Roma, 2 febbraio 2009
Disparità di trattamento tra Poliziotti, Carabinieri e militari: la battaglia del SAP non si ferma!
La disparità di trattamento economico, nell’ambito delle cosiddette "pattuglie miste", tra operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e militari è assolutamente inaccettabile. Il problema è stato sollevato primariamente dal SAP il 27 gennaio con un intervento nei confronti del Dipartimento, che riportiamo integralmente a pagina 2, e con un articolo pubblicato sul Corriere della Sera il giorno successivo, dove si dà conto della nostra denuncia. E sempre il 28 gennaio, nel corso dell’ultima riunione alla Funzione Pubblica per il Contratto, il SAP ha posto preliminarmente la questione, seguito a ruota dagli altri sindacati di Polizia. Al personale delle Forze Armate viene assegnata una indennità onnicomprensiva di 26 euro, oltre ad un limite medio mensile di 14,5 ore di straordinario, eccedenti i vigenti limiti.
Le risorse utilizzate per corrispondere queste indennità, per altro, non vengono neppure attinte da quelle contrattualmente previste, ma da appostamenti ad hoc stanziati nell’ambito del pacchetto sicurezza. L’assurdo, pertanto, è che il personale di Polizia impiegato nelle pattuglie miste percepisce l’indennità esterna pari a 6 euro, mentre militari e Arma dei Carabinieri - equiparata in questo caso, come trattamento economico, alle Forze Armate – godono di un trattamento aggiuntivo giornaliero di 26 euro. Da sempre il SAP contrasta l’utilizzo dei militari per la sicurezza urbana e l’ordine pubblico, confortato in questo anche dalle sagge decisioni del Consiglio Supremo di Difesa e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (si veda altro articolo su questo Flash). A tutto questo, adesso, si vorrebbe aggiungere una disparità di trattamento che vede gli operatori di Polizia pagati addirittura meno dei militari, ai quali nell’ambito delle pattuglie miste dobbiamo fare in molti casi da balia, e degli stessi Carabinieri, a causa del loro particolare status. Dopo aver sollevato il problema per primi nei confronti del nostro Dipartimento, dopo la denuncia pubblica al Corriere della Sera e dopo aver posto la questione nell’ambito delle riunioni alla Funzione Pubblica, ci aspettiamo rapide, rapidissime determinazioni per sanare queste assurde disparità di trattamento.
Orgogliosi di essere SAP!La lettera inviata dal SAP al Dipartimento di P.S. nella giornata del 27 gennaio
Come noto, l’art. 7 bis del d.l. 92/2008 convertito, con modificazioni, dalla l. 125/2008, prevede l’impiego – per esigenze di controllo del territorio – di un contingente di personale militare appartenente alle Forze armate, preferibilmente Carabinieri, congiuntamente alle Forze di polizia, così da formare delle pattuglie miste di perlustrazione e controllo.
Ai fini remunerativi, il comma 4 dello stesso articolo di legge, prevede la corresponsione dei compensi per lavoro straordinario e di un’indennità onnicomprensiva determinata ai sensi dell’art. 20 della l. 128/2001, "e comunque non superiore al trattamento economico accessorio previsto per le Forze di polizia," individuati con D.M. Economia e Finanze, di concerto con i Ministri dell’Interno e della Difesa.
Conformemente a tale previsione, il 28 novembre scorso è stato emanato il decreto di cui al punto precedente, in guisa del quale al personale delle FF.AA. impiegato nei servizi in parola, è attribuita, "per i giorni di effettivo impiego, in sostituzione dell’indennità di marcia, del compenso forfetario di impiego e del compenso forfetario di guardia, un’indennità giornaliera onnicomprensiva, determinata ai sensi dell’art. 20 della l. 128/2001, nell’importo pari a euro 26,00 a cui si dovranno aggiungere gli oneri previdenziali e assistenziali a carico dello Stato."
Al contrario, al personale delle Forze di polizia impiegato nel medesimo servizio, a parte l’indennità di presenza esterna, non viene corrisposta alcuna indennità, con ciò sostanziando, oltre alla palese disparità di trattamento, la violazione del disposto, sopra enunciato, secondo cui l’indennità onnicomprensiva elargita al personale delle FF.AA. non deve essere comunque superiore al trattamento economico riservato agli operatori di polizia.
