Roma,  10 dicembre 2007

 

Finanziaria: nulla di fatto

Ad una settimana di distanza dalle manifestazioni di Milano e Roma, del Siulp e del Sap, nulla di nuovo è accaduto sullo scenario istituzionale. Dalle parti del Governo si è più pensato a tenere unita la coalizione, piuttosto che intervenire a lenire il disagio degli operatori del settore. Qualche spiraglio è stato aperto sul piano politico. Ma si tratta solo un lieve accenno. Alla Camera dei Deputati, al gruppo parlamentare del Partito Democratico, una delegazione della Consulta Sicurezza SAP-SAPPe-SAPAF, del Siulp e dei Cocer si è incontrata con il capogruppo On.le Antonello Soru, con la presidente della Commissione difesa On.le Roberta Pinotti e con il Sottosegretario alla Funzione Pubblica Gianpiero Scanu. Nella circostanza, tutte le parti convenute hanno ribadito le rispettive posizioni. Per quel che ci concerne, abbiamo reiterato la richiesta affinché sia finanziato il fondo di Specificità delle Forze di Polizia e il Riordino delle Carriere, non senza stigmatizzare la mancata concertazione sul provvedimento di riforma del sistema pensionistico.

Di certo, dopo la grande mobilitazione del 1° dicembre, ci saremmo aspettati ben altri segnali. A questo, tuttavia, ha pensato il Colle più alto di Roma. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiesto più risorse per la sicurezza e le Forze dell’Ordine nella Legge Finanziaria in discussione in Parlamento. Purtroppo, non con la stessa forza si è mosso il Ministro Amato che, all’indomani delle manifestazioni di Milano e Roma, non ha dato la sensazione di volersi impegnare a fondo per reperire nella legge di bilancio le risorse necessarie. Fondi che, ricordiamo, erano stati promessi – nero su bianco – con il Patto per la Sicurezza firmato nei mesi scorsi dal presidente del Consiglio, Romano Prodi. Il quadro politico complessivo è delicato, come si sa, e l’attuale Esecutivo potrebbe imboccare altre strade. Compresa l’ipotesi di una sostituzione tecnica nei prossimi mesi.

E’ di tutta evidenza, come la storia insegna, che in queste fasi turbolente è ben difficile ottenere risultati concreti. Di concreto, al momento, c’è soltanto la necessità di approvare entro fine dicembre la Finanziaria 2008, pena il cosiddetto "esercizio provvisorio" del bilancio dello Stato. E la nostra battaglia in queste settimane deve continuare per arrivare a far inserire nella legge di bilancio in corso di approvazione i fondi che sono stati promesso col Patto per la Sicurezza e che riguardano la Specificità, il Contratto e il Riordino delle Carriere.

Se così non sarà, dovremmo essere pronti ad una lunga e dura stagione di lotta e di conflitto sindacale.

Finanziaria, Consulta Sicurezza incontra PD (ANSA) - ROMA, 5 DIC - Dopo le manifestazioni di protesta dei poliziotti, sabato scorso a Milano e a Roma contro la Finanziaria 2008, la Consulta Sicurezza, composta da SAP (sindacato autonomo di polizia), SAPPE (sindacato autonomo polizia penitenziaria) e SAPAF (sindacato autonomo polizia ambientale forestale) ha avuto un incontro alla Camera con una delegazione del Partito Democratico. Alla riunione erano presenti il sottosegretario alla Funzione pubblica, Gianpiero Scanu, la presidente della Commissione Difesa della Camera, Roberta Pinotti, e il capogruppo alla Camera del Partito Democratico, Antonello Soro. 'Abbiamo espresso - spiegano i rappresentanti della Consulta Sicurezza - lo stato di disagio delle Forze dell'Ordine per il mancato rispetto degli impegni assunti, appena tre mesi fa, con il Patto per la Sicurezza. La Finanziaria in corso di discussione in Parlamento non contiene risorse per la specificità, per il funzionamento dei mezzi e delle strutture, per il contratto, per il riordino delle carriere interne, nonostante le promesse e gli impegni scritti del presidente del consiglio Romano Prodi'. 'Nello specifico - prosegue la Consulta Sicurezza - la legge finanziaria 2008 contiene un taglio del dieci per cento delle ore assegnate ai servizi straordinari, senza contare che le forze dell'ordine sono state inserite nel decreto sul welfare, con all'orizzonte l'allungamento dell'età pensionabile, senza aver consultato sindacati e cocer. Da qui il nostro profondo stato di malessere che ci ha portato in piazza il primo dicembre'. 'Gli esponenti del Partito Democratico ed in particolare l'on. Roberta Pinotti - aggiunge la Consulta sicurezza - hanno promesso il loro impegno per recuperare in Finanziaria 70 milioni di euro circa per il taglio dello straordinario'.

