Roma, 20 giugno 2011

Previdenza complementare

L’Editoriale di Nicola Tanzi

L’avvio dei tavoli della Previdenza complementare – battaglia fondamentale per il SAP assieme al Riordino delle carriere – torna al centro del dibattito politico e parlamentare con il Disegno di Legge 168 (Ramponi) in discussione alla Commissione Difesa del Senato della Repubblica, presieduta dal Prof. Gianpiero Carlo Cantoni.

Si tratta di una proposta di legge relativa al trattamento pensionistico dei militari, con evidenti ricadute per tutto il Comparto Sicurezza e Difesa. Nel corso della seduta dello scorso 8 giugno, i senatori radicali Marco Perduca e Donatella Poretti hanno presentato un emendamento per accelerare "l’istituzione di forme pensionistiche integrative per il personale del Comparto Difesa – Sicurezza" attraverso "procedure di negoziazione e di concertazione" previste dalla Riforma Dini, sino ad oggi mai avviate.

L’emendamento, in particolare, chiede l’introduzione di un comma 1-bis: "Ai fini dell’armonizzazione al regime generale del trattamento di fine rapporto e dell’istituzione di forme di previdenza complementare, ai sensi del comma 20, articolo 26, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, sono attivate e concluse entro il 31 dicembre 2011 le procedure di negoziazione e concertazione".

Riteniamo utile ed opportuno che tale emendamento, che fa evidentemente propria anche la volontà del Governo di avviare i tavoli della previdenza complementare entro l’anno, sia considerato con grande attenzione. E’ il momento di cominciare a mantenere gli impegni presi con il personale per quel che riguarda gli aspetti pensionistici e previdenziali. C’è in ballo il futuro di decine di migliaia di colleghi, soprattutto di coloro che sono stati assunti dopo il primo gennaio 1996 e di coloro che al 31 dicembre 1995 non potevano vantare un’anzianità retributiva pari o superiore a 18 anni. Continueremo a seguire e a monitorare i lavori della Commissione Difesa e delle Commissioni competenti. Abbiamo chiesto al Presidente Cantoni di essere convocati per una audizione informale. E le nostre iniziative non finiscono qui. Orgogliosi di essere SAP!

Polizia giudiziaria: Convegno SAP – ANM a Genova

"Polizia Giudiziaria tra prassi e prospettiva di riforma": questo è stato il tema del Convegno che si è svolto il 16 giugno nell'Aula magna del Palazzo di Giustizia del capoluogo ligure, ottimamente organizzato dalla Segreteria Provinciale SAP di Genova guidata da Massimo Valeri e dall'ANM - Sezione Liguria. L'iniziativa, unica nel suo genere in Italia, ha visto la presenza del Segretario Generale del SAP Nicola Tanzi e di un autorevole parterre di ospiti e presenti: il Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati (Sezione Liguria) Francesco Pinto, il Procuratore Generale della Corte di Appello di Genova Luciano Di Noto, il Questore Filippo Piritore e il prof. Paolo Ferrua, Docente di procedura penale all'Universita' di Torino. Sul nostro sito ne diamo conto attraverso video, servizi tv e foto. Di seguito, pubblichiamo un lancio ANSA.

GIUSTIZIA: A GENOVA TOGHE E POLIZIA GIUDIZIARIA A CONFRONTO TRA RIFORMA, PROPOSTE E CRITICHE PER UNA GIUSTIZIA MIGLIORE (ANSA) - GENOVA, 16 GIU - Uniti contro la ''decostituzionalizzazione del sistema giudiziario, senza però risparmiare critiche alle due categorie. Magistrati e polizia giudiziaria per la prima volta insieme a Genova, dieci anni dopo i fatti del G8 e le polemiche che ne seguirono, a parlare della riforma della giustizia, tra problemi e possibili soluzioni, nel convegno organizzato dalla sezione ligure dell'Associazione nazionale dei magistrati e dal Sindacato autonomo di polizia. ''La proposta di riforma degli articoli 109 e 112 della costituzione - ha spiegato Francesco Pinto, presidente della sezione ligure dell'Anm - sono un modo chiaro per limitare l'autonomia e l'indipendenza della magistratura e della pg''. Non sono mancate le critiche. ''A volte però - prosegue Pinto - rischiamo una torsione delle legalità: spesso, la pg cerca di arrivare subito a un risultato per portarlo all'opinione pubblica e il magistrato si allinea''. Al convegno dovevano partecipare anche i rappresentanti della pg, ma da Roma e' arrivato lo stop. Per loro ha parlato il questore di Genova, Filippo Piritore.