Pertanto, posta l’evidente irragionevolezza dell’attuale condizione che vede remunerare in maniera differenziata e penalizzante per il personale della Polizia di Stato una prestazione perfettamente identica e, anzi, svolta congiuntamente, si chiede a codesto Ufficio di voler sanare con immediatezza tale illegittimità, attribuendo anche agli operatori dipendenti da codesta Amministrazione un’indennità accessoria pari ad euro 26,00.
In attesa di un urgente cenno di riscontro, si porgono distinti saluti.
Nicola TANZI Segretario Generale SAP
Consiglio Supremo di Difesa: "I militari facciano i militari" (lanci agenzia stampa Ansa)
SAP, SODDISFATTI DA DECISIONI CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA
(ANSA) - ROMA, 29 GEN - 'Siamo pienamente soddisfatti delle decisioni assunte dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Consiglio Supremo della Difesa circa l'utilizzo dei militari per il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica'. E' quanto afferma il segretario del Sindacato autonomo di polizia (Sap) Nicola Tanzi. Con la decisione, aggiunge, 'viene riconosciuta la bontà della nostra posizione, visto che da tempo come organizzazione sindacale sosteniamo la necessità che i militari debbano fare i militari e che le già limitate risorse disponibili per la sicurezza vadano assegnate alle forze dell'ordine'. (ANSA) GUI 29-GEN-09 21:37 NNNN
CONSIGLIO SUPREMO, MILITARI FACCIANO MILITARI E TENER CONTO RISORSE
LIMITATE (ANSA) - ROMA, 29 GEN - Per ora non ci
sarà un massiccio aumento dei militari impiegati nelle città. Bisogna infatti
tener conto delle 'limitate risorse disponibili' e della 'priorità da accordare
ai compiti propri' delle forze armate ed agli impegni nelle aree di crisi. In
futuro si potrà lavorare ad un progetto sostenibile per il contributo delle
forze armate alla sicurezza urbana. E' quanto emerso dal Consiglio supremo della
Difesa, riunito in mattinata al Quirinale, sotto la presidenza del capo dello
Stato Giorgio Napolitano. (…) Era stato il premier Berlusconi,
sabato scorso, a lanciare l'idea di decuplicare i 3.000 militari che dallo
scorso 4 agosto operano in supporto alle forze dell'ordine in città (2.000 a
vigilanza di obiettivi sensibili e 1.000 nelle pattuglie miste con le forze
dell'ordine). Nei giorni successivi il Governo aveva frenato in attesa della
riunione del Consiglio di oggi, tenuto conto che il presidente della Repubblica
e' anche il comandante supremo delle forze armate e che, dunque, la decisione di
un impiego così massiccio dei militari con funzioni di ordine pubblico va prima
sottoposta alla sua attenzione. Ed oggi, secondo quanto si apprende, i ministri
della Difesa e dell'Interno avrebbero illustrato i criteri generali per un
eventuale aumento del contingente dei militari da dispiegare nelle aree urbane,
nonché i positivi risultati dell'esperienza dei primi sei mesi ed il favore dei
cittadini, senza però che sia stato discusso un piano operativo. L'unico atto
concreto, infatti, e' per ora la proroga per altri sei mesi dell'impiego dei
3.000 uomini delle forze armate, in scadenza il 4 febbraio prossimo. Il via
libera alla proroga e' stato dato ieri sera al Viminale, in sede di Comitato
nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica. In futuro non e' escluso un
aumento del contingente, che sarà però graduale ed avverrà dopo un'attenta
analisi. L'ipotesi di moltiplicare i militari in città ha suscitato
perplessità nell'ambito del Consiglio supremo, essenzialmente per due
ordini di motivi: i militari devono fare i militari, e' stato
fatto presente, tanto più che non mancano gli impegni delicati all'estero (oltre
8.000 uomini partecipano ad una trentina di missioni in varie parti del mondo);
le ristrettezze economiche, dato che i 3.000 uomini delle forze
