Roma, 25 aprile 2011
I DIRITTI non si comprimono!
L’Editoriale di Nicola Tanzi
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l confronto con l’Amministrazione che vede il SAP protagonista in merito alle tematiche della mobilità del personale e della Legge 104 registra, purtroppo, il tentativo di comprimere alcuni diritti sacrosanti e fondamentali degli operatori della Polizia di Stato. Diritti che, ovviamente, il SAP tutela e difenderà sino alla fine, perché sono in gioco vite, aspettative, problemi familiari e personali. Nel corso dell’ultima riunione che si è tenuta nella giornata del 20 aprile al Dipartimento e alla quale ho personalmente partecipato assieme al Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi e al Segretario Nazionale Stefano Paoloni, l’Amministrazione ha presentato un articolato documento relativo agli obiettivi generali prefigurati per la disciplina della mobilità del personale della Polizia di Stato, documento nel quale sono contenute le linee guida di una materia che finalmente, dopo anni di immobilismo, si avvia ad essere cambiata. Il mutamento, però, dev’essere nel segno di una maggiore tutela del personale, da conciliare con le esigenze dell’Amministrazione. Ma al primo posto devono restare gli interessi, i diritti, le aspettative delle donne e degli uomini che vestono la nostra divisa. Abbiamo chiesto ed ottenuto che sui tanti punti in discussione possa esserci una discussione franca e mirata, argomento per argomento. Le riunioni proseguiranno nelle prossime settimane e andranno avanti finché non si troverà una quadra. Nel frattempo – questa la nostra richiesta ai competenti uffici del Dipartimento – la macchina dei trasferimenti non può fermarsi, i movimenti devono avvenire al più presto ed è giusto che si sappia, a chiare lettere, che ad oggi non esiste alcuna limitazione legata all’età anagrafica. Non esiste e non può esistere con l’attuale normativa, non esiste e non potrà esistere con i futuri cambiamenti alla disciplina relativa alla mobilità. Per essere chiari, non ci saranno limiti di età – già coi prossimi movimenti – per essere trasferiti ai Reparti Mobili e ai Reparti Prevenzione Crimine. E per quel che riguarda il futuro, saranno respinti e contrastati i tentativi di comprimere i diritti in materia di trasferimenti legati all’anzianità e prime assegnazioni, periodi di formazione, aggregazioni ex art. 7 e tanto altro ancora. Su questo Flash, punto per punto, trovate tutti i temi al centro del confronto con l’Amministrazione e la nostra posizione. Siamo aperti al confronto con il personale e con gli iscritti che possono inviarci suggerimenti e proposte attraverso i consueti canali. Non lasceremo nulla di intentato per tutelare i colleghi. A partire dai prossimi trasferimenti.Orgogliosi di essere SAP!
Mobilità del personale e Legge 104, l’analisi dei 20 punti in discussione
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l 20 aprile si è svolta al Dipartimento una riunione relativa alle nuove linee guida sulla mobilità e alla nuova disciplina legata alla materia dei portatori di handicap in situazione di gravità. Il confronto è stato coordinato dai Prefetti Oscar Fiorolli e Luigi Mone, rispettivamente Direttori Centrali delle Risorse Umane e degli Affari Generali, coadiuvati dai Direttori dei Servizi a loro collegati. L’Amministrazione ha presentato una serie di punti, alcuni dei quali recepiscono nostre richieste più volte fatte in passato. Altri, invece, trovano la nostra netta contrarietà e non a caso abbiamo ottenuto la garanzia di poter discutere punto per punto su ogni questione nelle prossime settimane.Le richieste di trasferimento dovranno indicare il Comune di riferimento, uffici e reparti potranno essere indicati come preferenze assecondabili secondo una serie di criteri da individuare nel dettaglio. Il SAP sul punto ha espresso una disponibilità al dialogo.
Individuazione di precise direttive ed uniformi applicazioni per valutare l’insussistenza di motivi di incompatibilità nella sede richiesta. Il SAP condivide l’impostazione relativa all’emanazione di criteri obiettivi sul tema, evitando compressioni dei diritti del personale.
Con riferimento all’art. 55 dPR 335/1982, il SAP condivide la necessità di rendere noto semestralmente il numero di domande di trasferimento presentate, distinte per ruoli e qualifiche.
