Roma, 3 agosto 2009
Accordo Nazionale Quadro: è fatta
I
l via libera al nuovo Accordo Nazionale Quadro, atteso da quasi dieci anni, segna una svolta importante per le relazioni sindacali e soprattutto per la tutela del personale della Polizia di Stato. E tutta la struttura nazionale del Sap, a partire dal Segretario Generale Nicola Tanzi, intende ringraziare il Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi per l’impegno, la professionalità e il sacrificio con cui ha seguito e guidato, per conto della nostra organizzazione, questa lunga trattativa per il nuovo ANQ. Nel comunicato congiunto e condiviso con le altre organizzazioni sindacali firmatarie dell’intesa, che pubblichiamo in questo Flash, sono elencate tutte le principali novità. Novità che ci pongono significativamente ancora più avanti, per quel che riguarda la tutela dei diritti e delle prerogative legate al servizio, rispetto alle Forze Armate e anche rispetto agli altri Corpi di Polizia ad ordinamento militare. Questo vogliamo dirlo a gran voce, in un momento in cui, nel nostro Paese, c’e’ chi pensa di poter tornare indietro, proponendo un modello di sicurezza "militarizzato" che si è dimostrato fallimentare dal punto di vista dei risultati per i cittadini e soprattutto penalizzante, per il personale interessato, che vede compressi i propri diritti. Con questo non vogliamo dire che da noi tutto va bene. Anzi. Le recenti problematiche relative al mancato accredito dello stipendio di luglio (risolte grazie al nostro immediato intervento, ma intollerabili), i ritardi nel pagamento delle indennità accessorie, la necessità di avviare i tavoli per il nuovo Contratto di lavoro, l’urgenza di ottenere la presentazione un disegno di legge delega per il Riordino delle Carriere, senza contare il mancato avvio della previdenza complementare e la tutela delle nostre pensioni, confermano che c’è molto da lavorare. Ma per lottare ed ottenere conquiste e diritti non basta protestare, ma occorre avere strumenti e capacità propositiva, idee giuste e preparazione. Occorre avere la forza della propria autonomia da qualunque Governo, partito o confederazione, la forza di migliaia e migliaia di aderenti. Occorre, insomma, un sindacato davvero autonomo, autorevole e serio. Noi siamo convinti – e con noi oltre 20.000 aderenti – che il Sindacato Autonomo di Polizia rappresenti al meglio queste caratteristiche. E con questa convinzione andiamo avanti, certi di essere dalla parte giusta e, soprattutto, di combattere realmente per gli interessi dei colleghi.Orgogliosi di essere SAP!
Siglato il nuovo Accordo Nazionale Quadro: ecco le principali novità (comunicato congiunto)
Roma, 31 luglio 2009 - Dopo due anni dall’inizio delle trattative, oggi, finalmente, è stato sottoscritto il nuovo Accordo Nazionale Quadro, che innova, modifica e sostituisce il precedente, ormai superato dalle innovazioni contrattuali normative avvenute dal 2000 ad oggi.
Il nuovo Accordo Nazionale Quadro, a normativa vigente, introduce aspetti significativi e particolarmente innovativi, che delineano una nuova e diversa filosofia nelle relazioni sindacali con l’Amministrazione, al centro come in periferia.
Lo spirito del nuovo Accordo, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli, infatti è quello di fornire uno strumento che offrirà concrete opportunità di azione che consentiranno di raggiungere accordi con i sindacati per gestire in modo funzionale ed efficace le problematiche di servizio, con altrettante garanzie di rispetto delle norme e di tutela del personale.
