Roma, 6 novembre 2007
‘Annuncio’ del Governo sulla sicurezza, ma senza le necessarie risorse
Vogliono la Polizia al capolinea
Continua l’opera di "smembramento" del Governo di centro sinistra di Uffici, Reparti e articolazioni importanti della Polizia di Stato, come gli Uffici interregionali. Dopo le Scuole di Polizia, adesso l’elenco dovrebbe riguardare le nostre Specialità. E prosegue pure senza sosta la sistematica attività di demolizione della funzione e del ruolo dell’Autorità di pubblica sicurezza a rilevanza costituzionale che è il Questore. Il c.d. nuovo pacchetto sicurezza rafforza la figura "napoleonica" del Prefetto e la funzione dei Sindaci in assoluto contrasto con l’attuale ripartizione di funzioni legislative e amministrative tra Stato e Regioni di cui alla Legge Costituzionale 3/2001. Il potere di espulsione dei cittadini comunitari che verrà attribuito ai Prefetti, sarà svolto come oggi avviene dalle Questure. E il furore con cui il Ministro Amato sta annichilendo la Polizia, appare persino sostenuto da quei Prefetti provenienti dai nostri ruoli. E’ davvero stupefacente che tutto questo stia avvenendo senza una minima resistenza, senza che si stagli una chiara politica di Riforma dello Stato e delle Istituzioni. Che senso ha che l’intero procedimento sia svolto dagli Uffici stranieri delle Questure e la firma del solo atto sia del Prefetto? Questo vale per molti altri provvedimenti di Polizia, non solo per gli stranieri, porto d’armi ecc. Con la conseguenza che le responsabilità vere (di ordine penale, civile e contabile) continuano a persistere in capo ai funzionari di P.S. e al personale del Ruolo di Polizia, mentre i poteri sono spostati sui Prefetti, figura tipicamente burocratica e amministrativa. In tutto questo pesa un’altra scelta. Quella di assumere il nostro Capo e i nostri vertici tra i funzionari di Polizia. Una specie di contrappeso che si scarica sul rafforzamento continuo dell’ala burocratica dell’Amministrazione. Un problema davvero esiziale per il tono e per il livello dei rapporti tra il Dipartimento della P.S. e la direzione politica del Ministero. Una sequenza che porta giorno dopo giorno a veder Uffici di Polizia in procinto di essere chiusi, mentre nessun taglio, anzi un aumento di funzioni e di personale si realizza per gli altri Corpi di Polizia. La dipendenza diretta dal Ministro ci sta esponendo a scelte politiche irrazionali, a scelte incompatibili con il ruolo che il nostro ordinamento assegna all’Autorità di pubblica sicurezza e al primo Corpo di Polizia dello Stato. Cavalcando le emergenze e i provvedimenti di urgenza i Prefetti del Dipartimento hanno trovato un nuovo sport in cui cimentarsi: la demolizione della Polizia. Una gara a svolgere il ruolo di riformatori agli occhi del Ministro Amato e del potere politico costituito.
In nessun Paese del mondo le Istituzioni sono trattate in questo modo.
Dopo i Parlamentari ex terroristi e i consulenti del Viminale già appartenenti all’eversione, che cosa dovevamo aspettarci?
