Roma, 3 dicembre 2007

 

Imponente mobilitazione della Consulta Sicurezza. Forte monito al Governo

Milano in piazza con il SAP

E’ stata davvero una bella giornata di "lotta" quella del 1° dicembre. Il SAP a Milano e il Siulp a Roma.

Ancora una volta, la Consulta Sicurezza e il SAP,SAPPe,SAPAF hanno dimostrato una capacità di mobilitazione e di rivendicazione delle istanze del personale senza pari.

Dopo la straordinaria manifestazione ferragostana dello "sciopero delle ferie" del 2005, dopo i 70.000 agenti in piazza il 5 dicembre 2006, un’altra data si staglia ora con forza nella storia delle rivendicazioni sindacali della Polizia di Stato: quella del primo dicembre 2007.

A Milano, a sfilare contro la Finanziaria che non stanzia neppure un euro per la risorse, che umilia ancor di più le Forze dell’Ordine dopo il Contratto dei 5 euro, che cancella ogni possibilità di Riordino delle Carriere, senza contare i provvedimenti che mirano a penalizzare il personale dal punto di vista previdenziale, c’era un’intera città.

Una solidarietà dei milanesi che a Roma non avevamo mai percepito. Nella città eterna le manifestazioni si susseguono tutti i giorni ed evidentemente la routine ha allargato il rapporto di solidarietà e di ospitalità della capitale nei riguardi di queste proteste.

Quella di Milano ha fatto così registrare un elemento di grande valenza politica.

L’altro segnale di inequivocabile valore si è percepito quando, da Roma e da Milano, i due raggruppamenti si sono scambiati i saluti e il sostegno.

Finalmente, una convergenza forte che non significa identità.

Da un lato il nostro percorso fermo e deciso e dall’altra le valutazioni e le rivendicazioni del Sindacato unitario.

Col SAP sono scesi in piazza, oltre a tanto personale delle Forze di Polizia, anche amici, familiari e cittadini. Persone e colleghi che hanno condiviso la nostra protesta, assieme ai vigili del fuoco del Conapo, al Safoc (il sindacato delle Forze dell’Ordine in congedo) e all’Avicri, l’associazione delle vittime della criminalità e del terrorismo.

Un centinaio di pullman, tanti colleghi giunti con treni e mezzi propri, si sono ritrovati a partire dalle 9 di mattina in piazza Oberdan il primo dicembre e quando la massa di persone si è fatta imponente, come hanno ben mostrato le immagini dei telegiornali nazionali, il corteo ha attraversato il cuore di Milano – via Maino (la prima sede del SAP a livello Nazionale), corso Monforte, piazza San Babila, via Senato – per giungere poco dopo mezzogiorno al teatro Manzoni.

Qui i vertici sindacali e svariati esponenti politici hanno svolto i loro interventi.

Sul palco, di fronte ad una platea gremita da migliaia di persone, si sono susseguiti Donato Capace del SAPPe, Marco Moroni del SAPAF e il nostro Segretario Generale.

Applauditissimo è stato l’intervento del CONAPO, con Antonio Brizzi che partecipava per la 2^ volta alla manifestazione della Consulta Sicurezza. Hanno pure aderito e sfilato col SAP, molti parlamentari, consiglieri regionali e comunali appartenenti a vari schieramenti, da AN a FI, dall’UDC al PD.

L’On. Antonio Verro di Forza Italia ha letto il messaggio indirizzato alla Consulta Sicurezza dal presidente Silvio Berlusconi.

Una lettera di vicinanza e attenzione alle rivendicazioni della Consulta Sicurezza.

Molto applauditi sono stati gli interventi del capo gruppo di A.n. alla Camera dei deputati Ignazio La Russa, dell’ On. De Corato Vice Sindaco di Milano e del collega Carabiniere Onorevole Filippo Ascierto.

Particolarmente significative e apprezzate sono state anche le adesioni dell’Associazione Memoria di Mariella Magi Dionisi e quella di Gabriella Vitali D’Andrea.

Entrambe, pur non potendo essere presenti, non hanno mancato di far pervenire il loro affettuoso saluto e sostegno.

Presente, e ci piace segnalarlo, Giorgio Paolo Bazzega, figlio del maresciallo Sergio ucciso a Milano il 15 dicembre 1976 dal brigatista Walter Alasia.

Anche l’Eurodeputato del Partito democratico Antonio Panzeri ha sostenuto che occorre un cambiamento di rotta nelle politiche della sicurezza e anche nelle relazioni con i Sindacati rappresentativi delle Forze di Polizia.

L’intervento del SAP è stato incentrato particolarmente sulle politiche retributive e in particolare con la richiesta di assicurare meccanismi in linea con quelli previsti per i trattamenti dei magistrati.

Il Segretario del SAP ha anche affermato che il riconoscimento della Specificità, da sostanziarsi con risorse adeguate, e il Riordino delle Carriere, erano e restano una priorità da cui l’attuale Governo, colpevole di non aver mantenuto gli impegni presi sul Patto per la Sicurezza, non può prescindere.

Infine, nel ricordare che durante gli anni 2002-2005 sono stati stanziati un miliardo e settecentomila euro per la "specificità del Comparto", a fronte degli "spiccioli" degli ultimi due anni (ndr. 80 Milioni di euro), il SAP ha sottolineato che "se la politica non sarà in grado di rappresentare le esigenze delle Forze dell’Ordine, queste dovranno avere la forza e la capacità di organizzarsi politicamente con un movimento per la sicurezza di cui il SAP si renderà certamente protagonista".