L’Amministrazione propone, per quel che riguarda le sedi disagiate, di individuare un ristretto numero di sedi "particolarmente" disagiate per attribuire ai colleghi che vi hanno prestato servizio un punteggio superiore, rispetto alle altre sedi, utile per il trasferimento. La posizione del SAP è che occorra attribuire un punteggio a tutte le sedi disagiate, prevedendo per quelle "particolarmente" disagiate un punteggio aggiuntivo.
L’Amministrazione intende individuare una serie di uffici e reparti per i quali sia necessario il nulla osta da parte dei responsabili, periferici o centrali, per trasferimenti in entrata. Il SAP concorda sull’opportunità che questa disciplina possa avere corso per reparti speciali quali i NOCS, ma si è dichiarato contrario totalmente ad ipotesi che prevedano il nulla osta per le ordinarie Specialità, ricordando che è opportuno superare quel che, ad esempio, avviene oggi con la Polizia Postale dove è necessario il parere del Dirigente l’ufficio.
Analogamente al punto precedente, siamo contrari come SAP all’individuazione di particolari specializzazioni o qualificazioni della Polizia per le quali si vuol prevedere di acquisire un parere preventivo di idoneità psico attitudinale. Una prospettiva accettabile, anche in questo caso, solo per reparti speciali come i NOCS.
E’ stato proposto un tempo minimo di permanenza, da indicare preventivamente nei bandi, presso particolari uffici che richiedono il conseguimento di brevetti, specializzazioni, qualificazioni etc. Siccome l’Amministrazione investe in formazione in questi casi, il SAP concorda con il principio del tempo minimo di permanenza per reparti e mansioni particolari, come pilota d’aereo o elicotterista.
L’Amministrazione ha testualmente proposto "l’accertamento della possibilità giuridica concernente l’applicabilità dell’art. 42 bis dLgs 151/2001 al personale della Polizia di Stato"… Si tratta di una ovvietà che non solo condividiamo, ma pretendiamo! Da anni ci battiamo per la tutela del personale, la tutela familiare e le assegnazioni prolungate, con svariate sentenze del Giudice che ci hanno dato ragione. L’obiettivo, adesso, è passare presto dalle parole ai fatti, visto che la nostra Amministrazione si oppone con sistematicità a questi diritti sancito da una legge.
Individuazione di termini relativi alla calendarizzazione dei movimenti, alla presentazione delle istanze, alla formazione e pubblicazione delle graduatorie, alla possibilità di integrazioni e revoche delle istanze. Un punto che il SAP condivide e che vogliamo discutere nei dettagli per stabilire questi termini nell’interesse del personale.
L’Amministrazione ha proposto una serie di parametri per la formazione delle graduatorie relative ai trasferimenti: anzianità di sede, con particolare incidenza per quelle particolarmente disagiate; anzianità di ruolo; esigenze personali e familiari, comprese quelle a carattere assistenziale; precedenti trasferimenti di autorità per esigenze di servizio. Il SAP, nel condividere l’impostazione di massima, ritiene che il punto relativo all’anzianità di ruolo possa e debba essere spunto per non penalizzare il personale che da anni attende di essere movimentato.
Per quel che riguarda le aggregazioni ex art. 7 dPR 254/99, l’Amministrazione ha ipotizzato da un lato di prevedere un primo periodo di assegnazione temporanea maggiore rispetto all’attuale (l’ipotesi è quella dei sei mesi), mentre dall’altro si vorrebbe introdurre il principio per cui la permanenza in posizione ex art. 7 oltre tale termine non concorra a determinare l’anzianità nella sede ove si presta servizio e dalla quale si aspira ad essere trasferiti. Una posizione inaccettabile per il SAP che contrasterà in ogni modo il tentativo di comprimere i diritti del personale, considerando che questo istituto nasce per tutelare situazioni di gravità, pur a carattere temporaneo e risolvibile. Siamo aperti, ovviamente, alla possibilità di incrementare il primo periodo di aggregazione, ma contrarissimi all’ipotesi che i successivi, eventuali periodi non concorrano alla maturazione dell’anzianità in sede. Inaccettabile!
Analogamente al punto precedente, siamo fermamente contrari all’ipotesi – fatta dall’Amministrazione – che la frequentazione di più corsi con le agevolazioni previste dall’art. 78 del dPR 782/1985 (diritto allo studio) non concorra a determinare l’anzianità di sede in uscita. Come sopra, proposta totalmente irricevibile: ripetiamo, non si comprimono i diritti dei colleghi!
