Roma, 23 luglio 2012
Incertezza della pena
L’Editoriale i Nicola Tanzi
P
ur nel rispetto assoluto che si deve alle sentenze, non sfugge a nessuno di noi la disparità di trattamento che la Cassazione ha posto in essere nei confronti dei Poliziotti condannati con severità per il blitz della Scuola Diaz e dei no global violenti che hanno devastato, saccheggiato e distrutto Genova nel 2001, giudicati invece con clemenza e con molte attenuanti, anche se condannati. Una disparità di trattamento che ci indigna, non trovo altre parole per dirlo. A Genova undici anni fa migliaia di delinquenti hanno messo a ferro e fuoco una città, si sono organizzati preventivamente per commettere violenze e devastazioni, hanno ferito e rischiato di uccidere, salvo poi subire – penso al caso del giovane Carlo Giuliani - le gravi e drammatiche conseguenze delle proprie azioni. Uomini come Francesco Gratteri e Gilberto Calderozzi, che hanno contrastato in maniera straordinaria la mafia e la criminalità, sono stati trattati senza sconti, condannati con massima severità e ora sono pronti a pagare, da uomini dello Stato, la pena loro comminata. Altri, delinquenti senza se e senza ma, gente che ha attentato alla sicurezza del Paese e che vive per fomentare odio e disordini, è stata sì condannata, ma con tutte le attenuanti del caso. Gente che, nei casi di condanna più gravi, si è dimostrata pure vigliacca, sottraendosi alla pena prevista. La Cassazione, in alcuni casi, ha ordinato un nuovo processo "per valutare la mancata concessione dell’attenuante di aver agito per suggestione di folla in tumulto". Altro che suggestioni. A Genova ci furono violenze e devastazioni preordinate. Come SAP noi c’eravamo in quei giorni, presenti con un "legal team" che seguiva il personale e primi ad attivare un conto corrente di solidarietà per pagare gli avvocati ai colleghi dopo il G8. Oggi l’impressione è che a pagare siano sempre gli stessi, da tutti i punti di vista: come i cittadini, i dipendenti e i pensionati vengono tartassati con l’aumento delle tasse e dei balzelli non appena il Governo di turno decide di reperire nuove risorse per combattere le crisi economiche, così sempre più spesso i Poliziotti, i Carabinieri e i Finanzieri vengono chiamati in causa (sovente pagando pesantemente e ingiustamente) ogni volta che ci sono disordini pubblici o altri fatti legati al servizio. Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo. E per fortuna, anche se il percorso da compiere è ancora lungo, alcune cose stanno cambiando in Italia: in questi giorni, dopo la nostra storica costituzione di parte civile, 45 No Tav accusati delle violenze e delle devastazioni in Valdisusa lo scorso anno (200 colleghi feriti, mai dimenticarlo) sono stati rinviati a giudizio. A loro bisogna aggiungere 24 attivisti della stessa risma rinviati a giudizio per reati e violenze commessi nel febbraio 2010. Un po’ di luce in fondo al tunnel, forse, si comincia a vedere. Ma resta profondo in noi quel senso di inquietudine per una Giustizia che, a volte, appare tutto fuorché giusta.Orgogliosi di essere SAP!
Paolo, Agostino, Walter, Emanuela, Vincenzo e Claudio: il SAP non dimentica!
Il 19 luglio è stato vissuto dal SAP, in tutta Italia, come un intenso momento di commemorazione nel ricordo imperituro del Giudice Paolo Borsellino e degli Agenti della Polizia di Stato Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. Riteniamo opportuno riportare un breve ma significativo stralcio della bellissima lettera del Commissario Manfredi Borsellino, figlio del Giudice, tratta dal libro "Era d’estate", curato dai giornalisti Roberto Puglisi e Alessandra Turrisi:
"La mia vita, come d’altra parte quella delle mie sorelle e di mia madre, è certamente cambiata dopo quel 19 luglio, siamo cresciuti tutti molto in fretta ed abbiamo capito, da subito, che dovevamo sottrarci senza "se" e senza "ma" a qualsivoglia sollecitazione ci pervenisse dal mondo esterno e da quello mediatico in particolare. Sapevamo che mio padre non avrebbe gradito che noi ci trasformassimo in "familiari superstiti di una vittima della mafia", che noi vivessimo come figli o moglie di ….., desiderava che noi proseguissimo i nostri studi, ci realizzassimo nel lavoro e nella vita, e gli dessimo quei nipoti che lui tanto desiderava. A me in particolare mi chiedeva "Paolino" sin da quando avevo le prime fidanzate, non oso immaginare la sua gioia se fosse stato con noi il 20 dicembre 2007, quando è nato Paolo Borsellino, il suo primo e, per il momento, unico nipote maschio.
