Roma, 21 luglio 2008
Dopo la mobilitazione nazionale della Consulta Sicurezza,
di tutti i sindacati di Polizia e dei Cocer
E ora risposte concrete!
Lo scossone dato alla classe politica e al Governo dalla mobilitazione messa in campo il 17 luglio, in maniera unitaria e compatta, dalla Consulta Sicurezza (SAP, SAPPe e SAPAF) e dal sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco (CONAPO), assieme alle altre organizzazioni della Polizia e ai Cocer, sta cominciando a produrre i primi effetti. Anche se la battaglia per evitare tagli alle risorse del Comparto Sicurezza e Difesa, per ottenere il riconoscimento della Specificità e un Contratto importante, per mettere in campo il Riordino delle Carriere e procedere con le assunzioni delle migliaia di ragazzi provenienti dalle Forze Armate, deve proseguire ancora con forza e a tutti i livelli. La Commissione Bilancio della Camera ha approvato degli emendamenti con i quali vengono cancellate alcune penalizzazioni previste per le Forze dell’Ordine. Un primo, piccolo passo. Analizziamo meglio la problematica in un successivo articolo di questo Flash. Per quel che riguarda le risorse, registriamo dichiarazioni di vari esponenti, di maggioranza e di opposizione, delle quali prendiamo atto. Ma vogliamo valutare le cose solo alla prova dei fatti. Qualche centinaio di milioni di euro da prevedersi nella prossima manovra finanziaria, non compensa assolutamente il taglio di circa tre miliardi di euro (in tre anni) sui bilanci delle amministrazioni interessate alla gestione della sicurezza interna ed internazionale. E’ certamente positiva l’idea di reperire nuove risorse per la Polizia di Stato dai proventi della vendita dei beni mafiosi. Ma noi, lo ripeteremo sino alla noia, vogliamo fatti. Soltanto per il Riordino delle Carriere occorre una cifra complessiva di circa un miliardo di euro, anche se spalmata in due o tre anni. Quali impegni in tal senso? E la nostra Specificità? Oggi tutti ne parlano, ma non possiamo mai dimenticare – e i colleghi devono sempre tenerlo a mente – che soltanto il SAP ha chiesto da sempre e con coerenza un riconoscimento economico maggiore rispetto al tasso di inflazione programmata, un riconoscimento che negli ultimi dieci anni è stato fieramente contrastato dalle confederazioni sindacali e che si è reso possibile solo grazie all’OdG Cuccu/Frattini del dicembre 1999, frutto della nostra mobilitazione. Nessun sindacato – la storia sta lì inoppugnabile a dimostrarlo – può vantare tanta coerenza, tanta autonomia e tanta capacità di mobilitazione contro Governi di qualunque colore politico. Una capacità di idee, soprattutto, che ha permesso alla Polizia di Stato di raggiungere risultati importanti. La Consulta Sicurezza e le altre organizzazioni sindacali, nel documento congiunto che rendiamo di seguito disponibile, hanno annunciato che lo stato di mobilitazione permane, pronti a ulteriori iniziative se non ci saranno, dopo tante parole, risposte concrete.
Ribadiremo tali concetti anche al Ministro Maroni nel previsto incontro di mercoledì 23 luglio. E in questo senso, la Finanziaria 2009 costituirà per il Governo la verifica più tangibile e significativa.
COMUNICATO CONGIUNTO
SINDACATI E COCER SODDISFATTI PER LA MANIFESTAZIONE A MONTECITORIO, SI ASPETTANO ORA SEGNALI DECISIVI DAL GOVERNO
17 luglio 2008
- Tutte le rappresentanze sindacali e militari del Comparto Sicurezza e Difesa hanno manifestato stamattina a Roma in Piazza Montecitorio e in tutta Italia davanti alle Prefetture contro i tagli alla sicurezza contenuti in un recente decreto collegato alla finanziaria del Governo.Massima è la soddisfazione per la riuscita del volantinaggio: numerosi i parlamentari e i senatori che hanno di fatti manifestato la propria vicinanza alle rivendicazioni degli uomini in divisa assicurando il proprio sostegno in sede legislativa per far si che in fase di conversione il decreto 112 venga opportunamente corretto.
