Roma, 20 luglio 2009
Dopo il Fondo, si chiude anche l’ANQ. Prossimo obiettivo: il Riordino delle Carriere
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bbiamo finalmente sottoscritto l’intesa relativa al Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali (2008) e presto al personale sarà corrisposto un acconto di 750 euro lordi relativo alla somma totale di 1.200 che percepiremo come indennità di valorizzazione delle funzioni di Polizia. Si tratta di un riconoscimento importante per tutti, che supera i problemi che si erano creati a causa dell’ex decreto Brunetta e che abbiamo condiviso e proposto assieme all’Amministrazione, con cui c’è stata grande comunione di intenti, e con le altre organizzazioni sindacali. Ovviamente, i cambi turno (ed in particolare il compenso di 610 euro lordi per i colleghi dei Reparti Mobili), la reperibilità e la fattispecie dei servizi resi in alta montagna continuano ad essere pagati e sono cumulabili con i 1.200 euro di cui s’accennava.Buone notizie anche per quel che riguarda l’Accordo Nazionale Quadro. Con la lettura articolo per articolo e la verifica del testo concordato, si è conclusa al Dipartimento, nella giornata di giovedì 16 luglio, la lunga fase di stesura del nuovo Anq. A partire da mercoledì prossimo, 22 luglio, sarà avviato un breve confronto tra Amministrazione e sindacati per definire l'interpretazione autentica dell'articolato di cui s'e' detto. La firma ufficiale è prevista per la giornata del 31 luglio.
Il prossimo obiettivo, come abbiamo detto e scritto più volte, resta quello del Riordino delle Carriere, con la presentazione del disegno di legge delega. Le proposte del nostro sindacato sono note e le abbiamo riassunte nello scorso numero di questo Flash. Resta da aggiungere una considerazione, importante, per i Ruoli Tecnici. Questi colleghi, spesso, sono stati penalizzati. E, pertanto, nell’ambito della prossima Riforma, occorrerà tenere in grande considerazione la loro posizione, il loro ruolo, il loro status. Senza trattarli come una "riserva indiana", ma semplicemente per quello che sono: cioè colleghi. A tutti gli effetti! E restando in tema di Ruoli Tecnici, dobbiamo ricordare che abbiamo chiesto da tempo un incontro urgente al Dipartimento per quel che riguarda la questione del concorso a 1.122 Vice Revisori e del nuovo decreto di rettifica della graduatoria dei vincitori. Ulteriori novità attraverso il nostro sito internet www.sap-nazionale.org e su questo Flash.
Le dolenti note, purtroppo, non mancano. E il Governo, ancora una volta, ha avuto poco rispetto per le donne e per gli uomini del Comparto Sicurezza e Difesa, con la mancata convocazione "preventiva" dei sindacati di Polizia e dei Cocer per la presentazione del Dpef. Un maldestro tentativo di alcuni ambienti militari ha "ottenuto" una convocazione che non serviva più a nulla, visto che i giochi erano fatti e che il Consiglio dei Ministri aveva approvato il Documento di programmazione economico – finanziaria.
Il comunicato congiunto che pubblichiamo di seguito è eloquente e non ha bisogno di ulteriori commenti.
Il Sap fatica ogni giorno di più per portare a casa risultati importanti per i colleghi.
Alla fine la determinazione e la tenacia vengono premiati, come nel caso del Fondo e dell’Anq, ma c’è la necessità di remare – tutti! – dalla stessa parte.
E questo vogliamo dirlo con forza al Governo!
Alla mancata convocazione per il Dpef, infatti, fa seguito un’assenza che comincia a pesare per quel che riguarda l’avvio del ‘nuovo’ Contratto, scaduto da un anno e mezzo.
Noi vogliamo e pretendiamo fatti.
E, come è nel nostro Dna di sindacato AUTONOMO per davvero e non con le chiacchiere, non faremo sconti a nessuno…
Orgogliosi di essere SAP!
Fondo, ecco tutte le novità
Ecco, in sintesi, le principali novità previste dall’accordo sul Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali (2008).
