Roma, 9 maggio 2011

La tutela dei POLIZIOTTI

L’Editoriale di Nicola Tanzi

La tutela reale e concreta degli interessi e dei diritti dei Poliziotti passa anche e soprattutto da un’azione sindacale intellettualmente onesta, forte e al tempo stesso coraggiosa, che non prometta quello che non si può mantenere, che non cavalchi una legittima aspettativa o un giustificato malcontento per alimentare fatue speranze che non trovano corrispondenze nelle leggi, nelle norme e nella prassi.

Scrivo tutto questo perché voglio tornare ancora una volta sul tema dei concorsi interni ed in particolare sulla questione dei Sovrintendenti che qualche organizzazione sindacale minoritaria strumentalizza nella convinzione di poter ottenere un po’ di consenso. Il SAP, nelle riunioni ministeriali che hanno posto l’esigenza di rivedere la materia concorsuale e di sanare finalmente le carenze di organico per quel che riguarda, in particolar modo, i Sovrintendenti, ha evidenziato con chiarezza la propria contrarietà – si veda, per altro, il Flash 17 – all’ipotesi del mega concorso o concorso unico che negherebbe al personale la possibilità di partecipare a più selezioni e di avere quindi più opportunità di vincere. Nel contempo, abbiamo rilanciato con forza la necessità di snellire le procedure concorsuali rapidamente e di svolgere, nel giro di un paio di anni, tutti i concorsi relativi alle carenze di organico dal 2003 al 2010. Bisogna ribadire che il principio dell’annualità dei concorsi stabilito dalle norme vigenti non può essere sovvertito, a meno che non si ignori ciò che non si può ignorare. La questione da attenzionare senza strumentalizzazioni è quella dei colleghi che sono risultati idonei nei concorsi finora effettuati e che – mai dimenticarlo – hanno già previsto un ampliamento importante rispetto ai posti messi inizialmente a bando. La tutela di questi operatori, che hanno studiato e si sono sacrificati dimostrando di essere idonei al Ruolo Sovrintendenti, va posta in essere, a mio avviso, con azioni rivendicative che portino ad un risultato reale e non con promesse demagogiche o con altre ipotesi non praticabili in fatto e in diritto.

Abbiamo invece proposto all’Amministrazione, in presenza di tutti i sindacati, una soluzione – il SAP è stata l’unica organizzazione a portarla avanti – assolutamente praticabile, quella cioè di prevedere un punteggio aggiuntivo consistente da attribuire al personale idoneo di precedenti bandi che partecipa a nuovi concorsi.

In questo modo, si riuscirebbero a tenere insieme interessi legittimi e giustificate aspettative di tutto il personale. Si riuscirebbe, soprattutto, a rispettare leggi e norme vigenti, senza sostenere idee e proposte che non potrebbero mai essere accolte… Senza parlare poi di chi prospetta azioni ricorsuali che lasciano il tempo che trovano!

Questo vuol dire essere un sindacato serio. Tutto il resto – polemiche comprese – non ci interessa.

E i colleghi devono sapere che nel SAP, a livello nazionale come sul territorio, troveranno sempre un luogo aperto e franco di confronto delle varie posizioni in campo. Perché siamo convinti che solo dalla partecipazione, oltreché dalle competenze e dalla conoscenza del diritto e delle norme, possano nascere idee e convinzioni serie nell’interesse di tutti.

E a proposito di tutela reale degli interessi dei poliziotti, è opportuno evidenziare che il costante monitoraggio dell’attività parlamentare ci ha permesso di portare alla luce, in tempo reale, l’incomprensibile decisione della Commissione Bilancio della Camera che ha espresso parere contrario ad alcuni emendamenti migliorativi del decreto 26 marzo 2011, n. 27, il quale prosegue il suo iter per essere definitivamente convertito in legge. Come si ricorderà, nel Flash n. 16 avevamo scritto che le Commissioni Riunite I (Affari Costituzionali) e IV (Difesa) di Montecitorio avevano licenziato il testo approvando alcuni emendamenti migliorativi, uno dei quali modifica l’art. 1 sostituendo l’espressione "una tantum" con "perequativi individuali". Ebbene, la Commissione Bilancio della Camera ha rigettato la modifica dell’espressione "una tantum". Una scelta inspiegabile, soprattutto perché è venuto fuori l’ennesimo problema di coesione e di coerenza della maggioranza che governa questo Paese. La nostra protesta e la nostra minaccia di azioni eclatanti, se sarà necessario, nasce da qui. E’ doveroso però precisare, visto che come sempre in questi casi il diluvio di comunicati sindacali e notizie ha creato non poca confusione tra il personale, che per il 2011 gli assegni di funzione, gli scatti e gli avanzamenti non sono assolutamente in discussione. La questione dell’una tantum attiene agli anni a venire, alla possibilità di poter corrispondere anche nel 2012 e nel 2013 le indennità previste agli aventi diritto e di rendere effettivamente pensionabili tali voci. Non esiste un problema di fondi perché le risorse sono attinte, in buona parte, dagli appostamenti annualmente messi a disposizione per la riforma delle carriere, come abbiamo più volte sottolineato. Riordino che si farà e si dovrà fare! La battaglia del SAP continua e sarà ogni giorno più forte, assieme alle organizzazioni più responsabili che intendono condividere un percorso comune, affinché i diritti e le prerogative dei colleghi siano garantite sempre. Oggi come domani. Su questo non si transige. Orgogliosi di essere SAP!

