Roma,  22 luglio 2013

 

Pasticcio all’italiana

L’Editoriale di Nicola Tanzi

La vicenda kazaka, ben lungi dall'essere conclusa, più che un intrigo internazionale si è dimostrata un "pasticciaccio brutto" made in Italy dove a rimetterci, ancora una volta, sono stati i Poliziotti.

E' uno strano Paese il nostro, capace di ricordare con commozione e partecipazione il sacrificio di Emanuela, Agostino, Claudio, Vincenzo e Walter, che morirono nel luglio di 21 anni fa assieme al giudice Borsellino, ma in grado al tempo stesso di penalizzare e immolare i propri uomini migliori, trasformandoli in capri espiatori, quando le "ragioni" della politica prevalgono sulla verità dei fatti e delle circostanze.

Da Eroi della nazione, da Servitori dello Stato, a servi maltrattati e sacrificabili. Spesso, in ordine pubblico e durante le manifestazioni che finiscono in scontri, il capro espiatorio del disagio sociale e soprattutto delle violenze diventa il Poliziotto.

Accade lo stesso quando le cronache giornalistiche mettono in evidenza quei rari e presunti abusi commessi dagli appartenenti alle Forze di Polizia, trasformando in "eroi" i vari parenti, sorelle, figli di soggetti che, a prescindere dalle sentenze della magistratura, sono considerati "vittime dello Stato" e non, magari, "vittime" dei loro errori, dei reati commessi e del proprio discutibile stile di vita.

Succede anche che chi combatte la mafia in prima linea - non come taluni scrittori - possa trasformarsi, per colpa di un pentito e di chi con leggerezza offre credito a certe teorie, da paladino nella lotta alle cosche a connivente e colluso del malaffare, come accaduto al questore Contrada e al generale Mori.

Così, sulla vicenda del ricercato internazionale Ablyazov e dell'espulsione dall'Italia della propria moglie è stato creato un "caso politico" che ha messo in discussione la stabilità del Governo Letta e ha fatto calare una mannaia che ha colpito Dirigenti di prim'ordine, Funzionari di straordinaria qualità e Poliziotti che hanno avuto la sola "colpa" di aver fatto il proprio dovere. La politica, in questa come in altre vicende, si é provvisoriamente assolta. Una cosa è sicura: noi continueremo a difendere senza sé e senza ma la Polizia di Stato, la sua storia, il suo onore e soprattutto i suoi appartenenti. Saranno i fatti e il tempo a darci ragione. Orgogliosi di essere SAP!

VICENDA KAZAKA: SUL NOSTRO SITO WEB SONO DISPONIBILI L’INTERVISTA SAP SU RAINEWS, I LANCI DI AGENZIA E NUMEROSI QUOTIDIANI NAZIONALI

Mobilità del personale COMUNICATO CONGIUNTO INCONTRO AL DIPARTIMENTO SULLA MOBILITA’ SEDE PER SEDE – LEGGE 104/1992 – ART. 78

"Le OO.SS. Siulp, SAP, Ugl Polizia di Stato e Consap hanno incontrato, il 16 luglio, il Direttore Centrale delle Risorse Umane, Pref. Raffaele Aiello, il Direttore dell’ ufficio relazioni Sindacali V.Pref. Castrese De Rosa, per un incontro sulle materie oggetto del presente comunicato. In apertura dei lavori, il Prefetto Aiello ha illustrato le strategie presenti e future dell’ Amministrazione, in ordine alla mobilità del personale, nonché sui criteri applicativi in ordine ai trasferimenti ai sensi della Legge 104/1992, nonché dell’art.78 DL 267/2000.

