Roma, 10 dicembre 2012
Audizione parlamentare
L’Editoriale
di Nicola TanziLa Prima Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati ha convocato il SAP per una audizione parlamenta- re relativa agli scontri e alle violenze verificatisi in ordine pubblico. All’audizione, che si è svolta nella giornata del 6 dicembre, ho partecipato personalmente in qualità di Segretario Generale SAP. Come Sindacato abbiamo sottolineato e ribadito l’urgenza di introdurre nel nostro ordinamento nuovi strumenti giuridici per neutralizzare l’azione dei soggetti facinorosi.
In primis, è opportuno che sia valutata la creazione di una fattispecie delittuosa di natura associativa.
La previsione di uno specifico reato associativo in relazione ai fenomeni di piazza consentirebbe alle Forze di Polizia di poter operare in modo più efficace, tanto nella fase di repressione che in quella di prevenzione. Inoltre, per quel che concerne alcune fattispecie di reato, ho espresso in audizione parlamentare la necessità di una rimodulazione con conseguente aggravamento quantitativo e qualitativo.
Ad esempio, per quel che riguarda il travisamento e il possesso di oggetti atti ad offendere, si potrebbe introdurre una aggravante specifica con conseguente aumento della pena. Aggravanti specifiche che potrebbero essere previste anche nelle ipotesi in cui la violenza venga perpetrata o minacciata ai danni dei partecipanti alla manifestazione, di lesioni cagionate a pubblici ufficiali in ordine pubblico o in caso di danneggiamenti.
Sotto il profilo procedurale, al di là della previsione di nuove e ulteriori misure preventive obbligatorie ritagliate sul modello dell’attuale Daspo, ho esposto in Commissione l’auspicio di prevedere, per le fattispecie di reato consumate sempre durante le manifestazioni, la possibilità di accedere sempre al giudizio direttissimo nonché di considerare comunque sussistente lo stato di flagranza ai sensi dell’art. 382 Cpp, ricorrendo quindi all’arresto differito, senza limiti temporali, nei confronti dell’autore dei reati commessi con violenza alle persone o alle cose in occasione o a causa di manifestazioni pubbliche.
Infine, ma non meno importante, ho richiamato l’attenzione dei parlamentari della Prima Commissione Affari Costituzionali sulle garanzie funzionali, una storica battaglia del SAP. A nostro avviso Ufficiali e Agenti di P.S. impiegati in servizio di ordine pubblico vanno tutelati senza se e senza ma attraverso il richiamo integrale alle disposizioni già previste dalla Legge Reale che demandavano al Procuratore Generale presso la Corte di Appello il vaglio preventivo delle notizie di reato a carico degli operatori in servizio di OP. La battaglia del SAP continua…
Orgogliosi di essere SAP!
Questure: la lettera aperta ai Cittadini pubblicata su Sole 24 Ore e Libero
Il SAP, assieme ai Vigili del Fuoco del CONAPO, ai Sindacati del cartello e ad altre Organizzazioni del soccorso pubblico, ha acquistato nella giornata del 6 dicembre una pagina sui quotidiani Sole 24 ore e Libero per informare i cittadini sui rischi derivanti da una chiusura delle Questure e dei presidi di sicurezza sui territori. Il Consiglio dei Ministri, che doveva discutere proprio il 6 dicembre di questa riduzione, ha per il momento rinviato la questione. Il SAP e’ stato protagonista di una intensa settimana di mobilitazione mediatica che ha avuto ampia eco su giornali, radio e tv (si veda il nostro sito internet). La battaglia continua nei prossimi giorni: il 12 dicembre a Roma terremo un Convegno nazionale dove abbiamo invitato le principali Autorità istituzionali e politiche al fine di ottenere risposte concrete e impegni reali per contrastare i tagli e le riduzioni di spesa che stanno destrutturando il nostro sistema sicurezza…
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LA SICUREZZA DEI CITTADINI E IL SOCCORSO PUBBLICO SONO A RISCHIO!
"ARRESTIAMO" CHI VUOLE NEGARE QUESTO DIRITTO E FARE UN REGALO ALLA CRIMINALITA’
"Cari Cittadini,
i Questori, i Poliziotti e i Vigili del Fuoco - architrave fondamentale del Vostro diritto alla sicurezza e al soccorso pubblico che ogni Stato democratico civile ed avanzato DEVE assicurare nei suoi territori - presto non saranno più in grado di garantire alle famiglie, alle donne, agli anziani e ai bambini gli attuali livelli di sicurezza, già fortemente depauperati dalle ultime leggi di bilancio e dai provvedimenti di spending review, che hanno tagliato oltre 4 miliardi di euro a questi Comparti.
Anziché tagliare scorte, privilegi, sprechi e duplicazioni di apparati inutili, gli stipendi e le pensioni d'oro dei boiardi di Stato, le auto blu che sfrecciano per pochi eletti a nostre spese e che costano circa 20 miliardi di euro l'anno, il Governo tecnico e il Ministro Cancellieri, con la complicità di pochi tecnocrati prefettizi, con una operazione tutta politica, tentano in questo scorcio di fine Legislatura, di consolidare ed accrescere il loro potere e di imporre il primato della burocrazia e dei loro privilegi a scapito dell’efficienza, con il pretesto di ridurre la spesa.
Vogliono tagliare il Vostro diritto alla sicurezza, il Vostro diritto ad avere territori vivibili e idonei per lo sviluppo economico, sociale ed occupazionale, il Vostro diritto a vivere in libertà nella sicurezza, il Vostro diritto ad avere i Vigili del Fuoco per le emergenze per gli incendi o disastri naturali quali alluvioni o terremoti.
