Roma, 13 aprile 2009
Il SAP replica alle affermazioni del ministro della Difesa, Ignazio La Russa
Polizia di Stato e Carabinieri: in Italia ci sono due Ferrari!
Non ci sono piaciute affatto le dichiarazioni del ministro Ignazio La Russa sulla Polizia e sui Carabinieri. Affermazioni che hanno offeso molti colleghi e che, soprattutto, sono state pronunciate in giorni dove le nostre teste, i nostri cuori e i nostri sforzi erano e sono proiettati per aiutare la popolazione abruzzese colpita da uno dei più gravi e devastanti terremoti degli ultimi anni. Vogliamo augurarci che il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ricordiamo da sempre come fiero sostenitore delle istanze delle Forze dell’Ordine, talvolta in prima linea ed in piazza anche con il Sap, sia stato tratto in errore anche dall’abile giornalista di Quotidiano Nazionale (cioè il Giorno, la Nazione e il Resto del Carlino) che nei giorni scorsi lo ha intervistato. In ogni caso, paragonare la Polizia di Stato ad una "Fiat" e l’Arma dei Carabinieri ad una "Ferrari", commentando l’ipotesi di una possibile unificazione dei due Corpi, è a dir poco ingeneroso nei confronti dei 100.000 operatori della nostra Amministrazione che ogni giorno rischiano la vita in servizio e che hanno una professionalità, in vari campi e in varie specialità, che molti ci invidiano.
In Italia, vogliamo rammentarlo al signor ministro della Difesa, abbiamo due Ferrari e, soprattutto, la legge 121 del 1981 assegna in via esclusiva al Dipartimento di Pubblica Sicurezza il controllo e la gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica. Sono cose che certamente l’on. La Russa conosce.
E siamo altresì convinti che il titolare della Difesa sia incappato in una "dimenticanza" quando ha accusato i sindacati di Polizia di essere "protagonisti" di una eccessiva proliferazione e presenza di uffici e presidi delle Forze dell’Ordine sul territorio nazionale. A parte il fatto che noi siamo convinti che i presidi di Polizia siano utili e non inutili, è bene ricordare che in molti paesi e paesini esistono commissariati, uffici e stazioni per precisa volontà politica. Perché, come chiunque sa, è la politica, locale o nazionale, ad aver voluto e a volere l’istituzione e la moltiplicazione di uffici per soddisfare le proprie esigenze elettorali e non solo. Le critiche del ministro vanno quindi rispedite al mittente.
Curiose, infine, le asserzioni relative alla presunta "maggiore efficienza" di questo o quel Corpo in funzione dell’essere o meno "militare". In tutto il mondo e in tutta Europa la stragrande maggioranza delle Forze di Polizia è ad ordinamento civile e proprio questa "civiltà" costituisce un punto più in favore dell’efficienza e della produttività. Del resto, nell’ultimo numero, quello di marzo-aprile 2009, del magazine "Carabinieri d’Italia", giornale che ha una larga diffusione proprio tra il personale dell’Arma e che rappresenta spesso la "pancia" della base, sono scritte, in alcuni articoli, due cose che forse sono sfuggite al ministro La Russa. La prima è che "la militarità dell’Arma non può essere un tabù" e che per superarla non si può non guardare ad un "discioglimento dell’Arma dei Carabinieri", anche perché "l’attuale militarità ed autonomia dell’Arma non ha affrancato intere regioni del sud da camorra, mafia e ‘ndrangheta, ma ha ritardato quell’agognata unificazione delle Forze di Polizia che è alla base di un Paese più sicuro".
E ancora, sempre nell’ultimo numero di "Carabinieri d’Italia", si legge un altro bell’articolo nel quale si sottolinea positivamente il fatto che in Francia la Gendarmeria sia passata sotto il Ministero dell’Interno e che anche da noi la strada da perseguire, almeno come primo step, dovrebbe e potrebbe essere questa. Chissà se La Russa ha letto questi articoli…Orgogliosi di essere SAP!
Un plauso al nostro ministro dell’Interno
P
er fortuna, è appena il caso di dirlo, il nostro ministro dell’Interno si chiama Roberto Maroni.E pur nella diversità di opinioni che talvolta ci ha opposti a lui, basti pensare alle ronde, lo rispettiamo per la sua franchezza e per l’impegno concreto che mette nelle cose importanti.
Con questo spirito, infatti, si è svolto nella giornata dell’ 8 aprile, al Viminale, l’incontro con i sindacati di Polizia, chiesto con forza l’altra settimana dal Sap con una lettera indirizzata al premier Berlusconi e al titolare del nostro ministero.
All’incontro erano presenti anche il Capo della Polizia Antonio Manganelli e il Sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano.
Maroni voleva, giustamente, degli esempi concreti e noi glieli abbiamo portati.
