applauso attribuito agli agenti condannati per il caso Aldrovandi sia in realta' stato rivolto al poliziotto Spagnulo, che durante un corteo a Bologna si tolse il casco per difendere i suoi uomini (qui il link http://www.iltempo.it/multimedia/il-sap-denuncia-falso-il-video-degli-applausi-ai-condannati-per-aldrovandi-1.1257758). Il deputato Davide Caparini, responsabile comunicazione del Carroccio, ha presentato una interrogazione in commissione di Vigilanza Rai per chiedere che sia "fatta luce sui fatti". "A quanto pare siamo in presenza di una manipolazione della notizia. Il video dimostra che le immagini usate dalla Rai non sono quelle che avrebbero dovuto documentare la notizia bensi' quelle girate in un altro momento ed in un contesto completamente diverso". "E’ un fatto di gravita' inaudita: l’emittente pubblica - con i soldi dei cittadini - ha distorto la realta' per gettare fango sulla polizia". Il collega Nicola Molteni interroga il ministro Alfano sul "perche' non abbia accertato i fatti prima di dirsi indignato e di rincorrere inutili prese di distanza". "Ha inseguito i cori e infierito, con false accuse, sui suoi uomini. Un ministro così non e' degno di ricoprire quel ruolo. Ad Alfano chiediamo che rivolga le sue scuse al Sap e che rassegni subito le dimissioni".
Il Questore della Camera On. Stefano Dambruoso interroga il Presidente della Commissione di Vigilanza RAI:

Roma, 6 giugno - "Se la vicenda degli applausi agli agenti di polizia, condannati per "eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi" per la morte di Federico Aldrovandi, in occasione del Congresso del Sindacato Autonomo di Polizia di fine aprile scorso, dovesse risultare un clamoroso falso, come sembrerebbe dedursi da un video andato in onda su TGCOM 24, saremo di fronte ad uno scandalo giornalistico che non potrebbe non portare a durissime sanzioni nei riguardi degli autori. Scandalo ancora piu? grave perche? coinvolgerebbe il servizio pubblico radiotelevisivo. Il fango, drammatico per le Istituzioni, che nei giorni successivi ha travolto indistintamente gli appartenenti alla Polizia di Stato merita pertanto ogni doveroso approfondimento. Il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, nonostante siano trascorse 24 ore, non ha ancora fatto sentire la sua valutazione al riguardo. Caro Presidente Fico, se non ora quando?"

Analogamente il Vice Presidente del Senato Maurizio Gasparri presenterà, nei prossimi giorni, una interpellanza sulla questione alla stessa stregua di numerosi altri parlamentari che in tal senso si sono resi disponibili. Anche l'Associazione Condivisa guidata dall'avvocato Lia Staropoli, da sempre vicina alle Forze di Polizia, ha sempre espresso indignazione per la vicenda e vicinanza al SAP.

La pentola della "sporcaccionata" sta per essere scoperchiata e per dare la ventata definitiva ho fatto uscire il seguente comunicato, diffuso poi dalle agenzie:

Caso Aldrovandi e 'applausi', Sap a Montecitorio per mostrare video esclusivo "Il servizio pubblico ha diffuso immagini false". Il Sap incontra il ministro Alfano

Roma, 7 giugno 2014 - Nella mattinata di mercoledì prossimo 11 giugno, alle ore 11.30, il Sindacato Autonomo di Polizia terrà una conferenza stampa in piazza a Roma, davanti a Montecitorio, dove - attraverso un grande schermo 4 metri per 3 appositamente installato - sarà mostrato a giornalisti, parlamentari e cittadini un video esclusivo che dimostra come, sulla vicenda degli 'applausi' ai poliziotti condannati per il caso Aldrovandi, siano state operate una strumentalizzazione e una falsificazione senza precedenti.

Saranno comparati, in particolare, i video trasmessi dai telegiornali del servizio pubblico con le immagini del Sap, da dove si evince senza ombra di dubbio che quegli 'applausi' sono un clamoroso falso mediatico. Sarà presente il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli, assieme a parlamentari e esponenti di vari partiti.Nel pomeriggio della stessa giornata, alle ore17, il Sap incontrerà al Viminale il ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

"Il tempo e' galantuomo".

"Le bugie hanno le gambe corte".

"Quando la verità entra in casa la bugia salta dalla finestra". 

Speriamo che la saggezza popolare abbia coniato medaglie di verità e i detti possano fungere da buon auspicio.

La prossima settimana sarà importantissima non solo per riparare il danno che abbiamo patito ma, se le cose andranno come tutti noi speriamo e come io prevedo,anche per acquisire una credibilità ancora maggiore di quella che ci riconoscevano prima del "famigerato" applauso. Avremo più forza per rilanciare le nostre proposte per forzare il blocco dei contratti, del tetto salariale e rimettere in pista un vero riordino.

