Roma, 18 maggio 2009
Inaccettabili le proposte di modifica alla contrattazione del Comparto Sicurezza e Difesa
Il ministro Brunetta
colpisce ancora!
Il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intende modificare alcune norme relative alla contrattazione del Comparto Sicurezza e Difesa che, come abbiamo sempre sostenuto, non può essere trattato alla stessa stregua del pubblico impiego. Da questo punto di vista, il ministro rischia di ripercorrere la stessa strada sbagliata delle penalizzazioni stipendiali legate all’assenza per malattia. Penalizzazioni che poi, grazie in primo luogo all’impegno e all’azione del Sap e della Consulta Sicurezza, sono state scongiurate per le Forze dell’Ordine e le Forze Armate. La nostra Specificità, infatti, è stata pienamente riconosciuta. All’epoca, va ricordato ad onor di cronaca, il ministro Brunetta – con il quale ci siamo più volte confrontati e scontrati, anche sui giornali – si convinse delle motivazioni che erano alla base delle nostre rivendicazioni e si impegnò nei confronti del collega Tremonti per rivedere il provvedimento. Adesso, ci risiamo! Anche se stavolta la "linea dura" sembra essere quella del titolare del dicastero della ex funzione pubblica. La materia del contendere è il contratto, un tema che non può dividere, ma che invece deve unire le rappresentanze sindacali, pur nella costante diversità e autonomia che ci caratterizza rispetto agli altri. Il SAP, assieme alla Consulta Sicurezza ma anche insieme a tutte le organizzazioni di Polizia, considera inaccettabile il tentativo di Brunetta di modificare l’impianto della legge 195/95, che contiene le norme base per l’esercizio dell’azione sindacale. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha recentemente approvato uno schema di decreto legislativo che dà attuazione alla delega contenuta nella legge 15/2009 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza. Adesso dovranno essere espressi i previsti pareri da parte delle organizzazioni sindacali, del Cnel, delle competenti Commissioni parlamentari. Ma lo schema di decreto, voluto fortemente dal ministro Brunetta che ha addirittura minacciato le dimissioni se non verrà approvato nei termini da lui proposti, è stato approntato senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali e gli organismi di rappresentanza. Il ministro della pubblica amministrazione propone la durata di tre anni sia per il rinnovo della parte economica che per quella normativa. Non solo. In caso di vacanza contrattuale superiore a 60 giorni, si vorrebbe anticipare il 90 per cento delle risorse messe comunque a disposizione dal Governo. In sostanza, passati due mesi dalla scadenza del contratto, l’Esecutivo potrebbe decidere da solo quale debba essere l’aumento stipendiale, concedendone appunto il 90 per cento all’operatore di polizia senza tener conto delle esigenze del Comparto e lasciando alla contrattazione sindacale le briciole, cioè il 10 per cento. Ma la cosa più assurda – ed è qui che il ministro Brunetta sbaglia come sbagliò, poi cambiando idea, all’epoca delle penalizzazioni per malattia – è pretendere di applicare principi pensati per la contrattazione dei dipendenti statali, che come tutti sanno ha natura privatistica, al Comparto Sicurezza e Difesa, che invece ha natura di diritto di pubblico. Col risultato, tra l’altro, che il complesso sistema di valutazione previsto dallo schema di decreto legislativo mal si concilia col fatto che oltre l’80 per cento del lavoro straordinario degli operatori di Polizia è considerato "emergente", quindi obbligatorio. Questa posizione, come abbiamo detto, è condivisa da tutti i sindacati di Polizia. Qui non si tratta di giocare una partita col Governo: il Sap le proprie gare le conduce in maniera autonoma per raggiungere risultati concreti. Qui si tratta delle regole del gioco, fondamentali per giocare la partita. Ci riferiamo, ovviamente, alla contrattazione. Quindi, per restare alla metafora sportiva, tutti i giocatori devono essere uniti in questa battaglia e non a caso l’intero Comparto Sicurezza ha chiesto un incontro urgente al ministro Brunetta. Trent’anni di battaglie e conquiste sindacali, che il Sap rivendica con orgoglio visto che siamo nati alla fine degli anni settanta, non possono essere annullate dalla sera alla mattina. E su questo, cari colleghi, state pur tranquilli che saranno poste in essere tutte le azioni necessarie…
Orgogliosi di essere SAP!
