Roma, 20 dicembre 2010

La "fiducia" dei Poliziotti

L’Editoriale di Nicola Tanzi

Il Governo avrà pur conservato la fiducia dei parlamentari, ma è ben lontano dal riconquistare la fiducia degli operatori delle Forze dell’Ordine, ai quali si continuano a chiedere sacrifici pesantissimi e verso i quali viene subito espressa solidarietà se cento colleghi restano feriti durante violenti scontri di piazza, senza però riconoscere – concretamente! – il valore della Specificità della Professione, che da poche settimane è Legge dello Stato dopo una battaglia ultradecennale condotta dal Sindacato Autonomo di Polizia e oggi condivisa da tutte le principali organizzazioni del Comparto.

I poliziotti proseguono la mobilitazione e sono scesi di nuovo in piazza, a Montecitorio, dopo il volantinaggio dei giorni scorsi. Il Senato, purtroppo, ha definitivamente convertito in legge il "pacchetto sicurezza", senza l’approvazione dell’emendamento che doveva modificare, per gli appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa, l’art. 9 co. 1 della Legge 122/2010, relativa alla manovra finanziaria correttiva e di stabilizzazione dei conti pubblici dello scorsa estate. Un emendamento fondamentale per il riconoscimento concreto della nostra Specificità e dei nostri sacrifici. Nel corso dei lavori parlamentari, il centrodestra ha condiviso la necessità dell’emendamento, affermando però che certi temi non potevano essere portati avanti nell’ambito della conversione in legge del pacchetto sicurezza. Pertanto, tutti gli emendamenti di maggioranza ed opposizione sono stati ritirati, sono stati approvati dal Governo nuovi ordini del giorno (che pubblichiamo di seguito) i quali ribadiscono la necessità di riconoscere al più presto, tangibilmente, la Specificità delle Forze Ordine e l’intenzione è quella di inserire la norma che ci interessa nel disegno di legge (AS 2494) recante "Nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica".

Il Presidente della Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato, Carlo Vizzini, lo ha spiegato con chiarezza nello stralcio di intervento che riportiamo dopo l’editoriale. Vizzini è una persona seria e siamo convinti, anche da una attenta lettura dei resoconti parlamentari e dai numerosi contatti che intratteniamo con deputati e senatori di maggioranza ed opposizione, che la strada per il riconoscimento concreto della Specificità sia tracciata. La situazione politica, la crisi economica, l’instabilità complessiva, le mille promesse fatte e non mantenute ci fanno però essere guardinghi. E soprattutto mobilitati. Non a caso, mentre qualcuno se ne starà a casa a mangiare il panettone, noi saremo in piazza anche durante la settimana di Natale, con una nuova azione di dissenso ma soprattutto di senbilizzazione, ad Arcore, nella giornata del 20 dicembre. Il lavoro delle Forze dell’Ordine è fondamentale, come la nostra dignità. E non permetteremo a nessuno di calpestarla ancora. Orgogliosi di essere SAP!

L’intervento del Presidente della Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato.