Nel nuovo pacchetto non c’è una sola misura che sostenga la quotidiana azione a protezione dei diritti dei cittadini. Dobbiamo reagire e questa volta dobbiamo iniziare a organizzare una manifestazione sotto il Viminale con i nostri Questori. Anche la Riforma di Polizia fu realizzata quando i funzionari iniziarono a mobilitarsi. Adesso è necessario ricominciare la lotta. Prima che sia troppo tardi. Anche allora abbiamo avuto i Prefetti contro, a consolidare una posizione di privilegio. E prima che quei posti da Prefetto per pochi Questori possano invertire il sistema dei Ruoli. Il decentramento amministrativo e la riforma "federale" hanno posto nuove funzioni in capo all’Autorità politica democraticamente eletta, non hanno eliminato le funzioni dei Questori. La scelta doveva essere quella di una capitis deminutio dei Prefetti non il contrario. E senza i Questori scompare la Polizia, la nostra Riforma, la Storia gloriosa della lotta alla Mafia e al terrorismo. Si affaccia il baratro di un Paese che non riesce ad avere identità e valori, ma solo gli egoismi di pochi per una piccola poltroncina. Per scalzare la storia di un Paese fatta di Corpi di Polizia, di Commissari come Boris Giuliano, Cassarà ecc. si sono inventati anche l’idea della sicurezza urbana. Di che cosa si tratta? Da sempre, nel nostro Paese, sia a livello normativo che di esegesi costituzionale l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica appartengono alla Stato in termini di endiadi e alla funzione e responsabilità dei Questori. Non dei Prefetti. Se vogliono cambiare il sistema, comincino pure a mandare i Vice Prefetti dagli uffici patenti agli stadi e alle manifestazioni politiche. Dai cortei alle manifestazioni dei produttori di latte. Noi accettiamo il cambio. Purché i Prefetti assumano per intero la responsabilità della funzione: in strada, non certo in Prefettura.
Se tutto questo non avverrà, vi è da domandarsi perché si consente di aggirare tutto ciò?
Caro Ministro Amato, Lei è pregato di dare risposte in proposito.
Contratto dei Vigili del Fuoco: aumento pari alle Forze di Polizia
E’ stato firmato il 31 ottobre scorso il rinnovo del contratto di lavoro 2006-2007 per tutto il personale dei Vigili del Fuoco (dirigenti, direttivi, personale operativo e personale amministrativo). L’incremento medio è pari a quello previsto per il comparto delle Forze di Polizia. La conclusione dell’accordo è stata favorita dalla previsione nella Finanziaria 2008, disposta dal Governo e attualmente in discussione in Parlamento, di apposite risorse aggiuntive per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Con la firma di questo contratto anche il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco entra nel comparto di contrattazione di diritto pubblico. La settimana prossima inizierà la discussione presso la Funzione Pubblica tra i rappresentanti del Governo e i rappresentanti sindacali di categoria per la stipula del "patto per il soccorso", che dovrà essere finalizzato ad individuare strumenti per rendere ancora più incisivo il sistema del Soccorso e della Sicurezza Civile nel nostro Paese. Il sottosegretario all’Interno, Ettore Rosato, nell’esprimere la sua soddisfazione per il risultato ottenuto, ha tenuto a ringraziare le Organizzazioni Sindacali e il prefetto Pecoraro, Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e Difesa Civile, per l’importante risultato e l’impegno profuso, nonché il sottosegretario alla Funzione Pubblica Scanu e il Ministero per l’Economia e Finanza.
Inoltre, Rosato ha dichiarato: " la firma di questo contratto può costituire un ottimo presupposto per l’avvio dei negoziati per il "patto del soccorso", fondamentale per meglio garantire il Paese sotto il profilo del soccorso tecnico urgente, nonché per rilanciare il ruolo e la funzione del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco".
Finanziaria 2008, dal 5 in aula
Da lunedì 5 novembre parte la maratona della discussione e votazione della Legge Finanziaria 2008 in Senato. Il SAP ha chiesto il riconoscimento di tre punti:
il finanziamento del capitolo Specificità Forze di Polizia con 400 Milioni di euro;
un appostamento di risorse per il Riordino delle carriere
uno stanziamento per calcolare l’indennità di Polizia nella liquidazione di fine rapporto.
In proposito si deve aggiungere che tutti gli emendamenti presentati in Commissione bilancio sono stati bocciati. La manifestazione nazionale del SAP in programma appare sempre più inevitabile.
