Roma, 24 agosto 2009

La sicurezza non si fa con i fichi secchi!

2.000 km a bordo di una vecchia Fiat Marea (con oltre 150.000 km di "anzianità") per trasportare uno straniero da identificare. Due poliziotti in forza alla Questura di Genova, nei caldi giorni di ferragosto, si sono sobbarcati questa incombenza perché il Centro di identificazione ed espulsione disponibile più "vicino" si è rivelato essere quello di Bari, visto che in tutto il centro nord non c’era quel giorno un solo posto libero, neppure a Torino o a Milano. Un caso non isolato, come sappiamo, ma che rischia di diventare frequente, soprattutto dopo le novità introdotte nel testo unico in materia di immigrazione a seguito dell’entrata in vigore della Legge 94/2009. Per questo, il Sindacato Autonomo di Polizia ha subito interessato il Dipartimento affinché sia emanata una specifica circolare che precisi termini, modalità e limiti di questi "accompagnamenti". E anche il primo quotidiano economico nazionale, il Sole 24 Ore, ha ripreso la denuncia del Sap con un bell’articolo pubblicato il 21 agosto che è disponibile sul nostro sito internet nazionale. Al fondo del problema c’è, però, la volontà politica, ci sono scelte che riguardano la sicurezza dei cittadini, ma non la sicurezza degli operatori di Polizia e delle Forze dell’Ordine. L’istituzione di nuovi reati e l’inasprimento delle sanzioni – anche se viene lasciato irrisolto il nodo della certezza dell’esecuzione della pena, più volte sollecitato anche dal Capo della Polizia – non può non trovare d’accordo chi si preoccupa della sicurezza dei cittadini e chi è convinto che questo Paese possa tornare a crescere solo dopo una buona iniezione di senso della legalità. Ma le nozze non si fanno con i fichi secchi. E neppure la sicurezza.

Se non si affrontano, concretamente ed economicamente, i nodi che riguardano gli organici (carenti nella maggior parte dei nostri uffici), i mezzi (un terzo delle autovetture in costante manutenzione e molti veicoli in circolazione sono ormai vecchissimi) e le strutture (spesso inadeguate), rischiamo di far saltare un "sistema" che non può certo reggersi sulle "passeggiate" di militari e ronde. Con l’introduzione del reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, senza contare la sanatoria relativa a colf e badanti, gli Uffici Immigrazione delle Questure, già oberati di lavoro, potrebbero andare al collasso. L’esempio citato degli "accompagnamenti" è solo la punta di un iceberg. Pensiamo, infatti, al mare di carte in arrivo per via delle pratiche di regolarizzazione degli stranieri che lavorano nelle nostre case e si prendono cura dei nostri nonni: le stime prudenziali parlano di oltre 500.000 richieste, da qui alla fine di settembre.

E’ urgente, pertanto, rinforzare gli organici delle Questure e questo non deve avvenire solo con soluzioni emergenziali, ad esempio con aggregazioni temporanee, ma con l’invio di personale assegnato a domanda e con i colleghi in uscita dai nuovi corsi, così da rimettere subito in moto anche la macchina dei trasferimenti, soprattutto per quel che riguarda gli Agenti e gli Assistenti, ferma ormai da troppo tempo. Continuiamo per altro a ritenere indispensabile l’assunzione di nuovi colleghi, attingendo a Vfp/Vfb ma anche – in prospettiva – col bando di nuovi concorsi pubblici. Ma altrettanto urgente è mettere a disposizione nuove autovetture da destinare ai vari servizi, perché ormai in molti uffici la coperta è così corta che non si possono disporre impieghi perché non ci sono macchine. E non dimentichiamo le strutture: in alcune Questure i locali per trattenere i fermati, tanto per fare un esempio, sono così inidonei da mettere a repentaglio la sicurezza stessa dei colleghi e anche dei cittadini che si trovano a frequentare gli uffici.

Molti operatori di Polizia sono stanchi di questa situazione e in qualche caso si sta creando una sorta di disaffezione nei confronti del sindacato, inteso nel suo complesso, perché si pensa che non si faccia tutto il dovuto per i diritti e le prerogative del personale, troppo spesso disattesi. La verità, cari colleghi, è un’altra: i piccoli, grandi risultati ottenuti sino ad oggi non ci sarebbero stati senza il sindacato, senza il Sap in particolare. E, da questo punto di vista, anche l’Amministrazione ha dimostrato di avere una certa sensibilità nei confronti del personale.