Accordo Nazionale Quadro e ore di straordinario (Reparti Mobili)
R
estano davvero pochi, pochissimi nodi da sciogliere per la stesura definitiva dell’Accordo Nazionale Quadro. Nei giorni scorsi ci sono state alcune riunioni (si riprende la settimana prossima) e la delegazione del SAP, guidata dal Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi, ha posto l’accento in particolare su alcune questioni – ancora da definire – che attengono le ore di straordinario, gli alloggi di servizio in missione e i Reparti Volo. Si tratta di temi non secondari che intendiamo discutere e affrontare al meglio. Perché abbiamo atteso anni per rinnovare l’Anq – certo non per volontà del SAP! – e, ora che siamo in dirittura d’arrivo, non possiamo trascurare alcune sacrosante esigenze.Sullo straordinario, in particolare, si deve andare verso una maggiore compartecipazione del sindacato per quel che riguarda le scelte legate al cosiddetto "emergente", non solo per il "programmato".
Per quel che riguarda i Reparti Volo, è ovvio che occorre tenere conto della peculiarità di quegli uffici e su questo si dovrebbe addivenire presto ad una intesa.
Per ciò che concerne gli alloggi di servizio utilizzati dal personale in missione, è opportuno che gli standard qualitativi da garantire siano come quelli degli alberghi convenzionati.
Nell’ambito degli ultimi incontri legati alla definizione dell’Accordo Nazionale Quadro, il SAP ha inoltre chiesto spiegazioni per l’inaccettabile situazione che si è determinata nei Reparti Mobili dove, a causa della cosiddetta contabilità separata, non sono state corrisposte tutte le ore di straordinario effettuate, senza considerare poi il problema degli straordinari prestati in OP fuori sede, della stessa indennità di OP fuori sede e degli arretrati dello scorso anno. Il personale dei Reparti Mobili svolge in genere straordinario emergente e quindi la corresponsione dei pagamenti è obbligatoria. Si tratta di colleghi che – come è noto – operano spesso in condizioni difficili, con turni massacranti e non di rado fuori casa. La regolarità dei pagamenti delle prestazioni effettuate, principio che deve valere per tutti gli operatori di Polizia, è elemento irrinunciabile per chi presta servizio con sacrificio in un Reparto Mobile. Il Dipartimento ha fornito alcune rassicurazioni, ma noi vigiliamo e vigileremo quotidianamente affinché i pagamenti delle spettanze non corrisposte avvengano nel più breve tempo possibile. Per tutti i poliziotti!
Ddl sicurezza: chi pensa alle Forze di Polizia?
I
provvedimenti approvato dal Governo nell’ambito alla Camera nell’ambito del ddl sicurezza (adesso manca il via libera definitivo del Senato) non ci trovano pregiudizialmente contrari e dovremo adesso analizzare nel dettaglio i testi di legge per esprimere un parere approfondito. La nostra forte preoccupazione è legata al fatto che questi provvedimenti non sono sostenibili per le Forze di Polizia, che già sono oberate di compiti e incombenze che costringono il personale ad essere sempre più spesso impiegato in straordinario, per altro non corrisposto neppure regolarmente! Accanto al ddl sicurezza era ed è necessario approvare un provvedimento parallelo per aumentare le risorse a disposizione del Comparto: servivano e servono, come abbiamo più volte detto e richiesto, almeno 200 milioni per le la logistica, le auto, le attrezzature e 200 milioni per la Specificità. Ad oggi non c’è assolutamente niente e per questo il nuovo ddl sicurezza rischia di non rispondere alle esigenze dei cittadini. In ogni caso, tornando al merito del provvedimento, dobbiamo ricordare che ormai siamo davvero ad un passo dalla reintroduzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, fortemente voluto e spinto dal Sap (si veda la documentazione su www.sap-nazionale.org).Immigrazione, criminalità, sicurezza pubblica: sono questi i tre filoni del disegno di legge sulla sicurezza approvato dalla Camera nella giornata del 14 maggio. Ecco le principali novità del ddl sicurezza che, salvo sorprese, dovrebbe essere approvato cosi com’è anche dal Senato:
IMMIGRAZIONE - Il ddl introduce il reato di clandestinità: e' punito con un'ammenda che va dai cinquemila ai diecimila euro lo straniero che, violando la legge, "fa ingresso o si trattiene nel territorio dello stato". E' inoltre previsto il carcere per "chiunque, a titolo oneroso, al fine di trarre ingiusto profitto, da' alloggio ovvero cede, anche in locazione, un immobile ad uno straniero che sia privo di titolo di soggiorno al momento della stipula o del rinnovo del contratto di locazione, e' punito con la reclusione da sei mesi a tre anni". Obbligo di essere in regola con i documenti per accedere agli uffici pubblici.