Ma soprattutto per la solidarietà espressa da migliaia di cittadini che hanno voluto testimoniare la piena condivisione dei motivi della protesta.
Piccoli segnali positivi inducono ad una positiva valutazione degli intenti "correttivi" della maggioranza: la Commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato degli emendamenti con i quali vengono cancellate alcune delle penalizzazioni previste per le forze dell’ordine.
Rimane invece il grosso problema di un taglio da tre miliardi di euro sui bilanci delle amministrazioni interessate alla gestione della sicurezza interna ed internazionale.
Unica nota stonata la dichiarazione di qualche esponente della maggioranza che, ponendo a serio il rischio la propria credibilità personale, insiste nell’affermare che "i presunti" tagli non ci sarebbero, e che anzi i tre miliardi in meno per le spese della sicurezza e della difesa sarebbero da intendere un "potenziamento di investimenti".
Permane lo stato di mobilitazione delle organizzazioni sindacali, e si preannunciano, in caso di mancate risposte, ulteriori iniziative di protesta contro una politica che mette a repentaglio le capacità operative dell’intero apparato sicurezza e difesa.
MANOVRA: SAP; SEGNALI DA GOVERNO CONTRI TAGLI, MA NON BASTA
(ANSA) - ROMA, 17 LUG - Poliziotti, carabinieri
finanzieri, penitenziari, forestali, vigili del fuoco e militari hanno
manifestato stamattina, davanti a questure e prefetture, contro i tagli alla
sicurezza previsti dal Governo Berlusconi. A Roma, in particolare - rileva il
Sap - la protesta delle 'divise', che ha visto insieme tutte le sigle sindacali
e le rappresentanze militari, si e' svolta davanti a Palazzo Chigi e a
Montecitorio.
Secondo il Sap, qualche risultato sta cominciando a vedersi, anche se non basta:
'La Commissione Bilancio della Camera ha approvato alcuni emendamenti al decreto
'antifannulloni' voluto da Brunetta che penalizzava poliziotti e carabinieri, ai
quali si voleva decurtare lo stipendio anche in caso di infortunio in servizio -
dice Nicola Tanzi segretario generale del Sindacato Autonomo di
Polizia (SAP) - Si tratta di un primo, piccolo passo. Frutto della nostra
mobilitazione. Ma non basta. Ora ci aspettiamo risorse concrete da parte del
Governo. Ribadiremo queste richieste anche al Ministro Maroni che incontreremo
mercoledì prossimo. Senza risposte concrete, la nostra mobilitazione
proseguirà''. Nelle piazze 'abbiamo sensibilizzato i cittadini - ha detto Nicola
Tanzi, - sui tagli alla sicurezza che il Governo vorrebbe fare, tagli che
rischiano di dimezzare il numero di volanti in circolazione, che non permettono
l'aggiornamento del personale, che bloccano migliaia di previste assunzioni.
Abbiamo distribuito nelle piazze italiane volantini e documenti sul reale stato
della sicurezza in Italia, trovando la solidarieta' e la comprensione dei
cittadini, ai quali le Forze dell'Ordine rischiano di non poter garantire
livelli di sicurezza accettabili'.
AU 17-LUG-08 13:08
D. L. 112/2008, approvati alcuni emendamenti
I
l decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 – c.d. decreto "anti-fannulloni" - pubblicato sulla G.U. n. 147 del 25.6.2008 – suppl. ord. n. 152 – ha introdotto, come è noto, disposizioni limitative e penalizzanti per il personale del pubblico impiego, Forze di Polizia comprese.A tal proposito, fin dal principio, il SAP ha duramente criticato l’operato del Governo, che si è orientato verso il mancato riconoscimento della Specificità della nostra Professione, frammischiando – di fatto – i Comparti Sicurezza e Difesa con quello del pubblico impiego.