Carlo Vizzini CARLO VIZZINI - Come preannunciato, adesso desidero ora svolgere alcune considerazioni circa il possibile percorso comune che è stato individuato nella seduta svolta questa mattina presso le Commissioni riunite affari costituzionali e giustizia. I senatori dei Gruppi di opposizione, fin dall'inizio dell'esame in sede referente del provvedimento, avevano posto all'attenzione della maggioranza e del Governo una questione di particolare rilievo, connessa all'impegno assunto dall'Esecutivo durante l'esame in Senato del cosiddetto piano straordinario antimafia. In quella occasione, nella seduta del 3 agosto scorso, era stato approvato un ordine giorno, a firma dei senatori Vizzini, Bianco, Berselli, Della Monica, D'Alia, Li Gotti, Bodega e Pistorio (espressione quindi di tutti i Gruppi parlamentari), con il quale il Governo si impegnava, tra l'altro, a sostenere la discussione e l'approvazione di una serie di disegni di legge in materia di reati di associazione di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, autoriciclaggio e scambio elettorale-politico mafioso, nonché misure sui collaboratori di giustizia ed altri interventi volti a rendere più rapido ed efficace il procedimento di adozione delle misure di prevenzione patrimoniale. Il decreto-legge attualmente al nostro esame è stato discusso in prima lettura dalla Camera dei deputati senza che nessuna di queste materie sia stata introdotta in quella sede. Nel momento in cui è iniziato il dibattito nelle Commissioni 1a e 2 a riunite del Senato, è stato posto - credo correttamente, nel merito e nel metodo - da parte dei colleghi dell'opposizione il tema del rispetto di questo ordine del giorno che tutti insieme avevamo votato il 3 agosto scorso in Aula. La natura di decreto-legge del provvedimento al nostro esame ha portato a dover dichiarare inammissibili una serie di emendamenti proposti attraverso articoli aggiuntivi, anche in relazione al fatto che da circa un anno e mezzo vi è un maggiore rigore nell'esame degli emendamenti ai provvedimenti d'urgenza e che è intervenuta una sentenza della Corte costituzionale che ha stabilito che anche per gli emendamenti ai decreti-legge sono necessari i requisiti di necessità e urgenza, e anche perché formali richiami sono venuti di recente anche da parte del Presidente della Repubblica sul ricorso ad emendamenti che non siano attinenti alla materia e che non siano sorretti da motivi di necessità e urgenza. Quindi, anche se i suddetti emendamenti sono stati dichiarati inammissibili, mi preme sottolineare che la questione posta in quegli emendamenti era seria: una questione nella quale non si può non riconoscere una ragione nel merito da parte dei colleghi che li hanno presentati. Su questo argomento si è discusso a lungo nella mattinata di oggi. Voglio ringraziare per il contributo dato al nostro dibattito il Ministro dell'interno, intervenuto personalmente presso le Commissioni affari costituzionali e giustizia riunite; il capogruppo del Partito Democratico, senatrice Finocchiaro; quello dell'Italia dei Valori, senatore Belisario; quello del FLI, senatore Viespoli, il quale mi risulta essere stato il primo a chiedere in Conferenza dei Capigruppo che il Ministro dell'interno fosse presente alla seduta delle Commissioni riunite; ed ancora, quello dell'UDC, senatore D'Alia, oltre ai Capigruppo della maggioranza che rappresentavano le stesse istanze che io ho cercato di rappresentare. Si è pensato che una soluzione avrebbe potuto essere quella che i Gruppi ritirassero tutti i rispettivi emendamenti al decreto-legge e che si procedesse nelle giornate di oggi e di domani - spero nella stessa giornata di oggi - all'approvazione del disegno di legge di conversione. In tal modo, dalla prossima settimana, potremmo incardinare l'esame di un disegno di legge, già presentato dal Governo e, su mia sollecitazione, trasmesso alle Commissioni affari costituzionali e giustizia, contenente disposizioni suscettibili peraltro di emendamenti. Nella giornata di martedì della prossima settimana potremmo costituire altresì un Comitato ristretto che possa informalmente esaminare, con il contributo di tutti i Gruppi, gli emendamenti derivanti dagli impegni presi con l'ordine del giorno e anche i provvedimenti di legge presentati dai Gruppi parlamentari a seguito dell'unificazione con il disegno di legge in esame, sulle materie oggetto dell'attenzione dell'ordine del giorno. Si è anche stabilito che le Commissioni procederanno con il massimo possibile della velocità nell'esame del disegno di legge per arrivare entro la prima settimana di febbraio all'approvazione del provvedimento in questo ramo del Parlamento per poi trasmetterlo all'altro ramo. Su questa soluzione si è trovata un'intesa ragionevole che ci consente oggi di affrontare le questioni sul tappeto dando una risposta pronta, così come pronta è stata quella della Camera dei deputati che ha approvato il provvedimento senza voti contrari, ma non vanificando lo sforzo che insieme dobbiamo fare per affrontare problemi che sono altrettanto urgenti e che, pur senza lo strumento della decretazione d'urgenza, saranno affrontati in tempi brevissimi, mi auguro (come sempre in questa materia) con l'impegno di tutti i Gruppi parlamentari. Ho voluto sottolineare questi aspetti perché questo impegno formale assunto da tutti noi restasse nel Resoconto stenografico di questa seduta.

