Roma, 16 aprile 2007
Il Governo alla prova del Contratto e del Riordino
Il Presidente Prodi, in un articolo apparso sul Corriere della Sera, ha recentemente affermato che una parte del c.d. tesoretto, cioè le maggiori entrate fiscali, potrebbe essere distribuita tra le famiglie meno abbienti del nostro Paese. D’altro canto, la scorsa settimana, il Ministro della Funzione Pubblica e lo stesso Ministro del Tesoro, avevano promesso – a CGIL-CISL-UIL - maggiori risorse per il Contratto degli Statali. Con un particolare accenno al settore della sicurezza e, dunque, alle stesse Forze di Polizia.
Traducendo, quindi, questi discorsi politici, è possibile fare il punto sulle questioni pendenti del nostro Comparto.
Il CONTRATTO 2006-2007 La legge Finanziaria 2007 approvata nello scorso mese di dicembre ha stanziato le risorse necessarie al rinnovo. Queste si compongono di una quota fissa per tutti i "lavoratori", pari al tasso di inflazione programmata. Una specie di semplice indennizzo. E una parte insignificante e per il SAP "offensiva" per i soli poliziotti pari a 40 Milioni per il 2007 e 80 Milioni per il 2008. Riportate queste somme in un significato contrattuale vuol dire che l’aumento "vero" previsto sarà di 5 euro. Ma a decorrere dal mese di gennaio 2008. Ciò sulla base della Legge Finanziaria 2007 che ha stanziato tutte le risorse dal gennaio 2008 facendo slittare gli effetti economico-finanziari dal biennio 2006-2007 al triennio 2006-2007- 2008.
Sulla base della manifestazione del SAP del 5 dicembre, in merito alla quale è sempre necessario ricordare la contromanifestazione del Siulp (mai svolta) del 4 dicembre, il Governo si impegnò a reperire nuovi fondi. Senza che ciò si sia mai concretizzato in un atto avente valore di legge. Tuttavia, a seguito del ventilato sciopero di CGIL-CISL-UIL del 16 aprile 2007, il Governo si è assunto l’onere di riportare indietro il calendario contrattuale di un anno. Facendo decorrere l’Accordo, non più dal mese di gennaio 2008 ma da quello del 2007. Per fare questo, l’Esecutivo Prodi dovrà provvedere con una norma da inserire nella Legge Finanziaria 2008. In buona sostanza, una specie di cambiale.
A questo punto, sulla materia, le prospettive possono essere due.
La prima. Si possono da subito avviare le trattative per il rinnovo del Contratto 2006-2007 con i fondi (insufficienti) attualmente appostati. E successivamente concludere un altro mini Accordo (coda contrattuale) per ridistribuire i nuovi fondi stanziati nel 2008. E questa appare la soluzione più opportuna, poiché è meglio salvare subito "l’uovo" e poi pensare a tutto quello che potrà venire domani. In questo caso i poliziotti percepiranno una somma a compensazione dell’inflazione e 5 euro mensili per la specificità del servizio di Polizia.
La seconda soluzione potrebbe essere individuata nell’avviare il Contratto, con tutti i fondi (incrementati) nel prossimo anno. Ma questa opzione è certamente da scartare, poiché non è detto che l’attuale maggioranza possa durare fino ad allora. E nessuno può pensare che i Poliziotti possano rinnovare il Contratto dopo tre anni dalla scadenza, dal momento che, con il precedente Governo, i Contratti (tutti) sono stati rinnovati nel primo anno di scadenza. Mai alla fine.
Sulle maggiori somme da prelevare sul c.d. tesoretto è bene fare due conti. Si tratta di finanziare i più gravosi servizi di Polizia che, oggi, trovano riconoscimento in 5 euro (esattamente 120 Milioni diviso 420.000 appartenenti alle Forze di Polizia e Forze Armate). Nell’Accordo 2002-2003 furono appostati a questo titolo 760 Milioni; nel 2004-2005 altri 400 Milioni. La legge sui parametri costò all’Esecutivo del Cavaliere 530 Milioni. Il nuovo Governo Prodi, interrompendo un trend relativo alla "sganciamento dal pubblico impiego", ne ha stanziati solo 120. Ma li ha spalmati in tre anni: 2006-2007 e 2008, anziché nel biennio 2006-2007.
Il SAP e la Consulta Sicurezza chiederanno una somma pari all’Accordo precedente: 400 Milioni. Sotto questa somma l’Italia non riconosce alle Forze di Polizia quel principio di specificità che trova rispondenza nella nostra Carta costituzionale allorquando si prevede che la retribuzione deve essere proporzionale alla prestazione. E anche in ciò il Siulp ed i 6 tradiscono i loro iscritti.
IL RIORDINO La legge delega del SAP sul Riordino delle Carriere, approvata dalla Camera dei Deputati nella scorsa legislatura e attualmente all’esame del Senato dopo che il Siulp e i 6 hanno tentato, vanamente di affondarla, deve essere, ora, finanziata. Anche qui si ricorderà che il Siulp si vantò di aver fermato un progetto che avrebbe portato risorse importanti a tutto il settore. I calcoli del vecchio progetto portavano a prevedere un costo pari ad 1 Miliardo di euro; un costo da finanziare in anni successivi.
Facendo due calcoli: una somma pari a 8 volte quella stanziata dal Governo per il riconoscimento della specificità ( alias il pagamento dei notturni, festivi, l’ordine pubblico ecc.).
