Roma,  17 giugno 2013

 

ATTESA

L’Editoriale di Nicola Tanzi

La partita che sta giocando il SAP per la tutela dei colleghi verte su tre fronti: quello parlamentare, con le audizioni presso le competenti Commissioni in materia di blocco contrattuale e pensioni; quello politico, con una costante azione di pressione e contatti con i parlamentari "amici" e con coloro che condividono i problemi e le esigenze del Comparto Sicurezza; ultimo fronte, ma non meno importante, quello interno, con l’incontro avuto nei giorni scorsi col nuovo Capo della Polizia.

A livello parlamentare, la nostra audizione ha fatto concretamente breccia e ne abbiamo già dato conto. Sulle pensioni, sul blocco contrattuale, ma anche sulla questione delle risorse per l’assegno una tantum, la nostra azione e la nostra audizione hanno colto nel segno e si prospettano, quantomeno, un rinvio e un’analisi più approfondita delle varie questioni. Va da sé che continueremo a seguire ogni giorno l’iter dei provvedimenti con un costante monitoraggio dei lavori parlamentari.

Qui entrano in ballo pure alcuni parlamentari "amici" e soprattutto i principali gruppi politici che sostengono il Governo Letta – mi riferisco a Pdl e Pd – che richiamiamo costantemente ai loro impegni, assunti appena due mesi fa quando l’Esecutivo era guidato dal prof. Monti.

Oltre alla questione delle pensioni e del contratto, v’è da definire una strategia politica di orizzonte più ampio che preveda investimenti mirati sulla sicurezza e non tagli indiscriminati. E’ il caso, ad esempio, della chiusura dell’Ufficio Informativo della Dia di Milano Malpensa o della possibilità di soppressione del Posto di Polizia di Casapesenna, in provincia di Caserta, nelle terre dominate dalla camorra.

Il nostro impegno si è tradotto, tra l’altro, in un cordialissimo e franco colloquio col Prefetto Alessandro Pansa. Nel confrontarmi con lui, ho avuto occasione di rappresentargli i vari problemi che vive la Polizia di Stato e soprattutto di fargli comprendere il grande malessere che esiste tra gli operatori.

Per questo, nel ringraziarlo per le sue prime prese di posizione ufficiali che sono state sempre a favore del personale in divisa, ho insistito col Capo su due temi importanti: il primo è quello delle garanzie funzionali e di un nuovo procedimento giurisdizionale per i fatti compiuti nell’adempimento del proprio dovere o relativi all’uso delle armi; il secondo è quello relativo ad una trentennale battaglia del SAP, oggi ripresa anche da altre sigle e cioè l’istituzione di una autonoma Commissione parlamentare Interni che sappia trattare al meglio e in via esclusiva, al pari di quanto avviene nella Commissione difesa, le questioni che attengono la Polizia di Stato e le Forze dell’Ordine.

In un momento in cui, rispetto al passato, è la politica a non essere forte, il nostro Dipartimento può e deve giocare un ruolo importante. Anche sulla questione del Riordino delle carriere, che per noi deve continuare ad andare avanti.

Siamo convinti che il Prefetto Pansa saprà interpretare al meglio questa necessità. Noi continuiamo a lavorare e non resta che attendere, pur vigilando. Vogliamo fatti concreti. Soprattutto li vogliono i colleghi. Orgogliosi di essere SAP!

Fondo 2012, errori nei conteggi:intervento della Segreteria Generale

Il SAP è intervenuto con forza nei confronti del Dipartimento perché risulta che nel conteggio effettuato da alcuni Uffici dislocati sul territorio, ai fini della liquidazione del cd. premio produzione, non siano stati conteggiati, per il personale turnista, i giorni liberi, maturati all’indomani del compimento di 28 giorni lavorativi. E sempre per il personale turnista, in quadrato in servizi continuativi su cinque turni settimanali, quindi articolato su tre giorni lavorativi e due di riposo, risulta che non siano state conteggiate le presenze relative al secondo riposo. Per quel che riguarda il giorno libero, questo viene maturato dal personale che effettua servizi continuativi quale somma dei 13 minuti giornalieri effettuati, e, pertanto, è da considerarsi presenza a tutti gli effetti. E anche per quel che riguarda il citato "secondo riposo" non si comprende perché debba essere escluso dai giorni di presenza! La nostra richiesta al Ministero è stata quella di correggere subito gli errori che si sono verificati, corrispondendo agli aventi diritto le somme mancante. Una situazione che seguiamo e porteremo avanti fino in fondo.Atleti Fiamme Oro che cessano l’attività, risposta ministeriale al SAP. Il SAP era intervenuto nei confronti del Dipartimento in merito alla questione dei trasferimenti che interessano gli atleti delle Fiamme Oro che non svolgono più attività agonistica. Con una nota che abbiamo reso disponibile sul nostro sito internet, area news, il Ministero apre la strada alle nostre richieste. Nella lettera inviata al SAP, la Direzione per gli Affari Generali scrive che al fine di un reimpiego degli atleti delle Fiamme oro in attività istituzionali ovvero in compiti di istituto diversi da quelli prettamente sportivi, il dPR 393/2003 prevede l'avvio di una procedura amministrativa a cui segue la restituzione ai servizi ordinari del dipendente e la frequenza di un corso di aggiornamento professionale della durata non inferiore a tre mesi. Il corso di aggiornamento professionale - scrive il Dipartimento al SAP - è uno strumento finalizzato a garantire un proficuo inserimento nell'attività ordinaria. Ciò anche in considerazione della particolare attività svolta dagli atleti nell'ambito delle Fiamme Oro nel corso della loro carriera sportiva, non sempre conciliabile con le esigenze di formazione ed aggiornamento professionale, in particolar modo con quelle espresse dall'art. 20 dell'ANQ a cui sono soggetti tutti i dipendenti della Polizia di Stato. Rispondendo ai solleciti del nostro Sindacato relativamente alle modalità di trasferimento, la Direzione Centrale per gli Affari Generali riferisce che sono stati posti in essere tutti i possibili accorgimenti per esaudire le aspirazioni/preferenze di sede ovvero di ufficio, assicurando comunque al SAP la propria disponibilità a valutare ogni eventuale proposta che possa ulteriormente favorire gli atleti delle Fiamme Oro all'atto della restituzione ai servizi ordinari.

Casapesenna: No alla chiusura, SI’ ad un incontro

Coerentemente con la nostra posizione che da sempre e' a tutela dei colleghi e a difesa dei presidi di Polizia sui territori, il SAP ha espresso nei giorni scorsi formale parere CONTRARIO al Dipartimento relativamente all'ipotesi di chiusura del Posto di Casapesenna, in provincia di Caserta, e ha chiesto un incontro ministeriale per cercare di trovare una soluzione condivisa. Sul nostro sito internet sono disponibili i documenti e gli interventi della Segreteria Generale.