Lunedì 9 e martedì 10 giugno saremo a Rimini per discutere assieme al Consiglio Nazionale e a tutti i Segretari Provinciali e Regionali le strategie e il progetto che ho denominato "PIAZZA PERMANENTE", con il quale intendiamo coinvolgere la comunità del Paese relativamente alla drammaticità dei nostri problemi. Siamo determinati a convincere la gente che la politica delle tasse e del "taglio selvaggio", del rigore, del blocco dei trattamenti economici non sarà in grado di traghettare il Paese fuori dalla crisi economica. Il SAP 2.0 sarà ancor più forte e determinato nel rappresentare i colleghi, i loro bisogni e le loro necessità e, per ironia della sorte, alla fine dovremo ringraziare chi ci ha voluto male perché in realtà ci ha regalato convinzione, determinazione e rinnovata credibilità.

NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'

Processo ai NOTAV accusati di terrorismo, il SAP unico sindacato ammesso parte civile

(AGENPARL) -Torino, 06 giu – "Il Sap è l’unico sindacato di polizia italiano ad essere stato ammesso come parte civile nel processo a carico dei 4 notav accusati di terrorismo". Ad annunciarlo è l’avvocato dell’organizzazione sindacale, Pier Franco Bertolino, in udienza presso l’aula bunker del carcere di Torino, davanti alla corte d’assise. Si tratta di una vittoria "storica", fanno sapere dal sindacato, che segue quella del 2011 dove l’organizzazione autonoma si costituì parte civile contro i notav accusati delle violenze e delle devastazioni in Valdisusa nell’estate di tre anni fa.

"Un risultato importantissimo – spiega il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli – che ci rafforza nel convincimento e nella necessità di proseguire la nostra battaglia per l’affermazione del principio di legalità. Presto annunceremo altre iniziative importanti, proprio legate a Torino e alla Valdisusa". "Voglio ringraziare l’amico avvocato Bertolino – ha aggiunto il portavoce nazionale Massimo Montebove, che da anni segue le vicende della Valdisusa – per lo straordinario lavoro svolto, anche perché sono state respinte tutte le richieste di esclusione avanzate dal legal team notav.

Andiamo avanti!"

Riaprire i contratti subito

Il SAP e la Consulta Sicurezza - la maggiore organizzazione di rappresentanza del Comparto, costituita dal nostro Sindacato assieme a SAPPe, SAPAF e CONAPO - ha inviato una lettera al Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia e ai Ministri Alfano, Orlando e Martina per chiedere l'apertura immediata delle procedure contrattuali, ferme da troppi anni. Una richiesta che il SAP e la CONSULTA SICUREZZA considerano fondamentale e che si affianca con forza alle battaglie che stiamo portando avanti in questi giorni. Noi non molliamo!

 

Parola di Edward

I tagli non risparmiano nessuno, neppure Papa Francesco. Zac zac, anche per la sicurezza del Santo Padre si prevedono tempi bui.

E sì, perchè come denuncia il Segretario Provinciale romano del Sap, Fabio Conestà, la scure dei tagli lineari sta per colpire anche gli Ispettorati di Pubblica Sicurezza - Viminale, Camera, Senato, Palazzo Chigi e soprattutto Vaticano) con un decremento - zac zac! - di 400 poliziotti che, coi prossimi trasferimenti, non verranno più sostituiti. La cosa assurda e ridicola è che a subire il taglio maggiore saranno propri gli Uffici che garantiscono la sicurezza del Santo Padre, reparti di élite che lavorano il triplo se non il quadruplo da quando c'e' Bergoglio, un Papa che tutti amiamo per le tante cose, belle meravigliose che fa e che dice. Proprio per questo, con l'elevatissima affluenza di fedeli e con le migliaia di persone che ogni giorno vogliono avvicinarlo, i poliziotti servono. Eccome se servono! Invece si taglia, zac zac! Ma tagliare le scorte di qualche capoccione o ex autorità istituzionale che le usano per andare al mare o a fare la spesa? No, giammai! No, si taglia!! Ora anche al Papa.

Buon taglio a tutti!!!

 

Il consiglio delle massaie

Ogni brava massaia deve saper far di conto per mandare avanti bene la propria casa e la propria famiglia.

L'economia domestica non è solo una scienza esatta, ma soprattutto una regola di vita. Ebbene, ci chiediamo sempre più spesso se "casa Italia" sia governata da buone massaie o da affascinanti signore che sanno spendere soldi per cose inutili. Leggendo il quotidiano Il Tempo del 7 giugno, qualche dubbio ci è venuto. Per accogliere i clandestini nei Cie, dice l'articolo, spendiamo circa 40 euro al giorno. Cioè 1.200 euro al mese, nei fatti lo stipendio di un poliziotto a inizio carriera. Come se non bastasse, agli ospiti dei centri di identificazione e espulsione vengono passati ogni giorno un pacchetto di sigarette, una scheda telefonica da 5 euro, kit completi e nuovissimi di biancheria intima, lenzuola e quant'altro.

Ma benedettiddio, non sarebbe più conveniente per loro - e anche per noi - tenerli nei paesi di provenienza e inviare queste somme, o anche qualcosa meno - direttamente a casa loro??? Con quei soldi potrebbero fare una vita quasi agiata, visto che il tenore di vita in Africa e nei paesi magrebini è ben inferiore al nostro. Non solo. Eviteremmo di spendere, come denuncia sempre Il Tempo, circa 25.000 euro a clandestino per i rimpatri. Ma che cosa ci vuole per capirlo? Starebbero meglio loro, staremmo meglio noi. E' proprio vero tra i nostri politici mancano massaie assennate... Occhio al mattarello!