Roma, 9 agosto 2012
Ordini del Giorno
L’Editoriale di Nicola Tanzi
L'
approvazione definitiva della spending review da parte della Camera dei Deputati è stata seguita con grande attenzione dal nostro sindacato, grazie ad un costante e proficuo rapporto con i principali Gruppi parlamentari. Dopo aver evitato nelle scorse settimane la riduzione dei presidi della Polizia di Stato sul territorio, restava e rimane sul tappeto il nodo dell'introduzione di un parziale turn over per il nostro comparto che, in soldoni, comporterà nel prossimo triennio una riduzione complessiva di 22.000 unità di personale rispetto agli organici previsti. La delicatezza del momento politico ed economico, la necessità da parte del Governo di porre la cosiddetta "questione di fiducia" e di approvare il piano di revisione della spesa entro ferragosto, non hanno lasciato molti margini di manovra a Montecitorio per una modifica delle norme introdotte due settimane fa al Senato e fortemente contestate dal SAP. Ciò nonostante, Pdl e Pd - principali sostenitori dell'Esecutivo Monti - si sono dimostrati almeno in questa occasione attenti, proponendo e facendo approvare due Ordini del giorno che sono importanti per ridurre l'impatto della spending review sul Comparto Sicurezza - con particolare riferimento alle assunzioni - e per reperire nuove risorse anche attraverso il Fondo unico giustizia. Protagonisti di questa operazione sono stati gli onorevoli Alfredo Mantovano ed Emanuele Fiano, che hanno tenuto conto delle nostre richieste. Come sindacato, con serietà e caparbietà, abbiamo fatto tutto il possibile e continueremo anche in questi caldi giorni di agosto ad essere in prima linea. Perchè noi del SAP non andiamo mai in ferie. Spetta al Governo adesso tenere conto della volontà sovrana del Parlamento che ha espresso parere favorevole ai citati Ordini del giorno. La politica ha battuto un colpo, speriamo che faccia la stessa cosa anche l’Esecutivo dei tecnici. Su questo non faremo sconti. Orgogliosi di essere SAP!Spending review, positivi gli Odg Mantovano e Fiano (lanci agenzie stampa)
SPENDING REVIEW: SAP, POSITIVI ODG PER SICUREZZA PDL E PD
(ANSA) - ROMA, 7 AGO - "Le nostre perplessità sulla spending review, gia' espresse dopo l'approvazione del decreto legge al Senato, restano tutte. Ma registriamo con favore la presentazione e l'approvazione alla Camera di due ordini del giorno targati Mantovano e Fiano che vanno nella direzione da noi auspicata'. Lo afferma il segretario del Sindacato autonomo di polizia (Sap) Nicola Tanzi. 'Gli odg presentati da Pdl e Pd - sottolinea Tanzi - impegnano infatti il Governo a mitigare gli effetti della spending review per il comparto sicurezza, con particolare riferimento al parziale turn over introdotto e alla possibilita' di reperire risorse attraverso il fondo unico giustizia. Ci auguriamo che il governo Monti tenga conto della volonta' sovrana del Parlamento, perche' sulla sicurezza dei cittadini non si scherza'.SPENDING REVIEW: SAP, BENE ODG SICUREZZA PRESENTATI DA PDL E PD
Roma, 7 ago. (Adnkronos) - "Le nostre perplessita' sulla spending review, gia' espresse dopo l'approvazione del decreto legge al Senato, restano tutte. Ma registriamo con favore la presentazione e l'approvazione oggi alla Camera di due ordini del giorno targati Mantovano e Fiano che vanno nella direzione da noi auspicata". E' quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap.Gli odg presentati da Pdl e Pd infatti -spiega Tanzi- impegnano il governo a mitigare gli effetti della spending review per il comparto sicurezza, con particolare riferimento al parziale turn over introdotto e alla possibilita' di reperire risorse attraverso il fondo unico giustizia. Ci auguriamo che l'esecutivo Monti tenga conto della volonta' sovrana del Parlamento perche' sulla sicurezza dei cittadini non si scherza".
