Roma, 30 giugno 2008

 

Il Segretario Generale del SAP, Nicola Tanzi, indicato come portavoce da tutte le OO.SS. della Polizia e dai Cocer delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate

Servono maggiori risorse o sarà mobilitazione

Non potranno esserci ulteriori tagli ai bilanci del Ministero dell’Interno e, soprattutto, la prossima manovra finanziaria dovrà riconoscere, concretamente, l’impegno e il sacrificio quotidiano delle Forze dell’Ordine. Cioè la Specificità. Pilastro fondamentale per un Contratto che non sia la riproposizione del precedente Accordo (che ci ha regalato 5 euro di Specificità, oltre agli aumenti legati al tasso di inflazione). E senza dimenticare l’irrinunciabile questione del Riordino delle Carriere. Queste richieste sono state ribadite con forza dal SAP, da tutte le organizzazioni sindacali della Polizia, dai Cocer Carabinieri, Finanza, Esercito, Marina e Aeronautica nel corso dell’incontro con il Governo svoltosi a Palazzo Chigi il 24 giugno. Incontro al quale erano presenti il Sottosegretario Letta e i Ministri Brunetta, La Russa e Maroni. E’ stato redatto un documento congiunto, letto durante la riunione dal Segretario Generale del SAP Nicola Tanzi, indicato da tutti come portavoce delle richieste dei sindacati di Polizia e delle rappresentanze militari.

Il documento è disponibile integralmente sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org.

Sette le richieste prioritarie avanzate:

1) il riconoscimento reale per legge della "specificità" del Comparto Sicurezza e Difesa;

2) lo stanziamento di risorse adeguate per il rinnovo del Contratto collettivo di lavoro (biennio 2008/2009);

3) il mantenimento della contrattazione integrativa;

4) il Riordino delle Carriere;

5) l’attuazione della previdenza complementare;

6)la copertura totale del turn over nelle Forze di Polizia e Forze Armate e la risoluzione dei problemi di "precariato" relativi all’attuale condizione di centinaia di operatori della Difesa;

7) la detassazione della retribuzione accessoria.

Da qui al 2011, i Ministeri dell’Interno e della Difesa, secondo le intenzioni del Governo, dovranno mettere in campo un taglio delle proprie spese pari a circa 800 milioni di euro per dicastero. Una posizione che il SAP ha giudicato intollerabile, anche perché veniamo da due anni di tagli targati Governo Prodi che hanno determinato la situazione che tutti conosciamo. Il ministro Brunetta durante l’incontro a Palazzo Chigi, consapevole di trovarsi di fronte ad un muro compatto e unitario di rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, ha detto che da luglio partiranno i tavoli per il nuovo Contratto 2008-2009. Un primo segnale importante, anche se il nodo delle risorse resta da sciogliere.

E a proposito di risorse, è stata posta con forza la questione della coda contrattuale, ricordando che occorre al più presto utilizzare i 200 milioni di euro già stanziati (160 milioni di euro per l’incremento dell’ora di lavoro straordinario e l’innalzamento del buono pasto dagli attuali 4,65 a 7 euro, i restanti 40 milioni di euro da far confluire alla voce relativa all’indennità mensile pensionabile di cui all’art. 4 del dPR 170/2007), oltre al recupero del differenziale inflattivo relativo sempre all’Accordo 2006-2007 (differenza tra tasso di inflazione reale e programmata). Brunetta ha confermato la disponibilità dei 200 milioni di euro. Il ministro La Russa, dal canto suo, ha assicurato il proprio impegno per normare con legge la specificità. Maroni ha valutato come "sacrosante" le richieste dei rappresentanti del Comparto Sicurezza e Difesa. Tutti hanno ribadito l’impegno a reperire maggiori risorse.

Ma certo, al momento, la situazione non appare rosea. Sia per i previsti tagli ai bilanci del Viminale e della Difesa – che avranno conseguenze, tanto per essere concreti e fare qualche esempio, sul pagamento degli straordinari, sul vestiario, sul parco autovetture – e sia per la mancata previsione, allo stato delle cose, di risorse importanti per la specificità, il contratto, il Riordino delle Carriere. Le promesse non ci bastano più.

E su questo tutto il Comparto Sicurezza e Difesa si è trovato d’accordo.

La conclusione del documento congiunto del quale il SAP si è fatto portavoce, del resto, è chiarissima: se entro tempi brevissime non avremo risposte positive nel merito delle questioni poste, non potremo che intraprendere la via della mobilitazione.

Ancora una volta il SAP ha dimostrato di essere l’unico,vero sindacato AUTONOMO. Al di là delle chiacchiere da bar di chi punta solo a poltrone e prebende!

 

SICUREZZA:SAP, NUOVE RISORSE O SARA' MOBILITAZIONE (ANSA) - ROMA, 25 GIU - La sicurezza 'non si fa a costo zero' il governo deve stanziare 'risorse importanti per il comparto sicurezza e difesa, altrimenti avvieremo una stagione di lotta e di mobilitazione'.

