Roma, 2 giugno 2008
RIORDINO E CONTRATTO
Le battaglie del SAP
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ontratto (con riconoscimento della Specificità) e Riordino delle Carriere restano le priorità dell’azione sindacale del SAP e della Consulta Sicurezza. Dopo la lettera al Ministro dell’Innovazione e della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, per chiedere la riapertura dei tavoli contrattuali, SAP, SAPPe e SAPAF spingono adesso per far ripartire il progetto di Riordino delle Carriere. Abbiamo pertanto inviato, il 28 maggio, una lettera ai presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Senato, che riportiamo integralmente (altri documenti sono disponibili sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org). Quelle sul Contratto e sul Riordino sono due battaglie di fondamentale importanza dalle quali dipende il futuro stessa della Polizia di Stato e delle Forze dell’Ordine, in un momento in cui cresce nel Paese la necessità di sicurezza. Necessità da affrontare concretamente, non soltanto a parole! Perché nessun ‘Pacchetto Sicurezza’ potrà mai funzionare senza una reale tutela dei professionisti della sicurezza, che deve partire da un adeguamento delle retribuzioni in linea con i poliziotti europei e da un Riordinamento delle carriere che sappia valorizzare le professionalità e la base, rendendo maggiormente efficiente tutta la nostra Amministrazione. Su questi punti si incentra l’azione del SAP che per delineare al meglio le proprie strategie riunirà il proprio Consiglio Nazionale nelle giornate del 6 e 7 giugno prossimi a Rimini.LA LETTERA DELLA CONSULTA SICUREZZA
Egregio Presidente,
la Consulta Sicurezza – la più grande organizzazione autonoma del Comparto Sicurezza – composta da SAP (Sindacato Autonomo di Polizia), SAPPE (Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria) e SAPAF (Sindacato Autonomo Polizia Ambientale e Forestale), Le chiede un’audizione in seno alla Commissione da Lei presieduta, affinchè il progetto di Riordino delle carriere – da tempo sostenuto da questa Consulta - affronti, nuovamente, il suo percorso nella legislatura in corso.
E’ d’obbligo una premessa. Il 14 maggio 2002, a margine della stipula del contratto collettivo nazionale di lavoro delle forze di polizia per il biennio 2002 -2003, il Governo assunse un formale impegno: approvare il Riordino delle carriere delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.
Il fondamento di questo progetto si rinviene nella esigenza di avviare un processo di perequazione e di ammodernamento degli ordinamenti del personale, il cui status è riservato alla legge rispetto al restante personale statale oggetto del procedimento di delegificazione iniziato con il d.lgs. 29/1993.
I due sistemi organizzativi del personale pubblico – la legge e il contratto - devono permettere la realizzazione dei fini pubblici, senza sottacere le posizioni giuridiche sottostanti del personale interessato.
Da questa promessa e grazie al lungo lavoro svolto dagli Uffici legislativi dei Corpi di polizia interessati al provvedimento, compreso il Corpo Forestale dello Stato, il progetto di legge "Riordino dei ruoli dell'arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria e Corpo Forestale dello Stato ( C. 3437 Ascierto, C.4376, C.5400 Lucidi) venne presentato alla Camera dei Deputati il 4 novembre 2004.
Il testo unificato predisposto dai relatori delle proposte di legge sul Riordino dei ruoli e delle carriere delle Forze di polizia e delle Forze armate adottato come testo base dalle Commissioni riunite I e IV della Camera dei Deputati, era finalizzato a realizzare, attraverso più procedimenti delegati, anche in più fasi, con il ricorso ad una delega, un intervento organico su tutti i ruoli delle Forze di polizia e delle Forze armate per incrementarne la funzionalità e per valorizzarne le risorse umane, nonché per attuare, come detto, il necessario adeguamento delle dinamiche di carriera alle riforme e alle riqualificazioni professionali intervenute negli ultimi anni nel pubblico impiego.
Nell’ottobre del 2005 iniziò l’esame del predetto ddl dinanzi alle Commissioni I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) e IV (Difesa) della Camera dei Deputati e, il 26 gennaio 2006, tale progetto di legge venne approvato da quel ramo del Parlamento.
