Roma, 30 luglio 2007

 

Il Patto sicurezza è un bluff. Negoziamo la Finanziaria e se non arriveranno i fondi promessi sarà lotta

Piove sul bagnato

Adesso che l’adeguamento contrattuale non è stato effettuato e tutti i poliziotti si sono accorti che l’aumento vero del Contratto sarà, in ogni caso, di 5 euro, Siulp, Coisp, Consap e il cartello dei 7 cercano riparo attraverso la mistificazione. Poco importa perché tutti si sono resi conto della "truffa". Più di un mese fa, il 31 luglio, hanno voluto e preteso di sottoscrivere l’Accordo 2006-2007 con la stessa arroganza con cui hanno affondato il Riordino delle carriere nel 2006, e organizzato una contromanifestazione contro il SAP che protestava in opposizione alla Legge Finanziaria dello scorso anno. Quando il SAP lottava con 70.000 manifestanti, il 5 dicembre, contro i 5 euro e per avere più fondi per i ticket, i notturni, festivi ecc, loro manifestavano contro il SAP. Non solo. Ma se il Contratto del 31 luglio non fosse stato firmato (tanto gli aumenti ancora non sono arrivati), adesso avremmo avuto più forza negoziale ad ottenere le risorse. I 5 Ministri avrebbero potuto chiedere più fondi nel Consiglio dei Ministri.

Invece il Siulp ed i 7 hanno tolto il detonatore all’unica possibilità che avevamo: quella di rinviare gli atti al Parlamento.

Non tutti sanno che, se l’Accordo non si raggiunge, il Governo è tenuto a riferire alle Camere. E noi riteniamo che il Parlamento, essendo composto anche dall’opposizione, avrebbe ben potuto sostenere le nostre legittime ragioni.

Per scongiurare la "deflagrazione", hanno preteso di firmare il Contratto e il Patto sulla sicurezza senza alcuna norma aggiuntivo sull’ordinamento. Basta solo ricordare l’aggregazione prolungata per i figli minori dei 3 anni. In questo modo il Governo non avrebbe dovuto riferire alle Camere e lo scambio politico avrebbe potuto materializzarsi.

Conseguentemente, il 31 luglio scorso, all’atto della sottoscrizione dell’Accordo e durante la conduzione delle trattative, il SAP ha sempre detto e ripetuto che a questo Contratto mancavano 400 milioni della specificità e le risorse per il Riordino delle carriere (300 milioni l’anno per 1 miliardo complessivo).

All’opposto, il cartello dei 7 non ha mai indicato una qualunque somma. Non hanno mai messo il Governo di fronte alle sue gravissime responsabilità, salvo scrivere sui loro giornalini il contrario. Anzi, hanno continuato a mistificare i fatti adducendo che l’aumento sarebbe stato di 131 euro. Rileggiamo il "pinocchio" del cartello per rendersi conto della volgare manipolazione. E così quando qualche giorno fa il Sottosegretario Scanu ha riaperto il tavolo del Patto per la sicurezza, scoprendo palesemente le carte sul fatto che non vi sono impegni di nessun genere sulla finanziaria 2008, il SAP, ancora una volta, nero su bianco (la lettera è pubblicata di seguito), ha fatto constatare la violazione degli impegni che lo avevano portato a firmare il Contratto. Senza molti giri di parole, il nostro Segretario Generale ha detto che il Governo aveva violato il principio di affidamento e che il Contratto, con i soli 5 euro di aumento vero, sarebbe stato impugnato e il SAP avrebbe portato l’Italia anche di fronte alla Corte di Giustizia Europea. A nostro giudizio non si giustifica un trattamento della metà rispetto ai nostri colleghi europei. Senza le risorse, il Sap avrebbe proseguito la sua battaglia per il Riordino delle carriere e il riconoscimento della specificità. Questo è avvenuto pubblicamente perché tutti i documenti, compresa la nostra lettera al Governo, sono stati diffusi agli organi di stampa e ai siti internet.

