Roma, 8 giugno 2009

 

Separazione del Comparto Sicurezza da quello Difesa: è questa la madre di tutte le battaglie

Le ultime scelte del Governo e una certa tendenza – neanche troppo strisciante – ad una "militarizzazione" della sicurezza, pongono oggi come non mai la necessità di una divisione del Comparto Sicurezza da quello Difesa. Una storica richiesta del sindacato autonomo (basta andare a ricercare le nostre piattaforme rivendicative degli anni ottanta) che oggi viene portata avanti da tutte le organizzazioni, unitamente alla esigenza di istituire una apposita Commissione Interni, separata dalla Commissione Affari Costituzionali di Camera e Senato, per i problemi delle Forze Polizia. I tempi sono maturi e la Consulta Sicurezza (Sap-Sappe-Sapaf) è pronta a rilanciare con forza, tra le priorità dell’agenda politica nazionale, questo fondamentale tema, legato a doppio filo con i problemi e con le scelte che attengono al nostro Comparto. E vogliamo spiegare concretamente il perché.

Questo Governo, poco più di un anno fa, ha vinto le elezioni politiche dopo una campagna elettorale puntata sulla sicurezza. Del resto, in queste ultime settimane, è sembrato di risentire più o meno gli stessi discorsi per la tornata europea ed amministrativa. Il Sap ha rivendicato e ribadito da subito la propria autonomia, impegnandosi concretamente per ottenere dal Governo in carica alcuni provvedimenti – esclusione dalle penalizzazioni stipendiali per malattia, riconoscimento giuridico della Specificità, detassazione del premio di produttività, impegno formale per il Riordino, chiusura di un buon Contratto per quel che riguarda la coda contrattuale e la parte normativa e altro – che non erano assolutamente scontati. Anzi, immediatamente abbiamo dovuto inseguire l’Esecutivo, orientato a politiche di sicurezza non in linea con le aspettative delle Forze dell’Ordine. Uno sforzo che in parte ha pagato, ma che oggi lascia sul terreno alcuni importanti nodi irrisolti, resi più ingarbugliati proprio dalla mancata divisione del Comparto Sicurezza da quello Difesa.

In primis, la questione del Riordino delle Carriere. Il Sap ha le idee chiare su questo provvedimento e l’Esecutivo, ormai da molti mesi, ha promesso pubblicamente e solennemente la presentazione di un ddl delega che poi, con i decreti delegati, dovrà essere concretamente attuato, nel giro – presumibilmente – di un anno, un anno e mezzo per quel che riguarda i primi step, a partire dalla creazione del Ruolo unico Agenti Assistenti Sovrintendenti. Di quella promessa, ad oggi, non s’è vista traccia e di questo torniamo a chiedere conto al Governo ed in primo luogo al ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta. E’ evidente che – se difficoltà esistono – si pone una questione legata all’armonizzazione dei nostri ruoli, delle nostre qualifiche, dei nostri gradi col mondo militare, con le Forze Armate, che hanno compiti, professionalità e, diciamolo francamente, impegni assolutamente diversi dai nostri.

Delicato, ma altrettanto, importante è un altro nodo: quello del Contratto. Chiusa – con fatica! – la partita della coda contrattuale e della parte normativa, i cui benefici dovrebbero vedersi già a partire dalla busta paga di giugno, resta da capire in che tempi e in che modi il Governo abbia intenzione di convocare i tavoli contrattuali per il nuovo accordo 2008 – 2009, considerando per altro che siamo ormai in ritardo di un anno e mezzo. Ma, in primo luogo, occorre comprendere quali siano le risorse a disposizione. E qui la questione della divisione del Comparto Sicurezza da quello Difesa si inserisce ancora una volta. Perché l’attuale Esecutivo, oltre ad impiegare i militari per compiti di ordine pubblico utilizzando appostamenti finanziari con i quali si sarebbero potuti assumere, già da mesi, buona parte dei Vfb idonei e dei Vfp vincitori, pare intenzionato a incrementare l’utilizzo dell’Esercito e delle Forze Armate. Se la coperta è corta, perché non si investe sul personale delle Forze dell’Ordine, sul loro Contratto, sulla Specificità, senza dimenticare i mezzi, le strutture, gli organici?

Sono le domande alle quali il Governo deve rispondere presto e bene. Entro fine mese, il Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef), sul quale sarà impostata la prossima legge Finanziaria 2010, fornirà qualche risposta più precisa. Il Sap, autonomo per davvero e non a parole, non intende tollerare oltre questa situazione di stallo, queste non scelte che incidono pesantemente sulla vita e sulla professione delle donne e degli uomini della Polizia di Stato!