'Un impegno che apprezziamo, anche se non possiamo essere assolutamente soddisfatti', dichiara la Consulta Sicurezza, aggiungendo che 'con queste misere risorse si restituirebbe soltanto quel che è stato tolto, senza aggiungere nuove risorse come è stato promesso e soprattutto lasciando sul tappeto, senza soluzione, la spinosa questione previdenziale'.

Sicurezza, Ascierto (An): Amato tuteli i servitori dello Stato Roma, 03 DIC (Velino) - "Mi chiedo se il ministro dell'Interno Amato e il resto del Governo si siano resi conto che sabato scorso tra le citta' di Milano e Roma sono scese in piazza tutte le sigle sindacali delle forze dell'ordine dando vita a una manifestazione che puo' essere considerata la piu' clamorosa protesta di tutti i tempi effettuata dalle donne e gli uomini in divisa". Lo dichiara Filippo Ascierto, responsabile dell'ufficio Rapporti con le forze di Polizia di Alleanza nazionale. "Se il Governo - aggiunge Ascierto - non dovesse accogliere le richieste delle forze dell'ordine, che non sono certo rivendicazioni di una parte politica, ma esigenze primarie per la sicurezza di tutti i cittadini, si verrebbe a creare nel nostro paese una situazione difficile e preoccupante. Il ministro Amato deve quindi riflettere bene e intervenire tempestivamente, non certo con nuove promesse ma con azioni concrete a tutela di tutti quei servitori dello Stato che lui, per primo, rappresenta. Se cosi' non fosse - conclude il deputato di Alleanza nazionale - sarebbe piu' corretto che il ministro degli Interni dimostri senso di responsabilita' rassegnando le proprie dimissioni". (com/noe) 031649 DIC 07 NNNN

Sicurezza, Maffioli (Udc): Amato domani dica dove sono risorse Roma, 03 DIC (Velino) - "Il ministro Amato per mantenere un minimo di decenza istituzionale, domani in senato intervenendo sul decreto sicurezza dovra' indicare chiaramente quali e quante risorse vorra' questo governo predisporre sia per gli agenti delle forze dell'ordine, i loro mezzi e strumenti, sia per rendere applicabile il pannicello caldo delle norme previste dal decreto". Lo dichiara il senatore dell'Udc Graziano Maffioli. "Sabato Amato, in risposta alla manifestazione unitaria di tutti i sindacati delle forze di Polizia, ha detto che in effetti c'e' un problema di risorse da individuare, noi confidiamo - conclude Maffioli - che il ministro domani dica piu' di una semplice buona intenzione, di cui come si sa e' lastricata la strada dell'inferno". (com/noe) 031553 DIC 07

Decreto Sicurezza

Il Senato, nella giornata del 6 dicembre, ha approvato il disegno di legge 1872, contenente il testo di conversione in legge del decreto-legge 1° novembre 2007, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza.

Il testo passa adesso alla Camera per la definitiva approvazione, a meno che non vengano apportate ulteriori modifiche.

Queste le principali novità: trattenimento dei cittadini comunitari non solo nel Cpt (che non vengono più citati) ma anche presso polizia e carabinieri; possibilità di espulsione anche per chi è condannato da un giudice straniero; tribunale ordinario monocratico per decidere sulle espulsioni; divieto del reingresso per un tempo non superiore ai cinque anni; inserimento di norme anti-razzismo (compresa la reclusione fino a tre anni) grazie al riferimento all'articolo 13 del Trattato di Amsterdam. Dal testo, frutto di un complesso accordo tra maggioranza e opposizione, scompare definitivamente la parola Cpt (Centro di permanenza temporanea).

E' potere, però, del questore la scelta delle modalità di trattenimento.

 