L’Amministrazione ha proposto, testualmente, un "esame della fattibilità di ridurre percentualmente l’anzianità di sede di uscita in caso di trasferimento intermedio verso la sede di definitiva aspirazione (concetto di servizio disagiato, in funzione della sede di assegnazione rispetto a quella ambita)". In pratica, si tratterebbe di mutuare, almeno in parte, quanto già previsto per altri Corpi di Polizia. La posizione del SAP è che occorra un’analisi approfondita della questione, pertanto ci riserviamo di esprimere il nostro parere.
Per quel che riguarda, invece, un’attenta analisi dei criteri relativi ai movimenti nell’ambito della stessa sede, le eventuali precedenze e limitazioni, siamo pronti come SAP a discutere nel merito e nel dettaglio.
L’Amministrazione ha proposto di avviare una verifica sperimentale con l’obiettivo di assegnare gli Allievi Agenti, al termine del corso di formazione, sulla base di una graduatoria unica nazionale e secondo disponibilità dopo aver disposto i movimenti del personale in servizio. Posizione sacrosanta che il SAP sostiene da sempre perché non si possono inviare neo Agenti in sedi dove occorrono anche più di quindici anni, oggi, per arrivarci. Prima si accontentano i colleghi in servizio, poi – secondo disponibilità – si assegnano gli Allievi. Principio sul quale c’è poco da discutere, a nostro avviso.
Per quel che riguarda gli istituti di formazione, l’Amministrazione vorrebbe rendere effettiva ed incisiva l’attività dei Tutors, utilizzando anche neo Agenti individuati durante i corsi e ritenuti idonei dal Direttore della Scuola. Anche in questo caso, si tratta di una proposta non condivisibile in questi termini. I Tutors, a parere del SAP, vanno ricercati in primo luogo tra i colleghi già presenti all’interno dell’Amministrazione, dove esistono fior di professionalità, dove c’è gente operativamente valida che può insegnare molto alle giovani leve, dove ci sono uomini e donne dotati di grande cultura e preparazione!
L’Amministrazione intenderebbe non escludere l’idea di introdurre in futuro limiti di età per l’assegnazione di personale ad alcune tipologie di uffici e reparti. Posizione, come più volte detto e ribadito, totalmente irricevibile. Nessun limite di età, nessun ulteriore controllo psico-fisico per gli operatori, a partire da quelli dei Reparti Mobili e Reparti Prevenzione Crimine, tanto per essere chiari. E neppure devono esserci assurde limitazioni a chi, operando già in questi uffici, chiede di essere trasferito ad altri reparti della medesima "specialità". Se si è idonei ai servizi di Polizia, lo si è per qualunque ufficio e a qualunque età! Principio sul quale non è possibile scendere a compromessi.
L’Amministrazione ha proposto inoltre, testuali parole, di individuare "ipotesi risolutive od attenuative dirette ad abbassare, sia pure progressivamente, il limite di età media del personale in servizio in alcune sedi sensibili per raggiungere le quali occorre possedere una elevata anzianità nella sede di uscita (es. riservare una modesta percentuale delle disponibilità alle nuove immissioni in servizio)". La posizione del SAP è che, così facendo, per risolvere un problema si vada a penalizzare personale che aspetta da anni; pertanto, siamo nettamente contrari – come già detto – all’ipotesi di inviare personale di prima assegnazione in sedi ambite per le quali servono molti anni di anzianità. Sul punto lavoreremo molto per trovare soluzioni che riducano certamente per tutti i tempi di attesa, ma che non creino ulteriori disagi.
Il SAP ha condiviso la proposta dell’Amministrazione, testuali parole, relativa alla "individuazione dell’ordine temporale delle procedure, nell’ambito dei posti resi disponibili, secondo priorità di sede di uscita: a) trasferimenti a domanda nell’ambito della stessa sede (Comune); b) trasferimenti a domanda nell’ambito della stessa provincia; c) trasferimenti da altre sedi; d) trasferimenti per fine corso.
L’Amministrazione ha chiesto, infine, ai sindacati di individuare modalità di transito, sia pure gradualmente, dal sistema in vigore alle nuove procedure di mobilità. Come già dichiarato, siamo disponibili purché si proceda subito e senza indugio a disporre i previsti trasferimenti.
Infine, ma non meno importante, per quanto attiene l’attuazione dell’art. 24 della legge 183/2010 (modifiche alla disciplina in materia di assistenza a portatori di handicap), il Prefetto Mone ha illustrato i cambiamenti apportati nella nuova bozza di circolare rispetto alla precedente.