armate costano 32 milioni di euro per sei mesi, senza contare che a
quelli impiegati nelle pattuglie miste viene riconosciuta un'indennità di 26
euro al giorno, 20 euro in più rispetto agli agenti delle forze dell'ordine che
svolgono lo stesso compito. (…) (ANSA) NE 29-GEN-09 20:40 NNNN
SAP; PIU' MEZZI PER FORZE POLIZIA, NO MILITARI
(ANSA) - ROMA, 24 GEN - 'C'e' una visione sbagliata della sicurezza dietro l'idea, sempre se corrisponde al vero questa proposta, di aumentare di dieci volte la presenza dei militari nelle nostre strade'. E' quanto afferma il segretario generale del Sap, Nicola Tanzi. Sostituto commissario di Polizia, Tanzi sottolinea di parlare 'a ragion veduta' e sulla scorta anche della propria esperienza professionale: 30 anni di attività di contrasto alla criminalità.'La cronaca quotidiana - dice Tanzi - ci dimostra che non basta mettere militari in strada per contrastare la criminalità, sia diffusa che organizzata. E' prioritario invece rafforzare i mezzi, le strutture, gli organici delle forze dell'ordine. La criminalità, specialmente quella organizzata, si combatte con l'intelligence e con le indagini, non serve mettere qualche militare in strada in più'. 'Chi si occupa di sicurezza concretamente - aggiunge Tanzi - sa quali ricette servono per dare risposte concrete ai cittadini e la strada che si vuol perseguire non e' quella giusta. I militari hanno, per altro, una professionalità non adatta agli scenari urbani. Possono essere importanti solo se utilizzati nell'ambito dei posti di vigilanza fissi ad obiettivi sensibili, così da liberare da queste incombenze poliziotti e carabinieri'. (ANSA) SV 24-GEN-09 15:19 NNNN
Contratto, proseguono gli incontri alla Funzione Pubblica
P
roseguono al Dipartimento della Funzione Pubblica, a Palazzo Vidoni, le trattative per la definizione dell'Accordo, parte normativa.Chiusa la partita della parte economica (integrativa) già a dicembre con la preintesa, si lavora adesso alla parte normativa 2006-2009.
La delegazione del SAP, guidata dal Segretario Generale Nicola TANZI, ha ribadito, nel corso dell’ultimo incontro svoltosi il 28 gennaio, la richiesta di accelerare i lavori affinché, con la sigla della firma ufficiale, si possano concretizzare i benefici economici previsti per il personale.
La riunione, che ha visto la presenza del Direttore dell'Ufficio per le Relazioni Sindacali delle Pubbliche Amministrazioni, dott. Eugenio Gallozzi, ha costituito anche l'occasione, come abbiamo detto nell’editoriale di questo Flash, per discutere della problematica sollevata dal nostro sindacato in merito alla disparità di trattamento tra personale di Polizia, Arma dei Carabinieri ed Esercito, nell'ambito dello svolgimento dei servizi delle cosiddette "pattuglie miste".
Una problematica per la quale e' stato promesso un solerte e concreto interessamento.
Risulta infatti che agli operatori della Polizia di Stato sia corrisposta la sola indennità per servizio esterno di 6 euro, mentre gli altri godono di una indennità onnicomprensiva di 26 euro.
Inoltre, e' stata sollevata la questione dell'articolo 71 della legge 112/2008, relativo alle decurtazioni stipendiali per malattia, sollecitando l'emanazione di precise direttive nei confronti degli Uffici di Polizia, al fine di evitare eventuali problemi o interpretazioni non corrette della norma.
E' stata anche posta la questione dell'articolo 72, sempre riferito alla citata legge 112/2008, inerente la possibilità, per le Pubbliche Amministrazioni, di risolvere motu proprio il rapporto di lavoro con i dipendenti che abbiano 40 anni di anzianità contributiva.
Una questione che va risolta tenendo conto della specificità della nostra professione.
La prossima riunione alla Funzione Pubblica è già stata calendarizzata per la giornata di mercoledì prossimo, 4 febbraio, sempre alle 10.30 di mattina.