Infine l'intervento del segretario generale del Sap, Nicola Tanzi.

''A noi sta bene la dipendenza funzionale, ma bisogna aumentare il numero del personale. Inoltre, la collettivita' vuole risposte dall'autorita' giudiziaria, ma spesso le notizie di reato stanno ferme sulle scrivanie prima che vengano assegnate. Bisogna potenziare la pg per rendere il pm piu' efficiente''. (ANSA) Y9L-GTT 16-GIU-11 20:03 NNNN

Test alcol e droga SOLTANTO per la Polizia di Stato? No, grazie!!! (COMUNICATO CONGIUNTO SIULP, SAP, UGL E CONSAP)

"Dopo i tagli alle risorse, la mortificazione delle carriere, il blocco contrattuale e la penalizzazione sulla buonuscita, ora l’Amministrazione vorrebbe compensare i suoi poliziotti, sostenendo di agire da madre ma comportandosi di fatto da matrigna, obbligandoli a fare i test contro la droga e l’alcol (le altre Forze di Polizia non ne vogliono proprio sapere e si limitano solo alle mansioni a rischio !!!). SIULP, SAP, UGL e CONSAP hanno rispedito al mittente questa proposta definendola vergognosa ed oltraggiosa dello spirito di abnegazione, sacrificio e della responsabilità dei poliziotti che hanno reso, e continuano a rendere,malgrado l’accanimento ossessivo del Governo ad effettuare tagli e penalizzazioni alle loro retribuzioni e alle loro carriere, grande l’Istituzione della Polizia di Stato che ancora oggi, grazie proprio a questo sacrificio dei suoi uomini e delle sue donne, è considerata dai cittadini la migliore Istituzione a cui tributano il loro gradimento. Se non fosse stato per la solennità del luogo e per la serietà professionale delle persone che costituivano la delegazione dell’Amministrazione che ieri pomeriggio (14 giugno ndr.) si è incontrata con le Organizzazioni Sindacali, sarebbe stato facile pensare di trovarsi in una ripresa di "Candid camera" o peggio ancora di "Scherzi a parte". In trent’anni di storia della Polizia di Stato, che proprio quest’anno si festeggia la ricorrenza, una così oltraggiosa proposta da parte del Dipartimento veramente non l’avevamo mai registrata. Di fronte ai gravissimi problemi che attanagliano gli uomini e le donne della Polizia di Stato, quali ad esempio la mancanza di uniformi, la mancanza di armamento per effettuare regolarmente le esercitazioni di tiro, la mancanza di giubbotti antiproiettili per tutelarli nei delicati servizi che svolgono e che hanno visto, purtroppo, già pagare un alto tributo di sangue proprio per l’assenza di questi giubbotti, ovvero di intervenire per i colleghi dell’Aquila al fine di consentirgli un idoneo luogo di lavoro e non gli attuali containers che qualcuno si ostina a definire luogo ordinario di lavoro perché a lavorarci non ci va lui ma ci sono i poliziotti, anziché intervenire su tutto questo a tutela della salute e della dignità dei colleghi, il Dipartimento ha ritenuto volerli premiare, e per questo chiedeva l’avallo del sindacato, sottoponendoli obbligatoriamente a dei test finalizzati a scoprire se essi fanno uso di droga o alcol. Il tutto, questa è la cosa più devastante e drammatica, senza avere nessun dato statistico rilevante rispetto all’intera compagine della Polizia di Stato che potesse giustificare una simile iniziativa. Una vera e propria santa inquisizione; né più né meno. Il tutto partendo dall’obbligo che l’accordo Stato-Regioni ha imposto con controlli di questo tipo, solo ed esclusivamente per quelle mansioni definite a rischio perché hanno la responsabilità, nell’esercizio della loro attività, di numerose persone la cui sicurezza dipende dal modo in cui questi operatori svolgono il proprio lavoro (es.: piloti, elicotteristi, autisti di pullman…), e che il Dipartimento invece intende applicare su tutto il personale che, vogliamo ricordarlo, all’atto dell’immissione in ruolo è già sottoposto a questi tipi di accertamenti.SIULP, SAP, UGL e CONSAP, nel riconfermare, essendo professionisti della sicurezza e appartenenti alla Polizia di Stato, il proprio rispetto per i precetti che ogni norma di legge impone, e pertanto anche per i controlli sulle mansioni considerate a rischio così come individuate dal succitato protocollo, si sono detti altresì indignati dell’iniziativa rispedendola al mittente e dichiarandosi assolutamente contrari ad avallare qualsiasi altra iniziativa che possa ricadere nell’alveo di sante inquisizioni di storica memoria preannunciando, contestualmente e in modo fermo, ogni iniziativa utile, anche pubblica, per denunciare il clima di "caccia alle streghe", di totale chiusura alle relazioni sindacali in termini corretti e di totale scollamento con i poliziotti che il Dipartimento della P.S. sta assumendo da alcuni mesi a questa parte. Cari colleghi, saremo sempre al vostro fianco per difendere sì il diritto alla legalità e al rispetto delle norme, ma anche della vostra dignità di poliziotti e di cittadini in quanto anche questi diritti, che ci siamo conquistati con strenue e proficue battaglie, sono anch’essi tutelati da norme".

