Roma, 7 gennaio 2008
Una Finanziaria peggiore di quella del 2007, con un’offensiva contro la Polizia
Tiro al bersaglio
Inizia male, molto male il 2008. Un vero e proprio tiro al bersaglio contro i Corpi di Polizia. Dopo il Contratto più umiliante nella storia della contrattazione collettiva delle Forze dell’Ordine, con i famosi 5 euro di aumento nel biennio 2006-2007, la scure della Legge Finanziaria 2008 si è ancora abbattuta sulle Forze di Polizia. Ed è stato molto peggio di quel che si stimava. E sia detto subito per inciso che molte spese previste sono davvero superflue. Non ripercorreremo la querelle sui Senatori che si vendono.
Ma merita riportare il comma 408 dell’art.1. "Per la realizzazione delle opere, degli interventi e delle iniziative connessi alle celebrazioni per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia è autorizzata l'ulteriore spesa di 10 milioni di euro per l'anno 2008."
Sennonché, come era stato segnalato, la proclamazione del Regno d’Italia avvenne il 17 marzo 1861, sicché l’anniversario cade esattamente fra tre anni!
E questo appostamento di spesa si commenta da solo. Cominciamo, dunque, dall’analisi dettagliata della legge di bilancio, iniziando da quello che è stato un vero e proprio furto. Quando nel novembre 2003 il Governo Berlusconi decise di appostare il Finanziamento per il Riordino delle carriere che il SAP chiedeva, venne approvato nella Legge finanziaria 2004 un emendamento che aumentava le accise sui tabacchi e sugli alcolici che avrebbe portato, nell’arco di più anni, circa 600-700 milioni di euro. Quella partita sul Riordino, come sappiamo, abortì al Senato a gennaio 2006. Per noi del SAP, questo epilogo si ebbe per la dissennatezza del Cartello dei Sindacati confederali. Dopo due manifestazioni estive, il SAP mise in campo tutte le sue energie. Ma questo errore sarà destinato a pesare nella storia delle Forze di Polizia. Tuttavia, quei fondi erano rimasti iscritti al bilancio dello Stato fino al 2007. E un ordine del giorno presentato in Parlamento, all’inizio di dicembre 2007 e accolto dal Governo, testimoniava della presenza di quelle risorse del 2003. Risorse e fondi che avrebbero potuto riavviare il processo di perequazione delle Forze di Polizia, rispetto alle riqualificazioni del pubblico impiego privatizzato e che hanno obiettivamente squilibrato l’intero sistema sin dal 2008.
Consci di tutto ciò e del fatto che quei fondi sono delle Forze di Polizia, l’art.3 della Legge Finanziaria 2008 si appropria di 14 milioni (più o meno 28 miliardi delle vecchie lire) per gli impiegati civili dell’interno e per i Prefetti. Un furto in piena regola se si pensa che lo stesso stanziamento non è stato previsto per tutta la dirigenza delle Forze di Polizia né per i Fondi di produttività dei 5 Corpi. Il capolavoro del ministro Amato si può ammirare dai seguenti commi:
148. Per fare fronte alla notevole complessità dei compiti del personale dell'Amministrazione civile dell'interno derivanti, in via prioritaria, dalle norme in materia di depenalizzazione e di immigrazione, il Fondo unico di amministrazione per il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dei servizi istituzionali è incrementato di 5 milioni di euro a decorrere dall'anno 2008.
149. È stanziata, a decorrere dall'anno 2008, l'ulteriore somma di 9 milioni di euro per il contratto della carriera prefettizia relativo al biennio 2008-2009 a integrazione di quanto previsto dalla presente legge.
Avete letto bene. Per chi opera gli accertamenti sugli illeciti amministrativi, redige gli atti, i verbali e i rapporti che devono essere sottoscritti e che comportano responsabilità, il Ministero dell’Interno non prevede neppure un euro (pensiamo solo alla Polizia Stradale). Per chi fotocopia qualche ordinanza-ingiunzione firmata dal Prefetto, 5 milioni di euro per la produttività da ripartire in 23.000 dipendenti (sic!). Stesso discorso per i provvedimenti di espulsione firmati dalle Questure e dagli Uffici Stranieri della Polizia di Stato.