Dopo le pressioni mediatiche, gli attacchi avanzati dal SAP nelle sedi istituzionali e l’annunciata mobilitazione del 17 luglio, il Governo ha presentato una serie di emendamenti approvati dalle Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati nella seduta del 15 luglio scorso, accogliendo parzialmente le nostre richieste.
Ma questo è solo il primo passo e la mobilitazione del SAP continua affinché vengano apportate le ulteriori modifiche – con previsione di risorse aggiuntive - volte ad assicurare le indispensabili dotazioni di personale (turn over), di mezzi e di materiali, necessari a garantire un accettabile livello di sicurezza e, soprattutto, condizioni di lavoro dignitose per il personale delle forze di polizia.
Si ricorda che ora il provvedimento deve essere discusso in Parlamento per la conversione in legge.
Sul nostro sito internet abbiamo, inoltre, pubblicato la circolare della Funzione Pubblica n. 7/2008 relativa alle assenze per malattie.
Ricordiamo che il D.L. 112/2008 e' già in vigore dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e che la circolare in questione contiene soltanto dei chiarimenti.
Il SAP sta comunque elaborando uno studio per analizzare nel dettaglio l’incidenza reale delle decurtazioni previste in caso di malattia sulle nostre voci stipendiali
Ecco gli articoli di nostro interesse e gli emendamenti approvati (a cura dell’Ufficio Studi del SAP):
NON EMENDATO
Art. 66 Turn over
Questo articolo pone delle forti limitazioni in materia di assunzioni e stabilizzazione del personale, le quali sono rideterminate in base al fabbisogno risultante dalla programmazione triennale redatto dalle stesse amministrazioni entro il 31 dicembre 2008, alle quali la disposizione in esame raccomanda l’adozione di misure di razionalizzazione, di riduzione delle dotazioni organiche e di contenimento delle assunzioni.
Nello specifico, la nostra amministrazione potrà procedere, per il 2009, ad assunzioni di personale nel limite del 10% delle unità cessate nell’anno precedente e, allo stesso modo, alla stabilizzazione del personale, per il 2009, nel limite del 10% delle unità cessate nell’anno precedente.
Solo i corpi di polizia, poi, possono procedere per l’anno 2008, (comma 6) ad ulteriori assunzioni per una spesa annua lorda pari a 75 mln di euro a regime. A tal fine è istituito un fondo pari a 25 mln per il 2008 e a 75 mln a decorrere dal 2009.
Questo articolo continua ponendo una serie di pesanti limiti alle assunzioni nelle forze di polizia ad ordinamento civile e militare, con evidenti ripercussioni sulle posizioni, già di per sé precarie, dei VFP.
NON EMENDATO
Art. 67 Contrattazione integrativa
Questo articolo prevede la riduzione del 10% delle risorse destinate per l’anno 2007 agli istituti retributivi della contrattazione integrativa (es. fondo per l’efficienza), nonché la disapplicazione, per l’anno 2009, di tutte le disposizioni speciali che prevedono risorse aggiuntive a favore di fondi per il finanziamento della contrattazione integrativa delle Amministrazioni statali (comma 2). A decorrere dall’anno 2010, viene prevista una riduzione del 20% degli stessi fondi. E’ previsto un fondo di assistenza per i soli finanzieri pari a 20 mln. di euro (comma 1). Insomma, il taglio c’è stato e si farà sentire..
ARTICOLO ORIGINARIO
Art. 69 Progressione triennale
Il personale in regime di diritto pubblico di cui all’art. 3 del d. lgs. 165/2001 non contrattualizzato, inclusa la dirigenza delle Forze di polizia e delle Forze armate, gode di una progressione economica dello stipendio secondo automatismi biennali.
Con questa norma, invece, gli aumenti periodici saranno triennali, con la conseguenza che la progressione economica sarà spalmata su tre anni, anziché due.
Ciò, considerata l’invarianza dei valori di crescita, corrisponde ad un evidente danno economico per il personale dirigente.