Il problema vero, come abbiamo accennato, è legato alla volontà politica, ad una classe di governanti che ha vinto le elezioni puntando sulla sicurezza, ma che non investe sugli operatori che FANNO davvero la sicurezza. La nostra azione di denuncia e di sollecito è forte e quotidiana, in periferia come al centro. E’ giunta l’ora, adesso, delle risposte concrete. Altrimenti, il sindacato autonomo non lascerà nulla d’intentato per invertire una situazione che ormai, da molti punti di vista, è giunta al limite. Orgogliosi di essere SAP!

Concorso interno per 116 posti da V. Sovrintendente

E' stato indetto il previsto concorso interno, per titoli ed esame scritto, per 116 Vice Sovrintendenti riservato agli Agenti e agli Assistenti con almeno 4 anni di servizio effettivo al 31 dicembre 2002.

La circolare contenente il bando e tutte le notizie sono presenti nell’area riservata del sito internet www.sap-nazionale.org e a disposizione delle Segreterie Regionali e Provinciali alle quali e' possibile rivolgersi per ulteriori informazioni.

Abruzzo, richiesta SAP sul contributo al personale

Con riferimento alla situazione emergenziale in atto presso il capoluogo abruzzese, determinata dal tragico terremoto del 6 aprile scorso, il SAP ha chiesto al Dipartimento di valutare l’opportunità di corrispondere il contributo di mille euro, già assegnato ai dipendenti residenti nei Comuni interessati dal sisma, anche a tutto quel personale che, pur essendo residente in una località diversa, di fatto lavora e opera stabilmente presso la Questura de L’Aquila. Tale richiesta muove i passi dalla considerazione che questi colleghi, al pari di coloro che hanno beneficiato del contributo, vivono completamente il disagio connesso ai noti e tristi fatti sismici, quali l’utilizzo parziale dei mezzi pubblici, l’impossibilità di fruire della mensa di servizio, il divieto di servirsi delle mense delle tendopoli, l’inadeguata sistemazione logistica degli Uffici di Polizia e di tutto quanto a ciò connesso.

Ne consegue una sostanziale identità di condizioni che giustifica, in ossequio a precetti di rilievo costituzionale, una necessaria uguaglianza di trattamento. Da qui la nostra istanza al Ministero, unita alla richiesta di trasmettere al più presto un dettagliato elenco dei criteri applicati ai fini dell’individuazione del beneficio economico in questione.

Arriva la tessera del tifoso: la nostra posizione

L’istituzione della "tessera del tifoso" e la ferma posizione del ministro Maroni in merito all’applicazione della nuova normativa, rappresentano ad avviso del Sap – le cui dichiarazioni sono state riprese da giornali nazionali e sportivi - un passo importante per garantire maggiore sicurezza negli stadi e per tenere lontani teppisti e delinquenti travestiti da tifosi.

La normativa in questione non risolve le problematiche legate ai delicati servizi di ordine pubblico, ma certamente – unitamente all’utilizzo già in atto degli steward – si sta andando in una direzione da sempre auspicata dal nostro sindacato: corresponsabilizzare le società di calcio e anche i tifosi, che - nella stragrande maggioranza dei casi - sono persone perbene e che nulla hanno a che fare con certe frange che non a caso vedono come il fumo negli occhi una normativa che penalizza chi commette reati e violenze.

E’ positivo che squadre importanti come Juventus, Inter e Milan – che rappresentano una larga fetta di appassionati – abbiano deciso di aderire subito al progetto. Un segno, forse, che qualcosa nel calcio sta cambiando. Anche se la strada è ancora lunga da percorrere!

Asili nido, in scadenza i termini per il rimborso rette

Ricordiamo a tutti i colleghi interessati che l’istanza per richiedere il rimborso delle rette per gli asili nido, anno solare 2009 (1° gennaio – 31 dicembre), va presentata agli Uffici amministrativo – contabili di riferimento entro il prossimo 4 settembre.

Si precisa che, ai sensi della circolare datata 20 luglio e reperibile nell’archivio "news" del nostro sito, le spese dovranno riferirsi esclusivamente a quelle sostenute per la frequenza degli asili nido sia pubblici che privati con esclusione di qualsiasi onere finanziario accessorio (spese di iscrizione, di trasporto, di riscaldamento etc).

Soprattutto, contrariamente allo scorso anno, il rimborso viene assicurato fino al termine del terzo anno di frequenza dell’asilo e non più solo fino al compimento del terzo anno di età del bimbo.