E' quanto afferma, in un una nota, il segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), Nicola Tanzi, che ieri sera, nell'ambito dell'incontro a Palazzo Chigi, e' stato indicato come portavoce delle richieste dei sindacati di Polizia e delle rappresentanze militari.

'Dall'incontro di ieri sera col Governo non sono venute fuori risposte positive per le Forze dell'Ordine - aggiunge - anche se dopo la lettura del documento congiunto siglato da tutte le organizzazioni sindacali e di rappresentanza di Polizia, Carabinieri, Finanza, Forestale, Penitenziaria, Esercito, Marina e Aeronautica, c'e' stata una piccola apertura di credito da parte dei ministri Maroni, La Russa e Brunetta'.

'Abbiamo respinto - puntualizza Tanzi - con forza qualsiasi tentativo di ulteriori tagli ai bilanci dei Ministeri relativi al comparto sicurezza e difesa da questo Governo'.

Ieri sera vi e' stata comunque 'una apertura di credito da parte di alcuni ministri presenti'.
'Non possiamo che prendere positivamente atto di queste apertura di credito, ma aspettiamo il Governo alla prova dei fatti. Altrimenti, avvieremo una stagione di lotta e di mobilitazione'. (ANSA). COM-TH 25-GIU-08 11:30 NNNN


Apc-SICUREZZA/ SAP: GOVERNO STANZI RISORSE O SARA' MOBILITAZIONE
L'incontro con i ministri: "Basta tagli" Roma, 25 giu. (Apcom) - Il governo deve stanziare "risorse importanti per il comparto sicurezza e difesa, altrimenti avvieremo una stagione di lotta e di mobilitazione". E' quanto afferma, in un una nota, il segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), Nicola Tanzi, che ieri sera, nell'ambito dell'incontro a Palazzo Chigi, è stato indicato come portavoce delle richieste dei sindacati di Polizia e delle rappresentanze militari.

"La sicurezza non si fa a costo zero e dall'incontro di ieri sera col Governo non sono venute fuori risposte positive per le Forze dell'Ordine - spiega - anche se dopo la lettura del documento congiunto siglato da tutte le organizzazioni sindacali e di rappresentanza di Polizia, Carabinieri, Finanza, Forestale, Penitenziaria, Esercito, Marina e Aeronautica, c'è stata una piccola apertura di credito da parte dei ministri Maroni, La Russa e Brunetta".

"Abbiamo respinto con forza qualsiasi tentativo di ulteriori tagli ai bilanci dei Ministeri relativi al comparto sicurezza e difesa - ha detto Tanzi - da questo Governo, dopo l'elemosina dell'esecutivo Prodi che ha ridotto all'osso le risorse per il Viminale e ha regalato ai poliziotti aumenti da 5 euro al mese, pretendiamo e vogliamo di più".

Tanzi fa sapere che ieri sera vi è stata una apertura di credito da parte di alcuni ministri presenti: "Brunetta ha detto che a luglio partiranno i tavoli per il nuovo contratto 2008-2009 e ha confermato la disponibilità di 200 milioni di euro per la coda contrattuale relativa all'accordo 2006-2007. La Russa - prosegue il segretario - ha assicurato il suo personale impegno per normare con legge la specificità del Comparto Sicurezza e Difesa. Il ministro dell'interno Maroni, dal canto suo, ha giudicato sacrosante le richieste dei sindacati di polizia e delle rappresentanze militari. Tutti, insomma, si sono impegnati a cercare di reperire risorse. Non possiamo che prendere positivamente atto di queste apertura di credito, ma aspettiamo il Governo alla prova dei fatti. Altrimenti, avvieremo una stagione di lotta e di mobilitazione".

Red/Sav 251038 giu 08

Ricorso Pensioni gratuito per gli iscritti al SAP

Come è noto, la Riforma Dini (legge 335/95) ha innovato il sistema previdenziale obbligatorio e previdenziale, introducendo un sistema di calcolo ai fini pensionistici fortemente penalizzante per il personale delle Forze dell’Ordine che, alla data del 31.12.1995, non aveva raggiunto i 18 anni di servizio. La questione di fondo è legata al passaggio dal sistema retributivo, più favorevole, a quello misto (personale con meno di 18 anni di servizio al 31.12.1995) e contributivo (neoassunti a partire dal 1° gennaio 1996).

A ciò si aggiunga l’inerzia della nostra Amministrazione che, a tutt’oggi, non ha ancora provveduto all’istituzione dei fondi di previdenza complementare, che avrebbero dovuto colmare l’evidente gap economico a danno dei colleghi, derivante dal descritto passaggio da un sistema di calcolo retributivo a quello contributivo. Pertanto, il SAP ha predisposto un ricorso finalizzato a tentare di far cessare la lesione reiterata del diritto ad un adeguato trattamento pensionistico, costituzionalmente protetto, agendo sotto distinti piani.

