Roma, 22 ottobre 2012
Difendiamo la Sicurezza!
L’Editoriale di Nicola Tanzi
I
l SAP è mobilitato in tutta Italia per la manifestazione del 23 ottobre che costituisce l’inizio di un forte percorso di protesta e dissenso per salvaguardare, in primo luogo, la Specificità della professione. Scendiamo in piazza assieme alla Consulta Sicurezza (SAP-SAPPe-SAPAF-CONAPO) e alla stragrande maggioranza dei Sindacati della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco – oltre all’adesione dei Cocer – per fare capire ai cittadini che la loro sicurezza è in pericolo senza una netta e chiara inversione di tendenza delle politiche di tagli indiscriminati attuate in questi anni e portate avanti anche dal Governo dei ‘professori’. Uno Stato democratico che si rispetti non tocca le tre "S" (sicurezza, sanità e scuola) che sono fondamentali per garantire il sereno e quieto vivere dei cittadini. La crisi economica non può e non deve essere un alibi perenne per giustificare razionalizzazioni ingiustificate di spesa, per negare diritti acquisiti, per ridurre le assunzioni e mantenere il personale in servizio fino ad un’età geriatrica, per poi mandarlo a casa con una pensione non dignitosa.Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo e lo grideremo forte a Roma, davanti a Montecitorio e a Palazzo Chigi. Lo grideremo forte in tutta Italia, davanti alle Presidenze delle Regioni, enti che più di altri rappresentano oggi il simbolo dello spreco di denaro pubblico. Girando l’Italia in questi giorni da nord a sud per assemblee sindacali, mi accorgo di come i colleghi siano arrivati ormai al limite della sopportazione da ogni punto di vista. La cosa più grave è l’offesa costante e ripetuta alla nostra dignità di donne e uomini in divisa, di Poliziotti che credono nella propria missione, di Professionisti della sicurezza che rischiano la vita e pretendono di essere considerati, trattati e pagati come si conviene. Il 23 ottobre dobbiamo essere tanti. E soprattutto non dobbiamo fermarci. Il Sindacato Autonomo di Polizia, questo è sicuro, non si fermerà. Orgogliosi di essere SAP!
Parte da Genova la campagna "Chi difende i difensori?" (lanci agenzie stampa)
POLIZIA: SAP; CORPO IN GINOCCHIO, FRA 3 ANNI -20MILA AGENTI
''Le manovre governative - denuncia Tanzi - stanno mettendo
in ginocchio la polizia. Se si dovesse continuare in questa direzione
chiuderanno posti fissi, commissariati anche specialita': e' la sicurezza dei
cittadini che e' messa a repentaglio''. Secondo il leader del Sap ci sono
carenze incredibili: ''Mancano risorse per i mezzi, per gli straordinari, per la
pulizia''.
Una crisi che riguarda anche Genova e la Liguria dove i buchi in organico sono
di 270 e 500 agenti. Per questo il prossimo 23 ottobre i poliziotti
manifesteranno in tutta Italia sotto le sedi delle presidenze delle Regioni:
''Per dare sicurezza ai cittadini - conclude Nicola Tanzi - non basta una
passeggiata in citta' di qualche militare dell'Esercito''.
(ANSA) YL2 17-OTT-12 12:36 NNNN
POLIZIA: TANZI (SAP), PARTE LA CAMPAGNA NAZIONALE "CHI DIFENDE I DIFENSORI?"
