Roma, 5 agosto 2013

L’unione fa la forza

L’Editoriale di Nicola Tanzi

Il fronte compatto e per una volta unito dei Sindacati della Polizia di Stato ha diffidato l'Amministrazione di pubblica sicurezza che intendeva effettuare un taglio del monte ore straordinari del 3 per cento per il personale del Dipartimento. Una strategia sbagliata nel merito e nel metodo. L'Amministrazione, per altro, voleva procedere senza aver fornito i dati relativi all’utilizzo che era stato fatto delle risorse disponibili nel corso del 2012, senza aver incluso nei criteri per la programmazione della distribuzione 2013 tutte le qualifiche della Polizia di Stato e, per ciò che attiene il Dipartimento, senza aver fatto conoscere dati distinti per Direzioni ed Uffici Centrali. A tutto questo si aggiunga che il nostro Ministero, in maniera unilaterale, ha emanato recentemente direttive indirizzate a Uffici e Reparti in tutta Italia relative alla ripartizione del monte ore straordinari per il 2013 e ad altri tagli previsti per il 2014. Per questo, con due note distinte che abbiamo pubblicato integralmente sul nostro sito internet (area news), siamo intervenuti in maniera decisa. L'Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento non ha potuto che prendere atto della nostra ferma determinazione e, con una lettera datata primo agosto (reperibile sempre sul nostro sito internet), ha "sospeso i provvedimenti in attesa di ulteriori valutazioni". Si tratta di una significativa vittoria conseguita dal SAP e dal Sindacato tutto. Da qui dobbiamo e vogliamo ripartire per rafforzare la nostra azione e raggiungere altri risultati di rilievo. Non sarà facile, ma è nostro dovere provarci. Orgogliosi di essere SAP!

Il SAP incontra il Ministro dell’Interno (lancio ANSA)

Sicurezza: Sap; da Alfano disponibilità, siamo fiduciosi

(ANSA) - ROMA, 29 LUG - "Abbiamo rappresentato al ministro il disagio che la categoria vive per la mancanza di risorse ed abbiamo avuto da lui grande disponibilita', siamo fiduciosi in quel che riuscirà a fare per il comparto anche per il suo ruolo di vicepremier". Lo ha detto Nicola Tanzi, segretario del sindacato di polizia Sap, al termine dell'incontro delle organizzazioni sindacali con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

"Abbiamo chiesto - informa Tanzi - la separazione del comparto Sicurezza dalla Difesa, perché ci sono specificità diverse e auspichiamo che dal Fondo unico giustizia (sul quale ci sono 661 milioni di euro) vengano destinate somme per potenziare l'operatività dei poliziotti sul territorio".

Altro tema toccato nell'incontro, prosegue il segretario del Sap, "e' quello delle garanzie funzionali per gli operatori di polizia: chiediamo che non ci sia l'iscrizione obbligatoria nel registro degli indagati per fatti di servizio". Infine, conclude, "serve riformare la legge 121 sulla pubblica sicurezza che risale ormai al 1981". (ANSA).

Esito incontro alla Funzione Pubblica

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

INCONTRO ALLA FUNZIONE PUBBLICA: SE NON SI CAMBIA INDIRIZZO, RISCHIO ULTERIORI PENALIZZAZIONI PER I POLIZIOTTI " L'incontro convocato dalla Funzione Pubblica per questa mattina senza alcuna concertazione con le OO.SS. e' con un ordine del giorno generico, rischiava di trasformarsi in ennesima penalizzazione per le donne e gli uomini in uniforme che ogni giorno, in ogni angolo del Paese e negli istituti penitenziari si sacrificano per garantire la sicurezza e la legalità ai cittadini e all'intera nazione.

Lo affermano in una nota diffusa il primo agosto SIULP, SAP, UGL, CONSAP e SAPPE dopo aver preso atto che la convocazione, in realtà poteva essere l'alibi con metodi poco trasparenti per l'avvio ufficiale al decreto di armonizzazione previdenziale sulla stregua di quello già presentato dalla Fornero e, fortunatamente ritirato dopo l'impegno votato dal Parlamento a tal fine, mentre preannunciano l'abbandono della riunione e forme di protesta se non vi sarà un cambio di direzione.

I poliziotti già oggi sono costretti a lavorare sino a 62 anni e anche con doppi turni, atteso il blocco del turn over e i tagli alle risorse pari ad oltre 4 miliardi di euro, sono in credito con lo Stato per lo straordinario effettuato, ancora lo scorso anno per l'emergenza immigrazione come il Nord Africa, la tav o come i doppi e tripli turni a cui sono costretti i poliziotti penitenziari per non lasciare il carcere in mano solo ai detenuti. 