Secondo l’Amministrazione insiste la necessità di adottare, nel più breve tempo possibile, un programma on line che gestisca la mobilità del personale. Oggi questo programma non è ancora attivo e pertanto nei prossimi trasferimenti del personale del ruolo agenti ed assistenti, previsti per settembre p.v., verrà adottato il vecchio metodo manuale. Il Prefetto Aiello ha poi avvalorato la proposta della richiesta nominativa per quanto concerne i trasferimenti verso alcuni

Uffici della P.S.. (già anticipata nella bozza di circolare del 28 marzo u.s.) Secondo l’Amministrazione, infatti, alcuni Ispettorati di P.S. e la Polizia Postale richiedono una particolare specializzazione. In relazione a ciò, il cartello delle OO.SS. ha rappresentato al Prefetto Aiello l’esigenza di discutere dei criteri della mobilità che oggi più di ieri interagiscono non solo sulla qualità della vita dei colleghi, ma anche sulla previdenza e sulla retribuzione presente e futura degli stessi. Pertanto ha richiesto l’abolizione dell’intero punto 4 della bozza presentata ribadendo che non esistono poliziotti di serie A o di serie B. Non si condivide dunque la necessità di una particolare richiesta per accedere a Uffici come quelli degli Ispettorati di Pubblica Sicurezza. La specificità oggi la possiede il collega che presta servizio nel Commissariato, che quotidianamente svolge ogni tipo di mansione e che ha diritto ad accedere a questi Uffici anche senza la c.d. raccomandazione. Inoltre, è stata rappresentata al Direttore Centrale delle Risorse Umane, l’esigenza di avere un confronto con l’Amministrazione che veda aprire la discussione anche rispetto a tutto il personale contrattualizzato appartenente ai diversi ruoli in quanto la bozza sulla disciplina dei movimenti a domanda oggetto di discussione di oggi era riservata al solo personale appartenente al ruolo dei sovrintendenti, degli assistenti e degli agenti. Il Direttore Centrale ha poi proposto, per i soli trasferimenti verso i Reparti Mobili, di destinare le aliquote ad esso assegnate nella misura del 50 % dei posti per i colleghi già in servizio nella stessa sede e il rimanente 50 % ai colleghi provenienti da fuori provincia. Su questo punto il cartello ha chiesto chiarezza. Si teme che dietro tale proposta ci sia qualche celato tentativo di rintrodurre il famigerato limite di età. Viene difatti, dopo lunghe battaglie del cartello, abolito il metodo di dare un limite di età per l’entrata ai Reparti Mobili e per quanto riguarda i Reparti Prevenzione Crimine tolta la richiesta nominativa e introdotto il criterio dell’anzianità. Sui criteri applicativi della legge 104/1992, è stato rappresentato il fatto che la norma non contempla più il criterio della esclusività e della continuità e, che, nonostante ciò, il Dipartimento continua a ritenere i due criteri obbligatori ai fini della concessione del beneficio. Siulp, Sap, Ugl Polizia e Consap hanno annunciato battaglia sul riconoscimento della Legge 104. Secondo il Dipartimento sono 800 le domande attualmente in trattazione presentate ai sensi di questa legge. Quasi la totalità interessano città del sud Italia le quali oltre a non presentare oggi carenza di organico rimarrebbero, se le si accettassero tutte, per anni chiuse alla mobilità ordinaria. Il cartello ha proposto al Prefetto di ritrovarci a un tavolo di lavoro e di studiare insieme soluzioni a riguardo.

Abbiamo anche proposto di prevedere la presenza di medici della Polizia della Polizia o addirittura di medici legali che, al fianco delle Risorse Umane, valuti le pratiche. Per i trasferimenti ai sensi dell’art 55 è stato fatto presente che si sono verificati casi di diniego delle richieste dei colleghi perché non in possesso di L. 104. Abbiamo ribadito che l’applicazione dell’istituto in questione non necessità obbligatoriamente della presenza del disabile ,dichiarato tale ai sensi della 104, all’interno del nucleo familiare.

Sull’art.78 del DL 267/2000, le OO.SS., pur condividendo l’ esigenza di applicare l’ istituto in maniera più organica, hanno rappresentato all’Amministrazione la volontà di avere certezza nei tempi di assegnazione alle sedi richieste dai colleghi. A riguardo, l’Amministrazione ha proposto di rivedere l’applicazione dell’istituto valutando l’opportunità di concedere, laddove l’Ente si riunisce in maniera molto sporadica, un giorno di permesso per partecipare alla riunione. L’Amministrazione si è riservata di valutare le varie proposte e di discuterne il merito in un prossimo incontro. In relazione a quanto rappresentato dai sindacati, l’Amministrazione, condividendo le richieste degli stessi, ha ritenuto l’incontro odierno interlocutorio rispetto alla mobilità, nel suo insieme, concordando un prossimo appuntamento nel mese di settembre p.v." Segreterie Generali Nazionali Siulp, SAP, Ugl e Consap