Il SAP ha rinnovato la richiesta, prima di esprimere un giudizio definitivo, di conoscere ed approfondire i criteri di mobilità legati a tale argomento.
La parte ministeriale, nell’accettare tale proposta, ha quindi concordato che nella prossima riunione, subito dopo le festività pasquali, si partirà dall’individuazione di criteri oggettivi per la mobilità del personale coinvolto nell’assistenza a portatori di handicap in situazioni di gravità, dalla loro incidenza per quanto attiene la mobilità ordinaria, dalla gestione delle istanze già pendenti e dalle eventuali priorità da attribuire secondo il grado di parentela.
Firmato il Fondo
E'
stato siglato ufficialmente, come anticipato nello scorso Flash, l'accordo per il Fondo Efficienza Servizi Istituzionali 2010. Il SAP, rappresentato dal Segretario Generale Nicola Tanzi, ha sottoscritto l'intesa alla presenza del Sottosegretario Mantovano. Ora il testo dovrà essere registrato presso l'Ufficio Centrale del Bilancio, dopodiché in tempi rapidi - grazie ai nostri costanti solleciti - si procederà al pagamento delle spettanze al personale. Sul nostro sito è disponibile il testo ufficiale ed integrale dell’intesa raggiunta.Procedure concorsuali V. Sovrintendenti: esito incontro
(COMUNICATO CONGIUNTO)
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Il 19 aprile si è tenuto presso il Dipartimento della P.S. il previsto incontro sulle "Procedure concorsuali per l’accesso alla qualifica di Vice Sovrintendente relative agli anni precedenti".La riunione era presieduta dal Prefetto Oscar FIORIOLLI, Direttore Centrale per le Risorse Umane, e vi ha preso parte il Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali V. Prefetto Castrese DE ROSA, il Direttore del Servizio Sovrintendenti, Assistenti ed Agenti, Dott. Massimo D’AMBROSIO, il Direttore dell’Ufficio Terzo - Attività Concorsuali - Dott. Giancarlo DIONISI ed il Direttore della Divisione Ispettori Dott.ssa Loretta BIGNARDI.
Il Prefetto FIORIOLLI ha illustrato le intenzioni dell’Amministrazione per fare fronte ai vari concorsi, ancora non emanati, relativi alle carenze di organico che si registrano dal 31 dicembre 2003 al 31.12.2010 nel ruolo dei Sovrintendenti. In particolare, dopo aver ammesso una piena responsabilità dell’Amministrazione nel ritardo con cui si sta procedendo all’emanazione dei bandi di concorso per Vice Sovrintendente, il Direttore Centrale per le Risorse Umane ha prospettato l’opportunità e l’intenzione
di creare una "Commissione unica" cui affidare la valutazione dei titoli posseduti dal personale legittimato a partecipare ai vari concorsi e l’opportunità di effettuare una standardizzazione dei titoli da sottoporre a valutazione, anche addivenendo ad una loro elencazione con il confronto con le OO.SS.;
di informatizzare le procedure relative alle istanze di partecipazione ai concorsi (c.d. presentazione della domanda on-line);
di effettuare prima la valutazione dei titoli del personale che può partecipare ai concorsi per Vice Sovrintendente che dovranno essere emanati e quindi procedere, successivamente, allo svolgimento della prova scritta;
di incaricare una società seria ed affidabile per la predisposizione dei questionari, di non prevedere domande che nulla hanno a che vedere con la preparazione professionale e culturale richiesta al personale di Polizia, di pubblicizzare i questionari prima dell’effettuazione delle prove scritte.
Le scriventi OO.SS. SIULP, SAP e COISP hanno condiviso la necessità di snellire le procedure concorsuali così da garantire di recuperare, in un biennio, le otto annualità di arretrato (i concorsi relativi alle carenze di organico dal 31.12.2003 al 31.12.2010), fornendo piena disponibilità ad effettuare una definitiva elencazione dei titoli soggetti a valutazione ed il punteggio da assegnare ad ognuno di essi (cosa peraltro già dalle stesse OO.SS. richiesta e concordata nel corso di una precedente riunione).
Queste OO.SS. hanno poi testimoniato con forza la loro ferma contrarietà allo svolgimento di mega-concorsi o concorsi unici in quanto si negherebbe ai colleghi la possibilità di partecipare a tanti concorsi quanti l’anzianità di servizio gli consentirebbe.