Pertanto, il 27 gennaio 2006 venne trasmesso al Senato della Repubblica e assegnato alle Commissioni I e IV.
La conclusione positiva della prima fase parlamentare rappresentò un forte segnale per gli operatori della Sicurezza, la cui funzione sociale è stata spesso scarsamente considerata, se non sottovalutata.
Tuttavia, la scadenza della XIV legislatura e lo scioglimento delle Camere impedirono che l’iter legislativo del disegno di legge sul Riordino delle carriere giungesse alla sua naturale conclusione.
E’ importante sottolineare che coloro che si opposero a questo Riordino erano molto lontani dagli interessi e dai bisogni dei poliziotti che, si spera, la nuova legislatura voglia tutelare e soddisfare.
La Consulta Sicurezza è estremamente convinta della necessità di dare maggiore dignità alle forze di polizia e alle forze armate che si battono quotidianamente per la Sicurezza del Paese, e il Riordino è un passo mosso dal Paese in questo senso.
Deve essere chiara, a tal proposito, la necessità di dare una connotazione perequativa e professionalizzante al Comparto Sicurezza rispetto al personale delle altre amministrazioni pubbliche che, in virtù della delegificazione operata dal d.lgs. 29/1993 e successive integrazioni e modificazioni e dal d.lgs. 165/2001, ha scavalcato, non solo dal punto di vista retributivo, ma anche funzionale, il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate in settori delicatissimi dell'attività statale, come quello diretto a realizzare la sicurezza dei cittadini.
Pertanto, la Consulta Sicurezza Le chiede un incontro formale al fine di discutere del progetto di Riordino delle carriere delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, quale step necessario per la crescita professionale del personale e certamente non più procrastinabile.
Restando in attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti.
Nicola Tanzi
Segretario Generale SAP
Donato Capece
Segretario Generale SAPPe
Marco Moroni
Segretario Generale SAPAF
Sicurezza: il SAP condivide l’analisi del Capo della Polizia
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l SAP condivide la denuncia sullo stato della sicurezza in Italia e sui problemi degli operatori delle Forze dell’Ordine lanciata dal Prefetto Antonio Manganelli, Capo della Polizia, nel corso della sua recente audizioni davanti alle Commissioni Riunite Affari Costituzionali e Giustizia del Senato. Manganelli ha posto l’accento, in particolare, sul problema della certezza delle pena e dei reati commessi dagli stranieri. Si possono adottare tutte le misure possibili e immaginabili, è in sintesi il pensiero del Capo della Polizia, ma se poi non si avverte più la certezza della pena, tutto diventa inutile e si "vanificano" gli sforzi di Polizia e magistratura. Lui, precisa, non vuol giocare "a fare il giurista", ma non esita a denunciare che i Cpt sono troppo pochi ("da gennaio su 10.500 immigrati solo 2.400 hanno trovato posto") e che il periodo di 60 giorni di permanenza in questi Centri, attualmente previsti dall'ordinamento, è davvero insufficiente per scoprire le vere generalità del clandestino e per sbrigare tutte le pratiche necessarie all'espulsione. Manganelli ha anche ricordato che il trenta per cento dei reati comuni è commesso dai clandestini (che diventa 60-70% nel Nord Est), ma è anche vero che il problema non sono gli sbarchi, piuttosto chi entra con il visto turistico in Italia e poi ci resta, nonostante sia scaduto il permesso di soggiorno. Quello che si dovrebbe fare, suggerisce il Capo della Polizia, è puntare tutto sugli accordi bilaterali tra l'Italia e i Paesi di provenienza dei clandestini che devono fare la loro parte. Un’analisi lucida della quale la classe politica tutta e il Governo non potranno non tener conto.SICUREZZA: SAP, DA MANGANELLI QUADRO MOLTO CHIARO