Via libera al cd. ‘Pacchetto Sicurezza’
Il Consiglio dei Ministri, ha dato via libera nei giorni scorsi al Pacchetto Sicurezza attraverso cinque disegni di legge che intervengono con misure tutte da verificare per la sicurezza urbana, la certezza della pena, l'istituzione della banca dati Dna (come da tempo richiesto dal Sap) e il contrasto alla criminalità organizzata. Un quinto ddl reintroduce di fatto il falso in bilancio. Sarà il Parlamento adesso a dire l'ultima parola. Ecco alcune delle novità che si profilano, a partire dal disegno di legge, sollecitato più volte dal Sap in passato, che mira a creare anche in Italia la Banca dati Dna. Si introduce una nuova fattispecie di reato: l'impiego di minori nell'accattonaggio, punita con la reclusione fino a 3 anni. Delineate anche due nuove pene accessorie: la perdita della potestà del genitore nel caso in cui i reati di riduzione o mantenimento in schiavitù, tratta, siano commessi rispettivamente dal genitore o dal tutore. Il provvedimento estende anche ai pericoli per la sicurezza urbana la facoltà del sindaco di adottare provvedimenti urgenti, oggi prevista solo per gravi pericoli all'incolumità pubblica. Si rafforza inoltre la collaborazione tra sindaco e prefetto. Il primo comunica l'adozione di provvedimenti che riguardano la sicurezza al prefetto, che può intervenire con tutti gli strumenti necessari. Si attribuisce inoltre al prefetto il potere di allontanamento dal territorio nazionale di cittadini comunitari per motivi di pubblica sicurezza. L'allontanamento resta di esclusiva competenza del ministro solo per chi risiede in Italia da oltre dieci anni o per i minorenni e per i motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato. La violazione del divieto di reingresso viene trasformata da contravvenzione in delitto e punita con la reclusione fino a tre anni. In campo anche misure contro i tifosi violenti. Si prevede che chiunque, nei luoghi in cui si svolgono le partite è trovato in possesso di razzi, bengala, petardi e bastoni è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 1.000 a 5.000 euro. Ancora, chiunque al volante sotto l'effetto di alcol o droghe provoca un omicidio colposo è punito con la reclusione da tre a 10 anni (oggi ci sono pene da uno a cinque anni). Nel caso di condanna per omicidio colposo o lesioni colpose a più persone, poi, "è sempre disposta la confisca del veicolo salvo che appartenga a persona estranea al reato". La reclusione da uno a tre anni è prevista per chi, «allo scopo di sedurre, abusare o sfruttare sessualmente un minore di anni 16», intrattiene con lui, anche attraverso la rete internet o altri mezzi di comunicazione, una relazione «tale da carpire la fiducia del minore». E pene fino a tre anni sono previste per chi si avvale di un minore di 14 anni per mendicare oppure permette che il minore mendichi. Per i reati che provocano allarme sociale (omicidio, rapina, estorsione, incendio boschivo, violenza sessuale, ecc.) viene esclusa la possibilità di sospensione dell'esecuzione della pena, al fine di consentire al condannato la presentazione di una istanza di misura alternativa alla detenzione. Per tutti i reati per i quali è oggi previsto l'arresto in flagranza, si prevede la possibilità di applicare misure cautelari se c'e un pericolo concreto e attuale della loro commissione, anche se si procede per altro titolo di reato. Per le fattispecie più gravi (fra questi omicidio, rapina, violenza sessuale aggravata, furto in appartamento, incendio boschivo, traffico di ingenti quantità di rifiuti), si prevede l'applicazione della sola misura di custodia in carcere, salvo che emerga l'insussistenza di esigenze cautelari. Previsto poi l'inasprimento delle pene per la contraffazione, con specifica aggravante per chi falsifica ingenti quantità di merci ed a tutela del 'made in Italy'. Si introduce, ancora, la possibilità di aggredire il patrimonio mafioso anche in caso di morte del soggetto a cui il bene è stato confiscato. Viene inoltre introdotta una reale tutela per gli imprenditori e le imprese sotto il ricatto della mafia che hanno il coraggio di denunciare l'interferenza della criminalità organizzata. Inoltre, estendendo il principio già previsto nell'articolo 18 del Testo unico sull'immigrazione, si prevede che le donne straniere che denunciano violenze familiari possano ricevere un permesso di soggiorno per motivi di protezione umanitaria. Viene riscritta la legge cosiddetta ex Cirielli. Il tempo della prescrizione viene calcolato con un riferimento esclusivo alla pena massima prevista dal codice, aumentata della metà. I delitti si prescrivono in un tempo comunque non inferiore a sei anni. Quanto ai delitti di maggiore gravità, è previsto un termine massimo per cui essi si prescrivono dopo 30 anni. I responsabili di delitti puniti con l'ergastolo non beneficiano in alcun modo della prescrizione. Infine, prevista dai disegni di legge che ora il Parlamento dovrà varare una maggior tutela alle vittime di maltrattamenti, inasprendo le pene, includendo fra le persone offese anche i conviventi, con un'aggravante specifica per chi commette reato a danno di un minore di 14 anni.