Con questa svolta, la manifestazione di Milano, vuole dimostrare la nostra forte determinazione a cambiare il quadro delle cose, per rappresentare al meglio gli interessi del personale. Contro soprattutto chi intende umiliare il sistema della sicurezza e le Forze di Polizia del Paese.

Le immagini che pubblichiamo sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org e quelle che renderemo disponibili nei prossimi giorni, assieme ad un video, raccontano meglio di mille parole il successo di una mobilitazione, la terza in tre anni, che ha confermato – se mai ve ne fosse bisogno – la capacità di rappresentanza del SAP e della Consulta Sicurezza.

Il resoconto delle agenzie stampa

SICUREZZA: POLIZIOTTI IN CORTEO, RIORDINARE SETTORE /ANSA

(ANSA) - MILANO, 1 DIC - Erano ventimila, a giudizio degli organizzatori, gli agenti della polizia di Stato, della polizia penitenziaria, di quella ambientale e forestale e dei vigili del fuoco che questa mattina hanno sfilato in corteo per le vie di Milano per protestare contro la finanziaria e per chiedere un contratto migliore e un riordino di tutto il settore. E basterebbero le parole di Filippo Saltamartini, il segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia (Sap) per spiegare la loro esasperazione: 'Contestiamo la politica della sicurezza del nostro Paese. Quest'anno ci sono stati 3 milioni di reati, un record'. Secondo i sindacati autonomi, mancano mezzi, mancano fondi, mancano uomini, e quelli che ci sono vengono pagati male e anche peggio considerati (tanto che il loro lavoro non e' inserito nel protocollo del welfare fra quelli usuranti). Fra fischi assordanti, slogan (come 'la vostra sicurezza non e' un mestiere. Per noi la divisa e' un dovere' e anche 'Amato ci hai rovinato') e bandiere dei vari sindacati (Sap, Sappe, Sapaf e Conapo) hanno sfilato per le vie del centro fino al teatro Manzoni dove si e' svolto il comizio finale a cui ha mandato un saluto Silvio Berlusconi. Ma sono intervenuti anche altri politici a portare la loro solidarieta': l'europarlamentare del Pd Antonio Panzeri, il deputato azzurro Antonio Verro, il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, che ha portato la solidarieta' del Comune, e il capogruppo alla Camera di An Ignazio La Russa che con il vicesindaco ha seguito anche buona parte del corteo. Piu' che con gli slogan, pero', i manifestanti hanno preferito parlare con i numeri. Secondo i sindacati autonomi servirebbero almeno 7 mila agenti di polizia ambientale e forestale in piu' (ora sono 8 mila), 9 mila agenti di polizia penitenziaria, 23 mila vigili del fuoco e almeno 10 mila agenti della polizia di Stato. Il quadro che delineano e' tutt'altro che rassicurante. Il segretario dei forestali, Marco Moroni, racconta di una criminalita' ambientale sempre piu' sofisticata, con ramificazioni all'estero e l'impossibilita' con le risorse attuali anche solo di affrontare seriamente il problema degli incendi boschivi. Il segretario del Sappe, Donato Capece, parla direttamente di una 'presa in giro da parte del governo che dopo l'indulto parla di una riforma strutturale del sistema e invece fra qualche mese saremo punto e a capo nelle carceri'. Il segretario del Conapo, Antonio Brizzi, sottolinea le difficolta' quotidiane dei vigili. 'Vogliono farci lavorare fino ad 80 anni' commenta, criticando il pacchetto sul welfare che non include le forze dell'ordine nella lista dei lavori usuranti che potranno andare in pensione prima. Nel corteo, gli agenti raccontano delle difficolta' a vivere con 1.200 euro al mese 'rischiando la vita - dice Luigi - tutti i giorni'. 'Contestiamo la politica sulla sicurezza del nostro Paese - conclude Saltamartini -. Non c'e' mai stata un'impennata cosi' di crimini, con questo sistema giudiziario occorrono 16 anni per chiudere un processo. Noi arrestiamo qualcuno e due giorni dopo e' fuori: credo sui debba fare di piu' perche' i cittadini hanno il diritto di essere difesi'. (ANSA) KUK 01-DIC-07 16:05

 

SICUREZZA: SINDACATI FORZE DELL'ORDINE PRONTI A MOBILITAZIONE PERMANENTE "MANIFESTAZIONE A MILANO CONTRO LA FINANZIARIA"

Milano, 1 dic. - (Adnkronos) - Contro l'aumento dei reati diminuiscono le risorse messe in campo dal governo: le forze dell'ordine si trovano a combattere non solo la criminalita', ma anche i tagli ai mezzi e alle risorse previste dlal finanziaria 2008. Auto di servizio senza benzina, aumenti in busta paga di 5 euro e un patto sulla sicurezza firmato dal governo che e' rimasto sulla carta: queste le accuse degli agenti che a Milano hanno preso parte al corteo partito da piazza Oberdan e che si e' snodato nel centro cittadino fino in via Manzoni. Almeno duemila i partecipanti che su iniziativa di diverse sigle sindacali autonome si sono dichiarate pronte a una mobilitazione permanente. "Chiediamo al governo di adempiere al patto sulla sicurezza firmato a giugno da Prodi -chiede il segretario nazionale del Sap (Sindacato autonomo di polizia), Filippo Saltamartini La legge che toglie i fondi pensioni alla Polizia e' ingiusta. Per questo e per il taglio alle risorse e ai mezzi siamo pronti a una mobilitazione permanente". Volanti che hanno oltre 150 mila chilometri e spesso senza benzina, strutture non sempre all'altezza della sfida contro la criminalita'. (Afe/Pe/Adnkronos) 01-DIC-07 13:52

 

 

 

 

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