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e fattispecie previste dall’intesa sono quattro: reperibilità, cambio turno, indennità di valorizzazione funzioni di Polizia e servizi resi in alta montagna. Per queste tipologie sono corrisposti 17,50 euro per ciascun turno di reperibilità, 8,70 euro per ogni cambio turno, 1.200 (milleduecento) euro annui lordi per l’indennità di valorizzazione funzioni Polizia e 6,40 euro per ciascun servizio reso in alta montagna.I 1.200 euro saranno corrisposti presto, a titolo di acconto, nella misura di 750 euro. La parte residua, 450 euro, sarà pagata al momento della disponibilità delle somme previste per il Fondo. I compensi relativi alle varie fattispecie sono ovviamente cumulabili. Eventuali risorse residue saranno destinate ad una integrazione del compenso erogato per l’indennità di valorizzazione funzioni Polizia. Per ciò che concerne il cambio turno, al personale in forza presso i Reparti Mobili ed effettivamente impiegato negli stessi compete un compenso lordo annuo pari a 610 euro.
Con riferimento alla nuova indennità di valorizzazione funzioni Polizia, il compenso annuo è attribuito al dipendente in ragione delle funzioni di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria, con esclusione dei periodi di applicazione dei seguenti istituti: sospensione senza assegni per detenzione, aspettativa per dottorato di ricerca, aspettativa senza assegni (compreso quella sindacale senza retribuzione), aspettativa per mandato amministrativo, aspettativa per mandato parlamentare nazionale, aspettativa per mandato assemblea regionale, aspettativa per mandato parlamentare europeo, aspettativa per mandato amministrativo (art. 86 d.l.vo 267/100), assenza dal servizio senza giustificato motivo0, congedo straordinario per gravi motivi senza assegni, fuori ruolo e comando presso amministrazioni pubbliche o enti pubblici.
Dpef, comunicato congiunto
"Sicurezza – Dpef: ennesimo inganno del Governo al personale del Comparto Sicurezza e Difesa"
Roma, 15 luglio 2009
- Questa mattina a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri ha approvato il D.P.E.F. senza alcun confronto preventivo con i rappresentanti del personale del Comparto Sicurezza e Difesa, dimostrando, ancora una volta, assoluto disinteresse verso gli uomini e le donne che operano in questo importante e delicato settore lavorativo. La decisione assunta, per le modalità ed i tempi in cui si è sviluppata, non può che essere interpretata come un chiaro ed inequivocabile atto politico di estrema gravità, che non può essere ascritto in alcun modo ad un mero "incidente" ma come conseguenza diretta di una presa di distanze dal personale delle forze di polizia. La mancata convocazione preventiva a Palazzo Chigi dei rappresentanti delle forze di polizia, costituisce peraltro una palese violazione di una specifica norma del D.Lgs nr.195/95 che impegna il Governo alla convocazione per un preventivo incontro con le parti sociali prima della presentazione ed approvazione del DPEF. Il tentativo maldestro posto in essere dal Governo su precisa sollecitazione di ambienti militari di convocare le rappresentanze del personale dopo l’approvazione del DPEF da parte del Consiglio dei Ministri, costituisce un ulteriore sgarbo istituzionale ed un rimedio peggiore del male in quanto, oltre a non essere rispettoso delle norme, offende anche la dignità degli operatori della sicurezza e non è rispettoso del ruolo di rappresentanza del personale. Molti ed eminenti rappresentanti del Governo, anche in occasione di recenti ed importanti eventi internazionali, non hanno lesinato dichiarazioni alla stampa per lodare l’operato degli appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate, ma una volta spente le luci dei riflettori, la realtà dimostra la mancanza di volontà di avere un confronto con i sindacati di polizia in un momento così importante e decisivo come la fase di predisposizione del DPEF con la programmazione e previsione degli stanziamenti economici per l’anno successivo. Ancora una volta gli uomini e le donne delle forze di polizia sono stati ingannati da chi ha sempre verbalmente dichiarato vicinanza, attenzione e sensibilità verso questo mondo. Dopo l’approvazione della manovra finanziaria triennale dello scorso anno dove sono stati effettuati consistenti tagli di risorse economiche sulla sicurezza, si era creduto alle promesse fatte dal Ministro della Funzione Pubblica che, a nome del Governo, aveva invitato i rappresentanti sindacali ad avere pazienza in quanto "dopo la somministrazione delle necessarie medicine e degli antibiotici per curare il bilancio dello Stato" con la Finanziaria di quest’anno l’Esecutivo avrebbe somministrato al Comparto Sicurezza e Difesa "le vitamine". Dobbiamo rilevare un’incomprensibile atteggiamento di ostilità da parte del Governo nei confronti degli operatori del mondo della scurezza. Per queste ragioni le scriventi