In particolare con esso:
Cresce il ruolo del sindacato, sia a livello centrale, ma soprattutto è fortemente valorizzato il livello territoriale del sindacato;
Viene introdotto un glossario con le definizioni dei vari istituti dell’Accordo ed i relativi riferimenti normativi
Aumentano le garanzie sulle procedure di contrattazione decentrata, sia in fase di definizione che di verifica e modifica delle stesse, con un ruolo sempre maggiore delle strutture territoriali ed in particolare delle segreterie provinciali;
Vengono ridotti e semplificati tempi e procedure e vengono fissate regole più chiare e certe sulle procedure di applicazione dell’orario di lavoro previsto dallo stesso A.N.Q., con un maggiore ruolo contrattuale delle segreterie provinciali. Le modifiche agli orari di lavoro rispetto a quelli previsti negli artt. 8 e 9 del nuovo A.N.Q. dovranno necessariamente essere oggetto di accordo decentrato con le Segreterie Provinciali;
Vengono meglio specificati e dettagliati i contenuti della programmazione settimanale la quale sarà un vero atto chiaro ed uguale per tutti gli Uffici di pianificazione finalizzato a migliorare le garanzie e le certezze per gli operatori di Polizia;
Vengono fissati i criteri per l’impiego occasionale in turni continuativi del personale stabilmente inserito nei servizi non continuativi, con un ampliamento delle garanzie e dei diritti per gli operatori;
Viene stabilito che per il personale impiegato nei servizi non continuativi la programmazione del riposo settimanale deve essere effettuata e, prioritariamente, essere riferita alla giornata della domenica;
Viene meglio disciplinato l’ipotesi di orario flessibile, con la possibilità anche di anticipo dell’orario d’inizio del servizio, fissando ulteriori criteri circa le modalità applicative che aumentano le garanzie per il personale;
Vengono ampliate già nel testo le garanzie per il personale in ordine all’ipotesi del cambio turno. Inoltre i criteri saranno individuati annualmente tra l’Amministrazione e le OO.SS.;
Viene finalmente disciplinato l’istituto dell’impiego del personale che abbia compiuto 50 anni di età o 30 di servizio, i quali, a domanda, potranno essere esonerati dai turni previsti nelle fasce serali e notturne;
Viene assicurato almeno 2 volte ogni 5 settimane il riposo settimanale coincidente con la domenica per il personale dei Reparti Mobili (attualmente tale diritto era limitato ad 1 volta ogni 5 settimane);
Vengono estese le norme dell’A.N.Q. fissate per la Banda Musicale anche al personale della Fanfara della Polizia di Stato;
Viene fissata al 40% la percentuale minima di straordinario programmato (attualmente è il 20%) e sono introdotte una serie di significative diverse modalità applicative salvaguardando l’adesione volontaria all’istituto;
Viene introdotto un nuovo criterio che aumenta la garanzia per il personale impiegato in turni continuativi nel caso di programmazione del lavoro straordinario, fissando il criterio dell’esigenza di recupero delle energie psico-fisiche in relazione alla peculiarità del servizio svolto;
Viene introdotta una riunione annuale tra l’Amministrazione e le OO.SS. sui criteri di massima concernenti le modalità di ripartizione del monte-ore lavoro straordinario (attualmente la ripartizione viene decisa in maniera unilaterale da parte dell’Amministrazione), il tutto con una crescita delle garanzie per il personale;
Viene stabilito per l’istituto della reperibilità, al pari di quello dei cambi turno, una riunione annuale che individui i criteri di assegnazione delle giornate di reperibilità ed alcune significative innovazioni sulle modalità applicative dell’istituto a livello territoriale;
Cresce il ruolo delle segreterie provinciali in sede di confronto semestrale, con l’introduzione, tra l’altro, di specifici obblighi in capo all’Amministrazione in ordine alla trasparenza degli atti da mettere a disposizione delle OO.SS e ad una serie di obblighi di comunicazioni di dati su richiesta dei sindacati con cadenza mensile.;
Viene ulteriormente migliorato l’istituto della formazione e aggiornamento professionale, con l’obbligo per l’Amministrazione di assicurare l’effettiva partecipazione ai cicli formativi e con l’obbligo di recupero entro l’anno successivo nel caso di non utilizzo delle giornate destinate alla formazione;
Viene istituita, come sancito dall’ultimo contratto di lavoro (D.P.R. 51/2009), una commissione consultiva per il Fondo di Assistenza per il Personale della Polizia di Stato, avente competenza a formulare proposte e pareri in merito agli indirizzi generali del fondo stesso;
Vengono fissati alcuni criteri di idoneità degli alloggi di servizio per il personale in missione, rinviando ad una specifica commissione la formulazione delle proposte per l’individuazione degli specifici criteri;
Viene stabilito che entro 6 mesi l’Amministrazione dovrà avviare il confronto con le OO.SS. per la definizione di quanto stabilito dal D. Lgs. 81/08 in merito alla elezione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
Viene istituito un tavolo di confronto permanente tra l’Amministrazione e le OO.SS. per la risoluzione delle controversie sorte in sede centrale e periferica sull’applicazione delle materie regolate dall’A.N.Q.;
Vengono introdotte disposizioni finali circa la responsabilità da parte dei titolari degli uffici sull’attuazione dell’A.N.Q. e sull’inosservanza delle disposizioni in esso indicate che costituisce violazione contrattuale.
LE DISPOSIZIONI DEL NUOVO ACCORDO NAZIONALE QUADRO ENTRANO IN VIGORE ENTRO 60 GIORNI DALLA SOTTOSCRIZIONE.
ENTRO TALE TERMINE DOVRA’ ESSERE EMANATA LA CIRCOLARE ATTUATIVA CHE SARA’ DEFINITA E CONCORDATA TRA L’AMMINISTRAZIONE E LE OO.SS.
CON TALE CIRCOLARE SARA’ POSSIBILE CONCERTARE PREVENTIVAMENTE ANCHE EVENTUALI CHIARIMENTI ED INDIRIZZI APPLICATIVI SULLE NORME DEL NUOVO ACCORDO NAZIONALE QUADRO.
