Roma, 6 dicembre 2010
Promesse MANCATE
L
a Camera dei Deputati ha perso un’occasione fondamentale per approvare l’emendamento necessario per salvaguardare le indennità specifiche per i servizi di Polizia, l’indennità pensionabile, gli avanzamenti di carriera e gli scatti, gli assegni di funzione. La maggioranza, durante la conversione in legge del Pacchetto Sicurezza, ha davvero perso la faccia nei confronti del personale delle Forze dell’Ordine, presentando e poi ritirando un emendamento (disponibile tra le news del nostro sito) frutto dell’impegno del Ministro Maroni e dell’appoggio fondamentale di Fli. Una scelta che rafforza la nostra convinzione di manifestare il 13 dicembre davanti a Montecitorio e di avviare in tutta Italia una campagna di mobilitazione che parte già il 9 dicembre con un volantinaggio in tutte le regioni e città italiane da parte del SAP, della Consulta Sicurezza e dei principali sindacati di Polizia. La nostra organizzazione ha lavorato e continua ad operare nel migliore dei modi, agendo su più fronti e su più tavoli, nell’esclusivo interesse dei colleghi. Ma ci chiediamo quale credibilità possa avere un Governo e soprattutto una maggioranza che concordano con le parti sociali una norma che recepisce ordini del giorno approvati più volte, salvo poi all’ultimo momento ritirare tutto? Il problema non è solo di natura economica, come si vuole far credere. La questione è squisitamente politica e la politica deve trovare una soluzione. Noi, come sindacato, la nostra parte la facciamo e continueremo a farla avviando una pesantissima stagione di dissenso, che si concretizzerà nei prossimi giorni in una serie di iniziative e di mobilitazioni. Il Parlamento deve convertire entro il 12 gennaio il Pacchetto Sicurezza in legge ed è teoricamente possibile che il Senato modifichi il testo approvato alla Camera, come ha promesso il Ministro Maroni. Ma è anche vero che il 14 dicembre l’attuale Governo potrebbe perdere la fiducia dei propri parlamentari. Una partita pericolosa che non possiamo perdere. E’ tempo di mobilitarsi ancora una volta. E dobbiamo ringraziare il nostro ex Segretario Generale Aggiunto, l’ On. Giovanni Paladini, parlamentare dell’Italia dei Valori, che alla Camera si è battuto come un leone in difesa dei colleghi e del nostro emendamento. Così come non possiamo sottacere l’intervento dell’On. Giorgio Conte, Vice Capo Gruppo di Fli alla Camera, tra i firmatari dell’emendamento in questione e coerente nel difendere e salvaguardare gli interessi delle Forze dell’Ordine. Orgogliosi di essere SAP!Riportiamo gli interventi degli Onorevoli Giovanni Paladini e Giorgio Conte
GIOVANNI PALADINI.
Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'articolo 10 mi sta particolarmente a cuore, al di là dell'aspetto delle disposizioni per la funzionalità del Ministero dell'interno e le disposizioni per assicurare le gestioni commissariali straordinarie nei comuni sciolti per infiltrazione mafiosa e altri incarichi speciali. Ieri, era stato presentato un articolo aggiuntivo, il 10.055, da parte naturalmente della maggioranza, che inizialmente aveva avuto dei problemi di ammissibilità poi successivamente risolti. Purtroppo, nella giornata di ieri, fuori dalla Camera, in quello che è il rapporto parlamentare, questo articolo aggiuntivo è stato ritirato. C'è chiaramente forte preoccupazione per questa proposta emendativa. Signor Presidente, vorrei rivolgermi a lei ma anche al Ministro presente, per sottolineare la fortissima preoccupazione da parte dei sindacati di polizia, da parte delle forze dell'ordine per questo ritiro, da parte della maggioranza, che riguarda la specificità tanto paventata della legge n. 122 del 2010 relativamente proprio alle forze dell'ordine. Vi pregherei di riflettere su questo tema; al di là delle volte che in quest'Aula si evidenziano i percorsi delle forze dell'ordine e si esprime loro la solidarietà, non più tardi di ieri, c'è sempre qualcuno che si alza da questi banchi per esprimere solidarietà alle forze dell'ordine, mentre poi vediamo come da questi banchi invece, dei loro problemi, dei loro temi e delle loro affezioni, ci si dimentica immediatamente il giorno dopo. Ritirando questa