organizzazioni sindacali che rappresentano il 100% degli uomini e le donne della Polizia di Stato, con una scelta politica coerente alle azioni poste in essere dall’Esecutivo, hanno deciso di non partecipare alla riunione convocata a Palazzo Chigi dopo l’approvazione del DPEF ed annunciano azioni di formale protesta manifestando in ogni luogo ed in ogni forma, nel pieno rispetto delle leggi del Paese, il loro dissenso e denunciando all’opinione pubblica il mancato rispetto degli impegni assunti ed il clima di diffuso malessere che aumenta sempre più tra il personale e la mancanza di risorse per realizzare una vera e concreta politica della sicurezza capace di dare risposte alle crescenti esigenze dei cittadini.Siulp, Sap, Siap-Anfp, Silp-Cgil, Ugl-Polizia, Coisp, Consap e Uilps
Assegno di funzione e "demerito"
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on la coda contrattuale siglata il 18 dicembre scorso, la disciplina dell’assegno di funzione ha incontrato alcune importanti e sostanziali modifiche in merito al tempo occorrente ai fini della sua corresponsione: 27 anni di servizio anziché 29, con l’aggiunta di un terzo "scalino" corrispondente ai 32 anni di servizio. E’ di solare evidenza che si tratta di un istituto che trova la sua ratio nel riconoscimento del "merito" di aver prestato e di prestare servizio nelle Forze di Polizia e nelle Forze Armate per un lungo tempo, pari alla vita lavorativa di ciascuno degli appartenenti.Attualmente, difatti, l’assegno di funzione viene percepito dagli aventi diritto dopo 17, 27 e 32 anni di servizio. E’, dunque, il decorso del tempo il presupposto del riconoscimento del beneficio. Non può sfuggire, tuttavia, che l’art. 2 del dPR 348/2003 richiede, ai fini della corresponsione dell’assegno di funzione, che la prescritta anzianità sia il risultato del "servizio comunque prestato senza demerito nelle Forze di polizia e nelle Forze armate".
A tal proposito, il SAP ha notato un’interpretazione dell’espressione "senza demerito" apertamente confliggente con la ratio dell’istituto in parola, posto che l’ultima circolare ministeriale in materia (n.333.A/9807.B.6 del 1.3.04) risolve il "demerito", tra l’altro, nell’attribuzione, in sede di rapporto informativo, di un giudizio complessivo inferiore a "buono" nonché nella sanzione disciplinare della sospensione dal servizio. Si tratta, a nostro parere, di un orientamento che, oltre a non aderire alla ratio e ai criteri ispiratori dell’istituto dell’assegno di funzione, è fortemente penalizzante per il personale, il quale si trova esposto – suo malgrado – ad un’interruzione della prescritta anzianità di servizio a causa, ad esempio, di un rapporto informativo - peraltro redatto in assenza di contraddittorio se non nella fase dell’eventuale impugnazione - assegnato con un punteggio inferiore a "buono".
Si evidenzia che il rapporto informativo è, per definizione, un atto interno di valutazione del personale che non può incidere, per sua natura, sulla posizione economica del dipendente. Tra l’altro, nessuna fonte normativa annovera il rapporto informativo e la valutazione ivi riportata tra gli indici del "demerito" nel servizio ai fini della corresponsione dell’assegno di funzione. Il SAP, pertanto, ritenendo, oltre che giuridicamente infondata, palesemente ingiusta ed iniqua l’interpretazione che l’Amministrazione ha fornito del concetto di "demerito nel servizio", ha chiesto una convocazione della Commissione Paritetica di cui all’art. 29 del dPR 164/2002, al fine di addivenire alla risoluzione del conflitto in materia di assegno di funzione e dei relativi criteri applicativi.
Straordinari, "compensativi" e pensionabilità
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om’è noto, la Riforma Dini (l. 335/95) ha reso pensionabile il trattamento economico accessorio nella misura in cui supera il 18% del figurativo dello stipendio.Si precisa che ciò vale per coloro che alla data del 31.12.92 non avevano raggiunto i 30 anni di servizio, ovvero per la totalità del personale della Polizia di Stato attualmente in servizio.
Al fine di meglio comprendere come funziona la pensionabilità dei compensi accessori e in che misura è possibile fruirne, sarà opportuno prendere un importo standard e immaginario a modello stipendiale. Si prenda così ad esempio il dipendente che percepisce a titolo di stipendio e di Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA) euro 10.000,00 annui e a titolo di compensi accessori euro 2.000,00 annui. In questo caso, il 18% figurativo dello stipendio è pari euro 1.800,00; ciò significa che sarà pensionabile, oltre al 18% (1.800,00 euro), anche la parte che supera tale 18% nell’ambito dell’importo del trattamento economico accessorio reso, vale a dire euro 200,00. Il suddetto raffronto viene anche effettuato dai competenti Uffici in sede di conguaglio annuale ai fini della determinazione dell’eventuale contribuzione dovuta.