EMENDAMENTO APPROVATO
Questo articolo è stato riformulato, introducendo, rispetto al testo iniziale, un meccanismo di intervento una tantum anziché a regime sulla progressione economica automatica degli stipendi prevista dagli ordinamenti di appartenenza del personale in regime di diritto pubblico di cui all’art. 3 del d. lgs. 165/2001 non contrattualizzato, compreso il personale dirigente delle Forze di polizia e delle Forze armate, per il quale è prevista una progressione economica dello stipendio secondo automatismi biennali.
Il nuovo testo prevede, con effetto dal 1° gennaio 2009, per il predetto personale, un differimento una tantum di 12 mesi della maturazione dell’aumento biennale, limitatamente alla misura del 2,5%. Il periodo di differimento è utile anche ai fini della maturazione dei successivi aumenti biennali.
ARTICOLO ORIGINARIO
Art. 70 Esclusione di trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendente da causa di servizio
A decorrere dal 1° gennaio 2009, i dipendenti per i quali sia stata riconosciuta un’infermità dipendente da causa di servizio ed ascritta ad una delle categorie della tabella A annessa al dPR 834/1981, hanno diritto solo all’equo indennizzo.
Ogni ulteriore trattamento economico aggiuntivo previsto da norme di legge o pattizie è escluso.
Sono abrogate, "conseguentemente", le norme che prevedevano benefici per il personale civile e militare mutilato o invalido di guerra, estesi, poi, anche al personale invalido per servizio (comma 2).
EMENDAMENTO APPROVATO
E’ escluso dall’applicazione della disciplina relativa alla soppressione del trattamento economico aggiuntivo per causa di servizio del dipendente, il personale del Comparto Sicurezza e Difesa.
ARTICOLO ORIGINARIO
Art. 71 Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle PP.AA.
Questa norma prevede che per i primi 10 giorni di assenza per malattia è corrisposto solo il trattamento economico fondamentale, con esclusione di ogni indennità a carattere fisso e continuativo nonchè di ogni altro trattamento economico accessorio.
Considerato che la retribuzione del personale Comparto Sicurezza e Difesa è costituito per oltre il 60% da specifiche indennità, è evidente che la riduzione andrà ad incidere in maniera pesante sullo stipendio.
Le fasce di reperibilità, entro le quali devono essere effettuate le visite mediche di controllo, sono estese dalle 8°° alle 13°° e dalle 14°° alle 20°° di tutti i giorni, compresi i non lavorativi e i festivi.
Le assenze dal servizio per malattia, anche se dovute ad infortuni sul lavoro o a causa di servizio, non sono equiparate al servizio ai fini della distribuzione dei fondi per la contrattazione integrativa (es. produttività collettiva). Fanno eccezione le assenze per congedo di maternita', compresa l'interdizione anticipata dal lavoro, e per congedo di paternita', le assenze dovute alla fruizione di permessi per lutto, per citazione a testimoniare e per l'espletamento delle funzioni di giudice popolare, nonche' le assenze previste dall'articolo 4, comma 1, della legge 8 marzo 2000, n. 53, e per i soli dipendenti portatori di handicap grave, i permessi di cui all'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
EMENDAMENTO APPROVATO
E’ escluso dall’applicazione della disciplina relativa ai disincentivi economici per assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, il personale del Comparto Sicurezza e Difesa.
ARTICOLO ORIGINARIO
Art. 72 Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di età per il collocamento a riposo.
Viene introdotta la posizione dell’ "esonero". E’ una posizione ibrida, nel senso che non si è né in servizio né in pensione, e dà diritto al 50% dello stipendio, innalzabile fino al 70% se durante questo periodo si presta servizio di volontariato.
Possono chiedere l’esonero i dipendenti pubblici nel corso del quinquennio antecedente la data di maturazione dell’anzianità massima contributiva di 40 anni.
