Roma, 5 gennaio 2009
Un bilancio di fine anno e gli obiettivi per il 2009
Il 2008 che ci lasciamo alle spalle è stato un anno importante per la Polizia, per il personale, per il nostro sindacato. Molti problemi sono stati risolti, molti devono ancora trovare soluzione. E il 2009, da questo punto di vista, sarà davvero determinante. I primi giorni di gennaio, in genere, costituiscono un ottimo momento, oltre che per fare un bilancio dei 12 mesi precedenti, anche per raccogliere le forze e lanciarsi nelle sfide che il 2009 ci metterà davanti. Da questo punto di vista, pur avendo lavorato alacremente anche durante le festività, ci sentiamo carichi e pronti come non mai. Ci guida, soprattutto, l’orgoglio. Non è un semplice slogan, ma un dato di fatto.
L’orgoglio di rappresentare un sindacato che conta 20.000 iscritti e che è cresciuto anche quest’anno.
L’orgoglio di essere una organizzazione sindacale forte, realmente autonoma, con una lunga storia alle spalle e con un grande futuro davanti. L’orgoglio di avere una propria rappresentanza parlamentare, di essere ascoltati con rispetto e anche temuti in qualche caso, di aver obbligato la maggioranza e il Governo a invertire una rotta iniziale certo non positiva per le Forze dell’Ordine. L’orgoglio, soprattutto, di tutelare realmente il personale: contrariamente a chi strilla o insulta perché costretto a mantenersi a galla con iscrizioni sempre a rischio rappresentatività, noi abbiamo dalla nostra la forza delle idee, la forza dell’autonomia, la forza dei numeri che non ci tengono sotto scacco di niente e di nessuno! Una delle cose più belle che stiamo vedendo in questi giorni sono i tantissimi messaggi di auguri – migliaia – che ci arrivano in Segreteria Generale a Roma sotto forma di lettere, fax, sms, ma anche contributi sul Forum pubblico del web. Ebbene, in molti di questi messaggi l’espressione ricorrente, al termine del testo, è una sola: "Orgogliosi di essere SAP!"
E questa è forse la motivazione più importante che ci spinge ad impegnarci nella nostra attività quotidiana, che ci fa sbattere i pugni sui tavoli se necessario, che ci fa gioire delle conquiste ottenute, che ci fa essere sempre vigili perché abbassare la guardia non è mai consentito. Lo abbiamo scritto nel precedente numero del nostro Flash: noi, prima di essere sindacalisti, siamo dei poliziotti. Lo sono tutti i nostri dirigenti, da Roma alla periferia. Non è una cosa così ovvia, visto che "altri" intendono il sindacato soprattutto come poltrone e prebende.
La nostra coerenza, la nostra autonomia, il nostro voler essere quel che siamo (e che altri non saranno mai!), ha un prezzo: quello della fatica quotidiana, dell’impegno ben al di là, a volte, delle nostre forze, dell’assoluta incapacità a scendere a compromessi.
Perché il faro che guida la nostra azione è e resta uno solo: la tutela del collega. Tante battaglie sono state vinte, qualcuna è stata persa, molto resta da conquistare. Ma essere sappisti (espressione che nella storia ha avuto la propria importanza) vuol dire combattere e credere sempre in quel che si fa. Quindi, andremo avanti come sempre, senza farci intimorire da nessuno. Pronti a vivere un anno che per il SAP sarà molto importante, anche in vista del Congresso nazionale previsto in primavera.
Gli obiettivi per il 2009
Dicevamo, all’inizio del nostro lungo editoriale, che questi primi giorni di gennaio sono solitamente dedicati a tracciare un bilancio dell’anno che ci siamo lasciati alle spalle e, soprattutto, a lanciarsi nelle sfide che ci attendono. Partiamo da queste ultime.
La Finanziaria 2009, da pochi giorni in Gazzetta Ufficiale, conferma la necessità di dover mettere a disposizione, per la Specificità delle Forze dell’Ordine, risorse ben più importanti di quelle stanziate. E’ una priorità ineludibile, un nostro obiettivo irrinunciabile, un impegno che esponenti del Governo e parlamentari di maggioranza hanno solennemente preso. Come è noto, alla Legge di Bilancio possono essere sempre affiancati, nel corso dell’anno, provvedimenti collegati per reperire le risorse richieste. Del resto, in questi termini sono state date ampie rassicurazioni. Lo strumento a noi interessa poco, guardiamo alla sostanza. E la nostra azione di pungolo e di sollecito sarà costante e determinante.
Nelle prossime settimane, dopo la positiva conclusione delle trattative per la coda contrattuale che ora attende solo la firma ufficiale, chiuderemo anche la parte normativa legata del vecchio Contratto e, soprattutto, profonderemo il massimo impegno per portare a casa il nuovo Accordo Nazionale Quadro, le cui trattative sono in stato avanzato. E avvieremo nel 2009 anche la stagione delle trattative per il nuovo Contratto.