Polfer e scorte a lunga percorrenza

La Convenzione stipulata il 7 novembre scorso tra il Ministero dell’Interno e il Gruppo FS ha ridefinito, come è noto, le indennità corrisposte da Ferrovie Spa al personale della Polizia Ferroviaria. E’ indubbio, che si siano registrati una serie di incrementi che hanno permesso di elevare alcune specifiche voci retributive. Tuttavia, la Convenzione interviene sul sistema degli orari e dei turni di servizio. E questo è avvenuto senza alcuna comunicazione preventiva con le organizzazioni sindacali che certamente hanno la rappresentanza della materia. Il problema si è subito posto a seguito di una circolare ministeriale emanata al riguardo. Con nota della Direzione Centrale delle Specialità datata 4 dicembre 2007 e inviata ai Dirigenti dei Compartimenti Polfer, sono stati trasmessi i prospetti dei treni notturni che, a far data dal 10 dicembre, andranno scortati. Si tratta di scorte che prevedono la partenza del personale il giorno prima col rientro in sede nella notte successiva. E’ di tutta evidenza che queste tipologie di servizio, da prevedersi con tanto di pianificazione settimanale, contrastano le disposizioni vigenti in materia di orari recepiti nell’ Accordo Nazionale Quadro. Invero, si prevedono precise fattispecie per quel che concerne orari e turni di lavoro. C’è da aggiungere, inoltre, che molti Compartimenti Polfer hanno problemi rilevanti di carenza di organico, per cui sarà molto difficile poter garantire quotidianamente l’impiego di due o tre unità di personale per un servizio che viene remunerato con 50 euro quale indennità forfetaria diurna per il treno di andata e 100 euro come indennità forfetaria notturna per il treno notturno. Tutto ciò rischia di costringere i Dirigenti degli Uffici a comandare in modo costante operatori che non sono in forza ai Nuclei Scorte. E questo comportando anche un aggravio a Uffici e Posti Polfer che combattono già quotidianamente i problemi di mancanza di personale. Pur non sottovalutando i positivi aspetti, soprattutto dal punto di vista economico della Convenzione stipulata, il SAP ha chiesto un intervento del Ministero. Appare indispensabile che siano emanate direttive capaci di mitigare l’obbligo di ogni Compartimento Polfer di strutturare scorte per almeno un treno a lunga percorrenza per notte, a partire dal 10 dicembre. E’ anche necessario, convocare le organizzazioni sindacali affinché possano essere accolti suggerimenti e apportate modifiche alla gestione concreta della Convenzione di cui si è detto.

Direzioni Interregionali

Il 4 dicembre si è svolto l'esame congiunto, richiesto dal SAP e dagli altri Sindacati di Polizia, in merito alla bozza di circolare sulla soppressione delle Direzioni Interregionali e sulle direttive concernenti la ripartizione delle relative funzioni tra le strutture centrali e periferiche dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza.

Erano presenti le OO.SS. maggiormente rappresentative e la Direzione Centrale Affari Generali (Direttore del Servizio AA.GG. dr. Callini), la Direzione Centrale per le Risorse Umane (Direttore del Servizio dirig.-diret.-isp. dr. D’Alfonso e Direttore del Servizio sovr. ass. agt. dr. Avola), l’Ufficio Centrale Ispettivo (dr. Girasoli) e l’Ufficio per le Relazioni Sindacali (direttore dr. Pazzanese). Prima di affrontare i lavori, le OO.SS. presenti hanno chiesto la

motivazione per la quale l’Amministrazione ha già proceduto a trasferire il personale del ruolo funzionari in servizio presso le sopprimende Direzioni Interregionali, lasciando al contrario il restante personale in attesa di assegnazione. Il clima si è subito fatto "caldo" e a gran voce tutti i Sindacati hanno chiesto ai rappresentanti dell’Amministrazione una maggiore trasparenza, chiarezza e lealtà nella procedura in atto delle chiusura delle Direzioni Interregionali. Tale presa di posizione ha fatto seguito al rilievo – avanzato sempre dalle OO.SS. – in base al quale vi sarebbe già uno schema di dPR nei cassetti del Consiglio dei Ministri, disciplinante la soppressione delle Direzioni Interregionali, in attesa di essere "deliberato". Parrebbe, pertanto, che tutto sia stato già deciso, dando credito all’ipotesi che questi incontri siano un puro esercizio dialettico. I sindacati, pertanto, hanno rivendicato il rispetto delle prerogative che la normativa attribuisce loro sulle materie sopra riportate e, pertanto, hanno chiesto di chiarire la questione direttamente con il Ministro dell’Interno Amato e con il Capo della Polizia, a garanzia dei diritti del personale che rappresentano, riconoscendo come non più sostenibile tale atteggiamento dell’Amministrazione, che si risolve in una procedura fumosa ed incomprensibile. L’Amministrazione si è riservata di fornire notizie più certe entro questa settimana. Infine, l’Amministrazione ha fornito i dati numerici del personale delle Direzioni Interregionali al 1° novembre 2007: 433 unità del ruolo ordinario, di cui 70 del ruolo dirigenti/direttivi e 363 del restante personale; 88 del ruolo tecnico di cui 23 Dirigenti/direttivi tecnici, 18 Medici e 45 degli altri ruoli; 70 dell’Amministrazione civile dell’Interno.