(AGENPARL) - Genova, 17 ott - E' partita stamani la campagna nazionale "Chi difende i difensori?" organizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia SAP. Il lancio e' avvenuto a Genova durante un'affollata assemblea di poliziotti svoltasi in un noto hotel cittadino alla quale ha partecipato il Segretario Generale Nicola Tanzi. Migliaia e migliaia di manifesti e volantini con l'immagine di un manifestante violento che lancia un estintore e di un poliziotto in tenuta da ordine pubblico accovacciato ai suoi piedi, con la scritta "Chi difende i difensori?", saranno presenti da oggi nelle principali citta' italiane." In questo momento in Italia - ha spiegato Tanzi - ogni problema sociale o di ordine pubblico viene 'scaricato' sulle forze di polizia che si trovano spesso e senza motivo sul banco degli imputati. Anche all'indomani degli ultimi fatti di cronaca i poliziotti chiedono maggiore tutela per lo svolgimento della propria professione e per garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Il tema, forte, che rilanciamo proprio da Genova è quello delle cosiddette garanzie funzionali: non obbligatorieta' dell'iscrizio nel registro degli indagati degli operatori di polizia per fatti commessi in servizio, competenza del procuratore generale e non del pubblico ministero per azioni e comportamenti delle forze dell'ordine, responsabilità civile solo nei casi di dolo e non per colpa grave, introduzione di una sorta di 'daspo preventivo' per impedire ai soggetti violenti gia' noti agli archivi delle forze di polizia di partecipare alle manifestazioni, previsione del cosiddetto 'fermo differito' per assicurare alla giustizia gli autori di violenze e devastazioni". com/cpi 17101 OTT 12 NNNN
Trattenuta 2,5 per cento, diffida SAP al Dipartimento (nota della Segreteria Generale)
Roma, 17 ottobre 2012
MINISTERO DELL'INTERNO
UFFICIO PER L'AMMINISTRAZIONE GENERALE
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
R O M A
OGGETTO: OPERA PREVIDENZA
Illegittimità della trattenuta del 2,5%. INVITO E DIFFIDA
Come noto, la Corte Costituzionale con Sentenza n. 223/2012 del decorso 8 ottobre ha statuito l’illegittimità costituzionale dell’articolo 12, comma 10, del d.l. n. 78 del 2010, nella parte in cui non esclude l’applicazione a carico del dipendente della rivalsa pari al 2,50% della base contributiva, prevista dall’art. 37, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica del 29 dicembre 1973, n. 1032 (testo unico delle norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti civili e militari dello Stato). Già con pronuncia del 18 gennaio 2012 nr. 53 il TAR Reggio Calabria aveva manifestamente dichiarato l’illegittimità, a far data dal 1 gennaio 2011 del "perdurare del prelievo del 2,50% sull’80% della retribuzione (sin qui operato a titolo di rivalsa sull’accantonamento per l’indennità di buonuscita), condannando l’Amministrazione alla restituzione degli accantonamenti già eseguiti a decorrere dalla suddetta data, oltre ad accessori di legge".
Questa Segreteria Generale, sulla scorta della pronuncia da ultimo citata, approntava ogni utile rimedio per la tutela dei colleghi, contestando in toto le direttive esternate dal Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale Per Le Risorse Umane – Servizio TEP e Spese Varie con circolare Prot. 333-G/I/2°Sett./04/2012 del 10 aprile 2012 secondo cui l’art. 12, comma 10, del D.L. n. 78/2010 "non avrebbe apportato alcuna modifica alla trattenuta mensile del 2,50% e che le disposizioni contenute nell’art. 37 del DPR n. 1032/1973 sono tuttora vigenti e che, pertanto, non sarebbe configurabile un indebito prelevamento di somme ai dipendenti della Polizia di Stato in attività di servizio".
Difatti, a sostegno delle giuste ragioni dei poliziotti, questa O.S. ha sempre confutato la tesi dell’Amministrazione e sostenuto, invece, che l’art. 12, comma 10, del D.L. n. 78/2010 ha valenza generale quanto al campo di applicazione, riguardando tutti i dipendenti delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della Pubblica Amministrazione e che la stessa norma, lungi dal proporre un indiscriminato passaggio alla disciplina privatistica di cui all’art. 2120 c.c. (nel senso che non è modificativa della natura giuridica dell’emolumento riconosciuto al dipendente pubblico che rimane trattamento di fine servizio), produce l’effetto, senza necessità di sforzi interpretativi, ad omogeneizzare i criteri di calcolo delle quote accumulate successivamente al 1° gennaio 2011 nel settore pubblico con quelli valevoli nel settore privato.
In modo specifico, questa Segreteria Generale ribadiva con forza che la norma in questione afferma il principio per cui il computo di tali quote avviene secondo le regole dell’art. 2120 c.c. con applicazione dell’aliquota del 6,91% a solo carico del datore di lavoro e non secondo le pregresse regole di cui al DPR n. 1032/1973, e che, perciò, il prelievo secondo le vecchie regole si appalesava del tutto illegittimo, scaturendone, al contempo, il diritto del dipendente al recupero immediato di quanto illegittimamente trattenuto dall’Amministrazione. Orbene, la Consulta con la sentenza innanzi cennata ha definitivamente condotto nel giusto alveo giuridico la materia del contendere riconoscendo in modo chiaro ed assoluto la illegittimità della trattenuta del 2,50% a carico del dipendente.
Per tutti i motivi sopra esposti, a tutela dei diritti di tutti gli aderenti a questa O.S., con la presente questa Segreteria Generale inoltra formale DIFFIDA dal continuare ad effettuare l’illegittima ritenuta c.d. "opera previdenza" e CHIEDE l’immediato avvio delle procedure atte a restituire le somme indebitamente trattenute da codesta Amministrazione a tale titolo, pena, in difetto, il ricorso alle competenti Autorità Giudiziarie.
In attesa di urgente riscontro, distintamente si saluta.