Tant’è che i telegiornali del 20 settembre hanno raccolto la nostra protesta e trasmesso i motivi della legittima posizione del SAP che mai potrà distorcere e sottacere i diritti del personale. Diritti ad un trattamento dignitoso. Il SAP ha fatto particolarmente leva, come detto, sulla differenza retributiva esistente con i nostri colleghi d’oltralpe, mettendo in rilievo che solo un Paese incivile assicura ai suoi Agenti la carriera da "Appuntato" e ai suoi Funzionari la carriera dei Segretari amministrativi. Tutto questo ha fatto scatenare le ire del Siulp e del suo "tappetino" cammellato, il Coisp. Ancora una volta l’obiettivo non è il Governo, nostra controparte, ma il SAP, reo di condurre una battaglia di civiltà contro tutti. Appare evidente che il Siulp ed il Coisp sono particolarmente irritati dalla posizione critica della maggior parte dei colleghi che, indipendentemente dall’adesione al SAP che sempre postuliamo, dobbiamo ringraziare. Finalmente i poliziotti hanno capito fino in fondo tutta la partita. C’è poco altro da aggiungere se non il fatto che la maggioranza dei colleghi deve tenersi pronta a impugnare il Contratto con gli studi legali del SAP, non appena sarà dato il via ufficiale. E sopratutto occorre tenersi pronti per quella che potrebbe essere la più grande manifestazione di piazza di poliziotti in attività di servizio in tutta Europa.

Il SAP ha parlato molto chiaro e soprattutto ha scritto in modo pulito. Se il tavolo sul Patto della sicurezza che prelude alla Legge finanziaria 2008 non dovesse portare i fondi della specificità del 2006-2007 a 400 milioni e i fondi del riordino a 300 Milioni per il 1^ anno, faremo quello che abbiamo già fatto con due scioperi delle ferie e la protesta dello scorso anno del 5 dicembre. Una linearità di comportamento che deve essere rafforzata da uno zoccolo duro di colleghi che non possono delegare la tutela della loro dignità a sindacati come il Siulp o a pseudo organizzazioni come il Coisp, cioè l’ombra di se stessi.

Patto per la Sicurezza: la lettera del SAP al Sottosegretario Scanu

Sig. Sottosegretario alla Funzione Pubblica

Dr. Gian Piero Scanu

Presidenza del Consiglio dei Ministri

00100 Roma

Signor Sottosegretario,

facendo seguito ai rilievi verbali esplicitati in relazione al Patto sicurezza (stesura del 19 settembre 2007) e alla luce del dibattito e dei lavori sviluppatisi negli incontri di questi giorni e con riferimento a quanto emerso nell'ambito della concertazione, il SAP ritiene necessario ribadire che la sottoscrizione dell’Accordo del 31 luglio ha avuto quale indefettibile condizione essenzialmente l’adempimento degli impegni che il Governo ha assunto.

Invero, l’Accordo attualmente in registrazione presso la Corte dei Conti presenta vizi di legittimità e di merito che mai avrebbero portato il SAP alla sua sottoscrizione.

Il Contratto, com’è noto, porta incrementi retributivi in linea con il tasso di inflazione programmata ma risulta palesemente lesivo del principio sinallagmatico pubblico (ex art.36 Cost.) in forza del quale le prestazioni aggiuntive e più gravose delle Forze di polizia risultano remunerate con solo 5 euro di aumento al mese.

In un Paese come l’Italia dove i trattamenti del personale delle Forze di Polizia sono in media inferiori di oltre la metà rispetto ai corrispettivi trattamenti delle Forze di polizia dell’U.E., l’Accordo 2006-2007 che prevede un aumento netto mensile di 5 euro costituisce un’offesa per la dignità e la professionalità delle Forze di polizia.

Tutte queste ragioni, ampiamente esplicitate durante le fasi negoziali, avevano portato all’atto della sottoscrizione il Governo ad assumere l’impegno a rinvenire nuove risorse.

Dal documento elaborato dal Governo non vi è traccia di questo impegno finanziario.

Ma v’è di più.

L’idea che il Contratto delle Forze di Polizia tenga conto della c.d. "specificità della funzione" che negli ultimi tre Accordi collettivi si è tradotto in fondi aggiuntivi rispetto al recupero contrattuale del potere di acquisto eroso dall’inflazione, è sostanzialmente svanito.

La previsione contenuta del documento governativo non fa neppure un cenno su tale aspetto.

Invero, era stato il Parlamento ad approvare un ordine del giorno il 16 dicembre 1999 con il quale per 6 anni (dal 1999 al 2005) il Governo ha sempre rispettato questo principio che non costituisce una mera rivendicazione sindacale, ma come si è cercato di spiegare, esplicazione del fondamentale art.36 Cost.