All’atto del collocamento a riposo per raggiunti limiti di età il dipendente ha diritto al trattamento di quiescenza e previdenza che sarebbe spettato se fosse rimasto in servizio (comma 4).
E’ riconosciuta la facoltà all’Amministrazione di risolvere il rapporto di lavoro, con preavviso di sei mesi, nei confronti del personale dipendente che ha compiuto l’anzianità massima contributiva di 40 anni, indipendentemente dal limite d’età (comma 11).
Per il personale dei Comparti Sicurezza e Difesa, gli specifici criteri e le modalità applicative di questa disposizione sono definiti con DPCM, su proposta del Ministro per la P.A. e l’innovazione, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, sentiti i Ministri dell’Interno e delle Difesa.
EMENDAMENTO APPROVATO
Relativamente al personale dei Comparti Sicurezza e Difesa, il previsto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), volto a definire gli specifici criteri e le modalità applicative della disposizione che attribuisce alle amministrazioni pubbliche la facoltà, in caso di compimento dell’anzianità contributiva massima di 40 anni del personale dipendente, di risolvere il rapporto di lavoro con un preavviso di sei mesi, deve essere emanato previa delibera del Consiglio dei Ministri.
Tale emendamento ha reso artificiosa ed estremamente complessa l’applicazione di tale disposizione, in quanto oltre al DPCM, è stata introdotta la necessità di una delibera dello stesso Consiglio dei Ministri, che deve precisarne le modalità applicative.
Pertanto, a parere del SAP, è stata ridotta drasticamente la discrezionalità della pubblica amministrazione nel mettere a riposo d’ufficio il personale interessato.
Esito incontro Polizia Ferroviaria
Si e' svolto al Dipartimento il previsto incontro, sollecitato dal SAP, sulle problematiche relative alla Convenzione stipulata lo scorso anno dal Dipartimento e dal Gruppo Ferrovie per la Specialità della Polfer. L'incontro, tenutosi nel tardo pomeriggio del 15 luglio e al quale era presente il Direttore delle Specialità, dott. Guido Longo, ha visto la partecipazione anche delle altre organizzazioni sindacali della Polizia. Il SAP era rappresentato dal Segretario Nazionale Francesco Quattrocchi.
La principale questione oggetto di discussione e' stata quella relativa al mancato pagamento delle indennità di scorta. L'Amministrazione ci ha informato che il Gruppo Ferrovie ha già da tempo erogato la somma complessiva di 7 milioni di euro, che copre i servizi di scorta prestati sino al mese di giugno. Il punto e' che questi soldi sono finiti nelle mani del Ministero dell'Economia che "per motivi contabilità" non li ha ancora girati al nostro Ministero.
Sul punto, il SAP e' stato irremovibile. Le spettanze vanno pagate immediatamente e in sede di rinnovo della Convenzione, che scade a novembre, occorrerà prevedere che gli appostamenti finiscano direttamente nelle casse del Viminale, anche al fine di evitare "cattivi pensieri", l'idea cioè che il Ministero del Tesoro utilizzi le somme ricevute da Ferrovie per altre voci di bilancio...
In ogni caso, l'Amministrazione ha intenzione di riconvocare il SAP e i sindacati a settembre. Per noi sarà fondamentale verificare, nelle prossime settimane, lo stato di attuazione della Convenzione. Se i ritardi nei pagamenti dovessero proseguire, chiederemo anche la corresponsione degli interessi legali.
Il Direttore Longo, accogliendo le nostre richieste, si e' impegnato inoltre su due importanti questioni. La prima e' relativa al numero di operatori da impiegare per ogni singola scorta. I Compartimenti Polfer erano già stati sensibilizzati sul numero di operatori da impiegare, che non necessariamente devono essere due, ma anzi possono arrivare a tre o anche ad un numero più alto. Tutto dipende dal tipo di scorta e dalla "pericolosità" delle tratte sulle quali si effettua la sorta.