(Glu/Col/Adnkronos) 07-AGO-12 18:54 NNNNL’Ordine del giorno Mantovano (Pdl)
La Camera dei Deputati
premesso che:
col presente decreto legge, il Governo ha adottato misure di razionalizzazione e di revisione della spesa pubblica, che prevedono anche riduzioni nell’acquisto di beni e servizi (articolo 1, comma 21) e blocco parziale del turn over del personale per le amministrazioni pubbliche (articolo 14 comma 2);
con un ordine del giorno a mia firma, accolto dal Governo e votato all’unanimità dalla Camera il 3 luglio dopo essere stato sottoscritto dai rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari, sulla premessa della necessità di mantenere gli standard di sicurezza e di rendere migliori gli standard di amministrazione della giustizia - ciò che è difficilmente compatibile con ulteriori sensibili tagli ai Ministeri dell’Interno e della Giustizia – si ricordava che nel settembre 2008 il Governo dell’epoca aveva costituito il Fug-fondo unico giustizia, alimentato dal cash e dai titoli monetizzabili sottratti con sequestri e confische dalla disponibilità delle organizzazioni di tipo mafioso. Tale Fondo è destinato per il 49% all’incremento delle risorse del Ministero dell’Interno e per il 49% a quello della Giustizia. Nel medesimo ordine del giorno si chiedeva pertanto – prima dell’esame e del voto di successivi interventi normativi di "spending review" – di poter disporre di un quadro chiaro e completo sulla consistenza del Fug, sulla quantità di risorse finanziarie erogate o da erogare per il 2012 attingendo da tale fondo, e di conoscere se e in che misura le risorse del Fug saranno adoperate per limitare i tagli dello "spending review" nei settori della sicurezza e della giustizia;
l’entità della riduzione delle spese per beni e servizi prevista dal decreto legge in esame per l’anno in corso è, con riferimento al ministero della Giustizia, pari a 60 milioni di euro e diventa di 120 milioni di euro annui a partire dal 2013, e per gli anni successivi; con riferimento al ministero dell’Interno è di 131 milioni di euro annui a partire dal 2013, e per gli anni successivi; il blocco di assunzioni è nella misura dell’80 % (nel senso che si potrà assumere solo il 20% delle posizioni rese vacanti) per il triennio 2012-2014, del 50% per il 2015 e del 100% a decorrere dal 2016. Questa misura riguarda le fasce direttive e dirigenziali dei comparti sicurezza e giustizia;
il 1° agosto, all’avvio dell’esame in Commissione Bilancio alla Camera del decreto legge n. 95/2012, su mia sollecitazione il rappresentante del Governo ha fornito gli elementi richiesti sul Fug, riassunti in una nota trasmessa dalla Ragioneria Generale dello Stato. In essa si dice:
- che alla data del 31 dicembre 2011 le risorse intestate al Fug ammontano a 2.212,88 milioni di euro;
- che di tale importo solo 1.065,52 milioni di euro sono effettivamente disponibili, in quanto riportati da conti correnti e depositi a risparmio;
- che, poiché una parte delle risorse non risultano ancora definitivamente confiscate (i relativi provvedimenti non hanno conosciuto tutti i gradi di giudizio), si devono mettere prudenzialmente da parte, per eventuali restituzioni qualora intervengano atti di dissequestro, 343 milioni di euro;
- restano 722,52 milioni di euro; ma, in considerazione delle entrate previste per il 2012 (291,43 milioni di euro per nuovi sequestri/confische) e delle uscite previste per il 2012 (352,36 milioni di euro per dissequestri), la stima della disponibilità al 31.12.2012 è di 661,59 milioni di euro;
- che al Fug già si attinge per alcune incombenze del ministero della Giustizia (la mediazione delle controversie civili) e del ministero dell’Interno (l’alimentazione del Fondo delle vittime della mafia);
- che, in conclusione, "l’eventuale utilizzo delle entrate a seguito di confisca oggi è solo possibile per spese una tantum e non continuative". In base a ciò, emendamenti a mia firma che permettevano di equilibrare i tagli ai ministeri della Giustizia e dell’Interno con le risorse del Fug hanno avuto il parere negativo del Governo, in quanto ritenuti privi di copertura, e per questo sono stati da me ritirati già in Commissione.