SICUREZZA: SAP, PACCHETTO SICUREZZA DESTINATO A NAUFRAGARE
(ANSA) - ROMA, 30 OTT - Il pacchetto sicurezza 'e' clamorosamente destinato a naufragare' se non vi sara' da parte del governo 'quell'attenzione verso i bisogni delle forze di polizia che fino ad oggi non ha purtroppo caratterizzato la linea dell'esecutivo'. E' quanto afferma il Sindacato autonomo di polizia (Sap), sottolineando che 'lo stesso contratto con cui sono stati previsti 5 euro di aumento reale mensili per il personale e tutte le iniziative tendenti a mettere i poliziotti sul banco degli imputati, mettono in rilievo l'esigenza di un cambio politico di rotta'. (ANSA). COM-GUI 30-OTT-07 16:07 NNNN
Accordo Nazionale Quadro, al via le riunioni
Si è svolta al Viminale il 30 ottobre una riunione relativa alla definizione del prossimo Accordo Nazionale Quadro, alla quale ha partecipato una delegazione della Segreteria Generale SAP. Si è trattato di un incontro preliminare ed organizzativo che ha stabilito il calendario dei prossimi appuntamenti per giungere alla definizione dell’ANQ: ogni mercoledì, a partire dal 7 novembre. Per quel che riguarda l’Accordo, che andrà esaminato e ridefinito ex novo, i prossimi incontri serviranno anche per discutere circa i criteri relativi all’impiego del personale con 50 anni di età e alla reperibilità. Fondamentale, inoltre, la tematica della concreta attuazione in periferia dell’ANQ. Al di là dell’accordo, gli appuntamenti saranno utili nel contempo per definire la distribuzione di ulteriori 98 milioni di euro per il Fondo Produttività, la problematica delle Direzioni Interregionali e degli Uffici Tecnico Logistici.
Trasferimenti e aggregazioni, il SAP interviene con il Capo della Polizia
Si è informalmente appreso che l’aggregazione degli Agenti del 63° e 64° corso e degli Agenti del 165° corso ex Vfb proseguirà fino al 15 dicembre. L’ennesima proroga è la conferma di una situazione di scarsa chiarezza che il SAP considera ormai inaccettabile, così come tutta la problematica inerente i trasferimenti del personale. Le movimentazioni del personale avvengono ormai nella media di una, massimo due, volte all’anno e, soprattutto, non si ha mai certezza sui successivi trasferimenti. Una situazione che danneggia in particolare il Ruolo Agenti-Assistenti (ultimi trasferimenti a maggio scorso) e i Sovrintendenti (ottobre 2006). Pertanto, abbiamo con forza interessato il Dipartimento affinché questa problematica venga considerata prioritaria e si adottino concrete misure per risolverla.