Il ricorso sarà gratuito soltanto per i nostri aderenti. Per maggiori informazioni e dettagli rivolgersi alle Segreterie Regionali e Provinciali SAP

Accesso al pensionamento

Il Dipartimento ha emanato una circolare – disponibile integralmente sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org – relativa alle modifiche alla legge 243/2004 introdotte dalla legge 247/2007 che, come è noto, non operano per il personale di Polizia. Poiché, però, continuano a pervenire al Ministero numerose richieste in ordine alle modalità di accesso al pensionamento di anzianità, la circolare in questione fornisce alcune precisazioni: nei confronti del personale con 53 anni di età anagrafica e il massimo dell’anzianità contributiva, l’accesso al trattamento pensionistico è dal giorno successivo a quello della cessazione in servizio; con 57 anni di età e 35 di anzianità contributiva, l’accesso al pensionamento avverrà secondo i termini definiti dall’art. 1, comma 29, della legge 335/1995; infine, nei confronti del personale che matura il diritto al trattamento pensionistico con 40 anni di anzianità contributiva a partire dall’anno 2009, i termini per l’accesso al pensionamento continuano ad essere quelli del citato art. 1, comma 29, legge 335/1995.

Fondo 2007, il TEP emana una circolare per il pagamento

A oltre tre mesi dalla stipula dell'intesa per l'utilizzazione delle risorse previste dal Fondo di incentivazione 2007, il personale non si è ancora visto corrispondere quanto dovuto. Ricordiamo che le fattispecie da remunerare, oltre alla produttività collettiva, prevedono la reperibilità, i cambi turno e i servizi resi in alta montagna. Il SAP è intervenuto con forza, ancora una volta, nei confronti del Dipartimento, chiedendo l'immediata corresponsione delle spettanze, visto che era stata data assicurazione di pagamento entro la fine del mese di giugno. Ancor più scandaloso il fatto che al personale dell’Arma dei Carabinieri la "produttività" sia stata pagata. Il Servizio TEP, a seguito delle nostre segnalazioni, ha trasmesso nei giorni scorsi una circolare telegrafica nelle quale invita gli uffici ad adoperarsi affinché "il pagamento agli aventi diritto avvenga con ogni consentita sollecitudine", autorizzando il provvisorio prelevamento delle somme occorrenti dai fondi a contabilità speciale.

Stavolta, pertanto, ci dovremmo davvero essere!

Annotazioni matricolari

Come è noto, il Dipartimento ha intenzione di emanare una circolare relativa alle annotazioni matricolari e il SAP ha espresso alcune osservazioni in merito. In prima analisi, abbiamo condiviso in pieno l’intento e le motivazioni che hanno portato il Ministero, anche su nostra sollecitazione, a rivedere le disposizioni che regolano le annotazioni matricolari, le quali risalgono ad un’epoca (il 1975) in cui il contesto culturale della società in generale e della stessa Polizia di Stato era profondamente diverso. Il SAP ha chiesto comunque che siano annotati nello stato matricolare, oltre agli incarichi di "direzione a scavalco" attribuiti per uffici diversi da quello di appartenenza, in caso di temporanea assenza del titolare di un ufficio per un periodo superiore a 15 giorni, anche le supplenze definite "ope legis", di cui all’art. 7, comma 1. del dPR 782/85. A nostro parere, infatti, l’assunto in base al quale codesto Ufficio ha escluso la rilevanza matricolare delle precitate supplenze – vale a dire l’espressa previsione normativa – è privo di fondamento. Inoltre, pur concordando con l’apertura alla trascrizione matricolare dei dottorati di ricerca, dei master, dei corsi di specializzazione o di perfezionamento post laurea frequentati presso istituti universitari o equipollenti anche per il personale non direttivo, abbiamo chiesto che abbiano rilevanza matricolare le specifiche abilitazioni attinenti alla formazione professionale, anche se il conseguimento delle stesse non abbia come diretto presupposto il possesso del titolo di studio minimo richiesto per l’accesso al ruolo di appartenenza. In caso contrario, difatti, al personale non direttivo sarebbe preclusa la possibilità di ottenere l’annotazione sul proprio foglio matricolare dell’eventuale abilitazione professionale conseguita (es. abilitazione alla professione di avvocato), in quanto la laurea, presupposto necessario per il conseguimento della predetta abilitazione, non costituisce il titolo di studio minimo richiesto per l’accesso al ruolo di appartenenza. Si tratta di richieste ragionevoli e legittime che il SAP ritiene fondamentali per assicurare un trattamento uniforme a tutto il personale di Polizia.

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE, A PARTIRE DALLE NOVITA’ RELATIVE AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, SONO DISPONIBILI

IN TEMPO REALE SUL NOSTRO SITO INTERNET WWW.SAP-NAZIONALE.ORG

 

 

 

 

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