Roma, 25 maggio 2009
23 maggio 1992: anniversario della strage di Capaci. MEMORIAL DAY SAP 2009 - "Per non dimenticare!"
Sono passati diciassette anni da quel terribile 1992, quando la mafia decise di sferrare allo Stato e ai suoi uomini migliori un attacco senza precedenti. Un attacco per uccidere e tentare di cancellare quei Poliziotti, quegli appartenenti alle Forze dell’Ordine, quei Magistrati che stavano dando da tempo un tremendo colpo alle organizzazioni criminali, soprattutto con il cosiddetto "maxiprocesso", ma non solo. Il 23 maggio di diciassette anni fa Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro saltarono per aria a Capaci assieme a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. Due mesi dopo, il 19 luglio, una Fiat 126 imbottita di esplosivo annientò le vite di Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina assieme a Paolo Borsellino. Giudici coraggiosi, Poliziotti eroi che insieme avevano inferto colpi durissimi alla mafia e che hanno per questo pagato con l’estremo sacrificio. Il Sindacato Autonomo di Polizia, sin dal 1993, commemora e ricorda ogni anno quei drammatici fatti, perché siano sempre da esempio per tutti e perché nelle nostre menti e nei nostri cuori non possa mai cancellarsi il ricordo delle donne e degli uomini in divisa che hanno perso la vita per svolgere, eroicamente (non ci stuferemo mai di ripeterlo), il proprio dovere. Il nostro Memorial Day, con il quale ricordiamo tutte le vittime della criminalità, del terrorismo e della mafia, ha avuto l’onore, negli ultimi quattro anni, del conferimento della Medaglia della Presidenza della Repubblica e nel tempo ha goduto del Patrocinio della Presidenza del Consiglio e di tantissime istituzioni nazionali e regionali. Non si tratta di stanche commemorazioni, ma di momenti sentiti che tutti noi viviamo col groppo in gola, come la cerimonia all’Altare della Patria del 21 maggio alla quale ha preso parte il Segretario Generale Nicola Tanzi e tutta la nuova Segreteria Generale; come la manifestazione alla Scuola di Caserta del 22 maggio con il Segretario Generale Aggiunto Ernesto Morandini che ha ricordato tutte le vittime del dovere, a partire da Francesco Alighieri e Gabriele Rossi; come le commemorazioni del 23 maggio a Palermo e in Sicilia dove il Sap, rappresentato dal Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi, collabora e partecipa alle iniziative della Fondazione Falcone. Tutto questo, mentre i nostri ciclisti tedofori, partiti da Aosta nei giorni scorsi, attraversano l’Italia scortati dalla Polizia Stradale per portare la Fiaccola della Legalità e della Speranza ovunque. Proprio perché ogni giorno migliaia e migliaia di Poliziotti operano al servizio dei cittadini e per garantire la sicurezza, nonostante i problemi economici e contrattuali che sono al centro della nostra azione sindacale, abbiamo il dovere di non dimenticare chi ci ha tragicamente lasciato portando la divisa della Polizia di Stato. E non dobbiamo dimenticare i parenti delle vittime, ai quali da sempre siamo vicini e che cerchiamo di far sentire parte della "nostra" famiglia. In questi giorni in cui forse troppe polemiche fuori luogo e troppi argomenti inutili attirano l’attenzione di giornali e tv, sarebbe opportuna – soprattutto da parte della classe politica, da sinistra a destra – una seria riflessione su chi ogni giorno opera, rischiando la propria vita, per la sicurezza. Abbiamo bisogno di meno chiacchiere e più fatti, soprattutto per quel che riguarda le risorse. E abbiamo bisogno di non essere ancora umiliati ed offesi, di non vedere la nostra dignità calpestata. Perché le centinaia e centinaia di colleghi che sono morti negli ultimi trent’anni a causa del terrorismo, della criminalità e della mafia non sono morti invano, ma hanno dato la vita per un mondo migliore e più sicuro, dove violenza e fanatismo ideologico non devono mai trovare posto. Un ammonimento questo sul quale forse una buona parte della nostra classe politica dovrebbe seriamente e concretamente meditare.
Per non dimenticare… (tutti gli aggiornamenti su www.pernondimenticare.cc) Orgogliosi di essere SAP!