Rilevato che:
- non si comprende perché, se alla data del 31 dicembre 2011 le risorse intestate al Fug ammontavano a 2.212,88 milioni di euro, poi la Ragioneria generale dello Stato e, sulla sua scorta, il Governo, affermino che di tale importo solo 1.065,52 milioni di euro sono effettivamente disponibili. Non può rappresentare valida ragione la circostanza che solo la seconda somma è riportata da conti correnti e da depositi a risparmio, perché ciò denuncerebbe l’incapacità delle amministrazioni interessate a monetizzare oltre un miliardo di risorse cash esito di sequestri e confische. Incapacità che è singolare, nel momento in cui si esige da tutte le amministrazioni, centrali e periferiche, di spendere di meno "con invarianza dei servizi ai cittadini" (come recita il titolo del decreto legge n. 95/2012). Si parla di titoli monetizzabili, non di immobili o di aziende, per i quali le procedure di collocazione sul mercato incontrano ostacoli giuridici e fattuali; e si parla di titoli collocabili, tanto che dal calcolo complessivo della Ragioneria è stato escluso un titolo sequestrato del valore nominale di un miliardo di dollari USA, poiché il suo valore sul mercato viene definito pari a zero. Quindi, i 2.212,88 milioni di euro sono al netto di tale titolo;
- immaginando (ed è da dimostrare, trattandosi di stime all’insegna della estrema cautela) che al 31.12.2012 siano effettivamente disponibili 661,59 milioni di euro, non si comprende perché non possano essere adoperati per evitare la riduzione delle spese per beni e servizi prevista dal decreto legge n. 95/2012 almeno per l’anno in corso (60 milioni di euro con riferimento al ministero della Giustizia), e per gli anni 2013 e 2014 (120 milioni di euro per anno per il ministero della Giustizia e 131 per anno per il ministero dell’Interno);
- l’argomento che "l’eventuale utilizzo delle entrate a seguito di confisca oggi è solo possibile per spese una tantum e non continuative" è in contraddizione con il riferimento che nella stessa nota si fa alla copertura delle procedure di mediazione stragiudiziaria e al Fondo vittime mafia, che operano "a regime", e non una tantum;
- peraltro quanto richiesto da tali voci del bilancio è minimo rispetto alla entità della somma di 661,59 milioni di euro: la copertura finanziaria della mediazione è di appena 7,02 milioni di euro, come si dice nella nota in questione;
- nei prossimi mesi, in attuazione della riorganizzazione delle sedi giudiziarie, mentre non sarà possibile beneficiare nell’immediatezza dei risparmi costituiti dal venir meno dei canoni di locazione per gli immobili delle sedi che sono soppresse, a causa dei tempi tecnici di rescissione dei contratti, ci sarà immediato bisogno di risorse per l’ampliamento delle sedi capoluogo di circondario, che accorpano quelle soppresse, e i Comuni non possono effettuare alcuna anticipazione, perché le loro casse sono in passivo. Già da tempo, a seguito dei tagli di fine 2011, i proprietari di una parte significativa di locazioni per presidi di sicurezza non ricevono la corresponsione dei canoni;
- per queste ragioni, quand’anche rispetto al Fug fossero disponibili solo 661,59 milioni di euro, e non invece l’intero importo di 2.212,88 milioni di euro, essi potrebbero tamponare – in una logica di una tantum – la grave situazione del momento;
impegna il Governo:
· entro il mese di settembre 2012, a fornire una compiuta informativa sulle ragioni che impediscono di utilizzare, rispetto all’importo di 2.212,88 milioni di euro, ben 1.147,36 euro, risultanti dalla differenza fra 2.212,88 milioni di euro e 1.065,52, che vengono dichiarati disponibili;
· a precisare in tal informativa se tali ragioni vadano identificate nella scarsa disponibilità, da parte dei funzionari addetti alla gestione del Fondo, a collocare quei titoli sul mercato, tanto meno giustificata di fronte all’entità della somma di cui si potrebbe disporre e ai tagli nel frattempo introdotti nel bilancio delle amministrazioni pubbliche;
· ammesso e non concesso che siano utilizzabili solo 661,59 milioni di euro, di inserire nella prossima Legge di stabilità una norma che permetta di disporne subito per fare fronte alle emergenze dei settori della giustizia e della sicurezza, con particolare riferimento alle ricadute degli accorpamenti delle sedi giudiziarie e alle difficoltà nel pagamento delle locazioni per i presidi di polizia.
Alfredo Mantovano
L’Ordine del giorno Fiano (Pd)
La Camera dei Deputati,
premesso che:
le mafie anche giovandosi della crisi di liquidità connessa alla negativa economica stanno approfittando di questa congiuntura per sviluppare ancor più il proprio profilo criminale nelle realtà di tutto il paese secondo una logica predatoria, come ben evidenziato nella relazione al Parlamento del 2011 dai nostri Servizi di sicurezza e Informazione;
soggetti e gruppi di chiara matrice eversiva, sfruttano il disagio sociale, conseguente alla crisi economica che sta investendo il nostro Paese per innalzare il livello di scontro con le Istituzioni come peraltro dimostrato dall’attentato compiuto a Genova, lo scorso maggio, ai danni dell’Ingegner Roberto Adinolfi dirigente Ansaldo e dalle precedenti campagne di invio di pacchi e lettere bomba;