Per quanto detto, allorquando le ore di lavoro straordinario effettuate dal personale vengono convertite in recuperi riposo compensativi si concretizza anche una penalizzazione sul trattamento di quiescenza.
In tal caso, difatti, si ottiene un depauperamento dei compensi accessori effettuati, sicché si riduce l’importo degli emolumenti pensionabili, con un danno pensionistico non di poco conto.
Non può sfuggire, pertanto, la forte penalizzazione del personale che sempre più spesso viene letteralmente costretto a chiedere la conversione delle ore di lavoro straordinario rese in riposo compensativi, pena – causa costante insufficienza di fondi – la perdita definitiva del "già lavorato". E’ evidente tutta la necessità di porre termine a tale stato di cose che, di fatto, si risolve in una frustrazione dei diritti pensionistici del personale della Polizia di Stato.
Il SAP, pertanto, è intervenuto con forza nei confronti del Ministero.
A nostro avviso, occorre introdurre il principio in virtù del quale siano da considerarsi pensionabili allo stesso modo tutte le ore di straordinario effettuate dal personale, a prescindere dalla conversione in riposi compensativi.
Si tratta di una problematica seria e importante che continueremo a seguire con grande attenzione.
Defiscalizzazione delle competenze accessorie
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on una nota del 16 luglio del Servizio Tep e Spese Varie, il Ministero ha informato il SAP che si è provveduto a dare attuazione a quanto previsto dall’art. 4 co. 3 del decreto legge n. 185/2008 e dal Dpcm 27 febbraio 2009 relativamente alla cosiddetta "defiscalizzazione delle competenze accessorie". Conseguentemente, sul cedolino delle competenze fisse e continuative del corrente mese di luglio i colleghi potranno verificare l’avvenuta corresponsione della somma. Per il personale che non ha potuto usufruire dell’agevolazione fiscale, ad esempio coloro che non hanno percepito competenze accessorie o che hanno avuto una parziale restituzione, si procederà – scrive il Dipartimento – periodicamente ad effettuare le dovute verifiche e l’eventuale conseguente corresponsione degli importi spettanti, sempre fino a concorrenza dell’imposta dovuta sul trattamento accessorio. Tali attività si potranno protrarre fino alle operazioni di conguaglio fiscale per l’anno 2009 che si concluderanno con la mensilità di febbraio 2010.G8, straordinari in pagamento tra 10 giorni
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ome anticipato dal SAP, sono già disponibili le risorse per il pagamento delle ore di straordinario effettuate dai colleghi nell'ambito dei servizi per il Vertice G8 e sono stati accreditati i relativi appostamenti. Il SAP ha appreso, inoltre, che tra una decina di giorni le spettanze in questione saranno corrisposte al personale.Indennità autostradale
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'indennità autostradale relativa ai servizi svolti dai colleghi della Specialità nel IV trimestre 2007 e nel I trimestre 2008 sarà presto corrisposta agli interessati. Il Sap, che nelle scorse settimane aveva sollecitato con forza il pagamento delle spettanze, il cui arretrato è diventato insostenibile, ha ricevuto una conferma scritta dal Dipartimento, disponibile sul nostro sito.Attendiamo adesso ulteriori sviluppi per chiudere al più presto almeno la partita relativa a tutto il 2008.
Banca dati Dna, una nostra storica rivendicazione
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ulla Gazzetta Ufficiale n. 160 del 13-7-2009 - Suppl. Ordinario n. 108 - è stata pubblicata la Legge 30 giugno 2009, n. 85, concernente l'adesione della Repubblica italiana al Trattato concluso il 27 maggio 2005 tra il Regno del Belgio, la Repubblica federale di Germania, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, il Granducato di Lussemburgo, il Regno dei Paesi Bassi e la Repubblica d'Austria, relativo all'approfondimento della cooperazione transfrontaliera, in particolare allo scopo di contrastare il terrorismo, la criminalità transfrontaliera e la migrazione illegale (Trattato di Prum). Istituzione della Banca Dati Nazionale del DNA e del laboratorio centrale per la banca dati nazionale del Dna. Delega al Governo per l'istituzione dei ruoli tecnici del Corpo di polizia penitenziaria. Modifiche al codice di procedura penale in materia di accertamenti tecnici idonei ad incidere sulla libertà personale.Si tratta di una importante battaglia portata avanti da anni dal nostro sindacato, che aveva sollecitato anche la presentazione di iniziative di legge ad hoc. Sul nostro sito tutta la documentazione relativa alle nostre rivendicazioni (area news).