proposta emendativa avete creato un grosso problema, come l'avete creato, come già dicevo, con la legge n. 122 del 2010. Ecco, signor Ministro, questo emendamento era volto ad escludere espressamente dall'ambito di applicazione dell'articolo 9, comma 1, del decreto-legge n. 78 del 2010, poi convertito dalla legge n. 122 del 2010, le peculiari indennità e gli istituti di progressione economica correlati allo status e alla specificità del personale del comparto sicurezza e difesa nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che rientrano tra gli eventi straordinari della dinamica retributiva. Ma questo riguarda anche e purtroppo la specificità, le indennità operative, l'assegno di funzione, l'assegno di valorizzazione dirigenziale, l'anzianità di servizio, le indennità di trasferimento, le missioni, gli straordinari, la presenza qualificata in servizio, le indennità perequative e di posizione. Credo sia un tema molto importante che non può essere dimenticato e lasciato cadere in questo contesto. Questo intervento si rendeva necessario ma soprattutto urgente - lo ripeto, urgente - per evitare che a decorrere dal 1o gennaio 2011 questi istituti che ho citato potessero ricadere nell'ambito del divieto di superare, per il triennio 2011-2013, il trattamento economico complessivo corrisposto al personale interessato nel 2010. Mi riferisco a quel personale di polizia a cui lei, signor Ministro, tiene tanto, e lo vedo come ci tiene! Avete ritirato questo emendamento importante per le sue forze dell'ordine, come dice lei, signor Ministro. In televisione lei è molto bravo a parlare, ma quando si tratta di passare ai fatti dimostra quanto è bravo, quant'è capace e questo le forze dell'ordine lo stanno capendo, specialmente i sindacati e vedrà cosa accadrà visto che sono fortemente preoccupati! Vede, signor Ministro, nel citato comma 1 si potrebbero determinare queste difficoltà applicative ai fini dell'erogazione dei trattamenti economici connessi al peculiare sistema retributivo. Infatti quello delle forze dell'ordine è un sistema retributivo peculiare, fondamentale e diverso dal sistema di dinamica perequativa delle forze dell'ordine!GIORGIO CONTE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il dibattito che si è svolto in questi giorni ha confermato ancora una volta l'assoluta centralità del tema della sicurezza nel dibattito politico. Come ho avuto modo di anticipare anche in sede di discussione sulle linee generali, la sicurezza è fra i principali impegni assunti dal Governo e tra i principali impegni assunti anche dal nostro gruppo parlamentare. Noi abbiamo sostenuto il percorso svolto fin qui dal Governo in materia di sicurezza; i risultati nel campo della lotta alla criminalità organizzata sono stati rilevanti e ampi i successi, anche in termini di confisca dei beni. Sono risultati importanti e, con ogni probabilità, sono i risultati più importanti che questo Governo può rivendicare e che certamente il Paese apprezza. È del tutto evidente che la lotta alla mafia può quindi essere vinta, grazie anche al lavoro che le forze di polizia e la magistratura compiono quotidianamente. (…) Il giudizio sostanzialmente positivo sul testo non cancella, invece, un giudizio negativo sulla gestione dei dossier. Questo è successo, in particolare, tra ieri sera e questa mattina sui fondi per le polizie e lo riteniamo grave dal punto di vista politico. È stato gravissimo il ritiro dell'articolo aggiuntivo Lorenzin 10.055, frutto di un'intesa di maggioranza che ci aveva persuaso a ritirare e non ripresentare altre proposte emendative di analogo contenuto; ciò è tanto più grave per il contenuto di quell'articolo aggiuntivo, senza il quale il provvedimento sulla sicurezza che stiamo oggi discutendo resta monco. Di quale politica per la sicurezza discutiamo se non investiamo risorse sulle forze dell'ordine? Tutto questo è paradossale e svilente per l'intera maggioranza di centrodestra che del sostegno alle forze di polizia fa spesso vanto, ma evidentemente non dà concretezza a tale affermazione. (…)
Il riconoscimento della specificità delle forze di polizia è una priorità e come tale va trattata all'esame in Senato, così almeno auspichiamo.