Abbiamo detto a chiare lettere al ministro che, con le attuali risorse allocate in finanziaria, al personale spetterà un aumento, col nuovo contratto, di circa 30 euro e che a titolo di specificità gli appostamenti previsti sono assolutamente insufficienti. Abbiamo ricordato a Maroni la necessità di procedere col Riordino delle Carriere, per il quale sono a disposizione oltre 600 milioni, e di prevedere risorse urgenti per la logistica, per i mezzi, per le strutture, per l’immediato pagamento dei nostri straordinari in ritardo di tre mesi e degli anticipi missione.
Ancora, il Sap ha sottolineato l’esigenza di procedere rapidamente con le assunzioni, chiudendo definitivamente la partita dei Vfb idonei e dei Vfp vincitori ai quali occorre giocoforza attingere, perché ci sono aspettative importanti e migliaia di ragazzi che aspettano da mesi se non da anni.
Dopodichè, chiusa questa partita, occorrerà una volta per tutte tornare ai concorsi pubblici, aperti a tutti, perché la Polizia è orgogliosamente un Corpo civile dello Stato dal 1981.
E proprio su questo tema abbiamo rammentato a Maroni la necessità di trovare tutte le strade possibili e percorribili per procedere ad una unificazione e razionalizzazione dei Corpi di Polizia, affrontando anche da subito il nodo della divisione del Comparto Sicurezza dal Comparto Difesa.
Il ministro ha mostrato attenzione su tutti i temi e ha promesso il proprio impegno, soprattutto per quel che riguarda nuove risorse.
Pertanto, possiamo ben dire che si è trattato di un incontro positivo.
Al quale, come è giusto che sia, dovranno seguire rapidamente fatti concreti.
Abruzzo, grande generosità dei colleghi e per le aggregazioni accolta la nostra richiesta
A
ll’indomani del terribile terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo, il Sap ha immediatamente interessato il Ministero dell’Interno, con una lettera a firma del Segretario Generale Nicola Tanzi pubblicata sul nostro sito internet, per sostenere l’idea di dover procedere prioritariamente all’immediata aggregazione, volontaria, di operatori natii, residenti o comunque domiciliati nel territorio colpito dal tragico evento. E il Dipartimento ha subito accolto la nostra richiesta. Infatti, con una nota della Direzione Centrale per le risorse umane, anch’essa disponibile su www.sap-nazionale.org, il Ministero ha disposto l’invio in missione, prioritariamente, di dipendenti originari o residenti nelle zone interessate dal sisma. Un provvedimento tempestivo e importante, frutto di una immediata richiesta del Sap, che si è rivelato molto utile non solo per permettere ai colleghi abruzzesi di stare accanto alle loro famiglie, ma anche perché questo personale conosce meglio di altri come muoversi e operare in quelle zone. Il Sap e la Consulta Sicurezza rinnovano l’invito ai propri iscritti e a tutti i colleghi a dare un contributo economico, anche piccolo, per sostenere le popolazioni colpite dal sisma. I colleghi si sono dimostrati subito attenti e generosi. Le modalità (serie!) le spieghiamo nei lanci di agenzia che pubblichiamo di seguito.SAP, INVIARE PRIORITARIAMENTE POLIZIOTTI ABRUZZESI
(ANSA) - ROMA, 6 APR - Inviare prioritariamente poliziotti di origine abruzzese nelle zone colpite dal terremoto. Lo ha chiesto il segretario generale del Sap (Sindacato autonomo polizia), Nicola Tanzi, in una lettera mandata al Dipartimento della Pubblica sicurezza. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha osservato Tanzi, 'ha preannunciato il pronto impiego e il prossimo invio del personale della polizia di Stato in quelle zone, al fine di soccorrere e prestare assistenza ai bisognosi'. In proposito, e' la richiesta del Sap, e' il caso di 'procedere prioritariamente all'immediata aggregazione degli operatori nati, residenti o, comunque, domiciliati nel territorio colpito che ne fanno richiesta'. In questo modo, ha spiegato il segretario del sindacato, 'si soddisfa la duplice ed insopprimibile esigenza' di aiutare le forze dell'ordine già presenti nell'area, nonché 'di assicurare il rientro a 'casa propria' agli operatori provenienti da quelle zone, consentendo loro di sostenere i propri familiari colpiti dal tragico episodio sismico'. (ANSA) NE 06-APR-09 18:52 NNNN
CONSULTA SICUREZZA INVITA ISCRITTI A DONAZIONI
(Adnkronos) - Roma, 7 apr. - La Consulta
Sicurezza, formata dai sindacati Sap, Sappe e Sapaf, invita tutti gli iscritti e
il personale che vogliono dare il proprio contributo per aiutare le popolazioni
colpite dal terremoto ad utilizzare il conto corrente aperto da Poste Italiane,
disponibile in tutti i 14.000 uffici sparsi sul territorio. Il numero di
conto corrente postale e' 10.40.0000 ed e' possibile effettuare versamenti
tramite bollettino oppure direttamente su internet.