Conseguentemente si chiede che sia esattamente individuata la nozione giuridica di "specificità" del Comparto sicurezza, garantendo la continuità con quanto è stato previsto negli ultimi 3 Accordi.

In alternativa si chiede che il Governo si impegni ad una iniziativa legislativa tendente a estendere il meccanismo di adeguamento stipendiale dell’ordine giudiziario alle Forze dell’Ordine.

§ § §

Il secondo punto strutturale del Patto riguarda il finanziamento della Legge delega sulla revisione delle carriere e degli ordinamenti delle Forze di Polizia.

Come pure è noto, nella precedente legislatura era stato avviato un progetto di legge, peraltro approvato da un Ramo del Parlamento, con cui il Governo veniva delegato alla realizzazione del provvedimento.

Attualmente risultano appostati per la realizzazione di questo intervento normativo circa 130 milioni di euro. In considerazione del fatto che la relazione tecnica di quel progetto stimava un costo, spalmato in tre anni, di circa 300 milioni di euro l’anno, si chiede al Governo di assumere l’impegno a stanziare i fondi richiesti.

§ § §

Per l’adeguamento dei buoni pasto e per le tariffe orarie delle prestazioni di lavoro straordinario, vale quello che è stato ampiamente sostenuto durante gli incontri.

In definitiva, e coerentemente con la situazione della finanza pubblica, si chiede un impegno specifico e dettagliato dell’Esecutivo sui punti predetti assumendo l’onere di stanziare 320 Milioni di euro (400 milioni complessivi 2005-2006) per il riconoscimento della specificità contrattuale del Comparto e 170 milioni di euro per l’anno 2008 al fine di avviare la legge sul Riordino delle carriere, secondo le stime sui costi finanziari pari a circa 970 milioni di euro.

Senza questi impegni il Governo si assume la precisa responsabilità politica di una lesione del principio di affidamento con tutte le conseguenze derivanti dal conflitto sociale che si potrà innescare tra pezzi dello Stato.

Con grande senso di responsabilità, si ricorda che a livello contrattuale l’aumento richiesto per rischiare la vita nel servizio di polizia è di circa 20 euro al mese; e per il Riordino delle carriere, l’adeguamento corrisponde ad un’esigenza di giustizia reale per evitare che i poliziotti siano considerati all’interno di profili professionali sottopagati persino rispetto a funzioni meramente manuali come quelle degli operai dello Stato.

Si attende con fiducia un atto di buon governo.

Roma, 20 settembre 2007

Filippo Saltamartini

Segretario Generale SAP

Convenzione con l’Università di Perugia, novità

Pervengono alla Segreteria Generale del SAP numerosi quesiti in merito alla Convenzione stipulata due anni fa dalla nostra organizzazione con l’Università di Perugia per il corso di laurea triennale per Funzionario Giudiziario e Amministrativo. Anche quest’anno, la convenzione resta in vigore, ma a causa del Decreto Mussi ci sarà una riduzione dei crediti riconosciuti che non potranno in ogni caso essere superiori a 60 (sessanta). Stiamo aspettando in tal senso una comunicazione ufficiale da parte dell’ateneo umbro. Ovviamente, il termine ultimo per le iscrizioni sarà prorogato rispetto alla fine di settembre, per cui "tranquilizziamo" tutto il personal che ci telefona con tale preoccupazione. News e aggiornamenti saranno comunicati in tempo reale attraverso il nostro sito internet www.sap-nazionale.org e sul Flash. Resta il fatto che la Convenzione di Perugia postula il conseguimento di una Laurea della facoltà di Giurisprudenza e non certo di facoltà che non danno luogo ad alcuna prospettiva di carriera.