Cie - Viene prolungata fino a 180 giorni la possibilità di trattenimento degli irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione. In caso di mancata cooperazione al rimpatrio da parte del paese terzo interessato o nel caso di ritardi per ottenere la documentazione necessaria il questore può chiedere una prima proroga di 60 giorni di questo periodo, cui se ne può aggiungere una seconda.
Fondo rimpatri - Viene istituito presso il ministero dell'Interno un fondo rimpatri per finanziare le spese per il rimpatrio degli stranieri verso i paesi di origine.
Tassa di soggiorno - La richiesta di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno e' sottoposta al versamento di un contributo il cui importo e' fissato da un minimo di 80 a un massimo di 200 euro con decreto del ministro dell'Economia di concerto con il ministro dell'Interno che stabilirà anche le modalità del versamento. Il rinnovo del permesso deve essere chiesto dallo straniero al questore della provincia in cui dimora, almeno 60 giorni prima della scadenza. Per l'acquisto della cittadinanza il contributo da versare allo Stato e' di 200 euro. Il coniuge straniero di un cittadino italiano può acquisire la cittadinanza quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio se risiede all'estero.
Accordo di integrazione - Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge vengono stabiliti con regolamento - su proposta del presidente del Consiglio e del ministro dell'Interno, di concerto con i ministri dell'Istruzione e del Welfare - i criteri e le modalità per la sottoscrizione, da parte dello straniero, contestualmente alla presentazione della domanda di rilascio del premesso di soggiorno, di un accordo di integrazione, articolato per crediti, con l'impegno a sottoscrivere specifici obiettivi di integrazione, da conseguire nel periodo di validità del permesso di soggiorno. La firma dell'accordo e' condizione necessaria per il rilascio, la perdita totale dei crediti determina la revoca del soggiorno e l'espulsione dello straniero; per integrazione si intende "quel processo finalizzato a promuovere la convivenza dei cittadini italiani e di quelli stranieri, con il reciproco impegno a partecipare alla vita economica, sociale e culturale della società" nel rispetto dei valori della Costituzione.
CRIMINALITA' - Giro di vite sul regime del carcere duro per i boss della criminalità organizzata. Il pacchetto sicurezza vincola gli imprenditori a denunciare il "pizzo", manda a casa non solo i sindaci e i consigli comunali in odor di mafia, ma anche i singoli dirigenti amministrativi, se collusi.
Obbligo denuncia pizzo - Gli imprenditori devono denunciare le richieste di pizzo che subiscono. Se non lo fanno vengono esclusi dalla possibilità di partecipare alle gare di appalto (a meno che non ricorrano le cause di esclusione di responsabilità previste dalla legge del 1981). La responsabilità dell'imprenditore omertoso "deve emergere dagli indizi a base della richiesta di rinvio a giudizio formulata nei confronti dell'imputato nei tre anni antecedenti alla pubblicazione del bando e deve esser comunicata, unitamente alle generalità del soggetto che ha omesso la predetta denuncia, dal procuratore della Repubblica procedente all'autorità" per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che deve curare la pubblicazione della comunicazione sul sito dell'osservatorio.
41 Bis - Aumenta a quattro anni la durata del carcere duro per chi e' accusato di mafia e si sposta la competenza funzionale per i ricorsi al tribunale di sorveglianza di Roma in modo da garantire omogeneità di giudizio su tutto il territorio nazionale. I detenuti sottoposti a regime speciale saranno ristretti all'interno di istituti a loro esclusivamente dedicati, per lo più sulle isole. I colloqui con i familiari saranno sempre registrati; quelli telefonici saranno possibili solo se non vi saranno colloqui personali. Saranno ridotti a tre gli incontri settimanali con i difensori e a maggiori restrizioni sarà sottoposta anche la permanenza all'aperto. Infine, viene punito con il carcere da uno a quattro anni chiunque consenta ad un detenuto sottoposto al 41 bis di comunicare con altri.
Poteri Antimafia - Il procuratore nazionale antimafia manterrà i poteri di intervento nei procedimenti, che la legge attualmente gli attribuisce. Dal ddl e' stata soppressa la norma (comma 2 articolo 2) che di fatto ne prevedeva una sorta di limitazione e che lo stesso procuratore nazionale antimafia aveva criticato durante la sua audizione in commissione giustizia.
Enti locali e infiltrazioni mafiose - A fianco alla responsabilità degli organi elettivi si introduce quella degli organi amministrativi e si stabilisce anche che con decreto del ministro dell'Interno, su proposta del prefetto, può essere sospeso dall'incarico chiunque, direttore generale, segretario comunale o provinciale, funzionario o dipendente a qualsiasi titolo dell'ente locale abbia collegamenti con la criminalità organizzata, anche quando non si proceda allo scioglimento del consiglio comunale o provinciale.
