Roma, 21 giugno 2010
L’anello debole della catena
L
e donne e gli uomini della Polizia di Stato e delle Forze dell’Ordine non hanno sulla testa soltanto la mannaia di una manovra finanziaria che penalizza il Comparto Sicurezza e che ci vede fortemente impegnati, come SAP, per introdurre opportune e sacrosante modifiche. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato e delle Forze dell’Ordine sono purtroppo vittime, sempre più spesso, della "guerra" che potere esecutivo e giudiziario si combattono da tempo. Siamo insomma, senza troppi giri di parole, l’anello debole della catena…Da un lato, infatti, i Governi che da alcuni anni si susseguono alla guida del Paese, pur annunciando a parole di voler investire nella sicurezza, tagliano e riducono le risorse per il Comparto. Ciò nonostante, continuano a vantarsi dei risultati che le Forze dell’Ordine producono ogni giorno nell’ambito del contrasto alla criminalità, al terrorismo e alla delinquenza in genere. Risultati che sono e saranno sempre frutto dell’impegno e della professionalità dei colleghi, non certo delle chiacchiere della politica politicante.
Dall’altro lato, la magistratura – in un’Italia in cui la politica ha dimostrato spesso di essere ben poca cosa – ha travalicato talvolta i propri compiti e le proprie prerogative, col risultato di innescare un contenzioso permanente che ha conseguenze anche sull’operato del personale che veste la divisa della Polizia di Stato. Vogliamo spiegarci bene su questo punto: il disegno di legge sulle intercettazioni, così com’è, non ci piace e non ci convince, tanto da averci fatto meditare sull’idea di ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo se il provvedimento sarà approvato così come è uscito dall’aula del Senato. Però, soltanto chi ha scarsa conoscenza del nostro mondo può ritenere superflua la necessità di una riforma del "sistema giustizia" e soprattutto del sistema processuale penale, che metta le Forze dell’Ordine in grado di poter operare, indagare, prevenire e reprimere reati nel modo migliore. La polizia giudiziaria, per essere chiari, dovrà tornare ad essere al centro delle indagini e della loro gestione, come avveniva prima del 1989. E nessuno può sottacere il fatto che proprio negli anni settanta e ottanta sono stati inferti colpi durissimi alla criminalità organizzata e al terrorismo, rosso o nero che sia. Bisognerà, come avviene nelle principali democrazie occidentali, che le indagini siano portate avanti in primo luogo dagli investigatori, fatto salvo ovviamente il ruolo del giudice soprattutto in tema di provvedimenti che incidono sulle libertà personali.
E l’altro punto che per il SAP costituisce un nodo significativo da sciogliere al più presto è quello delle garanzie funzionali, tema che per noi rappresenta – assieme alla Specificità della Professione – uno degli assi portanti della Polizia che vogliamo e che immaginiamo. Anni fa portammo migliaia e migliaia di firme all’allora Presidente del Senato, Marcello Pera, per una petizione ex art. 50 Cost. Nei mesi scorsi, come Consulta Sicurezza, abbiamo scritto al Governo una lettera dove sottolineavamo l’esigenza di riprendere questo tema. Serve, lo ribadiamo, una modifica al codice di procedura penale per attribuire al Procuratore generale della Repubblica la competenza a svolgere una previa valutazione di garanzia dei fatti aventi origine e causa nel servizio di polizia, con l'introduzione di una particolare forma di archiviazione, richiesta con atto motivato, qualora le condotte degli operatori possano riguardare, ad esempio, la legittima difesa, l'uso legittimo delle armi e l'adempimento di un dovere. Chi opera ogni giorno in strada, oltre a mettere a repentaglio la vita, spesso rischia pure di finire sotto inchiesta soltanto per aver fatto il proprio dovere. Queste cose noi le sappiamo bene. Ci sono pubblici ministeri che, talvolta, danno la sensazione di far prevalere, nei confronti degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, il pregiudizio ideologico e non l’obiettiva e serena valutazione degli accadimenti. Per questo, pur senza affermare che i colleghi sono "sopra" la legge, riteniamo che il vaglio del Procuratore generale offra maggiori garanzie per l’operatore di Polizia.
Pensiamo a quel che è successo a Genova nel 2001, ai processi che si sono susseguiti negli anni e che hanno colpito il personale, a partire dalla base. Che hanno colpito coloro che nel capoluogo ligure c’erano per garantire un servizio delicato e difficile, in cambio di pochi, miserabili spiccioli a titolo di indennità e straordinari. Del resto, la recente condanna in appello dell’ex Capo della Polizia, Gianni De Gennaro, che ribalta la sentenza di primo grado, non può non porre interrogativi sulla serenità di parte della magistratura ed in particolare di taluni pubblici ministeri che da anni sostengono, generalizzando, che i colleghi non siano altro che dei torturatori violenti.
Pensiamo a che cosa è accaduto a Napoli lo scorso aprile, con l’indagine che ha riguardato i "Falchi", colleghi che hanno portato a casa risultati straordinari nel contrasto alla criminalità.
E come dimenticare la vicenda incredibile della Corte dei Conti del Piemonte, che contesta il danno d’immagine al personale impegnato nei primi scontri in Val di Susa contro l’alta velocità, colleghi le cui condotte sono state giudicate assolutamente legittime dalla Procura della Repubblica di Torino?
