Roma, 25 agosto 2008
Orgogliosi di essere SAP
Mai come forse in questi mesi l’azione del SAP si è dimostrata forte e determinata, anche e soprattutto nei confronti di un Governo che, fino ad oggi, non ha dato alle Forze dell’Ordine quanto promesso in campagna elettorale, specialmente dopo il periodo delle "vacche magre" dell’Esecutivo Prodi e dei suoi umilianti cinque euro di aumento mensile oltre al tasso di inflazione. La nostra mobilitazione – che non si e’ limitata alla manifestazioni di piazza con gli altri sindacati e all’acquisto di pagine di denuncia sui quotidiani – prosegue con forza in ogni città, in ogni ufficio e reparto, nel rapporto quotidiano, spesso dialettico, con l’Amministrazione per la tutela dei diritti del personale. E a Roma, in Segreteria Generale, l’impegno è stato massimo anche e soprattutto ad agosto, mese in cui molti dirigenti ministeriali e sindacali vanno in ferie. Mese in cui noi del SAP, come del resto la maggior parte dei poliziotti, abbiamo lavorato alacremente. Cosa che avviene durante tutto il resto dell’anno. Perché si è Poliziotti sempre, 365 giorni su 365, 24 ore su 24. Non esistono ferie, settimane corte, momenti di riposo. Questo è l’orgoglio di essere SAP. Un orgoglio che nasce dalla profonda convinzione di avere una storia che nessuno può vantare, una coerenza che pochi possono dimostrare, una serietà che tanti ci invidiano. E un consenso in crescita costante. Le settimane che seguiranno saranno decisive per una serie di problematiche irrisolte: dal Contratto alla Specificità, dal Riordino delle Carriere al problema del pagamento regolare delle indennità accessorie e di specialità, dalla revisione urgente della normativa sulla mobilità alle assunzioni e al turn over. Senza contare la battaglia per l’esclusione del Comparto Sicurezza e Difesa dal campo di applicazione dell’ex decreto Brunetta. Su tutto, ovviamente il nodo delle risorse, con la Finanziaria 2009. E non ci dimentichiamo due obiettivi immediati, da chiudere prima possibile: coda contrattuale, adeguamento straordinari e buoni pasto, Accordo Nazionale Quadro. La determinazione del SAP è forte e restiamo mobilitati finché non ci sarà una netta inversione di tendenza. Pronti a scendere nuovamente in piazza. Orgogliosi di lottare sempre per i diritti del personale. Contro chiunque, senza padroni.
Orgogliosi di essere SAP!
Codice e aggiornamento in omaggio per tutti gli iscritti!
Dopo il successo del nostro Codice dello scorso anno, consegnato in omaggio ai ventimila iscritti del SAP, la Segreteria Generale sta predisponendo un volume di aggiornamento che sarà distribuito a tutti gli aderenti, vecchi e nuovi, nei prossimi mesi. Si tratta di un’opera importante, realizzata col fondamentale apporto dell’Ufficio Studi del SAP, che terrà conto di tutte le novità in materia di ordine e sicurezza pubblica, di stranieri e di stupefacenti. Stiamo ovviamente attendendo che il Parlamento e il Governo portino avanti e approvino definitivamente i vari progetti in cantiere. Ai nuovi iscritti, naturalmente, sarà consegnata gratuitamente anche una copia del Codice, assieme all’aggiornamento. Un altro motivo importante per aderire all’unico, vero sindacato Autonomo della Polizia di Stato!
Aumentano i suicidi in Polizia, servono soluzioni concrete
Nei giorni scorsi l’agenzia Ansa ha pubblicato una inchiesta dalla quale vengono fuori cifre terribili e importanti sui suicidi in Polizia, tema da sempre caro al SAP che è stato più volte affrontato dal nostro sindacato. Pur apprezzando l’opera che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha cercato di fare in questi anni per contrastare il fenomeno, restano in piedi una serie di problematiche che, forse, sarebbe possibile risolvere per tentare di dare una risposta più concreta alla questione. Nello specifico, come è noto, la Polizia di Stato ha un organico di 39 psicologi e 4 Dirigenti psicologi.
Di tali specialisti, 2 prestano servizio presso il Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, 3 presso il Servizio Centrale di Protezione, 4 presso le Questure, 3 presso Istituti d'istruzione ed i rimanenti 27 sono impiegati presso i Centri di selezione della Polizia di Stato (Centro Psicotecnico della Direzione Centrale del Personale e Centro di Neurologia e Psicologia Medica della Direzione centrale di Sanità).