Commissione Tecnologia e Informatica

Si e’ riunita nei giorni scorsi la Commissione paritetica Tecnologia ed Informatica, della quale il SAP fa parte con il collega Diego Fabris, Segretario Regionale del Trentino – Alto Adige. Tra i vari temi affrontati, segnaliamo i seguenti punti:

1 – si è ritenuto indispensabile provvedere alla progressiva eliminazione delle apparecchiature fax causa assoluta mancanza di fondi per ricambi toner;

2 – è stato valutato opportuno incentivare il sistematico utilizzo degli altri mezzi di comunicazione alternativi (già disponibili) posta elettronica corporate, posta certificata.

3 – nella fase di transizione si ritiene utile promuovere installazione/utilizzo di server fax, sfruttando al massimo le residuali risorse hardware disponibili, ma che consentirebbero un immediato recupero e dismissione dei fax in favore di una migliore flessibilità dei residuali enti (interni ed esterni) che ancora utilizzano questo mezzo trasmissivo.

Più in generale, il SAP ha sottolineato la necessità che il centro provveda ad una standardizzazione delle forniture e in prospettiva a prevedere una "obsolescenza programmata delle apparecchiature", al fine di poter pianificare nel tempo il graduale ma progressivo aggiornamento tecnologico delle dotazioni. Il nostro sindacato ha anche rappresentato il "costo degli attuali sistemi SCT (sale operative) che costringono l'Amministrazione a spese ingentissime per sostituire il materiale HW che, oltre alla sua obsolescenza, è altresì "chiuso" sui sistemi in dotazione e non altrimenti integrabile con pezzi reperibili sul libero mercato. Ci appare pertanto indispensabile partire con una ricognizione complessiva del materiale, che deve essere censito non sulla base della semplice fornitura ma sul reale utilizzo.

La Commissione ha deciso che entro fine anno sarà effettuata una ricognizione mediante un nuovo software che verrà distribuito agli enti consegnatari, non escludendo interventi volti a riassegnazioni di materiale (talvolta addirittura rinvenuto inutilizzato nei magazzini), in favore degli enti che presentano maggiori criticità, con particolare riguardo alle piccole realtà operative, dove maggiore è il disagio patito dalla mancato aggiornamento tecnologico e strutturale.

Si è preso atto, altresì, che andrebbero incrementate le policies di sicurezza sulle nostre reti in quanto alcune realtà presentano delle criticità e non vi è uniformità di indirizzi operativi nella gestione degli accessi che fanno capo a diverse banche dati (anche esterne).

Inoltre, è stata espressa viva preoccupazione per la scadenza contrattuale delle migliaia di stampanti multifunzione di rete presenti in tutti gli uffici e che stanno funzionando con un contratto "all-inclusive" (onnicomprensivo di manutenzione e toner). I problemi ovviamente sono legati sempre alla carenza di fondi.

E’ emersa, infine, la necessità di istituire una sorta di "interconnessione" di tutti gli Uffici Sanitari per la raccolta dei dati relativi ai dati sensibili e alle situazioni cliniche (patologie) proprie del nostro servizio e conseguente creazione di una banca dati, da interfacciare in futuro con i dati dei quadri matricolari del dipendente. Al momento è in avanzato stato di sperimentazione presso alcuni Uffici Sanitari. La prossima riunione della Commissione è prevista a settembre.