Direzioni Interregionali, il SAP scrive al Capo della Polizia

Il SAP ha appreso informalmente che, sollecitate dal nostro Ministero, le Direzioni Interregionali hanno richiesto con urgenza al personale dipendente da quegli uffici, prossimi ad essere chiusi (1° dicembre) come previsto dall’art. 35 della Finanziaria 2007, l’elenco delle sedi di assegnazione, dando addirittura un terme di consegna (le ore 12 di venerdì scorso, 21 settembre!). Ad avviso del SAP, è fuori discussione che tale atto di gestione non possa compiersi in maniera così repentina, al di fuori dei parametri di trasparenza e di programmazione, impedendo di fatto al personale interessato, preso alla sprovvista, di valutare coscientemente il proprio futuro professionale, soprattutto in assenza di chiare indicazioni in merito da parte di codesto Dipartimento. Pertanto, abbiamo da subito chiesto – con lettera inviata al Capo della Polizia disponibile sul nostro sito internet – che il termine per la presentazione delle preferenze di assegnazione sia posposto di almeno 30 giorni. Il SAP inoltre ha chiesto di conoscere con esattezza e urgenza quale sia lo schema attuativo delle assegnazioni del personale in forza presso le Direzioni Interregionali della Polizia di Stato e, in particolare, con quali modalità si intendono garantire i diritti del personale relativi alla tutela della sfera personale e familiare. Vogliamo inoltre conoscere l’orientamento del Ministero in merito alla possibilità di riconvertire le sedi degli Uffici in oggetto in Reparti operativi della Polizia di Stato.

Decisioni importanti come queste non possono essere prese dalla sera alla mattina e devono vedere come attori protagonisti il personale e i sindacati, come il SAP, che li tutelano.

Volanti "rotte" e poliziotti appiedati

La mobilitazione del SAP è continua e costante in tutta Italia per monitorare lo stato di efficienza dei nostri uffici e dei nostri mezzi.

A causa dei pesanti tagli operati nella scorsa Finanziaria, in molte realtà le Volanti scarseggiano, sono troppo vecchie e non ci sono soldi per ripararle, addirittura arrivano rotte anche se nuove (è successo a Torino e la Segreteria Sap di quella città lo ha denunciato con forza: www.saptorino.it).

La situazione è pesante in molte parti d’Italia e anche nel Lazio i problemi non mancano.

A Roma, alcuni colleghi hanno dovuto di tasca propria anticipare i soldi per riparare i lampeggianti di qualche macchina.

Siamo all’assurdo!

La Segreteria Provinciale Sap di Latina ha lanciato un provocatorio appello per una "raccolta fondi per la sicurezza", invitando i poliziotti ad andare in bici, visto che ormai ci hanno appiedati…

Una situazione che non può essere tollerata e che deve trovare immediate soluzioni.

Cpt, la situazione resta esplosiva

Ancora una volta l’indecisione nell’affrontare i problemi connessi all’immigrazione, di fatto si ripercuote sugli operatori delle Forze di Polizia e della Polizia di Stato, comandati nei Centri di temporanea permanenza. Esistono strutture nelle quali pericolosamente convivono Centri di temporanea permanenza con Centri di Prima Assistenza e magari pure Centri di identificazione. A parere del SAP, la Commissione "Staffan De Mistura", incaricata dal Ministro di svolgere una indagine conoscitiva nei confronti dei Centri di trattenimento, ha inteso assicurare migliori condizioni anche psicologiche a coloro che comunque restano trattenuti coattivamente, ma in più di qualche caso peggiorando le condizioni di sicurezza degli operatori di Polizia. Emblematico è il caso della struttura di Gorizia nella quale sono stati rimossi i divisori interni, sostituite le sbarre in acciaio con pannelli di vetro e rimossi i sistemi di antiscavalcamento. La struttura è stata portata a pieno regime quintuplicando il numero dei trattenuti senza adeguare di una unità il supporto di vigilanza. E’ della scorsa settimana il tentativo di aggredire alcuni operatori tentando di sfondare le vetrate e poi scavalcando le barriere "migliorate". Il SAP ha stigmatizzato la messa in insicurezza del personale di Polizia. La situazione di pericolo vissuta da tutti i Centri impone l’adozione di idonee misure.

8° Corso Vice Ispettori, stipendi non aggiornati

Risulta al SAP che la nostra Amministrazione non abbia aggiornato gli stipendi dei 213 ex allievi Vice Ispettori dell’8 Corso, ormai in ruolo dal 30 luglio scorso. Il dato incredibile – e non è la prima volta che accade – è che per il secondo mese consecutivo questi colleghi continuano a ricevere lo stipendio da allievi (900 euro), mentre gli appartenenti si vedono corrispondere ancora la busta paga da Agenti o Assistenti. Una vicenda che va avanti da due mesi. Il SAP è intervenuto con forza presso il Dipartimento affinché sia immediatamente trovata una soluzione e i competenti uffici provvedano all’ag-giornamento stipendiale.

 

 

 

 

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