Sospensione giorni di congedo e permessi, serve più elasticità
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on alcune circolari emanate nel corso delle ultime settimane, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha sospeso, per il personale di Polizia, la fruizione dei giorni di congedo ordinario e dei permessi a causa delle necessità di servizio relative alle elezioni amministrative ed europee, al referendum e al turno di ballottaggio, al vertice G8 de L’Aquila. E’ da aggiungere che il personale in servizio a Torino ha avuto ulteriori limitazioni legate allo svolgimento del cosiddetto "G8 Universitario" e che gli operatori in forza nella capitale sopportano in questi giorni uno sforzo importante per via del Summit internazionale dei Ministri degli Interni e della Giustizia. Pur comprendendo le importanti e urgenti necessità di servizio, la Segreteria Generale del SAP ha rappresentato al Dipartimento che migliaia e migliaia di operatori di Polizia, in tutta Italia, stanno subendo e subiranno fino a metà luglio pesanti limitazioni e penalizzazioni nella fruizione del congedo ordinario, diritto costituzionalmente garantito. Il rischio è che tale personale non possa fruire delle "ferie" neppure nelle rimanenti settimane di luglio ed agosto a causa del sovrapporsi delle richieste di congedo con gli operatori che hanno già effettuato la programmazione per i mesi estivi. Considerando che in molti uffici e reparti di Polizia sussistono croniche carenze di personale e che le circolari predisposte non lasciano margini di interpretazione ai questori e ai dirigenti, che in genere conoscono bene la situazione delle loro strutture, abbiamo chiesto al nostro Ministero di valutare l’emanazione di ulteriori, urgenti direttive che consentano alle varie Amministrazioni periferiche una gestione più elastica della sospensione dei congedi e delle ferie, al fine di evitare, il più possibile, disagi attuali e futuri agli operatori.Brunetta risponde al SAP sui Contratti, ma le parole non bastano…
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l ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha risposto alle sollecitazioni del SAP e degli altri sindacati, affermando – come riporta l’agenzia stampa che di seguito rendiamo disponibile – che la riforma della contrattazione non tocca il Comparto Sicurezza, se non per quel che riguarda l’adeguamento a tre anni della durata del Contratto. Una risposta della quale prendiamo atto, ma che dev’essere seguita da fatti concreti. Anche perché per noi anche la contrattazione triennale dev’essere oggetto di discussione. Le parole, come si sa, lasciano spesso il tempo che trovano. E d’altronde, se il SAP e tutti i sindacati di Polizia non avessero posto il problema, oggi non saremmo qui a parlare di questa questione. Per cui il nostro livello di attenzione resta alto!BRUNETTA, RIFORMA NON SI APPLICA A COMPARTO SICUREZZA
(AGI) - Roma, 16 mag. - Il decreto di riforma della p.a. non tocca il comparto sicurezza: lo chiarisce il ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta. "Le dichiarazioni di alcuni sindacati del comparto sicurezza e difesa sul decreto di riforma della pubblica amministrazione sono assolutamente prive di fondamento. Il decreto legislativo - spiega il ministro in una nota - non si applica infatti al loro comparto. L'unica norma che li riguarda e' quella dell'adeguamento a tre anni della durata del contratto di lavoro. Questi sindacati saranno comunque consultati durante l'iter di approvazione del provvedimento - conclude Brunetta - al fine di verificare la compatibilità della nuova durata dei contratti con la specificità del comparto, della quale io stesso sono stato e sono un attivo sostenitore".
(AGI) Red/Fra 161548 MAG 09
Recepimento dPR Contratto in Gazzetta Ufficiale
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l Dipartimento ha comunicato al SAP che il dPR di recepimento dell'accordo sindacale sottoscritto il 18 marzo scorso e' stato registrato dalla Corte dei Conti e sarà presumibilmente pubblicato - ci informa sempre il Ministero - nella Gazzetta Ufficiale del 25 maggio.Concorso 108 Vice Sovrintendenti, ampliamento posti
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aranno presumibilmente ampliati i posti banditi per il concorso interno a 108 posti da Vice Sovrintendente.Il SAP lo ha appreso dal Dipartimento che, ai sensi delle disposizioni previste dal decreto legislativo 53/2001, deve ricoprire i posti risultati non assegnati (circa 180) dal concorso interno per Vice Sovrintendenti riservato agli Assistenti Capo.
Polizia Stradale
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l 20 maggio, alla presenza del Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali Dr. Pazzanese, si svolto un incontro tra le OO.SS. ed il Direttore del Servizio Dr. Sgalla, nel corso del quale quest’ultimo ha annunciato sia una prima pratica attuazione del piano di rafforzamento logistico consistente in un’immissione in servizio di n. 324 autovetture con colori d’istituto e n. 25 autovetture civili, nonché il rifacimento o la definizione di diversi uffici del Settore Stradale; sia la possibilità di prevedere in via sperimentale, per motivi di carenza d’organico e per alcuni Distaccamenti equamente divisi nell’intero territorio nazionale, l’ulteriore decurtazione di turni di servizio oltre che dai quadranti notturni e serali anche per quelli del sabato pomeriggio e dell’intera domenica. In tale occasione, il Sap - rappresentato dal Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi e dai Segretari Nazionali Pier Giorgio Panzeri e Michele Dressadore, ha preso atto favorevolmente del rimpinguamento autoveicolare ed immobiliare della Specialità, dimostrandosi disponibile a valutare le ipotesi di decurtazione dei quadranti d’orario annunciati, previe intese con le strutture periferiche e nel rispetto delle norme all’uopo contenute nell’ANQ vigente. Si è quindi convenuto di prevedere ulteriori incontri di approfondimento. Il Sap ha anche fortemente ribadito la necessità di ulteriori sforzi onde salvaguardare il patrimonio professionale degli appartenenti alla Polizia Stradale. "Sap, carcere per manifestanti violenti"(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Arresto obbligatorio con obbligo della custodia cautelare in carcere per coloro che, nel corso di manifestazioni, si rendano protagonisti di scontri provocando feriti tra le forze di polizia. E' quanto chiede il Sindacato autonomo di polizia (Sap) dopo gli incidenti che si sono verificati a Torino in occasione del G8 dell'Università. 'Eravamo stati facili profeti nel prevedere quel che sarebbe successo oggi - afferma il segretario generale Nicola Tanzi - e ora facciamo fatica a spiegare ai colleghi feriti che devono continuare a tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica senza essere garantiti da norme adeguate e, soprattutto, con un riconoscimento economico legato alla specificità della professione di appena 2 euro al mese'. Perchè questo, prosegue, 'e' infatti il risultato delle risorse fino ad oggi stanziate dal governo, senza contare il mancato pagamento degli straordinari e di altre indennità legate ai servizi di ordine pubblico'. 'La solidarietà dei politici e di chi ha responsabilità di governo non ci basta - conclude Tanzi - e per questo, oltre alla richiesta di norme più severe, torniamo con forza a chiedere all'esecutivo Berlusconi uno stanziamento di risorse congruo, già quantificato dal nostro sindacato in non meno di 200 milioni, che tenga conto dei rischi e del tipo di professione che gli operatori di polizia svolgono'. (ANSA) GUI 19-MAG-09 16:18