Oggi vorrei dire a mio padre che la nostra vita è sì cambiata dopo che ci ha lasciati ma non nel senso che lui temeva: siamo rimasti gli stessi che eravamo e che lui ben conosceva, abbiamo percorso le nostre strade senza "farci largo" con il nostro cognome, divenuto "pesante" in tutti i sensi, abbiamo costruito le nostre famiglie cui sono rivolte la maggior parte delle nostre attenzioni come lui ci ha insegnato, non ci siamo "montati la testa", rischio purtroppo ricorrente quando si ha la fortuna e l’onore di avere un padre come lui, insomma siamo rimasti con i piedi per terra. E vorrei anche dirgli che la mamma dopo essere stata il suo principale sostegno è stata in questi lunghi anni la nostra forza, senza di lei tutto sarebbe stato più difficile e molto probabilmente nessuno di noi tre ce l’avrebbe fatta.
Mi piace pensare che oggi sono quello che sono, ossia un dirigente di polizia appassionato del suo lavoro che nel suo piccolo serve lo Stato ed i propri concittadini come, in una dimensione ben più grande ed importante, faceva suo padre, indipendentemente dall’evento drammatico che mi sono trovato a vivere. D’altra parte è certo quello che non sarei mai voluto diventare dopo la morte di mio padre, una persona che in un modo o nell’altro avrebbe "sfruttato" questo rapporto di sangue, avrebbe "cavalcato" l’evento traendone vantaggi personali non dovuti, avrebbe ricoperto cariche o assunto incarichi in quanto figlio di …. o perché di cognome fa Borsellino. A tal proposito ho ben presente l’insegnamento di mio padre, per il quale nulla si doveva chiedere che non fosse già dovuto o che non si potesse ottenere con le sole proprie forze. Diceva mio padre che chiedere un favore o una raccomandazione significa mettersi nelle condizioni di dovere essere debitore nei riguardi di chi elargisce il favore o la raccomandazione, quindi non essere più liberi ma condizionati, sotto il ricatto, fino a quando non si restituisce il favore o la raccomandazione ricevuta.
Ai miei figli, ancora troppo piccoli perché possa iniziare a parlargli del nonno, vorrei farglielo conoscere proprio tramite i suoi insegnamenti, raccontandogli piccoli ma significativi episodi tramite i quali trasmettergli i valori portanti della sua vita.
Caro papà, ogni sera prima di addormentarci ti ringraziamo per il dono più grande, il modo in cui ci hai insegnato a vivere".
Manfredi Borsellino
Sisma Emilia, benefici per il personale
I
l Consiglio di Amministrazione del Fondo Assistenza per il personale della Polizia di Stato ha deliberato, anche su nostro sollecito, una variazione di bilancio per provvedere all’assegnazione di contributi nei confronti dei dipendenti in servizio presso le Questure di Modena, Bologna e Ferrara che hanno subito, a causa del recente terremoto, gravi danni strutturali alle abitazioni. La conferma è arrivata al SAP dall’Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento. L’erogazione dei contributi è in corso, sulla base delle istanze trasmesse dalle Questure citate. Inoltre, con specifico riferimento al Comune di Mirandola, dove hanno sede il Commissariato e il Distaccamento Polizia Stradale, è in corso l’iter previsto dall’art. 55 del dPR 335/82 finalizzato al riconsocimento dello status di sede disagiata.Convenzione Polfer
E’
stata finalmente siglata la convenzione tra il Dipartimento e il Gruppo FS per il personale della Specialità della Polizia Ferrovaria. Tutte le novità e i dettagli sul nostro sito internet, area news.Concorso 136 SOV
E'
stato pubblicato l'Avviso relativo al concorso interno per 136 Vice Sovrintendenti, elevato 336 posti, con gli elenchi aggiornati suddivisi rispettivamente per Reparto e ordine alfabetico, nonche' il diario aggiornato della prova scritta. Tutta la documentazione e' disponibile su Doppiavela e presso le Segreterie SAP.Olimpiadi, il SAP con le Fiamme Oro
T
rentuno Campioni delle Fiamme Oro difenderanno i colori italiani e l’onore della Polizia di Stato durante le Olimpiadi di Londra, che partono il 27 luglio e durano fino al 12 agosto. Il SAP segue con news dedicate sul proprio sito internet e su questo Flash tutte le imprese dei nostri atleti… In bocca al lupo, ragazzi!Spoleto: conferenza SAP agli Allievi
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avanti ai circa centottsanta Allievi Agenti del 184° che stanno frequentando il corso di formazione presso la Scuola di Spoleto si è svolta, lo scorso 20 luglio, una conferenza tenuta dal Portavoce Nazionale Massimo Montebove, accompagnato dal Consigliere Nazionale per l’Umbria Roberto Fioramonti e dal Vice Segretario di Perugia Moreno Elia, responsabile SAP presso l’Istituto per Sovrintendenti. Sono stati toccati molti temi e i giovani colleghi hanno apprezzato la serietà della proposta del Sindacato Autonomo di Polizia, forte di una storia, di un consenso e di idee senza pari.