La questione del Riordino, poi, è fondamentale. Anche in questo caso ci sono precisi impegni del Governo che torneremo a sollecitare, perché dev’essere presentato al più presto un provvedimento di legge delega che sia il più condiviso possibile. Le linee guida sono quelle che il SAP ha più volte indicato nelle settimane e nei mesi scorsi. La copertura finanziaria è garantita per oltre 500 milioni di euro, sufficienti per avviare i primi step della riforma dopo l’esercizio della delega. La strada, insomma, è quella buona. Ma, anche in questo caso, vigilare è necessario. Non solo Specificità, Contratto e Riordino, però.
Tra gli obiettivi che ci poniamo per quest’anno ci sono anche altre questioni importanti: certamente quella delle garanzie funzionali per il personale di Polizia avrà grande rilievo e stiamo mettendo in moto anche la macchina della raccolta firme per una petizione popolare: non è davvero più tollerabile che un operatore di Polizia debba lavorare con l’ansia e la preoccupazione di non vedersi tutelato per l’attività svolta in ambito professionale, di finire indagato o sotto processo, sottoposto a richieste di risarcimento danni patrimoniali, senza alcuna forma di garanzia.
E non possiamo certo dimenticare la problematica delle pensioni: vigileremo, come abbiamo fatto lo scorso anno sventando il tentativo di colpire la nostra previdenza. Ma, nel contempo, occorrerà finalmente e concretamente avviare la previdenza complementare.
A questi grandi problemi ovviamente vanno affiancate questioni non certo minori: citiamo, su tutte, quella della mobilità del personale. Occorrerà cercare di trovare la quadra tra le esigenze del Dipartimento e le necessità (quelle reali, però!) di chi fa sacrifici enormi per stare accanto alla propria famiglia, magari a centinaia di km di distanza, o per assistere un parente malato che non ha altro supporto familiare.
I risultati dell’anno passato
Gli obiettivi che ci siamo posti per l’anno appena iniziato, e che confermano la nostra azione guida nel variegato (e variopinto) panorama sindacale della Polizia di Stato, non possono farci sottacere gli importanti risultati conquistati nel 2008. Dopo un esordio non certo positivo, con la detassazione degli straordinari che ci ha visto esclusi e con le decurtazioni stipendiali per malattia che ci hanno invece ricompreso, il Governo – grazie anche alle nostre pressioni – ha cominciato a invertire la rotta e a mantenere, almeno in parte, quegli impegni che hanno permesso alla maggioranza di centrodestra di vincere le elezioni.
Sono arrivate, quindi, l’esclusione dalle penalizzazioni per malattia, la detassazione dei premi di produttività, l’avvio dell’iter per il Riordino delle Carriere, l’approvazione del principio normativo della specificità, che definisce la diversità della nostra professione e che è prodromico allo sganciamento dal pubblico impiego.
Risultati non di poco conto, ottenuti in un periodo di crisi economica mondiale che costringe Governi e Paesi a tagliare pesantemente la finanza pubblica. E, come dicevamo, la partita prosegue col nuovo anno appena iniziato, dove sarà necessario trovare altre risorse per la specificità e andare avanti col nuovo Contratto e il Riordino.
Ma il 2008 dovrà essere ricordato anche per la positiva intesa sulla coda contrattuale: aumento dei buoni pasto, dell’indennità oraria di straordinario, abbassamento degli anni di servizio necessari al conseguimento del secondo assegno funzionale e istituzione della terza fascia, salvaguardia anche per l’anno passato dai tagli legati alle decurtazioni stipendiali per malattia.
Lo ripeteremo fino alla noia: molto è stato fatto, molto dev’essere ancora fatto. Ma noi siamo fieri e soprattutto orgogliosi di essere ogni giorno al servizio degli operatori di Polizia, dei colleghi…
Orgogliosi di essere SAP!
L’ex brigatista Morucci sale in cattedra: noi siamo dalle parte delle vittime!
UNIVERSITA': SAP, VERGOGNOSO INVITO A EX BR MORUCCI
(AGENZIA AGI) - Roma, 2 gen. - "Nel 2008 che ci siamo appena lasciati alle spalle abbiamo commemorato il triste trentennale della strage di Via Fani, dove persero la vita, oltre ad Aldo Moro, i cinque uomini della scorta, tutti poliziotti e carabinieri. A trent'anni di distanza da quella tragedia e' vergognoso che a uno dei protagonisti di questi drammatici avvenimenti, Valerio Morucci, venga concessa la possibilità di tenere lezioni a La Sapienza, dove invece e' stato vietato al Santo Padre di tenere una conferenza". E' quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia. "Noi siamo e saremo sempre dalle parte delle vittime - spiega Tanzi - dei tanti poliziotti, carabinieri, magistrati uccisi da brigatisti e terroristi, dalla parte di chi ha trascorso una vita senza il proprio marito o il proprio padre, dalla parte di chi, parente delle vittime, e' costretto tutt'oggi a vivere una vita di sacrifici, mentre i protagonisti degli anni di piombo vanno in giro a presentare libri, a dare lezioni oppure sono in qualche esilio dorato. E' un mondo alla rovescia che non accettiamo e che ci indigna". (AGI) Red 021536 GEN 09