Rischio attentati, il SAP sul CORRIERE

L’uccisione di Osama Bin Laden ha determinato, anche nel nostro Paese, uno stato di allerta particolare e, conseguentemente, un crescente impegno delle Forze dell’Ordine. Un impegno che, purtroppo, la classe politica non onora perché, al di là delle chiacchiere, le mancate promesse nei confronti delle Forze dell’Ordine continuano ad essere una costante. Ecco le dichiarazioni del Segretario Generale del SAP, Nicola Tanzi, rilasciate al Corriere della Sera del 4 maggio (pezzo disponibile integralmente sul nostro sito):

Dura è la denuncia di Nicola Tanzi che afferma: "L’Italia per i suoi rapporti con il mondo islamico rischia più di altri Paesi e bene ha fatto il Dipartimento a rafforzare il dispositivo di sicurezza. Sicurezza che, voglio ricordarlo, continua ad essere garantita dalle forze dell’ordine, nonostante i tagli del governo. Appena ieri la commissione Bilancio della Camera ha bocciato alcuni emendamenti già approvati in aula relativi alla nostra specificità e questa è una vergogna.

Concorso 316 SOVRINTENDENTI

E' stato indetto un concorso interno, per titoli di servizio e superamento di successivo corso di formazione professionale, a 316 posti per la nomina alla qualifica di Vice Sovrintendente riservato agli Assistenti Capo. Il bando e maggiori news sono disponibili sul nostro sito.

Fondo 2010, news

Il Servizio Tep e Spese Varie della Direzione Centrale per le Risorse Umane ha disposto una circolare relativa al pagamento dei compensi del Fondo 2010. Il documento è disponibile sul portale del SAP.

Mobilità del personale e L. 104

Nella giornata di giovedì 12 maggio si svolgerà al Dipartimento una nuova riunione sulle problematiche relative alla mobilità del personale e alla modifica della disciplina in materia di permessi per l'assistenza a portatori di handicap. Una riunione molto importante della quale riferiremo, in tempo reale, sul nostro sito e sul prossimo Flash.

Contrattazioni decentrate non definite

Si e’ svolta al Dipartimento la prevista riunione per affrontare le contrattazioni decentrate non definite relative al Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale Catania, Al Nucleo Operativo di Protezione Napoli, l’Ufficio di Polizia Frontiera Aerea Forlì e l’Ufficio di Polizia Frontiera Aerea Pisa. L’incontro si e’ svolto nella giornata del 4 maggio e il SAP era rappresentato dal Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi. Sono state analizzate tutte le situazioni ed e’ stato deciso che per Napoli e Pisa le contrattazioni proseguiranno a livello decentrato, mentre per Forlì e Catania si lavorerà a

livello centrale. Le nostre Segreterie Provinciali di riferimento sono state informate nei dettagli circa l’esito della riunione. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane proseguiranno, al Dipartimento, gli incontri per definire le altre contrattazioni decentrate non concluse.

Memorial Day: il SAP su Vanity Fair

Con una bella manifestazione a Trieste – della quale diamo conto sui nostri siti internet www.sap-nazionale.org e pernondimenticare.cc - è entrata nel vivo la 19° edizione del Memorial Day del SAP. Comunicati, foto e rassegna stampa sono disponibili sui predetti portali per chiunque voglia approfondire il significato di una manifestazione premiata, per il sesto anno consecutivo, con il Patrocinio e la Medaglia della Presidenza della Repubblica. Su queste pagine abbiamo deciso di darne conto attraverso le parole dell’articolo pubblicato su internet dalla prestigiosa rivista Vanity Fair. Bici e fiaccole. Per non dimenticare (Vanity Fair, 6 maggio 2011) di Lavinia Farnese

Lo fanno (da quasi 20 anni) per non dimenticare le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità. Perché un senso di giustizia resti per quei 12 mila 690 attentati in cui dagli anni Settanta a oggi hanno perso la vita quasi 500 persone, di cui 120 erano forze dell'ordine e 9 magistrati. 

Salgono su una bicicletta, accendono una fiaccola, e si fanno tutta Italia: toccano i luoghi dove un giorno, tra il bene e il male, è stato messo un cerchio bianco a terra. O si è fatta la conta degli scomparsi. Dove quell'agente è stato ucciso, quel ragazzo della scorta non ce l'ha fatta, quel magistrato che indagava è stato crivellato di colpi perché non andasse avanti.

Sono poliziotti, prima, ciclisti tedofori, poi, gli uomini del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) che nel 2002, un anno dopo l'11 settembre, sono stati la prima delegazione straniera ad avere accesso a Ground Zero e che il 7 maggio partiranno da Budna, in Montenero, e porteranno la «Fiaccola della memoria e della legalità» a Brindisi, poi a l'Aquila, a Bologna, fino ad Aosta, e poi su una nave (con studenti) da Genova a Palermo, dove il 23 maggio si onoreranno i 19 anni dalle morti dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nelle stragi di via Capaci e via D'Amelio.

«Tra i momenti più emozionanti che ricordo», dice uno degli organizzatori Massimo Denarier, «c'è quello in cui siamo arrivati - con la mamma e la sorella - sulla tomba di Emanuela Loi, l'agente di scorta di Sestu uccisa con Borsellino nel '92. Una bara di cristallo, trasparente, nel terreno, con una gigantografia di lei in divisa: l'acqua le scorre addosso e lei sembra muoversi, lentamente».

«Allora, nel 1992», racconta Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato, «da responsabile della sezione di polizia giudiziaria della procura della repubblica nella pretura circondariale di Bari, lavoravo a stretto contatto con i magistrati e coordinavo un bellissimo gruppo di 20 uomini. Con loro, abbiamo fatto tante importanti operazioni contro la criminalità. La morte di Falcone e dei ragazzi della scorta ci scosse. Ma non abbiamo mai sentito la voglia di mollare tutto. Anzi. Non va mai dimenticata la lezione del passato e gli eroi che hanno perso la loro vita per difendere la nostra».