Roma, 23 agosto 2010

Immigrati in rivolta e Poliziotti feriti

L’Editoriale di Nicola Tanzi

Ancora tentativi di fuga, ancora colleghi feriti, ancora problemi per i Centri di identificazione ed espulsione che ormai rappresentano il simbolo più chiaro della non incisività delle politiche per la sicurezza dell’attuale Governo, che sembra molto interessato agli annunci e alle conferenze stampa, ma non altrettanto attento ai problemi di poliziotti, carabinieri e, in questo caso, degli stessi immigrati.

I tentativi di fuga degli "ospiti" dei Cie che si sono registrati nelle ultime settimane fanno il paio con quelli di luglio, seguono gli incidenti verificatisi questo inverno e ripetono le analoghe situazioni di un anno fa, sempre d’estate.

I Cie attualmente operativi, come è noto, sono in tutto tredici: Bari-Palese, area aeroportuale (196 posti); Bologna, Caserma Chiarini (95 posti); Caltanissetta, Contrada Pian del Lago (96 posti); Catanzaro, Lamezia Terme (75 posti) Gorizia, Gradisca d'Isonzo - (248 posti); Milano, Via Corelli (132 posti); Modena, Località Sant'Anna (60 posti); Roma, Ponte Galeria (364 posti); Torino, Corso Brunelleschi (98 posti); Trapani, Serraino Vulpitta (43 posti); Brindisi, Restinco (83 posti); Lampedusa (200 posti); Crotone, S. Anna (124 posti). 

La risposta del Governo ai tentativi di fuga e ai poliziotti feriti ad oggi è quella proposta la scorsa all’estate e ancora non realizzata: istituire Centri di identificazione ed espulsione in ogni regione. Una risposta che rischia di non servire a nulla perché, come abbiamo denunciato più volte, i problemi sono legati in primo luogo alle strutture, che non sono all’altezza delle esigenze, e alla loro gestione, che va rivista completamente. L’utilizzo dei militari, tanto per essere chiari, si è rivelato inutile, nonostante la continua propaganda sul "positivo" contributo delle Forze Armate alla sicurezza dei cittadini (bisognerebbe, se mai, parlare più correttamente di "percezione di sicurezza"). Durante la recente rivolta al Cie di Bari, per esempio, i militari presenti all’esterno non sono stati impiegati, sia perché normativamente non è previsto e sia perché non adeguatamente preparati per intervenire. Anche a Torino lo scorso inverno si è verificata una situazione simile.

I militari all’esterno dei Cie sono, dunque, la conferma che le "belle statuine" non servono a nessuno, anche perché poi i problemi veri devono risolverseli i poliziotti all’interno della struttura! Solo chi ha avuto a che fare con questi "ospiti", che vivono situazioni personali disperate, ma che spesso utilizzano la disperazione come alibi per alimentare sommosse e proteste violente, può comprendere quali siano le difficoltà di prestare servizio nei Centri di identificazione ed espulsione. Il nostro Segretario di Gorizia, Angelo Obit, è impegnato quasi ogni mese a denunciare problematiche e situazioni della struttura di Gradisca, la più grande del nord, seconda in Italia solo a Roma. E come lui tutti i nostri dirigenti sindacali che vivono ed operano nelle città dove sono presenti queste strutture. Già lo scorso anno il SAP aveva fatto notare come in questi Centri, fallito l’esperimento del cosiddetto "trattamento in libertà", occorra valutare la possibilità che gli immigrati siano sottoposti a normali ed elementari restrizioni della libertà personali, sempre ovviamente nel rispetto dei principi costituzionalmente garantiti.

E non posso dimenticare quello che affermai nel settembre 2008 nel corso di una audizione informale alle Commissioni Giustizia ed Affari Costituzionali del Senato, quando, chiamato ad esprimere un parere sulla possibilità di aumentare fino a 18 mesi la permanenza nei Cie, dissi testualmente: "Grave l'articolo che allunga i tempi di detenzione. In queste strutture ci sono già tanti problemi, con frequenti rivolte e danneggiamenti: portare a 18 mesi la permanenza significa dover destinare ancora più uomini e mezzi per la sorveglianza; personale che viene ancora una volta sottratto al territorio". Per altro, l’aggravante della clandestinità ha incrementato enormemente il lavoro delle Questure, senza portare ai risultati sperati perché da sempre il problema vero è costituito dalle espulsioni di questi soggetti, possibili materialmente solo attraverso accordi bilaterali con i paesi dai quali provengono. Finché non si avrà il coraggio di rivedere alcuni aspetti dell’attuale normativa e finché, soprattutto, non si comprenderà che – ancora una volta! – le nozze non si possono fare con i fichi secchi e occorre investire risorse negli organici, nei mezzi e nelle strutture delle Forze dell’Ordine, i problemi sul tappeto resteranno immutati.