SICUREZZA: SINDACATI PS, DA GOVERNO COMPORTAMENTO VERGOGNOSO
(ANSA) - ROMA, 3 DIC - Un 'comportamento vergognoso'. Così i sindacati di polizia, polizia penitenziaria e corpo forestale definisco la decisione della maggioranza di ritirare un emendamento al decreto sicurezza sulla specificità delle forze di polizia, presentato dallo stesso governo. 'Quello che e' successo ieri alla Camera e' un colpo basso per i comparti sicurezza e difesa – affermano i segretari di Siulp, Sap, Siap, Silp-Cgil, Coisp, Sappe, Sapaf, Fns-Cisl, Fp-Cgil Penitenziaria e Forestale - Con il ritiro dell'emendamento si mette a rischio l'operatività e l'efficienza dei servizi delle forze dell'ordine dal prossimo primo gennaio'. I sindacati hanno annunciato per il prossimo 9 dicembre un volantinaggio in tutte le regioni 'per informare i cittadini di quel che e' accaduto’.'L'emendamento presentato nell'ambito della conversione in legge del pacchetto sicurezza - spiegano i sindacati - e' fondamentale per la salvaguardia delle indennità specifiche per i servizi di Polizia, per l'indennità pensionabile, per gli avanzamenti di carriera e gli scatti, per gli assegni di funzione. Ai poliziotti italiani sono già stati imposti sacrifici gravosi e nonostante i tagli i risultati delle forze dell'ordine continuano ad arrivare'.
'Vogliamo sperare che al Senato, come promesso dal ministro Maroni - concludono - ci possa essere un ripensamento per l'approvazione di questo fondamentale emendamento che recepisce gli ordini del giorno approvati più volte a seguito della nostra manifestazione di questa estate. Impegni che il Governo ha ribadito anche a settembre, in sede di contratto. Adesso il tempo delle parole e' davvero finito'. (ANSA) GUI 03-DIC-10 15:40 NNNN
Esito riunione Commissione Vestiario
N
ella giornata del 2 dicembre si è svolta la riunione della Commissione Vestiario ministeriale, dove il SAP e’ presente con un proprio rappresentante. Si è discusso, tra l’altro, dell’esito della sperimentazione della nuova divisa operativa e la nostra organizzazione ha posto con forza la problematica relativa all’assegnazione delle tute da OP invernali per i Reparti Mobili.L’esito dettagliato della riunione è disponibile sul nostro sito internet, area news.
Concorsi interni 112 e 171 SUPS
E'
stato pubblicato il decreto di promozione alla qualifica di Ispettore Superiore SUPS, relativo al concorso interno a 112 posti. E' stato, inoltre, pubblicato l'elenco dei candidati che hanno superato la prova scritta d'esame relativa al concorso a 171 posti di Ispettore Superiore SUPS, svoltasi il 14 giugno 2010. La documentazione e' disponibile su Doppiavela e nell'area riservata del nostro sito internet, accessibile alle Segreterie Regionali e Provinciali SAP.Assemblea SAP ad Imperia
S
i e' svolta ad Imperia, nella giornata del primo dicembre, una affollata a partecipata assemblea del nostro sindacato alla presenza del Segretario Nazionale Michele Dressadore. Il Segretario Generale del SAP, Nicola Tanzi, non ha potuto purtroppo prendere parte alla riunione, come inizialmente previsto, a causa delle manifestazioni di protesta degli studenti che hanno bloccato i principali mezzi di trasporto, oltre alla necessità di dover seguire in prima persona, a Roma, i lavori della Camera dei Deputati.Dressadore ha comunque svolto al meglio il proprio compito, accompagnato dal Segretario Segretario Regionale della Liguria Salvatore Marino, dai Segretari Provinciali di Genova Massimo Valeri e di Savona Roberto Frumento, oltre all'organizzatore della riunione, Luigi Lanzillotta, Segretario di Imperia. Sono stati illustrati i principali temi al centro dell'agenda politica e sindacale. Prima del confronto con i poliziotti, la delegazione SAP ha incontrato il Questore, dott. Luigi Mauriello, per un franco e positivo colloquio sui temi della sicurezza in città.