Straordinari
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a andiamo avanti. L’art.3, comma 82 della Legge 244/2007 stabilisce che " In ogni caso, a decorrere dall'anno 2008, …… la spesa per prestazioni di lavoro straordinario va contenuta entro il limite del 90 per cento delle risorse finanziarie allo scopo assegnate per l'anno finanziario 2007".A questo taglio netto del 10% di remunerazioni che coprono prestazioni obbligatorie a tutela dell’ordine pubblico e della funzione di polizia giudiziaria, si aggiunge la suddivisione di tutto il personale in 3 grandi aree, ognuna delle quali interdipendenti dall’altra. Potrà così capitare che la ripartizione in aree funzionali impedirà il pagamento degli straordinari, perché non è dato sapere in quali circostanze e occasioni sarà necessario espletare determinati servizi di polizia. In altre parole, non essendo possibile programmare le prestazioni di lavoro straordinario per l’imprevedibilità degli eventi criminosi, potrà accadere che vi siano aree scoperte rispetto ad altre in cui vi sarà un esubero di finanziamento. Per fare un altro esempio, come si fa a prevedere nel 2008 se saranno necessari maggiori servizi per la tutela dell’ordine pubblico materiale (stadi, scioperi, manifestazioni) e per la tutela della sicurezza pubblica in senso lato?
In sostanza dal taglio e dallo smembramento del finanziamento ci dovremo aspettare tempi duri per veder liquidato il frutto del nostro lavoro.
Tuttavia, la ciliegina che, evidentemente, non ci spaventa, è costituita dal comma 83: "Le pubbliche amministrazioni non possono erogare compensi per lavoro straordinario se non previa attivazione dei sistemi di rilevazione automatica delle presenze."
Nuove assunzioni
P
er chi aveva brindato alle nuove assunzioni, proponiamo subito una doccia fredda. C’è molto poco per la Polizia di Stato. La previsione della Legge Finanziaria 2008 non suddivide le esigenze tra i vari Corpi di Polizia. Queste dovranno essere valutate nei prossimi mesi, ma c’è da scommettere che si riferiranno ad una divisione proporzionale sulla base degli organici e non delle funzioni di polizia. E tutto questo non farà altro che accentuare la conflittualità tra i vari Corpi chiamati alla sicurezza del paese.Art.3 comma 89. Per l'anno 2008, per le esigenze connesse alla tutela dell'ordine pubblico, alla prevenzione ed al contrasto del crimine, alla repressione delle frodi e delle violazioni degli obblighi fiscali ed alla tutela del patrimonio agroforestale, la Polizia di Stato, l'Arma dei carabinieri, il Corpo della Guardia di finanza, il Corpo di polizia penitenziaria ed il Corpo forestale dello Stato sono autorizzati ad effettuare assunzioni in deroga alla normativa vigente entro un limite di spesa pari a 80 milioni di euro per l'anno 2008 e a 140 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009. Tali risorse possono essere destinate anche al reclutamento del personale proveniente dalle Forze armate. Al fine di cui al presente comma è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un apposito fondo con uno stanziamento pari a 80 milioni di euro per l'anno 2008 e a 140 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009. Alla ripartizione del predetto fondo si provvede con decreto del Presidente della Repubblica da emanare entro il 31 marzo 2008, secondo le modalità di cui all'articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni.
98. Per le assunzioni nelle carriere iniziali delle Forze di polizia di cui al comma 89, le amministrazioni interessate provvedono, prioritariamente, mediante l'assunzione dei volontari delle Forze armate utilmente collocati nelle rispettive graduatorie dei concorsi banditi ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 settembre 1997, n. 332, che abbiano ultimato la ferma e, per i rimanenti posti, mediante concorsi riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno, ovvero in rafferma annuale, di cui alla legge 23 agosto 2004, n. 226, in servizio o in congedo, in possesso dei requisiti previsti dai rispettivi ordinamenti. In deroga a quanto previsto dall'articolo 16, comma 4, della legge n. 226 del 2004, i vincitori dei concorsi sono immessi direttamente nelle carriere iniziali delle Forze di polizia di cui al comma 89.