Sedi disagiate COMUNICATO CONGIUNTO

SEDI DISAGIATE: PRIMA RIUNIONE DEL TAVOLO TECNICO PER LA DEFINIZIONE

DEI CRITERI"Nella mattinata del 17 luglio si è svolto il primo incontro del tavolo tecnico istituito tra una delegazione del Dipartimento della P.S. guidata dal direttore per le Relazioni Sindacali Castrese De Rosa e dal Direttore del Servizio Affari Generali Nicola De Cristofaro e le Organizzazioni Sindacali per la individuazione dei criteri per la definizione delle sedi di servizio considerate disagiate.

Nel corso della riunione, i rappresentanti di parte pubblica, nel confermare la volontà di mantenere un duplice elenco di sedi disagiate a cui attribuire in futuro un diverso punteggio ai fini della graduatoria per la mobilità, sulla scorta del maggior disagio tra le sedi indicate in un elenco rispetto all'altro, hanno confermato che il personale in servizio presso tutte le sedi indicate in entrambe le fasce continuerà a beneficiare del riconoscimento del diritto al beneficio del buono pasto giornaliero gratuito.

La bozza di progetto di rivisitazione dei criteri per l’individuazione delle c.d. sedi disagiate, predisposta direttamente dall'Amministrazione, con la redazione dei due elenchi in cui sono indicate tutte le sedi disagiate, già indicate nell'ultimo decreto ministeriale emanato nel 2008, è da considerarsi non esaustivo, ma solamente come base per l'avvio della discussione sulla delicata e complessa problematica.

Per quanto riguarda i parametri indicati, l’Amministrazione ha fatto riferimento ad una serie di criteri di valutazione che si basano sulle condizioni climatiche, sull’inquinamento acustico, sull’assenza o comunque sulla distanza di ospedali o pronto soccorsi, sulla mancanza di scuole dell’obbligo, sulla mancanza di trasporti pubblici, sul rischio sismico, e soprattutto, in via prioritaria, sul numero delle domande di trasferimento in entrata ed in uscita per quel determinato posto di polizia.

Nel corso dei lavori della mattinata si è iniziato a valutare i criteri attuali e a integrarli con altri quali la presenza o meno di alloggi collettivi di servizio e la mensa.

Le scriventi organizzazioni sindacali hanno messo in evidenza l’importanza e la delicatezza di tale problematica e in particolare, Siulp, SAP, Ugl Polizia e Consap hanno evidenziato che l’obiettivo che deve essere seguito nella stesura dei nuovi criteri per l’individuazione delle sedi disagiate, dovrà essere accompagnato dai principi di equità e trasparenza, correggendo alcune attuali incongruenze, con eventuali possibili integrazioni, mediante criteri certi,obbietti e verificabili, da accertare per ogni sede presa in esame nell’interesse e per la tutela dei colleghi.

I lavori del tavolo tecnico proseguiranno lunedì 22 luglio p.v. ed una volta definiti nel dettaglio tutti gli aspetti da considerare e le modalità di valutazione di ogni singolo criterio, la Direzione Centrale per gli Affari Generali del Dipartimento della P.S. interesserà tutti i Questori, per verificare la sussistenza, l'attualità e la rispondenza ai criteri stabiliti delle attuali sedi considerate disagiate, o di altre che, allo stato, non lo sono ancora, ma che hanno tutte le caratteristiche per esserlo in futuro per giungere successivamente alla redazione dell'elenco definitivo delle due fasce delle nuove sedi disagiate.