Personale e Direzioni Interregionali, presto incontro al Ministero
Prosegue l’azione del SAP per il personale in servizio presso le Direzioni Interregionali, ormai prossime alla soppressione secondo quanto stabilito dalla Finanziaria 2007 (chiusura prevista il primo dicembre). Non sono ancora chiari, nonostante i numerosi solleciti e le azioni di pressione esercitate ad ogni livello, i criteri di assegnazione degli operatori e ovviamente tra il personale cominciano a circolare le più disparate voci che accrescono una comprensibile preoccupazione.
Per questo, abbiamo chiesto un incontro al Dipartimento che si svolgerà prossimamente e del quale daremo conto attraverso il Flash e il sito internet www.sap-nazionale.org.
Commissione di inchiesta sul G8, non s’ha da fare!
Non è passata in Commissione Affari Costituzionali, alla Camera, la proposta di istituire una Commissione di Inchiesta sul G8 di Genova del 2001, che avrebbe avuto soltanto il significato di mettere sul banco degli imputati le Forze dell’Ordine.
Fermo restando che le eventuali responsabilità penali sono personali e che la magistratura ordinaria sta già portando avanti alcune inchieste, è necessario sempre ricordare che le devastazioni e le violenze avvenute durante il vertice hanno avuto un colpevole (i manifestanti, i no global, i black blok) e delle vittime (gli operatori delle Forze dell’Ordine che erano lì per garantire la sicurezza dei cittadini e del consesso).
E’ necessario sempre rammentare che nei giorni precedenti il G8 in molti centri sociali del nord Italia il "tam tam" ricorrente era che a Genova ci sarebbe scappato il morto tra i poliziotti e i carabinieri.
E’ necessario mai dimenticare che la giovane vita tragicamente spezzata durante il vertice aveva intenzione di uccidere un’altra giovane vita – un carabiniere – perché in mano aveva un estintore e non certo dei fiori.
Non scordando mai la verità storica dei fatti, il SAP prende atto con soddisfazione che parti dell’attuale maggioranza di centrosinistra hanno gridato forte il loro no ad una commissione di inchiesta inutile e pericolosa.
G8: SAP, DA VOTAZIONE CAMERA GRANDE SERVIZIO ALL' ITALIA
(ANSA) - ROMA, 30 OTT - 'La votazione che ha fatto saltare, in commissione Affari Costituzionali alla Camera, la proposta di istituzione di una commissione di inchiesta sul G8 di Genova, ha reso un grande servizio all'Italia e alla sua dignita' istituzionale'. Lo sostiene la segreteria generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap). 'Paradossalmente - rileva il Sap - le devastazioni e le violenze del vertice di Genova del 2001, per un gioco politico al massacro, stavano per essere scaricate sulla responsabilita' delle forze dell'ordine'. 'Adesso - prosegue la segreteria del sindacato - i partiti dell'estrema sinistra e di Governo potranno dare un contributo obiettivo al Paese e al corretto funzionamento delle forze di polizia se si impegneranno a trovare quei fondi per la sicurezza che sono necessari anche per aumentare i livelli di professionalita', addestramento e formazione, senza i quali alle forze dell'ordine e' impedito un corretto svolgimento dell'attivita' di prevenzione e repressione dei reati'.
(ANSA). NE 30-OTT-07 15:59
Lo stato della sicurezza nel nord Italia
Il quotidiano La Padania, in collaborazione con il SAP, sta realizzando in questi giorni una approfondita inchiesta sullo stato della sicurezza nel nord Italia. Il giornale ha già pubblicato due bei reportage su Genova e Torino, integralmente disponibili sul nostro sito internet. Presto toccherà anche alle altre città. Una inchiesta da leggere con grande attenzione!
Agenda SAP
5 novembre - Stato della Sicurezza in Italia. Il SAP convocato a Roma in Commissione Affari Costituzionali della Camera.
7 novembre – Riunione al Viminale con le oo.ss. per la definizione dell’Accordo Nazionale Quadro.
9 novembre – Razionalizzazione Posti Polfer e Stradale, riunione al Dipartimento con le organizzazioni sindacali.