Il ricollocamento dei marescialli
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l comma 126 fa riferimento al ricollocamento dei Marescialli delle Forze Armate.Per questo fine si prevede la costituzione di un ruolo ad esaurimento che, evidentemente, dovrà avere una predeterminata dotazione organica. Il passaggio dalle Forze Armate ai Corpi di Polizia, tuttavia, non è automatico.
Si istituisce una selezione che postula una qualificazione preesistente.
E nella Polizia di Stato, ciò non può che soddisfare le esigenze di taluni profili tecnici (trasmissioni, telecomunicazioni, motorizzazione ecc.) del Ruolo tecnico scientifico.
126. Per le medesime finalità e con i medesimi strumenti di cui al comma 124, possono essere disposti trasferimenti anche temporanei di contingenti di marescialli dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica in situazioni di esubero, da ricollocare, previa selezione in relazione alle effettive esigenze, prioritariamente in un ruolo speciale ad esaurimento del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare di cui al decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195. Con gli strumenti di cui al comma 124 vengono definiti gli aspetti relativi al trattamento giuridico ed economico del personale interessato, nonché i profili finanziari, senza maggiori oneri per la finanza pubblica.
Eliminata l’assicurazione rischi
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e del movimento sindacale di polizia potesse essere scritto il DNA, la parte relativa alle tutele e alle garanzie professionali spetta al SAP.Sin da quando assumemmo la difesa dei colleghi accusati di violenza dai brigasti rossi che avevano sequestrato il Generale Lee Dozier.
Si tratta di una storia molto lunga iniziata con il Memorial Day dal 1992 e dalle battaglie per l’assistenza legale e la reintroduzione delle garanzie previste dalla legge Reale del 1975.
L’ultimo segmento di questo DNA è costituito dallo stanziamento contrattuale di un fondo per la stipula di una polizza assicurativa per il personale delle Forze di Polizia. Tuttavia a stroncare ogni sogno provvede il comma 59, dell’art.1 della finanziaria.
Non servono commenti. " È nullo il contratto di assicurazione con il quale un ente pubblico assicuri propri amministratori per i rischi derivanti dall'espletamento dei compiti istituzionali connessi con la carica e riguardanti la responsabilità per danni cagionati allo Stato o ad enti pubblici e la responsabilità contabile. I contratti di assicurazione in corso alla data di entrata in vigore della presente legge cessano di avere efficacia alla data del 30 giugno 2008. In caso di violazione della presente disposizione, l'amministratore che pone in essere o che proroga il contratto di assicurazione e il beneficiario della copertura assicurativa sono tenuti al rimborso, a titolo di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l'ammontare dei premi complessivamente stabiliti nel contratto medesimo.
Nessuna politica sugli alloggi, riservati solo ai militari
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u questo giornale e non solo, da molti anni affrontiamo il tema del blocco effettivo della mobilità.I trasferimenti del personale sono praticamente congelati e il personale della Forze di Polizia subisce la mortificazione di non poter coltivare i rispettivi progetti di vita. Sia personali che familiari.
Dopo una lunga battaglia del SAP per la costituzione di un Fondo che possa garantire prestiti a tassi agevolati, e l’anticipo della liquidazione per l’acquisto della prima casa, ancora una volta veniamo avvolti da una cocente delusione.
E soprattutto dalla consapevolezza dell’incapacità del Ministro dell’Interno di rappresentare i bisogni dei suoi dipendenti.
La Legge Finanziaria 2008 prevede un ampio intervento per gli alloggi del personale militare.
Intervento che si spiega all’interno di un sistema che già dispone di un vasto patrimonio pubblico. Ma per le Forze di Polizia civili nulla.
Nulla di nulla.
Vale la pena riportare ciò che si prevede per il personale militare, non senza sottolineare che il Ministro Parisi evidentemente si è speso molto al riguardo.
627. In relazione alle esigenze derivanti dalla riforma strutturale connessa al nuovo modello delle Forze armate, conseguito alla sospensione del servizio obbligatorio di leva, il Ministero della difesa predispone, con criteri di semplificazione, di razionalizzazione e di contenimento della spesa, un programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio di cui all'articolo 5, primo comma, della legge 18 agosto 1978, n. 497.