Come sempre fatti e non chiacchiere!
Caso "Sandri", la posizione del SAP
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opo la sentenza di primo grado che ha condannato per omicidio colposo il collega Luigi Spaccarotella, il SAP è intervenuto - con cautela e moderazione - su giornali e radio, esprimendo con chiarezza la propria posizione attraverso alcune dichiarazioni del Segretario Generale, Nicola Tanzi. Partendo dall’idea che le sentenze della magistratura vanno sempre rispettate e che da parte del sindacato autonomo c’e’ la massima comprensione umana possibile per i parenti del giovane Sandri, riteniamo però che la decisione di primo grado, con la condanna per omicidio colposo, vada nella giusta direzione. In ogni caso, per quel che riguarda i provvedimenti disciplinari a carico del collega Spaccarotella, di cui tanto s’è parlato, ci corre l’obbligo di ricordare che il reato per cui è stato provvisoriamente condannato non prevede l’obbligo della destituzione dal servizio, ma si valuta situazione per situazione. Questo caso, così come altri che hanno visto implicati appartenenti alle Forze dell’Ordine, pone con forza ancora una volta la necessità di forme di tutela reali e concrete per gli operatori di Polizia che si trovano coinvolti in procedimenti penali per fatti avvenuti nell’adempimento del proprio dovere.Il tema delle garanzie funzionali, che non significa immunità, è e dev’essere al centro dell’agenda politica del Governo, con le opportune modifiche da apportare al codice di procedura penale.
Borsellino e i colleghi uccisi 17 anni fa, noi non dimentichiamo!
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ono trascorsi diciassette anni da quel terribile 19 luglio 1992, quando - dopo circa due mesi dall'attentato di Capaci - un'altra vigliacca strage uccise in via D'Amelio a Palermo il Giudice Paolo Borsellino e gli Agenti della scorta. Vogliamo ricordare questi nostri colleghi nel dettaglio, prendendo spunto dal sito web della Polizia:Agostino Catalano
, capo scorta, 43 anni. Sposato, aveva perso la moglie ed era rimasto solo con le sue due figlie.Walter Eddie Cosina
, 30 anni. Era nato in Australia. Morto durante il trasporto in ospedale. Lasciava la moglie Monica.Emanuela Loi
, 24 anni, la prima donna poliziotto entrata a far parte di una squadra di agenti addetta alla protezione di obiettivi a rischio.Vincenzo Li Muli
, 22 anni. Il più giovane della pattuglia. Da tre anni nella Polizia di Stato, aveva ottenuto pochi mesi prima la nomina ad agente effettivo.Claudio Traina
, 26 anni. Arruolato in Polizia giovanissimo, dopo essere stato a Milano e Alessandria, aveva ottenuto da poco il trasferimento nella sua città: Palermo. Noi non dimentichiamo!Notizie ‘in pillole’ dal Dipartimento
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ei giorni scorsi il Dipartimento ha inviato al SAP una serie di veline relative a movimenti e trasferimenti di Ispettori, Funzionari e Dirigenti. La documentazione completa è a disposizione delle nostre Segreterie Regionali e Provinciali alle quali i colleghi possono rivolgersi per informazioni.E, sempre tramite le nostre strutture, è possibile venire a conoscenza degli esiti delle varie riunioni delle Commissioni per Ricompense, sia centrale che territoriali. Maggiori informazioni anche sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org
Ricordiamo, ancora, che sono disponibili gli esiti delle riunioni delle Commissioni per il personale del Ruolo dei Sovrintendenti e degli Assistenti/Agenti, riunitesi nella giornata del 14 luglio, che hanno esaminato positivamente migliaia e migliaia di pratiche relative agli scrutini per l’avanzamento alla qualifica di Sovrintendente, Assistente Capo e Assistente.
Infine, segnaliamo che è stata approvata, con decreto 333-B/12N.2.(08) del 10 luglio 2009, pubblicato sul Bollettino Ufficiale del 13 luglio 2009, la graduatoria di merito del concorso interno, per titoli, a 272 posti per l'accesso al corso di formazione professionale per la nomina alla qualifica di Vice Sovrintendente, indetto in data 31 ottobre 2008. La documentazione e' disponibile su Doppiavela.