centinaia di uomini sono impegnati quotidianamente in Val di Susa per assicurare la tutela dei cantieri finalizzati alla realizzazione di una linea ferroviaria di alta velocità sulla tratta Torino-Lione, migliaia di donne e uomini delle forze dell’ordine sono impegnati quotidianamente per garantire l’ordine pubblico nelle centinaia di manifestazioni di protesta o di disagio connesso alla crisi economica che si svolgono in tutta Italia;
altresì migliaia di donne e uomini del soccorso pubblico sono quotidianamente impegnati nelle emergenze grandi e piccole del nostro paese, con professionalità e abnegazione eccezionali ed in condizione di grandissime ristrettezze materiali;
il blocco delle assunzioni previsto dall’articolo 14 comma 2, determinerà una riduzione in tutti i Corpi dello Stato appartenenti ai comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico nelle sole forze del comparto Sicurezza questo significherà la diminuzione di oltre di oltre 18.000 unità nel triennio, con ricadute negative anche sull’innalzamento
dell’età media delle donne e degli uomini delle Forze dell’Ordine;
la lotta alle mafie, la garanzia dell’ordine pubblico, la capacità e la possibilità di intervento rapido per il soccorso pubblico e la promozione della legalità, equivalgono ad un investimento per aumentare la competitività, la crescita e lo sviluppo economico del Paese, nonché la sicurezza dei cittadini che è precondizione per il mantenimento della fiducia nelle Istituzioni;
alla data del 31 dicembre 2011 le risorse intestate al FUG ammontano a 2012,88 milioni di Euro e di tale importo 1065,52 milioni di Euro sono effettivamente disponibili in quanto consistenti in conti correnti e depositi al risparmio,
impegna il Governo
a valutare gli effetti applicativi dell’articolo 14, comma 2, al fine di reperire, anche tramite l’utilizzo del Fondo Unico Giustizia e anche con modifiche legislative, fondi necessari a garantire l’assunzione di nuovo personale nei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico, oltre il limite previsto dal blocco del turn over al 20 per cento per il triennio 2012/2014.
Emanuele Fiano e altri
Riordino delle Carriere, novità
C
ome già annunciato, è ormai prossimo l’avvio del tavolo ministeriale per il Riordino delle carriere.Il SAP è in grado di anticipare che il tavolo in questione, che definirà le linee guide della riforma, dovrebbe partire nel mese di settembre.
Forniremo come sempre notizie e a aggiornamenti in tempo reale sul Flash e sul nostro sito.
Mobilità del personale, revoche
C
on circolare telegrafica urgente trasmessa agli Uffici, il Dipartimento informa - in vista dei prossimi movimenti - che il personale appartenente al Ruolo Agenti - Assistenti può presentare istanza di revoca delle domande già inoltrate entro il 20 settembre prossimo, termine considerato perentorio e indifferibile.La nostra Jessica Rossi vince l’ORO
L
e Fiamme Oro salgono ancora sul podio più alto con Jessica Rossi che conquista, alle Olimpiadi di Londra, anche il record del mondo nel tiro a volo. La ventenne Poliziotta emiliana, che con orgoglio annoveriamo pure tra gli iscritti SAP, si è prima qualificata per la finalissima con 75 piattelli su 75 polverizzati in una nuvola di fumo viola nel plumbeo cielo inglese, quindi ha annientato in finale le avversarie con 99 colpi andati a segno su 100. Come giovanissima atleta delle Fiamme Oro Jessica Rossi ha disputato tre Mondiali, quattro Europei e due Coppe del Mondo (la prima a soli 16 anni), vincendo tutto quel che c’era da vincere. E adesso l’Oro nella fossa olimpica e il record mondiale di specialità. Una vittoria che solleva il morale a tutta la nazionale italiana del double trap, dopo la sfortunata prestazione di altri due straordinari atleti, Francesco D'Aniello e Daniele Di Spigno (anche loro iscritti SAP), che erano favoriti alla vigilia di queste Olimpiadi e che restano comunque due Campioni di altissimo livello. Nell’ora del trionfo di Jessica Rossi non possiamo non ringraziare il Direttore tecnico del Settore Tiro a Volo delle Fiamme Oro, Pierluigi Pescosolido, per il grandissimo e fondamentale lavoro svolto. E non possiamo sottacere l'impegno concreto della nostra organizzazione sindacale che nei mesi scorsi, con il Segretario Generale Aggiunto Ernesto Morandini, si era opposta con successo ai tagli previsti per i Gruppi Sportivi della Polizia di Stato, con particolare riferimento all’approvvigio-namento di munizioni proprio per la Disciplina del Tiro a Volo.Martina Grimaldi trionfa nel nuoto
L
a prima medaglia del nuoto alle Olimpiadi italiane è arrivata ancora da un'atleta delle Fiamme Oro. Un'altra giovanissima, un'altra Poliziotta, un'altra faccia pulita che risponde con la bravura e l'impegno a chi pensa che esistano scorciatoie per vincere. Stiamo parlando di Martina Grimaldi, che ha vinto la Medaglia di Bronzo nei 10 chilometri di nuoto in acque libere ai Giochi di Londra. Per le Fiamme Oro e la Polizia di Stato l'ennesimo successo. Per la Grimaldi la giusta ricompensa dopo anni di allenamenti e sacrifici.Grazie Martina!