Siulp, Sap, Siap-Anfp, Silp-Cgil, Ugl-Polizia, Coisp, Consap e Uilps
Riassetto organizzativo, intervento SAP
C
on la recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del dPR 22 giugno 2009, n. 96, recante modifiche all’assetto organizzativo dell’Amministrazione di Pubblica Sicurezza, secondo quanto disposto dalla Legge 296/2006 (Finanziaria del Governo Prodi), rischiano la chiusura, come è noto, alcune strutture di Polizia.La Finanziaria 2006, infatti, attraverso il suo disegno di razionalizzazione e risparmio della spesa costringeva il Ministero dell’Interno a predisporre un complesso piano di riassetto organizzativo.
Una operazione che prevedeva la soppressione delle Direzioni Interregionali, delle Zone TLC di Trieste e Palermo, dei Centri VECA di Bologna, Bari e Palermo, dei Centri Motorizzazione - Autocentro di Bolzano, Trieste, Genova, Bologna, Pescara e Palermo.
La previsione è quella di far passare tutte le competenze agli UTLP, istituiti in via sperimentale in alcune città (sperimentazione dall’esito controverso): ma il Supporto Tecnico Logistico Decentrato, come previsto anche nel dPR che abbiamo citato, rischia di non rispondere alle esigenze di funzionalità che si propone, perché gli uffici che dovrebbero essere soppressi hanno accumulato un bagaglio di esperienze e professionalità non facilmente sostituibili. Ci sono alcuni Centri Motorizzazione, ad esempio, che gestiscono un parco veicolare di centinaia e centinaia di autovetture: come è possibile pensare di "razionalizzare" senza ridurre l’efficienza dei nostri uffici, per altro già in sofferenza proprio per quel che riguarda la manutenzione delle macchine?
E la stessa cosa possiamo affermarla per le Zone TLC coinvolte e per i Centri VECA.
Per questo, siamo intervenuti nei confronti del Dipartimento chiedendo un chiarimento urgente e ponendo con forza la necessità di salvaguardare questi fondamentali uffici di Polizia!
Zone Polizia di Frontiera e Commissariati RM
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ella giornata del 30 luglio si è svolta, al Dipartimento, un' ulteriore riunione, un esame congiunto, per la riorganizzazione degli Uffici di Polizia presso i valichi di frontiera, alla presenza del Direttore del Servizio Affari Generali Dr. Giacobbe, del Direttore del Servizio Polizia di Frontiera e dell'Immigrazione Dr. Addonizio, del Direttore del Servizio Agenti, Assistenti e Sovrintendenti Dr. Avola e del Dr. Cortis dell'Ufficio Relazioni Sindacali. La delegazione del Sap, guidata dal Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi (presente anche il consigliere regionale lombardo Antonio D’Elena in rappresentanza della Specialità), ha chiesto e ribadito la necessità di precise garanzie per il personale interessato dai provvedimenti di chiusura. Rispetto a quanto previsto dalla bozza di decreto relativa alla riorganizzazione delle Frontiere, non saranno previsti ulteriori trasferimenti relativamente agli organici individuati dal provvedimento. Questa l’assicurazione del Dipartimento al Sap che ha anche chiesto una eventuale dilazione dei tempi di chiusura degli uffici (sino a fine anno) per venire incontro alle esigenze del personale. Per quel che riguarda gli Uffici della II Zona di Polizia di Frontiera di Bolzano, subito dopo l’estate il personale interessato sarà interpellato per esprimere la propria preferenza in merito alla futura assegnazione (nell’ambito della stessa sede). Il Dipartimento ha comunicato l’intenzione di muoversi come già avvenuto in passato per gli altri Uffici di Frontiera con la Slovenia. Il Sap ha inoltre chiesto ed ottenuto massima attenzione per il personale in servizio a Chiasso, vista la necessità per questi colleghi di mantenere la residenza in territorio svizzero: per loro saranno adottate idonee soluzioni che saranno poi comunicate ai sindacati.Si è inoltre proceduto, nella stessa sede, ad un esame congiunto relativo alla bozza di decreto di chiusura dei Commissariati di Polizia di Centocelle, Fregene e Montesacro (formalmente già chiuso dal 2005), che si trovano a Roma. Il Sap ha fortemente ribadito all'Amministrazione la propria contrarietà a tale provvedimento, anche perché manca un adeguato ed analitico progetto di razionalizzazione delle risorse che non tenga conto soltanto dell' emergenza del momento, col rischio di mortificare la dignità ed il sacrificio degli operatori interessati, ma individui delle strategie organizzative in grado di assicurare piani di rimodulazione organica compatibili con le esigenze dei cittadini e della stessa per Polizia.
Questo vale per Roma come per qualsiasi altra parte del nostro territorio.
Motivo per il quale il SAP, in conclusione, ha chiesto di rivedere l'intero provvedimento di chiusura dei Commissariati della capitale. L'Amministrazione si è riservata di far conoscere a breve la sua decisione.