Se alle promesse non seguiranno, presto, fatti veri e concreti, la scelta inevitabile sarà, ancora una volta, quella della protesta e della piazza. Contro Governi di qualsiasi colore politico abbiamo portato a manifestare, a Roma come a Milano, migliaia e migliaia di colleghi.

Una scelta che si porrà come ineludibile per il Sap e per la Consulta Sicurezza se il Governo tradirà le legittime aspettative delle Forze di Polizia.

Orgogliosi di essere SAP!

Diritto allo studio, un diritto ancora una volta negato!

La Questura di Milano continua ad applicare in maniera illegittima la normativa relativa alla fruizione del congedo straordinario per esami, nonostante una chiara disposizione ministeriale del maggio 2007, sollecitata dal SAP, che invitava l’ufficio in questione ad "uniformarsi all’orientamento del Dipartimento in materia di congedo straordinario per esami". La Segreteria Provinciale SAP di Milano ha segnalato il perdurare, nonché l’aggravarsi, dell’illegittima applicazione della normativa: la Questura si è addirittura spinta sino al punto di contattare direttamente l’Ateneo ottenendo copia del curriculum universitario del collega, in aperta violazione dei diritti personali in materia di privacy!

Inoltre, lo stesso ufficio ha arbitrariamente negato il congedo straordinario per esame ad un operatore che aveva puntualmente prodotto attestato di partecipazione all’esame, debitamente firmato dal titolare dell’insegnamento su carta intestata dell’Ateneo, avendo ritenuto tale documentazione insufficiente, sebbene sia quella prescritta dalla legge. Per questo abbiamo chiesto al Ministero di sottoporre all’esame della Commissione Paritetica di risoluzione dei conflitti, di cui all’art. 29 del dPR 164/2002, la materia del diritto allo studio, in specie l’istituto del congedo straordinario per esami.

Convenzione TIM e addebiti stipendiali

Addebiti mensili superiori anche a 2.000 euro.

A Brescia, ormai da qualche tempo, sono numerosi i colleghi che hanno problemi con il traffico effettuato attraverso la scheda Tim in convenzione e che sono sicuri di non aver effettuato un numero di telefonate così elevato da giustificare certe somme. Il problema però, come è noto, è relativo al servizio di assistenza e alla quasi impossibilità di avere un referente per verificare la situazione ed eventualmente contestare l’addebito.

Un problema che si pone su tutto il territorio italiano. Per questo il SAP è intervenuto con forza nei confronti del Dipartimento con una nota che abbiamo pubblicato sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org

Commissione Centrale per le Ricompense

La Commissione Centrale per le Ricompense, organismo del quale il SAP fa parte con il Segretario Generale Aggiunto Ernesto MORANDINI, si è riunita nella giornata del 3 giugno. E' possibile consultare i documenti relativi agli esiti della riunione, disponibili nell'area riservata del sito internet del SAP Nazionale, attraverso le nostre Segreterie Regionali e Provinciali.

Ruoli Tecnici, penalizzazioni per i collaudatori

La Segreteria Generale del SAP ha segnalato una grave discriminazione a danno del personale della Polizia di Stato appartenente al Ruolo Tecnico.

Risulta infatti che la Direzione Centrale dei Servizi Tecnico Logistici – Servizio Logistico, nel comunicare recentemente ad alcuni uffici – ad esempio, all’Autocentro di Polizia a Genova – il calendario delle lezioni e l’elenco dei partecipanti al prossimo corso per collaudatori presso l’Autocentro di Milano, abbia disposto quanto segue:

"Il corso sarà destinato alla formazione e qualificazione professionale di personale collaudatore di autoveicoli in servizio di Polizia ed è riservato – senza alcuna eccezione ammessa – ad appartenenti alla Polizia di Stato, aventi qualifica non inferiore a VICE SOVRINTENDENTE per i Ruoli del personale che espleta attività di polizia e di VICE PERITO per il personale che espleta attività tecnico scientifica".

La disposizione riportata palesa una evidente penalizzazione a danno del personale di Polizia appartenente al Ruolo Tecnico, perché viene nei fatti equiparato il Ruolo dei Sovrintendenti con quello dei Periti, che invece corrisponde – come è noto – al Ruolo degli Ispettori.

Inoltre, è da ricordare che la qualifica di COLLAUDATORE è già connaturata al Ruolo dei Periti Tecnici che appartengono alla sezione motorizzazione.

Infine, con questa incomprensibile limitazione sono esclusi dalla citata qualifica tutti i Revisori che da anni, con professionalità, svolgono funzioni di collaudatore presso i vari Reparti di Polizia.

E’ opportuna pertanto una modifica urgente delle disposizioni citate e il SAP, con una nota a firma del Segretario Generale Nicola TANZI, ha inviato un forte sollecito al Ministero.