Ma soltanto una piccolissima aliquota di tali specialisti presta la propria opera professionale nei contesti operativi della Polizia di Stato, sebbene sia proprio in tali contesti che gli operatori di Polizia sono maggiormente esposti a fattori stressogeni e/o psichicamente logoranti. Ad avviso del SAP, che già nelle scorse settimane aveva segnalato al Dipartimento la problematica e che da anni si batte per contrastare concretamente il triste fenomeno dei suicidi in Polizia, e' opportuno impiegare meglio i nostri validissimi psicologi. Specialisti che non possono essere tenuti in stand by nelle strutture di selezione di personale, anche perché le attività concorsuali e di selezione sono già da tempo episodiche e di modesta affluenza numerica di persone.
A nostro parere, questi professionisti non devono essere mobilitati soltanto a seguito di gravi eventi che coinvolgono gli operatori, ma essere impegnati in attività di "ascolto" del disagio psicologico degli operatori di Polizia e nella prevenzione delle situazioni di disagio psicologico quotidiano a cui sono sottoposti.
E, naturalmente, occorre incrementare anche il numero di operatori di Polizia con mansioni di "pari" che in questi anni hanno certamente portato un valido contributo alla causa.
Si tratta di un argomento troppo importante e scottante per poter essere trascurato, perché c'e' in ballo la vita delle persone.
E il SAP, statene certi, non calerà l'attenzione su questo fenomeno!
POLIZIA: RADDOPPIO SUICIDI NEL 2008, ALLARME DONNE/ANSA NOVE CASI QUEST'ANNO, 132 DAL 1995; QUASI TUTTI CON ARMA ORDINANZA
(ANSA) - ROMA, 18 AGO - Vigilia di Ferragosto: Antonio Rimaudo, 47 anni, capo della polizia ferroviaria di Arezzo, torna a casa dopo una giornata di lavoro e si spara un colpo alla testa con la pistola d'ordinanza. E' l'ultimo di una scia di nove suicidi di poliziotti nel 2008. Un dato in netto aumento, se si pensa che nel 2007, come anche nel 2006, erano stati cinque gli agenti a togliersi la vita. Ed emerge il problema donne: quest'anno due poliziotte si sono uccise ed una e' stata salvata dopo essersi sparata alla testa; dal 1995 al 2007 erano state soltanto quattro le poliziotte suicide. Complessivamente, negli ultimi 14 anni si sono contati 132 suicidi in polizia.
Il fenomeno non risparmia gli altri corpi delle forze dell'ordine: tra gli agenti della polizia penitenziaria si sono registrati 68 suicidi negli ultimi 10 anni, di cui quattro nei primi quattro mesi del 2008. Tra i militari della Guardia di finanza si e' parlato di 74 casi in dieci anni. Naturalmente, i motivi che inducono al gesto estremo di togliersi la vita vanno quasi sempre cercati nella sfera della vita personale, più che professionale, ma trattandosi di persone che per lavoro detengono un'arma, diventa più facile mettere in atto propositi suicidi.
A monitorare il fenomeno per il Dipartimento della pubblica sicurezza e' il Centro di neurologia e psicologia medica che si trova presso la Direzione centrale di sanità. I dati indicano che la grande maggioranza dei suicidi e' avvenuta con la pistola di ordinanza, ma ci sono stati anche sei impiccati ed un suicidio tramite overdose. Il personale di polizia e' sottoposto a sorveglianza psichiatrica quando ci sono segni di squilibrio mentale: viene quindi messo forzatamente a riposo con requisizione di arma e tesserino. In caso di suicidio si fa quella che si chiama 'autopsia psicologica': vengono cioe' ascoltati familiari, colleghi e medico personale di chi si e' tolto la vita per cercare di capire le ragioni del gesto.
A livello di prevenzione, il Dipartimento ha creato nel 2005 la figura del 'Pari', mutuata dall'esperienza delle polizia americana. Si tratta di poliziotti - 94 in tutta Italia - addestrati per dare sostegno psicologico ai colleghi che hanno subito eventi traumatici, come ad esempio un conflitto a fuoco. Da settembre, inoltre, scenderanno in campo anche i cappellani della polizia di Stato: sul portale intranet 'Doppia vela' saranno lanciati forum tematici centrati sugli aspetti psicologici della professione di poliziotto con la partecipazione, oltre che dei cappellani, anche di esperti del mondo accademico. Tra gli obiettivi dell'iniziativa, c'e' quello di raccogliere eventuali manifestazioni di disagio da parte del personale.