Gli Ordini del Giorno approvati dal Governo

G108 SALTAMARTINI, BENEDETTI VALENTINI, BONFRISCO, CENTARO, VICARI, CARUSO, CASTRO, FLUTTERO, CAMBER, TOMASSINI, PASTORE, MASSIDDA, CICOLANI, PISCITELLI, BEVILACQUA, DELOGU, ZANOLETTI, BALBONI, SCARABOSIO, BORNACIN, SCARPA BONAZZA BUORA, CASOLI, MESSINA, FAZZONE, MORRA, GIORDANO, CARDIELLO, ESPOSITO, GAMBA, FERRARA, LAURO, BIANCONI, SERAFINI GIANCARLO, ALICATA, BALDINI, ALLEGRINI, SARRO, GALLONE, LICASTRO SCARDINO, DE ECCHER, FANTETTI, MAZZARACCHIO, SARO, SANCIU, GRAMAZIO, AMORUSO, BETTAMIO

Il Senato, in sede di esame dell'Atto Senato n. 2479, «conversione in legge del decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, recante misure urgenti in materia di sicurezza», premesso:

che il drammatico susseguirsi di episodi di violenza, individuale e collettiva, consumati in occasione dello svolgimento di manifestazioni politiche, ha messo in evidenza, l'esigenza di rafforzare il presidio delle forze dell'ordine alla tutela dell'ordine democratico e della pubblica sicurezza;

che è compito del Parlamento asseverare i principi costituzionali in materia di ordinamento del personale statale di questo comparto, assicurando la proporzione dei trattamenti alla qualità e quantità e rischio delle prestazioni svolte;

che la recente legge 4 novembre 2010, n. 183 «Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro», in particolare l'articolo 19 rubricato «Specificità delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco» prevede che «l. Ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale, è riconosciuta la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco»;

che il secondo comma, del precitato articolo 19 della legge n. 183 del 2010 statuisce che «2. La disciplina attuativa dei princìpi e degli indirizzi di cui al comma 1 è definita con successivi provvedimenti legislativi, con i quali si provvede altresì a stanziare le occorrenti risorse finanziarie»,

impegna il Governo a dare piena attuazione al principio di "specificità" adottando un provvedimento normativo urgente, prevedendo che tra gli eventi straordinari della dinamica retributiva, dell'articolo 9, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, rientrano anche le indennità operative delle Forze armate e delle Forze di polizia, l'indennità pensionabile delle Forze di polizia, l'assegno funzionale, l'assegno di valorizzazione dirigenziale e il trattamento economico superiore correlato all'anzianità di servizio senza demerito, compresa quella nella qualifica o nel grado, gli incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni, le indennità per trasferimento, missione e presenza qualificata in servizio, le altre retribuzioni riferite al trattamento accessorio, le indennità perequative e di posizione, nonché gli emolumenti corrispondenti previsti per il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e le misure perequative di cui all'articolo 8, comma 11-bis, del medesimo decreto-legge n. 78 del 2010, convertito dalla legge n. 122 del 2010.

Accolto dal Governo

G116 SCANU, AMATI, CRISAFULLI, DEL VECCHIO, FOLLINI, GASBARRI, NEGRI, PEGORER, PINOTTI, ANTEZZA, DE LUCA

Il Senato, premesso che:

l'articolo 9, comma 1, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha introdotto, per il triennio 2011-2013, il cosiddetto «tetto salariale» annuale individuale, coincidente con la retribuzione complessiva in godimento nel 2010, al netto di determinati istituti genericamente indicati. La mancata specifica indicazione degli istituti, rende problematica l'applicazione del «tetto» alla particolare e complessa realtà retributiva del personale delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco, realtà che non trova riscontro in altri ambiti e che comprende una serie di compensi legati all'impiego e al servizio prestato senza demerito, l'erogazione dei quali, in assenza di precisazioni, sarebbe compromessa nel triennio 2011-2013;

l'articolo 9, comma 21, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n. 122, ha introdotto il blocco degli effetti economici delle promozioni, degli adeguamenti annuali e della progressione economica per classi e scatti;

l'articolo 8, comma 11-bis, del suddetto provvedimento ha previsto per il personale delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, l'istituzione di un fondo di 80 milioni di euro da distribuire con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri; tale fondo, tuttavia, risulta inadeguato e comunque riferito solo al biennio 2011-2012;

con l'articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, è stata riconosciuta la specificità del personale del comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso, specificità che non può non tradursi nel concreto e pieno riconoscimento del trattamento economico dovuto in base alla normativa vigente anche per il triennio 2011-2013 e nella piena erogazione dei compensi connessi con l'impiego e la specifica professionalità, con l'effettiva presenza in servizio e con la maturazione di requisiti di anzianità e di merito ai sensi della normativa in vigore;