(ANSA) - ROMA, 29 MAG - 'Quanto dichiarato dal capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, davanti alle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato traccia un quadro molto chiaro sullo stato della sicurezza nel nostro Paese e sui disagi degli operatori delle Forze dell'Ordine'. Lo afferma il segretario del sindacato di polizia Sap, Nicola Tanzi, sottolineando che si tratta di 'problematiche che da tempo il nostro sindacato porta avanti, soprattutto per quel che concerne la certezza dell'esecuzione della pena e la criminalita' straniera'. Il pacchetto sicurezza, prosegue, 'costituisce certamente una prima, importante risposta normativa che non deve essere disgiunta dallo stanziamento di adeguate risorse per il ministero dell'Interno, necessarie per attuare i provvedimenti adottati dal governo'. (ANSA) COM-GUI 29-MAG-08 18:08 NNNNStraordinari e indennità, interventi SAP
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l SAP è intervenuto con forza presso il Dipartimento per sollecitare il pagamento delle indennità accessorie e degli straordinari nei nostri Uffici di Polizia, con un occhio di riguardo per tutte le Specialità. Particolarmente intollerabile la situazione che si è venuta a creare nei Reparti Mobili: il personale non riceve il pagamento dello straordinario effettuato nei servizi di ordine pubblico addirittura da dicembre! E anche gli operatori della Specialità della Polizia Ferroviaria non stanno meglio: dopo l’intesa siglata nei mesi scorsi tra Dipartimento e Ferrovie per la rideterminazione delle indennità legate alle scorte a lunga percorrenza, a tutt’oggi molte spettanze non sono state corrisposte. Le denunce e le azioni del SAP si scontrano quotidianamente con i problemi legati alla scarsità di risorse presenti nei capitoli di spesa del Viminale dedicati alle indennità da corrispondere, ma ciò non giustifica l’atteggiamento del Ministero e per questo il nuovo Governo dovrà mettere presto le cose a posto anche da questo punto di vista, prevedendo nell’immediato nuove risorse per il nostro Dicastero. Dopo tante sollecitazioni, invece, arriva da Alessandria la notizia che il personale della Scuola e gli Agenti del 63° corso si vedranno finalmente corrispondere la restante parte di straordinari relativi alla visita del Presidente Bush a Roma del giugno 2007. C’è voluto un anno per ottenere il dovuto. Una tendenza che dovrà presto e necessariamente essere cambiata!Premio Produttività
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l SAP ha appreso dal Dipartimento che il provvedimento che dispone il pagamento della Produttività 2007 è stato firmato dai competenti Uffici del Ministero del Tesoro e adesso attende soltanto il via libera definitivo della Corte dei Conti, che dovrebbe avvenire nelle prossime due settimane. Si prevede pertanto per il mese di giugno il pagamento del "premio". Il SAP vigilerà affinché non ci siano ulteriori ritardi.Servizi tecnico-logistici
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i è svolto il 29 maggio al Dipartimento, alla presenza del Segretario Generale Nicola Tanzi, l’incontro relativo alla bozza di circolare sull’esercizio delle funzioni di supporto tecnico-logistico a seguito della soppressione delle Direzioni Interregionali. Il SAP concorda con la necessità dell’Ammini-strazione di dare esecutività alla circolare, ma nel contempo si riserva di valutarla nella sua applicazione concreta e di chiedere, se necessario, gli opportuni correttivi.Circolare esplicativa sul Contratto
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a Direzione Centrale del Personale ha emanato una circolare che, a seguito della riunione della Commissione Paritetica del 9 aprile scorso, fa il punto sulle novità introdotte in relazione ad alcuni istituti disciplinati dall’ultimo Contratto: indennità per servizio esterno, orario di lavoro, congedo ordinario, congedi straordinari e aspettativa, terapie salvavita, tutela delle lavoratrici madri, congedo parentale, diritto allo studio e tutela legale. Saranno successivamente emanate altre circolari. La documentazione è disponibile sul sito www.sap-nazionale.orgCorsi specialistici
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ono state emanate, con una circolare a firma del Capo della Polizia, alcune disposizioni in ordine alla pianificazione dei corsi di tipo specialistico riservati al personale di Polizia. La circolare è integralmente disponibile sul nostro sito internet.