Il Sap (Sindacato autonomo di polizia) esprime apprezzamento per l'opera di contrasto al fenomeno svolta dal Dipartimento di Pubblica sicurezza, ma segnala 'in molti casi la carenza di un supporto psicologico che potrebbe rivelarsi fondamentale'. Il segretario del sindacato, Nicola Tanzi, si dice poi 'preoccupato per il numero di poliziotte che decidono di togliersi la vita. Sulle donne, infatti, ricadono spesso responsabilità professionali, familiari e personali maggiori rispetto agli uomini e talvolta si rischia di essere in grossa difficoltà per farne fronte'. Tanzi chiede quindi un migliore utilizzo degli psicologi 'che andrebbero impiegati in uffici, reparti, questure, commissariati, reparti mobili e specialità, nei contesti, cioè, dove gli operatori di polizia sono maggiormente esposti a stress'. (ANSA)NE 18-AGO-08 19:32 NNNN
POLIZIA: IN AUMENTO SUICIDI, 9 NEL 2008, 2 DONNE
(ANSA) - ROMA, 18 AGO - Crescono i suicidi tra i poliziotti. Nel 2008 se ne contano già nove, quasi il doppio rispetto ai cinque registrati sia nel 2007 che nel 2006. Ed emerge il problema delle donne: quest'anno si sono infatti uccise due poliziotte; un dato significativo se si pensa che dal 1995 al 2007 le agenti che si sono tolte la vita sono state 4. Dal 1995 ad oggi i suicidi in polizia sono stati complessivamente 132.Quasi tutti i poliziotti hanno utilizzato l'arma di ordinanza per togliersi la vita. Ma ci sono stati anche sei impiccati ed un suicida con overdose. Quanto al capitolo donne, quest'anno si e' registrato anche un tentato suicidio: Luciana Callagher, 42 anni, della questura di Treviso, si e' sparata puntandosi l'arma d'ordinanza sotto la gola mentre era impegnata nel servizio d'ordine per la partita Treviso-Grosseto. La donna e' andata in coma, ma si e' salvata.
Questi i poliziotti suicidi nel 2008, tutti con arma di ordinanza: Fabio Fattorini, della Polfer di Milano, 35 anni (8 febbraio); Emilia Ciliani, della Polfer di Perugia, 42 anni (20 febbraio); Cecilia Chilleri, ispettore di polizia di Firenze, 51 anni, che si e' sparata dopo aver ucciso la figlia (25 febbraio); Alessandro Descrovi, della Polfer di Ferrara, 45 anni (3 aprile); Angelo Iacovelli, della questura di Cosenza, 36 anni (5 aprile); Antonio Veneziano, della questura di Palermo, 31 anni (25 aprile); Raffaele Ippolito, della questura di Napoli, 35 anni (1 maggio); Roberto Spelli, del commissariato di Citta' di Castello (Perugia), 37 anni (14 giugno); Antonio Rimaudo, comandante della Polfer di Arezzo, 47 anni (14 agosto). (ANSA) NE 18-AGO-08 16:23 NNNN
'Anche se apprezziamo l'opera che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha svolto in questi anni per contrastare il fenomeno - spiega Tanzi - non possiamo non guardare con preoccupazione al crescente numero dei suicidi in polizia'.
E' evidente, premette, 'che in tante situazioni si tratta di scelte drammatiche legate a situazioni personali, ma - aggiunge - e' altrettanto vero che in molti casi si avverte la carenza di un supporto psicologico che potrebbe rivelarsi fondamentale'.
'Troppo spesso - ricorda il segretario del Sap - i poliziotti si trovano a lavorare lontanissimi dai propri affetti, con stipendi da fame, a contatto quotidianamente con situazioni legate alla professione che potrebbero incidere sulla psiche di chiunque. E ci preoccupa anche il numero di poliziotte che decidono di togliersi la vita. Sulle donne, infatti, ricadono spesso responsabilità professionali, familiari e personali maggiori rispetto agli uomini e talvolta si rischia di essere in grossa difficoltà per farci fronte'.
Tanzi chiede quindi un migliore utilizzo degli psicologi 'che andrebbero impiegati in uffici, reparti, questure, commissariati, reparti mobili e specialità, nei contesti, cioè, dove gli operatori di polizia sono maggiormente esposti a stress'.