Ironia della sorte, questi colleghi dopo aver lavorato per oltre 18 ore consecutive, per poter dormire nel carcere devono pure pagare 7 euro a notte altrimenti sono costretti a farlo nelle autovetture.

Questo e' il trattamento riservato a chi serve questo Stato per 1.300 euro al mese.

Mancano i mezzi, le autovetture, la benzina persino i soldi per le cartucce e per i i giubbotti e i caschi antiproiettile (ormai prossimi alla scadenza e che necessitano di circa 12 milioni di euro per la sostituzione), non vengono pagati i servizi di ordine pubblico, le missioni per arrestare i mafiosi o per tradurli nei tribunali per le udienze (per scongiurare il rischio prescrizione) e la Funzione pubblica, tralasciando il metodo, l'unica emergenza che intravede e' l'inizio dell'armonizzazione previdenziale per far si' che ii poliziotti lavorino sino a 67 anni.

Per questo concludono SIULP, SAP, UGL, CONSAP e SAPPE, abbiamo chiesto che la procedura sia attivata ex novo in modo da concertare un ordine del giorno tale che oltre e prima dell'armonizzazione previdenziale, tratti anche le altre priorità del personale, quali il blocco del tetto salariale e del rinnovo del contratto, i fondi per sbloccare il turn over, per la benzina, per i proiettili e per far funzionare la sicurezza e le carceri in questo Paese."

Segreterie Generali Nazionali Siulp, SAP, Ugl Polizia, Consap e SAPPE

Diritto allo studio e Scuola Forense, quesito al Dipartimento

Come è noto, il TAR Marche ha recentemente accolto un ricorso sostenuto dal SAP circa la fruibilità delle 150 ore di permessi studio per la frequentazione della Scuola Forense propedeutica all’abilitazione all’esercizio delle professioni legali, in quanto "… l’iscrizione della Scuola Forense….. non risulta incompatibile con i permessi di cui al citato art. 78 (ndr del dPR 782/85), potendosi equiparare sia ai corsi di specializzazione post universitaria… sia ai corsi istituiti presso le scuole pubbliche (essendo gli ordini professionali, enti pubblici, con funzioni pubblicistiche, valevoli erga omnes, istituzionali e autoritative, finalizzate alla disciplina dell’esercizio della professione)."

Alla luce di tale decisione giurisprudenziale, il SAP ha scritto nei giorni scorsi una nota al Dipartimento per conoscere l’orientamento ministeriale in merito, e, nel caso in cui aderisse alla indicata determinazione, se le ore di permesso studio possano riconoscersi anche in forma cumulativa ai fini del sostenimento dell’esame di abilitazione, in analogia a quanto previsto per la preparazione e la discussione della tesi di laurea.

Congedo straordinario e visite specialistiche

Il nostro Ministero ha risposto ad alcuni quesiti, posti anche dal SAP, relativi al congedo straordinario per le visite specialistiche. In particolare, sentita la Funzione Pubblica, è stato definitivamente chiarito che "ai fini di computare tali assenze come malattia è sufficiente che il dipendente produca l’attestazione rilasciata dal medico o dalla struttura, anche privata, che ha svolto la visita o prestazione, a prescindere dalla circostanza che queste siano connesse ad una patologia in atto".

Pertanto, ne consegue che le certificazioni rilasciate dalle strutture sanitarie che hanno erogato la prestazione possono essere prive di diagnosi e prognosi.

Inoltre, queste non devono essere necessariamente vidimate dai sanitari della Polizia di Stato.

La Direzione Centrale di Sanità, in particolare, ha precisato che "la concessione del congedo straordinario per tale tipologia di assenza non richiede l’apposizione del visto da parte dei medici della Polizia di Stato; tale procedura, infatti, deve essere adottata esclusivamente per i certificati di malattia contenenti diagnosi e prognosi; può prevedersi, tuttavia, che sia richiesto il parere degli Uffici sanitari in casi di dubbia interpretazione che possano richiedere una valutazione tecnico – professionale come, ad esempio, nel caso di attestazioni di prestazioni che richiedono una specifica abilitazione professionale da parte della figura sanitaria prestatore d’opera".

Il Dipartimento, in ogni caso, ha posto alla Funzione Pubblica ulteriori quesiti e il SAP ha sollecitato anche per questi una rapida risposta.

In particolare, i dubbi sollevati sono:

se il dipendente che intende avvalersi di tale beneficio sia tenuto a dimostrare l’impossibilità di poter effettuare la visita al di fuori dell’orario di servizio;

se il ricorso al congedo straordinario per malattia per visita specialistica possa configurarsi come una libera scelta del dipendente (con l’unico onere di produrre la certificazione dell’avvenuto esame).