Fondo Produttività 2008 e ANQ

Con recente circolare, disponibile sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org, il Dipartimento ha comunicato al SAP che "nell’ambito dei lavori con le OO.SS. per la predisposizione del nuovo Accordo Nazionale Quadro, è stata rappresentata l’esigenza di rinegoziare le fattispecie ed i relativi criteri, previsti dagli accordi per la ripartizione delle risorse del Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali (art. 14 dPR 164/200)". Pertanto, informa il Ministero, "salvo che per l’istituto della reperibilità (art. 15 comma lettera C), l’Accordo relativo al 2008 potrebbe non riconfermare le fattispecie finora compensate e/o i criteri che le determinano". In queste settimane proseguono gli incontri per la definizione dell’Accordo Nazionale Quadro e mercoledì prossimo, presumibilmente, verranno definite le nuove fattispecie del Fondo Produttività 2008.

Trasferimenti

Il SAP ha appreso dal Dipartimento che gli Agenti dei corsi 63°, 64°, 165° e 166°, attualmente aggregati fino al 15 gennaio, verranno presumibilmente prorogati sino a primavera per essere poi assegnati definitivamente a seguito dei trasferimenti ordinari del personale ruolo Agenti – Assistenti, anche questi previsti a partire dai mesi di marzo – aprile. Sempre per quel che riguarda i trasferimenti di personale, il Ministero ci informa che il Reparto Prevenzione Crimine Calabria di Cosenza accoglierà 20 unità di personale del ruolo Agenti – Assistenti; altre 100 unità di operatori del ruolo Agenti – Assistenti andranno al Reparto Mobile di Senigallia che tuttavia ha già una forza di 70 Agenti provenienti dalla Scuola di Polizia. Questi trasferimenti avverranno sulla base dei criteri adottati per i trasferimenti ordinari.

Contratto

Il Ministero ha trasmesso al SAP la bozza di circolare relativa al dPR 11 settembre 2007, n. 170, che ha recepito il Contratto firmato lo scorso luglio (quadriennio normativo 2006-2009 – biennio economico 2006-2007). La bozza di circolare, che contiene alcune importanti considerazioni relative al testo dell’Accordo, è disponibile sul nostro sito internet. Il SAP dovrà esprimere il previsto parere che renderemo noto attraverso il Flash e sul nostro sito internet non appena disponibile. Sempre sul nostro sito internet è disponibile la circolare telegrafica del TEP datata 4 dicembre relativa all’applicazione della parte economica del Contratto.

Ruolo Tecnico, esame congiunto

L’incontro tra il SAP, gli altri Sindacati di Polizia e l’Amministrazione dell’Interno per l’esame del documento di riassetto del ruolo tecnico, tenutosi il 4 dicembre, si è svolto e si è concluso con un nulla di fatto. L’Amministrazione, che era guidata dal Vice Capo della polizia Prefetto Calvo e dal Direttore del Servizio dr. Cassiano, ha voluto ascoltare la varie posizioni sindacali. Il SAP ha in primo luogo e, in solitudine, osservato che deve essere realizzato l’organigramma del Ruolo tecnico e, conseguentemente, valorizzate tutte le professionalità anche per le investigazioni criminali, come nel settore delle intercettazioni telefoniche e nella polizia scientifica. Solo con l’organigramma per ogni Ufficio sarà possibile fotografare le reali potenzialità del ruolo tecnico e garantire ai suoi operatori anche il diritto al trasferimento. Il SAP inoltre è stato particolarmente severo per quanto concerne il ventilato passaggio dei marescialli delle Forze Armate. Questi, secondo l’Amministrazione, potrebbero occupare i posti riservati ai concorsi esterni per circa 500 posti da Perito. Si è trattato naturalmente di una previsione puramente accademica, dal momento che la Legge Finanziaria in discussione in Parlamento non è stata ancora approvata. Tuttavia, in considerazione delle difficoltà che emergono dal quadro normativo e in particolare dall’impossibilità di bandire nuovi concorsi, il SAP ha auspicato una norma che possa consentire il passaggio dal ruolo di Polizia al ruolo tecnico e anche quello inverso. Dal ruolo tecnico a quello di Polizia. Ed infine, se le ricorrenti difficoltà dovessero permanere, il SAP sarebbe d’accordo a costituire il Ruolo tecnico come "specialità" della Polizia di Stato con le garanzie di impiego tipiche del personale specializzato. In proposito, il SAP ha isolatamente sostenuto che sia necessario un ampio progetto di delegificazione della materia con provvedimenti amministrativi diretti a ridurre i profili professionali e la necessità che sia consentito un ampio interscambio tra profili, qualifiche dello stesso settore tecnico. Trattandosi, tuttavia, di una ricognizione generale, il SAP ha annunciato un documento scritto che gli specialisti del settore del nostro sindacato stanno già predisponendo. Tutti coloro i quali volessero contribuire alla realizzazione del nostro progetto possono scrivere a nazionale@sap-nazionale.org

 

 

 

 

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