tenuto conto che il complesso di queste disposizioni, in assenza di correzioni, determina una situazione per cui per il personale del comparto sicurezza e difesa, l'assunzione di particolari impegni e responsabilità permane priva di riconoscimenti,

impegna il Governo:

ad assumere le necessarie iniziative, anche normative, in merito all'applicabilità del «tetto salariale» alla peculiare realtà retributiva del personale delle Forze Armate, delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, al fine di garantire la corresponsione integrale degli emolumenti connessi con l'impiego e la professionalità, con l'effettiva presenza in servizio e con la maturazione di requisiti di anzianità e di merito ai sensi della normativa in vigore;

ad integrare il Fondo indicato in premessa con risorse adeguate e ad assumere le necessarie iniziative, anche normative, al fine di riconoscere pienamente al personale delle Forze Armate, delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco gli effetti economici derivanti dalle promozioni, gli adeguamenti annuali e la progressione economica per classi e scatti.

Accolto dal Governo

G123 SERRA, D'ALIA, AMATI

Il Senato,premesso che:

la dinamica del bilancio dello stato 2010 relativamente alla missione Ordine pubblico e sicurezza si articola come segue: 2009: 10.639; 2010: 10.449; 2011: 10.177; 2012:10.171;

il comparto sicurezza ha subito negli ultimi tre anni dei drastici tagli pari a 2,5 miliardi, 650 milioni solo nella legge di stabilità 2010;

il comma 1 dell'articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010 recita:"Per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio, previsto dai rispettivi ordinamenti delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi del comma 3 dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l'anno 2010, al netto degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva, ivi incluse le variazioni dipendenti da eventuali arretrati, conseguimento di funzioni diverse in corso d'anno, fermo in ogni caso quanto previsto dal comma 21, terzo e quarto periodo, per le progressioni di carriera comunque denominate, maternità, malattia, missioni svolte all'estero, effettiva presenza in servizio, fatto salvo quanto previsto dal comma 17, secondo periodo, e dall' articolo 8, comma 14.",

impegna il Governo a far si che l'articolo 9, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, si interpreti nel senso che tra gli eventi straordinari della dinamica retributiva, ivi indicati, rientrino anche le indennità operative delle Forze armate e delle Forze di polizia, l'indennità pensionabile delle Forze di polizia, l'assegno funzionale, l'assegno di valorizzazione dirigenziale e il trattamento economico superiore correlato all'anzianità di servizio senza demerito, compresa quella nella qualifica o nel grado, gli incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni, le indennità per trasferimento, missione e presenza qualificata in servizio, le altre retribuzioni riferite al trattamento accessorio, le indennità perequative e di posizione, nonché gli emolumenti corrispondenti previsti per il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e le misure perequative di cui all'articolo 8, comma 11-bis, del medesimo decreto-legge n. 78 del 2010, convertito dalla legge n. 122 del 2010.

Accolto dal Governo

G125 MAURO, BRICOLO, MARAVENTANO, BODEGA, MAZZATORTA, VALLI, CAGNIN, PITTONI, MONTI, ADERENTI, BOLDI, DIVINA, FRANCO PAOLO, FILIPPI ALBERTO, GARAVAGLIA MASSIMO, LEONI, MONTANI, MURA, RIZZI, STIFFONI, TORRI, VACCARI, VALLARDI

Il Senato,premesso che:

occorre rafforzare il presidio delle forze dell'ordine per la tutela della sicurezza ed in particolare della sicurezza urbana;

la legge 4 novembre 2010, n. 183, di recente approvazione, all' articolo 19 ha introdotto il principio della specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti dei rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale, demandando a successivi provvedimenti legislativi la disciplina attuativa e lo stanziamento delle risorse finanziarie occorrenti,

impegna il Governo a valutare l'opportunità di dare attuazione al principio del riconoscimento della specificità introdotto ex articolo 19 legge 4 novembre 2010, n. 183, adottando gli opportuni provvedimenti al fine di prevedere che tra gli eventi straordinari della dinamica retributiva, dell'articolo 9, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, siano considerate anche le indennità operative delle Forze armate e delle Forze di polizia, l'indennità pensionabile delle Forze di polizia, l'assegno funzionale, l'assegno di valorizzazione dirigenziale e il trattamento economico superiore correlato all'anzianità di servizio senza demerito, compresa quella nella qualifica o nel grado, gli incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni, le indennità per trasferimento, missione e presenza qualificata in servizio, le altre retribuzioni riferite al trattamento accessorio, le indennità perequative e di posizione, nonché gli emolumenti corrispondenti previsti per il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e le misure perequative di cui all'articolo 8, comma 11-bis, del medesimo decreto-legge n. 78 del 2010.

