Il malcontento del personale, delle donne e degli uomini che vestono la divisa della Polizia di Stato e che ogni giorno sono in trincea, è grande. Il Sindacato Autonomo di Polizia, che è nato per essere un sindacato davvero autonomo e soprattutto per tutelare realmente i colleghi, è fin troppo consapevole di questa insoddisfazione che, talvolta, si riversa anche sul Sindacato stesso, inteso nella sua generalità.

Forse non tutti sanno che la parola "sindacato" deriva dal greco "sin" (insieme) e "diké" (giustizia). Insieme per la Giustizia.

Una definizione bellissima, sulla quale tutti dovremmo meditare.

Così come è importante meditare sul fatto che il nostro Comparto attraversa un momento delicato e fondamentale.

Un momento nel quale dobbiamo essere tutti uniti, dando forza al Sindacato – in particolare al sindacato autonomo – perché la situazione che stiamo vivendo origina dalle mancate promesse del Governo e non certo dall’atteggiamento di chi è sceso in piazza portando 40.000 persone, combatte quotidianamente a livello nazionale come in periferia per i diritti del personale, è impegnato su vari fronti per ottenere quel che fino ad oggi ci è stato negato. Come abbiamo già evidenziato nelle settimane scorse, l’Esecutivo ha dimostrato – fino ad oggi – di non saper tenere fede agli impegni più volte presi e ribaditi, anche nelle sedi ufficiali.

Una situazione che mai si era verificata nella storia della Polizia di Stato, almeno dal 1981 ad oggi, con due Contratti ormai scaduti, un Riordino che pare non vedere mai la luce e una Previdenza complementare che stenta a partire, con enormi rischi per i colleghi più giovani che andranno in pensione col sistema misto/contribu-tivo.

E’ legittimo criticare i sindacati, SAP compreso, perché attraverso i rilievi e le analisi dei colleghi è possibile migliorare la nostra azione.

Ma non dobbiamo cadere nella trappola di chi, dopo aver vinto le elezioni puntando sulla sicurezza, adesso vorrebbe soltanto godersi i successi contro la criminalità, frutto esclusivo del sacrificio e della professionalità dei poliziotti, facendo quasi ricadere sul Sindacato la responsabilità dei problemi della nostra Amministrazione e dei disagi degli operatori.

A questo gioco noi non ci stiamo. Il tempo delle scelte sta scadendo. Pertanto, se non ci saranno risultati e quindi fallirà la via del dialogo, si procederà con nuovi percorsi di mobilitazione.

L'incontro si è tenuto nella giornata del 6 maggio.

Erano presenti per l'Amministrazione il Direttore del Servizio, Dr. Sgalla, ed il Vice Direttore dell'Ufficio per le Relazioni Sindacali, Dr. Cortis.

La delegazione del SAP era composta dal Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi e dal Segretario Nazionale Michele Dressadore.

In tal ambito il SAP, ascoltate le precise delucidazioni addotte nel merito dal Direttore

del Servizio, ha ribadito il proprio parere favorevole - già in precedenza formulato per iscritto - circa gli effetti del provvedimento che, nel suo articolato, prevede il passaggio delle competenze operative di tali Reparti dai Compartimenti alle Sezioni della Polizia Stradale, con le medesime attribuzioni organiche, logistiche ed economiche (dotazione di straordinario per specifici compiti), già assegnate in precedenza.

A tal proposito, il SAP ha motivato la propria approvazione ritenendo il coinvolgimento delle Sezioni più appropriato per le peculiarità funzionali dei Reparti d'intervento, restituendo ai Compartimenti le finalità di coordinamento ed indirizzo strategico delle risorse complessive, più consone alla loro istituzione.

Infine, il SAP si è augurato - e vigilerà per questo - un preciso e continuato impegno da parte dell'Amministrazione, nei confronti di tutto il personale interessato, affinché attraverso migliorie nel bagaglio di conoscenze pratiche e teoriche, si accresca il livello di sicurezza e si offra un servizio sempre più professionale ai cittadini.on delle chiacchiere!

Il Dipartimento era rappresentato dal Direttore dei Reparti Speciali, dott. Rosario Rossetti, e dal Vice Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, dott. Paolo Cortis.

Presente anche il Dirigente del Reparto Mobile di Bari, dott. Giuseppe Beatrice.

Il SAP ha posto sul tappeto una serie di importanti questioni che riguardano, in particolar modo, la gestione del personale. Colleghi che, come è noto, svolgono quotidianamente servizi gravosi e delicati, con grande professionalità e sacrificio personale, spesso senza orari e impiegati frequentemente nei giorni festivi. E proprio su un impiego migliore degli uomini, che valorizzi tutti e non crei disomogeneità o penalizzazioni, si è incentrata la richiesta del Sindacato Autonomo di Polizia.

E’ stata posta attenzione sul cosiddetto "indice di performance" adottato dalla Dirigenza del Reparto Mobile di Bari, che a nostro avviso deve essere applicato in maniera più omogenea, senza creare disuguaglianze, soprattutto dal punto di vista economico (in considerazione dell’impiego in alcune particolari tipologie di servizio).

Inoltre, il SAP ha insistito sulla necessità di effettuare i previsti briefing e debriefing operativi per i Responsabili dei contingenti, in modo da mettere concretamente in campo quei principi di condivisione e trasparenza previsti dalle attuali disposizioni.

Infine, è stata anche chiesta una corretta applicazione del dPR 737/81 (disciplina).

Le richieste che il SAP ha posto con forza sono state recepite dal Dipartimento e dalla Dirigenza del Reparto Mobile di Bari.

Vigileremo ovviamente, attraverso la nostra Segreteria di Bari, sul rispetto degli impegni presi.