628. Ai fini della realizzazione del programma di cui al comma 627, il Ministero della difesa:
a)procede all'individuazione di tre categorie di alloggi di servizio:
1) alloggi da assegnare al personale per il periodo di tempo in cui svolge particolari incarichi di servizio richiedenti la costante presenza del titolare nella sede di servizio;
2) alloggi da assegnare per una durata determinata e rinnovabile in ragione delle esigenze di mobilità e abitative;
3) alloggi da assegnare con possibilità di opzione di acquisto mediante riscatto;
b) provvede all'alienazione della proprietà, dell'usufrutto o della nuda proprietà di alloggi non più funzionali alle esigenze istituzionali, in numero non inferiore a tremila, compresi in interi stabili da alienare in blocco, con diritto di prelazione per il conduttore e, in caso di mancato esercizio da parte dello stesso, per il personale militare e civile del Ministero della difesa non proprietario di altra abitazione nella provincia, con prezzo di vendita determinato d'intesa con l'Agenzia del demanio, ridotto nella misura massima del 25 per cento e minima del 10 per cento, tenendo conto del reddito del nucleo familiare, della presenza di portatori di handicap tra i componenti di tale nucleo e dell'eventuale avvenuta perdita del titolo alla concessione e assicurando la permanenza negli alloggi dei conduttori delle unità immobiliari e delle vedove, con basso reddito familiare, non superiore a quello determinato annualmente con il decreto ministeriale di cui all'articolo 9, comma 7, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, ovvero con componenti familiari portatori di handicap, dietro corresponsione del canone in vigore all'atto della vendita, aggiornato in base agli indici ISTAT. Gli acquirenti degli alloggi non possono rivenderli prima della scadenza del quinto anno dalla data di acquisto. I proventi derivanti dalle alienazioni sono versati all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati in apposita unità previsionale di base dello stato di previsione del Ministero della difesa;
c) può avvalersi, ai fini di accelerare il procedimento di alienazione, tramite la Direzione generale dei lavori e del demanio, dell'attività di tecnici dell'Agenzia del demanio ed è esonerato dalla consegna dei documenti previsti dalle vigenti disposizioni normative in materia urbanistica, tecnica e fiscale, necessari per la stipula dei contratti di alienazione di cui alla lettera b), sostituiti da apposita dichiarazione;
d) può procedere alla concessione di lavori pubblici di cui agli articoli 153 e seguenti del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, con le modalità previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 19 aprile 2005, n. 170, prevedendo, a tal fine, la possibilità di cessione, a titolo di prezzo, di beni immobili in uso non più necessari ai fini istituzionali, individuati d'intesa con l'Agenzia del demanio e ulteriori rispetto a quelli da individuare ai sensi dell'articolo 27, comma 13-ter, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, nonché la destinazione della totalità dei canoni degli alloggi di servizio realizzati in attuazione del programma di cui ai commi da 627 a 631 fino al termine della concessione, con conseguente cessazione della sospensione delle vigenti disposizioni normative in materia di riparto dei proventi derivanti dai canoni di concessione degli alloggi di servizio delle Forze armate.
629. Il Ministro della difesa, entro otto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, adotta il regolamento di attuazione per la realizzazione del programma infrastrutturale di cui al comma 627, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400. Sullo schema di regolamento è sentito il COCER e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari.
Iniziative SAP nel giorno dell’Epifania
L
a cronica carenza di Volanti alla Questura di Alessandria costringe ancora una volta il SAP a scendere in piazza con una bella iniziativa di protesta della Segreteria Provinciale nel giorno dell’Epifania.Ne riferiremo nei dettagli sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org e su questo Flash.
E molte Segreterie Provinciali SAP, nel giorno tradizionalmente dedicato alla Befana, hanno messo in campo belle iniziative di amicizia e solidarietà, dedicate ai grandi e ai piccini.
Protagoniste le città di Ancona, Bologna, Campobasso, Gorizia, Terni, Udine e Verona.
Anche in questo caso, maggiori notizie e foto degli eventi saranno disponibili nei prossimi giorni sul nostro portale web.