Un'altra possibilità di fornire un piccolo, ma importante contributo economico,
e' quella fornita dalla Protezione civile che ha stipulato una intesa con i
principali operatori di telefonia fissa e mobile. Inviando un messaggio sms
al numero 48580 e' possibile donare un euro. E' anche possibile fare la
donazione tramite telefono fisso: chiamando sempre il numero 48580 si doneranno
due euro. Le donazioni verranno raccolte dal Dipartimento della protezione
civile per il soccorso e l'assistenza e verranno utilizzate per i soccorsi e per
i generi alimentari di prima necessità’. (Apl/Col/Adnkronos) 07-APR-09
16:41NNNN
Ronde, passa la linea del SAP
I
l Sap ha espresso soddisfazione nei giorni scorsi per lo stralcio, dal dl sicurezza in corso di approvazione in Parlamento, del provvedimento relativo alle cosiddette "ronde".Si tratta di una vittoria del buon senso che anche il Cesp, il Consiglio Europeo dei Sindacati di Polizia, ha guardato con favore, sostenendo con forza la posizione del SAP.
La pericolosità di questa norma l’abbiamo spiegata in tutti i modi e, per fortuna, una larga parte dell’opinione pubblica e della classe politica ha condiviso la nostra impostazione. Adesso occorrerà trovare delle forme di disciplina per queste associazioni di volontari che sono presenti da anni nel nord Italia, ma è da evitare un provvedimento di legge con ricadute sul piano nazionale perché al sud, come è noto, la situazione è completamente diversa.
Di seguito, alcuni lanci di agenzia stampa sull’argo-mento.
SAP, BENE STRALCIO NORMA SU RONDE
(ANSA) - ROMA, 8 APR - 'Lo stralcio dal dl sicurezza delle norme sulle ronde e' un passo importante che viene incontro alle nostre richieste. Ribadiamo, infatti, la contrarieta' degli operatori delle forze dell'ordine ad una norma inutile e pericolosa per gli stessi cittadini, soprattutto nel nostro meridione'. E' quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia e presidente della Consulta Sicurezza, costituita da Sap, Sappe (polizia penitenziaria) e Sapaf (corpo forestale). 'La sicurezza dei cittadini - sostiene Tanzi - deve essere garantita in primo luogo dalle forze dell'ordine, in linea con quanto prevede la legge 121/1981 e, soprattutto, nello spirito di quanto avviene nel resto d'Europa e del mondo, dove i compiti di polizia non sono svolti ne' da associazioni di cittadini e ne' da militari'. 'Occorre invece - conclude il segretario del Sap - riconoscere che da decenni nel nord Italia esistono associazioni di volontari locali che forniscono un contributo alla sicurezza cittadina e per questi gruppi occorre certo trovare una forma di disciplina. Al sud, invece, la situazione e' completamente diversa e le ronde rischiano di diventare pericolose in primo luogo per gli stessi cittadini che vi partecipano'. (ANSA) NE 08-APR-09 13:13 NNNN
SODDISFAZIONE PER DECISIONE SU RONDE
'APPOGGIAMO LA POSIZIONE DEL SAP E RIMANIAMO VIGILI SU QUESTO TEMA'
Roma, 8 apr. - (Adnkronos) - "Il Consiglio europeo dei
Sindacati di Polizia prende atto con soddisfazione e sollievo della decisione
del Parlamento italiano di respingere nel decreto legge sulla sicurezza, l'idea
di creare 'le ronde' al fine di garantire la sicurezza pubblica". Lo afferma in
una nota il Cesp, che "ribadisce il suo impegno per le politiche dello Stato,
garante della democrazia e la cui assunzione, la formazione e l'etica e' quella
di soddisfare severi criteri stabiliti dal Codice europeo di etica della
polizia". "Il Cesp -continua il Cesp- non crede che l'Italia sia in grado di
creare un'eccezione accettando l'introduzione di pattuglie di cittadini europei
senza addestramento in missioni di sicurezza pubblica. L'idea stessa di questo
concetto risale a tempi antichi che pensavamo definitivamente dimenticata". Per
questo "il Cesp appoggia fermamente la posizione del Sindacato Autonomo
di Polizia e resta vigile su questo delicatissimo tema". (Sin/Pn/Adnkronos)
08-APR-09 18:48 NNNN
LA SEGRETERIA GENERALE del SAP
AUGURA AI PROPRI ISCRITTI E A TUTTI I COLLEGHI
UNA SERENA PASQUA