Gli esempi potrebbero essere tantissimi, ma crediamo che non ci sia bisogno di proseguire oltre. Qui c’è bisogno, in primo luogo, di una politica che sappia fare politica, cioè rispondere davvero alle esigenze della gente e degli elettori (poliziotti compresi!). C’è bisogno, inoltre, di una magistratura che si attenga soprattutto all’esempio di grandi Giudici come Falcone e Borsellino.
A pagare il prezzo più alto sono i cittadini e coloro che, in strada e non da una scrivania, garantiscono la sicurezza dei cittadini stessi. Cioè le Forze di Polizia. Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo. Orgogliosi di essere SAP!
Esecutivo Nazionale SAP
E’
stato convocato, per le giornate del 24 e 25 giugno a Rimini, l’Esecutivo Nazionale del SAP.L’organo di vertice del Sindacato Autonomo di Polizia avrà al centro dei propri lavori l’analisi della difficile situazione economica che stiamo vivendo, il percorso sin qui intrapreso per contrastare i tagli previsti dal decreto legge contenente la manovra finanziaria, le modifiche da introdurre necessariamente nell’ambito della conversione in legge e le prossime iniziative da mettere in campo.
Ne riferiremo ovviamente attraverso il nostro sito internet e su questo Flash.
Pagamento Fondo 2009, circolare del Servizio Tep
I
l Servizio TEP e Spese Varie del Dipartimento ha sollecitato gli Uffici periferici ad adoperarsi affinché il pagamento del Fondo 2009 avvenga con ogni consentita sollecitudine, anche autorizzando il provvisorio prelevamento delle somme occorrenti dai fondi relativi alla contabilità speciale.E’ stata in tal senso emanata una recente circolare che è integralmente disponibile sul nostro sito internet.
Accompagnamenti, Letta e Maroni rispondono al SAP
C
i saranno modifiche, in sede di conversione di legge del decreto contenente la manovra, relativamente alle missioni all'estero delle Forze di Polizia e al taglio delle diarie. E' quanto ha dichiarato il Ministro Maroni intervenendo recentemente ad un convegno assieme al Sottosegretario Letta. Si tratta di un impegno importante e positivo, che però dev’essere seguito dai fatti. Il nostro sindacato aveva denunciato da subito e con forza la problematica, ripresa con evidenza nell’edizione nazionale del quotidiano La Stampa di domenica 13 giugno (si veda il nostro sito).L’indomani, 14 giugno, è arrivata la risposta di Letta e Maroni.
La battaglia del SAP, che continua a monitorare passo dopo passo i lavori parlamentari, continua…
Anche perché dovranno essere previste altre sostanziali modifiche alla manovra!
Polfer, indennità di vigilanza scalo
R
iprendendo una recente comunicazione inviata dalla Direzione Centrale del Servizio di Polizia Ferroviaria ai Compartimenti, inerente una presunta condivisione dei provvedimenti adottati unilateralmente da Trenitalia spa, in particolar modo per quel che riguarda la diminuzione del personale cui erogare l'indennità scalo ferroviario dal prossimo primo luglio, il SAP - pur ringraziando il Direttore del Servizio per l'impegno profuso e la collaborazione dimostrata - tiene a ribadire la propria ferma contrarietà ad ogni ipotesi di restrizione economica per il personale della Polfer, così come puntualmente annunciato attraverso comunicati individuali o congiunti, pubblicati unitamente alle altre OO.SS. (si veda il nostro sito).Resta immutata la nostra disponibilità, senza risparmio di energie, per cercare insieme all'Amministrazione ogni utile tentativo atto a risolvere definitivamente la questione.
Cambi turno e reperibilità
COMUNICATO CONGIUNTO SIULP, SAP, SIAP-ANFP, SILP, UGL E COISP
Roma, 15 giugno 2010 - Si è tenuto in data odierna il previsto incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS. per l’individuazione dei criteri di ripartizione degli istituti del cambio turno e della reperibilità, di cui agli artt. 11 e 18 dell’Accordo Nazionale Quadro. In via preliminare le scriventi OO.SS. hanno sottolineato che l’incontro doveva riguardare anche lo straordinario, per il quale, analogamente agli istituti del cambio turno e della reperibilità, è previsto identico incontro annuale per la definizione dei criteri di ripartizione. È stato precisato che i diversi istituti contrattuali per i quali è previsto l’incontro annuale debbono essere oggetto di un’unica riunione, tenuto conto che tra gli stessi vi è una stretta correlazione e la decisione su uno degli istituti non può prescindere dagli altri. È stato, pertanto, richiesto che il prossimo incontro riguardi i 3 istituti contrattuali (cambio turno – reperibilità – straordinario) per i quali l’A.N.Q. ha previsto l’incontro annuale per la definizione dei criteri di ripartizione. Nel merito dell’incontro, le scriventi OO.SS. hanno evidenziato, alla luce della filosofia concertativa introdotta con il nuovo A.N.Q., che l’individuazione dei criteri non può prescindere dalla conoscenza dei dati e degli elementi necessari per un approfondimento ed un’analisi precisa e dettagliata dei 3 diversi istituti contrattuali. È stato, quindi, chiesto all’Amministrazione di fornire, prima del prossimo incontro, i dati relativi agli Uffici sede di contrattazione decentrata e specificatamente la dotazione organica prevista ed effettiva ed il numero di reperibilità, cambi turno e monte ore straordinario degli ultimi anni. Ciò, al fine di poter meglio definire le carenze di organico e le diverse esigenze degli Uffici, compresi quelli periferici, elementi necessari per individuare i criteri di ripartizione dei cambi turno, della reperibilità e dello straordinario. Il prossimo incontro è stato fissato per il giorno 24 giugno alle ore 10,00.