E a rimetterci saranno come sempre i colleghi, oltre agli stessi immigrati. Sarà questa una delle battaglie che alla ripresa dall’attività parlamentare, a settembre, cercheremo di portare avanti con tutta la forza necessaria. Orgogliosi di essere SAP!

Scrutinio Ispettori Superiori Sups

Nell'area riservata del nostro sito internet sito è disponibile la graduatoria finale delle prime 185 posizioni relative allo scrutinio, per merito comparativo, per la promozione alla qualifica di Ispettore Superiore Sups. Gli interessati possono rivolgersi alla propria Segreteria SAP di riferimento per avere informazioni e chiarimenti.

Movimenti Funzionari Ruolo Dirigenti

E’ stata disposta nei giorni scorsa una movimentazione di Funzionari appartenenti al Ruolo Dirigenti. La velina è disponibile, come sempre, nell’area riservata del nostro portale web e i colleghi possono rivolgersi alla propria Segreteria SAP di riferimento per avere notizie.

Polizia Stradale, servono più organici e pattuglie

Non bastano le modifiche al Codice della Strada o i semplici annunci, soprattutto da parte del Governo, di maggiori controlli: specialmente nei giorni di Ferragosto, infatti, la gente continua a morire e gli incidenti risultano in crescita. La Polizia Stradale sopporta da anni gravi carenze di organico e d'estate il personale della Specialità riesce a garantire i propri servizi solo grazie al sacrificio e alla professionalità degli operatori. Il Messaggero, in un bell'articolo pubblicato il 19 agosto e disponibile sul nostro sito internet, ha fatto il punto della situazione, riportando anche la posizione del nostro sindacato.

Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica a Palermo: il SAP al TG3

In occasione della riunione di Ferragosto del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza Pubblica, che quest'anno si è tenuto a Palermo, il TG3 ha intervistato il nostro Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi. Il SAP ritiene da sempre che i meriti dei risultati ottenuti contro la criminalità organizzata siano in primo luogo frutto della professionalità, dell'impegno e del sacrificio delle Forze dell'Ordine che riescono ad operare tra mille difficoltà, a partire da quelle legate ai tagli che anno dopo anno le varie manovre finanziarie impongono anche al nostro Comparto...

La politica, pertanto, non si appropri dei nostri meriti! Il servizio è andato in onda il 15 agosto nelle principali edizioni, giornaliera e serale, del telegiornale di Rai3 ed è disponibile integralmente sul nostro sito internet. Anche d’estate si conferma, fortissima, la presenza del SAP su giornali, tv, agenzie e radio!

La scomparsa del Presidente Cossiga

COSSIGA: SAP, TRISTI PER MORTE COMMISSARIO POLIZIA AD HONOREM


(ANSA) - ROMA, 17 AGO - 'Siamo addolorati per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, che proprio due anni fa, al compimento degli 80 anni, venne nominato commissario della polizia di stato ad honorem. Si tratta di una figura politica che da sempre, con toni schietti e senza troppi peli sulla lingua, ha dimostrato di essere davvero dalla parte delle forze dell'ordine'.

E' quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap.

'Cossiga - ricorda Tanzi - fu ministro dell'Interno in un momento difficile della storia del nostro Paese e, dote rara per un politico, ebbe sempre il coraggio delle proprie idee e delle proprie azioni. I poliziotti italiani sono grati a quest'uomo che anche negli ultimi anni, nonostante le condizioni di salute andassero peggiorando, si e' più volte espresso a nostro favore, condividendo molte nostre battaglie contro i tagli alla sicurezza operati dalle varie manovre finanziarie'. (ANSA) NE 17-AGO-10 14:41 NNNN