Il SAP, nella giornata del 17 luglio, ha incontrato al Dipartimento il Sottosegretario all'Interno, Gianpiero Bocci, per discutere dei problemi della Scuola di Polizia di Spoleto per la quale si profila, da tempo, una possibilita' di chiusura per mancanza di fondi. La delegazione del nostro Sindacato era guidata dal Segretario Generale Aggiunto Ernesto Morandini e composta dal Consigliere Nazionale per l’Umbria Roberto Fioramonti e dal Segretario della Scuola Moreno Elia. L’incontro, che si e' svolto nella mattinata del 17 luglio, e' stato molto franco e cordiale. Il SAP ha ribadito l'assoluta contrarietà alla soppressione di un Istituto così importante per l’Amministrazione sia dal punto di vista logistico e funzionale e sia per quel che riguarda la professionalita' e la competenza del personale appartenente al ruolo permanente, che non possono essere assolutamente disperse e depauperate. Il Sottosegretario Bocci, accogliendo i solleciti e le preoccupazioni della delegazione nazionale SAP, ha condiviso la necessità di dare continuità alla Scuola e di valorizzare l’Istituto. Il Sindacato Autonomo di Polizia, che continuera' a vigilare su questa situazione, ha preso positivamente atto degli impegni e delle parole del Sottosegretario, che dovranno adesso tradursi in una prospettiva concreta e soprattutto fattibile." Segreterie Generali Nazionali Siulp, SAP, Ugl e Consap

Lotta alla mafia, approvati Odg per la salvaguardia dei Posti di Polizia

POLIZIA: SAP, BENE ODG PARLAMENTO CONTRO CHIUSURA POSTI POLIZIA (AGENPARL) - Roma, 18 lug - "Il Parlamento, anche su nostro sollecito, sta dando in questi giorni buoni segnali di attenzione per il contrasto alle mafie. Ieri l’approvazione del nuovo 416 ter sul voto di scambio, oggi il via libera del Senato al ddl per l’istituzione della commissione antimafia e soprattutto l’accoglimento, da parte del Governo, di alcuni ordini del giorno che mirano a salvaguardare il posto di polizia di Casapesenna e il presidio della Dia a Malpensa, come richiesto proprio dal Sap". E’ quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap. "Da venti anni – spiega Tanzi –, con la nostra manifestazione Memorial Day, che ha ricevuto la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica, chiediamo alle istituzioni di dotare le forze di polizia e la magistratura di strumenti piu' incisivi per il contrasto alla criminalita' e alle mafie. Servono leggi adeguate e soprattutto risorse congrue, come quelle del Fug, il fondo unico giustizia, che da troppo tempo giacciono inutilizzate. Occorre, da parte del Parlamento e del Governo, un ulteriore sforzo".

Scuola di Spoleto, il SAP incontra il Sottosegretario Bocci

Il SAP ha incontrato al Dipartimento il Sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci per discutere dei problemi della Scuola di Polizia di Spoleto per la quale si profila, da tempo, una possibilita' di chiusura per mancanza di fondi. La delegazione del nostro Sindacato era guidata dal Segretario Generale Aggiunto Ernesto Morandini e composta dal Consigliere Nazionale per l’Umbria Roberto Fioramonti e dal Segretario della Scuola Moreno Elia. L’incontro, che si e' svolto nella mattinata del 17 luglio, e' stato molto franco e cordiale. Il SAP ha ribadito l'assoluta contrarietà alla soppressione di un Istituto così importante per l’Amministrazione sia dal punto di vista logistico e funzionale e sia per quel che riguarda la professionalita' e la competenza del personale appartenente al ruolo permanente, che non possono essere assolutamente disperse e depauperate.

Il Sottosegretario Bocci, accogliendo i solleciti e le preoccupazioni della delegazione nazionale SAP, ha condiviso la necessità di dare continuità alla Scuola e di valorizzare l’Istituto. Il Sindacato Autonomo di Polizia, che continuera' a vigilare su questa situazione, ha preso positivamente atto degli impegni e delle parole del Sottosegretario, che dovranno adesso tradursi in una prospettiva concreta e soprattutto fattibile.

 

La BOZZA di bando: concorso per 1.400 Vice Ispettori

Il SAP ha diffuso sul proprio sito internet la bozza dell’atteso bando di concorso interno per Vice Ispettori, esteso a 1.400 posti.

Alcuni posti sono riservati ai Sovrintendenti anche senza il previsto titolo di studio (scuola seconda superiore) e l’anzianità richiesta per tutti è sette anni.

La prova preselettiva è costituita da quiz, poi seguirà lo scritto e l’orale. Nel ricordare che si tratta ancora di una bozza di bando, informiamo tutti che i dettagli del concorso sono disponibili pubblicamente sul nostro portale, area news.