Altra questione significativa per il SAP e' quella della
logistica: l'Amministrazione si e' impegnata affinché durante
le scorte sia assegnato alla Polfer uno "scompartimento" riservato - come quello
dei capitreno - per trattenere eventuali fermati, svolgere attività e pratiche,
depositare i propri effetti personali.
Si tratta di impegni sui quali il SAP vigilerà con attenzione. In
ultimo, abbiamo fatto presente all'Amministrazione che per il futuro qualsiasi
tipo di Convenzione relativa alle Specialità della Polizia
dovrà essere preventivamente concordata con le organizzazioni sindacali. Anche
per tentare di evitare preventivamente problemi come quelli di cui si e'
discusso nella riunione al Ministero.
Lanci di agenzia Ansa del SAP
SICUREZZA (ANSA): SAP A TREMONTI, POLIZIA ABBIA DIRITTO DI SCIOPERO
(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Diritto di sciopero per i poliziotti, Lo chiede il Sindacato autonomo di polizia (Sap). 'Visto che Tremonti si e' opposto all'idea di sancire per legge la nostra specificità - osserva il segretario generale del Sap, Nicola Tanzi - allora chiediamo di avere tutti i diritti degli altri pubblici impiegati, a partire dalla possibilità di fare sciopero fino a poter essere iscritti ad un albo professionale e svolgere una seconda attività come collaborazione. In tal senso, attraverso parlamentari amici, intendiamo presentare una serie di proposte di legge'. Il Sap in questi giorni e' mobilitato, assieme agli altri sindacati ed ai Cocer, contro i tagli annunciati dal Governo. Prevista una manifestazione in tutta Italia giovedì prossimo davanti a prefetture, questure e caserme, con un volantinaggio. 'Tremonti ha parlato in questi giorni di privilegi per le forze dell'ordine - prosegue Tanzi - ignorando che si tratta di una professione altamente qualificata che comporta un rischio quotidiano della vita. Il ministro pensi piuttosto a tagliare i privilegi che caratterizzano la 'casta' di cui fa parte. Fare il poliziotto a 1.250 euro netti al mese in una grande città, vuol dire fare la fame ed essere vicini alla soglia di povertà. Il riconoscimento della specificità, cioè di un incremento di stipendio maggiore rispetto al tasso di inflazione riconosciuto al pubblico impiego - aggiunge - e' un obiettivo irrinunciabile per il Sap. Se il ministro dell'Economia pensa che i poliziotti siano uguali agli altri impiegati pubblici, allora e' giusto che ci sia concessa la possibilità di svolgere un secondo lavoro, in modo da rimpinguare i nostri magri stipendi'.
(ANSA) NE 14-LUG-08 12:59
G8: SAP, NIENTE ABUSI E VIOLENZE SISTEMATICI
(ANSA) - ROMA - 'Su 45 richieste di condanna, solo 15 sono state accolte dal Tribunale di Genova e aspettiamo ora di leggere le motivazioni delle sentenze per esprimere un giudizio sereno e complessivo'. Lo afferma in una nota il portavoce nazionale del Sap Massimo Montebove sottolineando che 'il SAP ha difeso e continuerà sempre a difendere la Polizia di Stato e le Forze dell'Ordine dall'infamante e non provata accusa di aver commesso, sistematicamente, abusi e violenze. Le responsabilità, qualora provate e confermate sino all'ultimo grado di giudizio, erano, restano e saranno assolutamente personali. La presunzione di innocenza vale comunque anche per gli appartenenti alle Forze dell'Ordine'. La nota ricorda che il Sindacato Autonomo di Polizia, aveva aperto sin dal 2001 un conto per pagare le spese dei poliziotti indagati per il G8 di Genova. 'La verità storica va al di là di quella processuale - continua il sindacato di polizia - e nessuno deve dimenticare che Genova fu invasa da migliaia di violenti e facinorosi che hanno premeditatamente messo a ferro e fuoco una città, commettendo violenze e saccheggi, come dimostrano anche le numerose condanne a decine di no global comminate nei mesi scorsi'.
(ANSA) COL 14-LUG-08 23:34