Il Ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, complici anche i vari Dipartimenti interessati, che spiccano solo per il loro assordante silenzio, vuole far approvare dal prossimo Consiglio dei Ministri un Regolamento che, in funzione dell'eliminazione di 35 Province, vuole contemporaneamente CANCELLARE altrettante Questure, Comandi dei Vigili del Fuoco, Carabinieri e Finanzieri.
Come rimedio al "taglio" di 35 province, sul versante della sicurezza e del soccorso pubblico il Governo vuole costituire, nel massimo 18 presidi in altrettante "sedi minori", come le ha definite il Ministro, quasi a voler sottolineare che il diritto universale alla sicurezza è diverso e non assicurato per i cittadini c.d. "minori". In pratica Questure e Vigili del Fuoco, così come Carabinieri e Finanzieri, saranno totalmente cancellati. Questa grande operazione di riforma dell’architettura istituzionale sul fronte della sicurezza e del soccorso pubblico porterebbe un risparmio di circa 5 milioni di euro, quando basterebbe tagliare solo il 10% delle auto blu per avere un risparmio tre volte superiore e garantire un diritto essenziale, incomprimibile dei cittadini.
Tutto questo mentre i privilegi, le auto blu e gli enormi costi/sprechi della politica continueranno ad essere appannaggio della solita casta a scapito dei cittadini e dei territori che verranno aggrediti dalla criminalità e dalle costanti emergenze. Ma tanto, secondo il Ministro, questi sono territori e cittadini minori.
Vogliamo chiarirlo subito e con grande nettezza: non sono a rischio posti di lavoro e interessi corporativi, ma soltanto la sicurezza e il soccorso pubblico dei cittadini che si sostanzia ogni giorno con i servizi offerti da chi rappresenta lo Stato - e non il Governo di turno - in ambito locale, e coordina la vita delle comunità con competenza per quel che concerne l'ordine pubblico, l'immigrazione, gli ambiti economici e elettorali e il soccorso pubblico. Un punto di riferimento di legalità e di sicurezza complessiva insostituibile per il Paese.
E' a rischio la sicurezza dei cittadini e la tranquillità dei territori perché ci saranno meno volanti, meno mezzi dei Vigili del Fuoco; i cittadini avranno difficoltà a presentare denunce o ad accedere ai servizi oggi offerti da Questure e Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
E' a rischio il contrasto alla grande criminalità, alla delinquenza comune, ai fenomeni di eversione perché gli uffici investigativi e operativi sono oggi il cuore di quelle Questure; quelle Questure che si vorrebbero eliminare.
La riduzione di Questure o dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco sulla scorta di parametri che tengono conto della quantità di reati commessi e del numero degli interventi di soccorso effettuati, ma non del numero di persone residenti in una certa provincia, rischia, inoltre, di creare un paradosso tutto italiano: come si intende garantire il medesimo servizio in termini di sicurezza e soccorso pubblico in ambiti territoriali, ad esempio, che pur contando su meno 180.000 abitanti, hanno un dato demografico che tocca 1.800.000 presenze per oltre otto mesi l'anno?
L'attuale Ministro dell'Interno ha garantito più volte che nessun "presidio" di sicurezza sarebbe stato smantellato e che i livelli di sicurezza per i cittadini sarebbero rimasti inalterati.
Una promessa che non è stata mantenuta perché i "presidi" rappresentano la fine dell'attuale visione della sicurezza e del soccorso pubblico e l'avvio di una lenta e inesorabile destrutturazione di un sistema che, per quel che concerne le Forze dell'Ordine e i Vigili del Fuoco, patisce già un sotto organico pari a 15.000 unità per la sola Polizia di Stato e a 4.000 unità per i Vigili del Fuoco, tamponate parzialmente con il sistematico ricorso al precariato, che nei prossimi anni soffrirà di un blocco del turn over che costringerà già oggi Poliziotti e Vigili del Fuoco di oltre 50 anni di età a lavorare ancora in strada, di notte e nei giorni festivi con grave deficit per la sicurezza ed il soccorso.
I Sindacati SIULP, SAP, CONSAP, FNS CISL, UIL P.A. VV.F., CO.NA.PO. e COORDINAMENTO SICUREZZA UGL non ci stanno. Per noi il diritto universale alla sicurezza e al soccorso pubblico non si tocca!!
Per tale motivo denunciano questa assurda situazione attraverso l'acquisto di pagine a pagamento su alcuni quotidiani e soprattutto con l'avvio di una forte protesta delle categorie di riferimento.
Quali Servitori dello Stato siamo costretti, da un Governo che non riconosce il valore e la specificità della nostra professione al servizio del Paese, oltre al diritto dei cittadini ad avere servizi reali ed essenziali, a mobilitarci e a proclamare lo stato di agitazione per BLOCCARE tutti quelli che vogliono demolire la sicurezza.
Per questo lanciamo anche un appello ai cittadini, alla politica e alle alte cariche dello Stato affinché si blocchi questo dannoso e pericoloso processo. Perché la sicurezza è un diritto fondamentale e i diritti non si tagliano, si difendono."
Sindacati della Polizia di Stato
SIULP – SAP – CONSAP
Sindacati dei Vigili del Fuoco
FNS CISL – UIL P.A. VV.F. - CO.NA.PO.
COORDINAMENTO SICUREZZA UGL
Trasferimenti Agenti - Assistenti
Sono state disposte le previste movimentazioni di 2.000 colleghi appartenenti al Ruolo Agenti - Assistenti. La decorrenza di questi trasferimenti a domanda è il 14 gennaio 2013. Gli interessati possono consultare le veline attraverso le nostre Segreterie Regionali e Provinciali SAP.