SIULP, SAP e COISP hanno anche fortemente ricordato che il principio di annualità dei concorsi per Vice Sovrintendente statuito dalle norme vigenti non può essere sovvertito da alcuno ed hanno puntualizzato che ammettere al corso di formazione per Vice Sovrintendente anche gli idonei non vincitori - come qualcuno auspicava - significherebbe annullare le carenze di organico annuali previste dalla norma e negare a migliaia di altri colleghi la possibilità di concorrere per il ruolo superiore.
Le aspirazioni di carriera dei colleghi Agenti ed Assistenti idonei ai concorsi sinora effettuati non possono trovare tutela in quanto vanno a collidere contro eguali e migliaia di aspirazioni che sono peraltro anche tutelate dalla legge.
Il principio di annualità va ossequiato, e nessuno può disporre altrimenti: questo è stato espresso in maniera chiara, non avendo intenzione di illudere alcuno.
Promettere posti di Vice Sovrintendente a tutti è certamente consentito. Non è però nello stile del SIULP, del SAP e del COISP raccontare favole, rincorrere gli interessi del "momento". L’azione del Sindacato deve sempre essere indirizzata all’interesse generale e mai a quello soggettivo.
Ne è peraltro pienamente cosciente l’Amministrazione la quale, attraverso il Direttore Centrale per le Risorse Umane Prefetto FIORIOLLI, ha assicurato – a chiare lettere – che non si faranno mega-concorsi né concorsi unici e che non ci saranno scorrimenti delle graduatorie in quanto, oltre ad essere in contrasto con la norma, si verrebbero a penalizzare migliaia di colleghi del ruolo Agenti ed Assistenti.
A breve ci sarà un ulteriore incontro per discutere sui titoli da sottoporre a valutazione nei concorsi per Vice Sovrintendente".
(SIULP, SAP e COISP)
DEF: richiesta di audizione in Parlamento
I
l SAP, la CONSULTA SICUREZZA e il CONAPO, assieme a Siulp, Ugl Polizia e Coisp, oltre ai principali sindacati della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco e il Cocer Interforze hanno scritto una lettera ai Presidenti delle Commissioni V di Camera e Senato, Giancarlo Giorgetti e Antonio Azzolini, per essere convocati in audizione parlamentare in vista della definizione del DEF, il Documento Economico Finanziario che ha preso il posto del Dpef.Si tratta di una richiesta fortemente sostenuta dal fronte autonomo dei sindacati del Comparto Sicurezza e Soccorso Pubblico (SAP, SAPPe, SAPAF e CONAPO) e condivisa dalla maggior parte delle organizzazioni sindacali affinché le prossime scelte economiche, che il DEF deve definire, non penalizzano ulteriormente le Forze dell’Ordine e prevedano, invece, adeguamenti riconoscimenti come riconoscimento la Specificità della professione, ormai Legge dello Stato.
Emergenza immigrazione, intervento SAP per Caserta e Potenza
L’
emergenza immigrazione non si ferma purtroppo e i colleghi, in tutta Italia, continuano a sacrificarsi e anche a pagare un conto salato dal punto di vista personale, come è accaduto nei giorni scorso alla tendopoli di S. Maria C. Vetere, in provincia di Caserta, dove 230 tunisini si sono ribellati – per via della mancata concessione del permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari – e hanno attaccato violentemente le Forze dell’Ordine, con contusi e feriti tra gli operatori. Una situazione gravissima, anche perché qualcuno pensa addirittura di trasformare queste tendopoli temporanee in Centri di identificazione ed espulsione, senza considerare che mancano tutti i requisiti minimi di funzionalità e sicurezza per gli operatori e gli stessi migranti.In provincia di Potenza invece, nel campo allestito a Palazzo San Gervasio, il personale è stato costretto a gravose e poco dignitose operazioni di ripulitura e sistemazione della struttura, in attesa di arrivi di nuovi ospiti. Qui, oltre ai pericoli, è stata lesa anche la dignità delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. Il SAP, che anche a Pasqua non ha chiuso i battenti e le cui strutture – da quella nazionale alle territoriali – restano aperte e a disposizioni dei colleghi, è intervenuto con forza presso il Dipartimento perché bisogna trovare soluzioni concrete e soprattutto saper gestire l’emergenza immigrazione con intelligenza e senza pressappochismo!