Prefetto ai cantieri - Per prevenire infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti il prefetto può disporre accessi e accertamenti nei cantieri delle imprese interessate.
Albo amministratori giudiziari - Nasce l'albo nazionale degli amministratori giudiziari per l'amministrazione dei beni sequestrati alla criminalità.
Money trasfer - Si intensificano i controlli sul trasferimento di valuta per contrastare il riciclaggio anche ai fini di finanziamento al terrorismo. Gli agenti di attività finanziaria che prestano servizi di pagamento nella forma dell'incasso e del trasferimento fondi acquisiscono e conservano per dieci anni copia del titolo di soggiorno se il soggetto che ordina l'operazione e' cittadino extracomunitario. La cancellazione dall'elenco degli agenti e' la sanzione per chi non ottempera a quest'obbligo.
SICUREZZA PUBBLICA - Il provvedimento legalizza le associazioni ormai note come "ronde", costituite da privati cittadini. Ripristina il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, punisce fino a tre anni di reclusione chi impiega minorenni nell'accattonaggio, sanziona gli imbrattatori della cosa altrui, e consente l'uso - introdotto dal Senato - di bombolette spray al peperoncino per l'autodifesa.
Oltraggio a pubblico ufficiale - Viene reintrodotto, grazie all'impegno concreto del SAP, il reato abrogato con la legge 25 giugno 1999. La pena e' la reclusione fino a tre anni.
Le associazioni di volontari - Gli enti locali possono avvalersi della collaborazione delle associazioni di cittadini al fine di segnalare agli organi di polizia locale eventi che possono arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale. I sindaci si avvalgono in via prioritaria di quelle associazioni costituite fra gli appartenenti in congedo alle forze dell'ordine, forze armate e altri corpi dello stato. Le associazioni sono iscritte in apposito elenco, a cura del prefetto. Sarà un decreto del ministro dell'Interno a disciplinare i requisiti necessari.
Bombolette spray - Sì all'uso delle bombolette spray al peperoncino da utilizzare per autodifesa. Un regolamento del ministro dell'interno di concerto con il ministro del lavoro, salute e politiche sociali disciplina le caratteristiche tecniche e il contenuto dei dispositivi di autodifesa.
Albo dei buttafuori - Nasce l'albo degli addetti alla sicurezza dei locali pubblici che dovranno rispondere ai requisiti stabiliti da un decreto del ministro dell'Interno. L'elenco e' tenuto dal prefetto competente per territorio.
Registro dei clochard - Nasce il registro dei senza fissa dimora presso il ministero dell'interno. Stragi del sabato sera - Più rigore per chi si mette alla guida ubriaco o drogato. Viene istituito un fondo contro "l'incidentalità notturna" che servirà all'acquisto di materiali, attrezzature e mezzi per le forze di polizia e per campagne di sensibilizzazione e formazione degli utenti della strada. Per chi si mette alla guida sotto effetto di stupefacenti scatta la revoca della patente e la sospensione del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o divieto di conseguirli, per un periodo fino a tre anni.
Memorial Day 2009 al via
N
ella settimana che ci porta a ricordare la tragica data del 23 maggio, di quel terribile attentato a Capaci dove persero la vita il giudice Falcone, la moglie e i nostri colleghi, entra nel vivo il Memorial Day 2009, la manifestazione organizzata dal Sap e dall’associazione Avicri per ricordare tutte le vittime della criminalità, della mafia e del terrorismo. Una manifestazione che si svolge da quasi venti anni, che negli ultimi quattro – compreso il 2009! – ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della Medaglia della Presidenza della Repubblica e che si sviluppa attraverso iniziative, convegni e commemorazioni in tutta Italia.Il programma completo e in costante aggiornamento è disponibile su www.pernondimenticare.cc.
Da Aosta, grazie come sempre all’impegno di Massimo Denarier, partono in questi giorni i nostri ciclisti tedofori, scortati dalla Polizia Stradale. Percorreranno l’Italia per poi, a Napoli, imbarcarsi sulla nave della Legalità, organizzata dal ministero dell’Istruzione e della Fondazione Falcone. Giungeranno tutti in Sicilia il 23 maggio.
E in quei giorni, esattamente il 21 maggio, si svolgerà a Roma una solenne commemorazione organizzata dal Sap all’Altare della Patria.
Per non dimenticare!