Accolto dal Governo

Scontri a Roma, la posizione del SAP

I gravi scontri che si sono verificati a Roma nei giorni scorsi hanno registrato l’immediata presa di posizione del SAP, che ha avuto rilievo anche su giornali e tv nazionali. Tutta la documentazione è disponibile sul nostro sito. Di seguito, riportiamo il lancio di agenzia Ansa del 14 dicembre. Noi siamo e saremo sempre dalla parte dei colleghi!

SCONTRI ROMA: SAP, FORZE POLIZIA HANNO EVITATO GUAI PEGGIORI(ANSA) - ROMA, 14 DIC - Le forze dell'ordine hanno evitato 'guai peggiori'. Lo afferma il segretario del Sap Nicola Tanzi commentando gli scontri a Roma dopo la fiducia al governo.

'Oggi si sono viste vere e proprie scene di guerriglia urbana, nonostante un dispositivo di sicurezza eccellente, studiato nei dettagli - sottolinea Tanzi - Il problema non e' in chi organizza l'ordine pubblico, perché la questura ha gestito tutto in modo ottimale e si sono anzi evitati guai peggiori, ma in coloro che utilizzano queste manifestazioni per commettere reati a danno di persone e cose'.

'E' una vergogna senza fine - prosegue - che ci fa ribadire ancora una volta la necessità di prevedere norme durissime contro questi delinquenti travestiti da pacifici manifestanti, fino all'arresto'.

'Vetrine spaccate, auto distrutte, poliziotti, carabinieri e finanzieri feriti. E' tollerabile tutto questo? - si chiede Tanzi - Crediamo che la politica tutta, oltre ad esprimere solidarietà alle forze dell'ordine, debba concretamente dimostrare di essere vicina alle donne e gli uomini in divisa. Non a caso in questi giorni tutti i sindacati di polizia sono mobilitati per chiedere il rispetto degli impegni più volte presi dal Governo per il nostro comparto e finora sempre disattesi. Servono fatti concreti'. (ANSA) GUI 14-DIC-10 17:45 NNNN

Esame congiunto accorpamento Polizia Stradale Fano

Si e' svolto al Dipartimento nei giorni scorsi l'esame congiunto relativo all'accorpamento del Distaccamento Polizia Stradale di Fano alla locale Sottosezione Autostradale.

L'Amministrazione era rappresentata dal Direttore Centrale del Servizio dott. Sgalla e dal Direttore dell'Ufficio Relazioni Sindacali, Dott. De Rosa. Il SAP, rappresentato dal Segretario Nazionale Pier Giorgio Panzeri, ha espresso la propria netta contrarietà all'accorpamento.

Il Direttore Sgalla si e' riservato l'eventuale valutazione di una soluzione intermedia, consistente nel trasferimento del Distaccamento in questione nel plesso ospitante il Commissariato di Fano, previa verifica delle condizioni di spazio minime e dei criteri oggettivi di operatività delle pattuglie.

La riunione e' stata aggiornata in attesa delle opportune verifiche.

Istituito il Reparto Mobile di Taranto

Dopo la bozza di decreto delle scorse settimane, è arrivato finalmente il provvedimento definitivo che istituisce il Reparto Mobile di Taranto.

Si tratta di un risultato importante, frutto dell’impegno e della mobilitazione del SAP che da tempo si batte per questo obiettivo.

Sul nostro sito internet è disponibile il decreto.

SONO IN ARRIVO PER GLI ISCRITTI I CALENDARI E LE AGENDINE SAP, OLTRE AL PRONTUARIO RELATIVO ALLE PENSIONI E ALLA NUOVA TESSERA 2011

GIA’ IN DISTRIBUZIONE IL PRONTUARIO RELATIVO ALLE PENSIONI LE AGENDE REGIONALI E LE PENNE