Il Segretario Generale SAP
Nicola TANZI
Convenzione Polfer, intervento urgente del SAP
(nota Segreteria Generale)
Roma, 19 ottobre 2012
MINISTERO DELL'INTERNO
UFFICIO PER
L'AMMINISTRAZIONE GENERALE
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA
SICUREZZA UFFICIO PER LE
RELAZIONI SINDACALI
R O M A
OGGETTO: CONVENZIONE TRA MINISTERO DELL’INTERNO E FF.SS. – Servizi di scorta a bordo treno – Problematiche – Richiesta di incontro urgente
Come noto, lo scorso 17 luglio è stata stipulata la nuova convenzione tesa a regolare i rapporti tra Dipartimento della Pubblica Sicurezza e le Ferrovie dello Stato Italiane S.P.A.
In specie, l’art. 3 della citata convenzione al punto 5 individua il controvalore dei servizi di scorta ai convogli regionali ( c.d. scorte brevi) che ammontano a Euro 3,50 per le scorte diurne ed Euro 6 per quelle notturne, comprensive delle tariffe base (Euro 1,22) e delle maggiorazioni ( che oscillano da 2,28 a 4,78).
Il successivo punto 7 dello stesso articolo 3 contempla la procedura attraverso cui individuare i treni ritenuti ad alto profilo di criticità al fine di corrispondere l’indennità maggiorata anzidetta.
Orbene, risulta a questa Segreteria Generale che, di recente, dette disposizioni hanno costituito oggetto di analisi da parte dei Dirigenti dei Compartimenti della Polizia Ferroviaria e dei referenti locali delle FF.SS.
Si è appreso, inoltre, che gli incontri sono sfociati nella stesura della circolare esplicativa N. 300.B/2^DIV./1472/85.15.1 del 1 ottobre 2012, diramata dal Servizio Polizia Ferroviaria, contenente, tra l’altro l’individuazione di alquanto criticabili criteri e procedure gestionali da applicare nei servizi di scorte a bordo di treni regionali ritenuti ad alto profilo di criticità.
Viene, difatti, previsto che "se non vengono scortati tutti i treni regionali critici, cosi come stabiliti in sede di Comitato Centrale, l’indennità applicabile alle eventuali scorte ordinarie sarà, per tutti i servizi svolti, quella base, ossia Euro 1,22 ……" salvo che, "per contingenti situazioni non sia possibile scortare tutti i treni a rischio individuati…".
Tradotto in termini pratici ciò significa che, se per uno dei treni critici programmati, salta il servizio di scorta, a tutti quei colleghi che hanno svolto il più rischioso e pericoloso servizio di scorta su quota parte di quelli critici verrà corrisposta solo l’indennità base e non quella maggiorata.
Detta disposizione, oltre ad essere inaccettabile in quanto palesemente lesiva del principio che fonda il diritto ad una retribuzione adeguata e proporzionata alle caratteristiche del servizio svolto, non pare trovare fondati capisaldi nella convenzione stipulata a monte con le FF.SS.
Infatti, da una approfondita disamina di quest’ultima non emerge alcun logico criterio che possa minimamente autorizzare interpretazioni estensive limitative , oltretutto peggiorative, delle condizioni di lavoro e/o di servizio dei colleghi, senza, tra l’altro, coinvolgere le organizzazioni sindacali di categoria.
Tanto premesso, appalesandosi le disposizioni in esame fortemente lesive delle condizioni lavorative e dei diritti maturati e maturandi dai colleghi interessati, questa O.S. CHIEDE l’urgente convocazione di un tavolo di confronto al fine di conoscere i presupposti di fatto e di diritto in cui sono maturate le determinazioni contestate e di suggerire i necessari correttivi e, nella more, CHIEDE, altresì, .la sospensione, con effetto immediato, della efficacia delle citate disposizioni.
In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti.
Il Segretario Generale SAP
Nicola TANZI
Permessi Legge 104
D
ietro front del Governo in merito alla Legge 104 e alla ventilata ipotesi di ridurre del cinquanta per cento la retribuzione dei tre giorni mensili. Una norma vergognosa che è saltata dal testo finale del ddl contenente la "Legge di Stabilità", ora all’esame del Parlamento. Si tratta di una novità positiva, sollecitata anche dal SAP. L’auspicio è che ora Camera e Senato possano apportare ulteriori migliorie al testo.Assemblee SAP con il Segretario Generale
S
traordinari successi, in termini di presenze e organizzazione, delle assemblee SAP che si sono svolte la settimana passata a Genova, Ravenna e Bologna. Sul nostro sito internet sono disponibili resoconti, rassegna stampa, foto e video. Il Segretario Generale del SAP, Nicola Tanzi, sarà a Taranto il 22 ottobre, a Pistoia il 31 ottobre (dove incontrerà anche il sindaco della città toscana per discutere delle problematiche relative alla nuova Questura), ad Ancona il 7 novembre e alla Scuola di Spoleto il 14 novembre.