(ANSA) NE 18-AGO-08 17:36 NNNN
Ex Cpt e stranieri: fatta la legge, trovato l’inganno!
Il quotidiano Libero ha pubblicato nei giorni scorsi un’ampia inchiesta realizzata dal SAP sugli ex Cpt (col prezioso contributo di Angelo Obit di Gorizia) ed in particolare sulla recente normativa relativa ai richiedenti asilo e ai rifugiati, normativa che nei fatti permette a molti clandestini di "svicolare" dalle maglie della legge. Il Governo, con il Sottosegretario Mantovano (intervistato sempre da Libero), ha già promesso i correttivi. Vedremo. Intanto la situazione complessiva nei Cie (ex Cpt) resta difficile. Un collega la scorsa settimana è stato ferito a Torino nel corso di una rivolta. E i casi di ferimenti di personale di Polizia ormai non si contano quasi più. Tutta l’inchiesta rilanciata dal quotidiano diretto da Vittorio Feltri è disponibile sul nostro sito internet. Di seguito, pubblichiamo l’intervista al Segretario Generale del SAP, Nicola Tanzi.
"PER OSPITARE GLI IMMIGRATI, TOLGONO SOLDI A NOI" (da Libero del 22/08/08) "Lo Stato taglia le risorse per la sicurezza, però investe per ‘ospitare’ queste persone". Il grido di allarme lanciato dal Sap (sindacato autonomo di polizia) per bocca del segretario generale, Nicola Tanzi, parla chiaro. Non ci sono soldi per le forze dell’ordine, "che continuano ad essere affogate dai soliti problemi", ma se ne trovano per garantire i 35 giorni nel grand hotel dei rifugiati a qualunque straniero.
Qual è il pericolo che può essere generato da questa recente disposizione? "Il rischio maggiore è che chi è clandestino, e presenta domanda di rifugiato solo per uscire dal Cie ed essere trasferito nell’altro centro di accoglienza, spesso ne approfitta per evadere".
Perché lì non ci sono gli stessi controlli?
"Assolutamente no. Nei centri per rifugiati politici in attesa di ricevere una risposta se la loro domanda è stata accolta o no, possono entrare ed uscire come vogliono".
Capita spesso che la sera qualcuno di loro non torni? "Certamente".Soprattutto chi ha fatto domanda di trasferimento dagli ex Cpt?
"E’ facile supporre di sì, anche se non abbiamo dati specifici in materia. Ed infatti uno dei quesiti che come sindacato rivolgiamo è proprio quello di cercare di capire perché nessuno fornisce questi ed altri dati".
Quali altri dati?
"Ad esempio quelli del numero di stranieri entrati nei Cei e quelli effettivamente rimpatriati nel 2008. E poi quelli che hanno fruito del decreto 25/2008, cioè della richiesta di asilo, e a quanto di questi ad oggi sia stato riconosciuto lo status di rifugiato".
Il sindacato è quindi contrario a questa disposizione dell’Ue?
"La possibilità concessa praticamente a chiunque di usufruire dell’articolo 20 è assurda. E poi viene anche concesso loro un permesso di soggiorno di tre mesi, sempre in attesa che la commissione competente esamini la pratica".
A questo punto qual è la soluzione?
"L’unica speranza è che il Governo non ci metta molto ad approvare quei tre decreti di cui si è già discusso nel corso del penultimo Consiglio dei Ministri".
(Roberta Catania)
Indennità accessorie e di Specialità
Il Dipartimento ha risposto ad alcune nostre sollecitazioni relative al mancato pagamento delle indennità accessorie e di specialità della Polizia Stradale, Ferroviaria e Postale.
Per quel che riguarda la Polstrada, in particolare, il Ministero ha assicurato al SAP che nelle prossime settimane si provvederà al pagamento di almeno una tranche dell’arretrato non percepito. Una soluzione che non ci soddisfa appieno, anche se ne prendiamo atto. E pure per la Polfer e la Postale siamo in attesa, grazie alle nostre pressioni, di positive novità. Resta, in ogni caso, il problema strutturale legato al conferimento delle risorse che le varie società in convenzione col Dipartimento – Autostrade, Ferrovie, Poste – versano regolarmente allo Stato e al Ministero del Tesoro in particolare.
I tempi poi si "allungano" per il passaggio di queste risorse dal Tesoro ai relativi capitoli di bilancio del Viminale. Per questo nei mesi scorsi abbiamo chiesto con forza che l’assegnazione di questi fondi sia fatta direttamente al nostro Ministero
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