L’attuale Governo che, nella Commissione Difesa del Senato si trova in "minoranza" non ha neppure fatto conoscere i propri indirizzi. Neppure, sappiamo l’orientamento sull’impiego delle somme che il vecchio Governo ha lasciato in eredità (circa 100 Milioni di euro). Tuttavia, sembra che quelle somme siano da destinare – con un’intesa raggiunta dal Siulp con i 6 e il Vice Ministro Minniti - per i trattamenti dei dirigenti. Ma questo lo abbiamo appreso da altri. Vogliamo, tuttavia, ricordare che queste somme furono recuperate con l’emendamento del SAP che aumentava le accise sui tabacchi e sulle sigarette, nella Finanziaria 2003. Furono i Ministri Gasparri, Frattini e Fini a sostenere questa esigenza e il Sottosegretario Gianni Letta convinse Berelusconi a dare il disco verde. Ripetiamo che questo emendamento scritto dal SAP fu approvato nella Legge Finanziaria del 2003. In relazione a queste risorse rese disponibili (quasi 450 Milioni in 3 anni) già nel 2003, il SAP – da solo - riuscì a portare avanti il progetto che prevedeva:
l’accorpamento dei Ruoli Agenti, Assistenti e Sovrintendenti, mediante la promozione di tutti gli Assistenti capo nelle qualifiche superiori e il mantenimento della sede di servizio;
l’apertura del Ruolo direttivo per tutti gli Ispettori Sostituti Commissario, e il loro pensionamento con il trattamento da Vice Questore Aggiunto;
la dirigenzializzazione del Ruolo direttivo, a partire dalla qualifica di Vice Questore Agg.
Contro questa Legge delega si scagliarono il Siulp ed i 6.
Insorgendo contro gli interessi dei Poliziotti, il Siulp spinse il Ministro Pisanu a far naufragare la legge in Senato. La giustificazione "nobile" fu che mai il Presidente della Repubblica avrebbe apposto la firma. Quella meno nobile, mette in rilievo il "connubio" con il potere politico a cui è sempre bene allearsi! Senza arrecare troppi fastidi. Insomma, "con la Francia o con la Spagna, purché se magni"…
Con quella mini-manifestazione il Siulp fece affondare un 1 Miliardo di euro e oggi tenta di recuperare (falsamente) qualche centesimo per i poliziotti con la Convenzione TIM. Ricordiamo ancora la manifestazione (contro) davanti alla Camera. Ma quel nostro progetto avrebbe potuto ricostruire una perequazione funzionale e retributiva, con il pubblico impiego e la carriera Prefettizia.
Senza il SAP, il nostro Paese soverchia le aspettative di migliaia di Assistenti condannati al 5^ livello a vita; lede le aspettative di migliaia di Ispettori retrocessi Sottufficiali e annichilisce migliaia di Funzionari di Polizia con compiti e funzioni dirigenziali e di Autorità di pubblica sicurezza.
Adesso, dovremo ricominciare daccapo. Ma vorremmo sapere, se di quel tesoretto, il Presidente Prodi intende prenderne una parte per gli apparati di sicurezza del Paese. E soprattutto per il Riordino della carriere. Queste sono le risposte che il SAP ha chiesto al Governo con la manifestazione del 5 dicembre e che anche CGIL-CISL-UIL hanno chiesto con la proclamazione dello sciopero del 16 aprile. Risposte che il Cartello del SIULP ritiene ricavabili, esclusivamente, nella critica e nelle invettive al SAP. Asperità settarie che dimostrano come il più grande Sindacato della Polizia sia invecchiato a tal punto da richiedere il contributo dei Sindacati(ni). Critiche sempre più accese, anche perché l’erosione di consensi in migliaia di unità, a partire dal Siulp, rende questa strategia inevitabile!
Squadre nautiche, incontro interlocutorio
E’ stato un incontro interlocutorio al Ministero dell’Interno, sulle Squadre nautiche, quello che si è svolto a Roma il 12 aprile, poiché aveva come oggetto il problema delle indennità di imbarco spettanti al personale non navigante. Specie per quello del CNES di La Spezia, in relazione alla consistenza della nostra flottiglia.
Il Prefetto Rosini, Direttore Centrale delle Specialità, ha illustrato questi temi, non senza aver messo in rilievo l’esigenza di razionalizzare e omogeneizzare i criteri di attribuzione dell’assegno. Nella stessa riunione il SAP ha affrontato anche altri argomenti di carattere specialistico e nautico, con particolare riguardo al ventilato riassetto della specialità. In proposito l’Amministrazione ha puntualizzato che il progetto pilota già presentato a giugno 2006 prosegue "lentamente" nel suo iter, nonostante le soverchianti difficoltà di carattere finanziario e di ridislocazione delle strumentazioni tecnico logistiche.
E’ stato ribadito dal Prefetto Rosini che - per il momento- non sono previste chiusure di Uffici o di squadre nautiche e nuclei sommozzatori già presenti nel territorio. Parimenti i mezzi nautici d’altura e costieri attualmente a disposizione rimarranno in esercizio fino a consunzione per sopravvenuta vetustà ed obsolescenza. Prosegue, invece, il procedimento per l’acquisto delle moto d’acqua e dei gommoni, c.d. "volani di mare", e sono in corso di programmazione nuove iniziative di studio volte alla sperimentazione di nuovi apparati.
Un altro punto evidenziato dal Dipartimento è stato la nomina del Direttore Dr. Capuano, su input del Capo della Polizia, per uno studio parallelo sulle potenzialità del settore e sulle eventuali iniziative volte alla rivisitazione del settore nautico Nazionale. Il SAP, infine, ha posto in rilievo le problematiche del personale impiegato nei servizi lagunari a Venezia a bordo di natanti. Per quanto riguarda le peculiarità della città di Venezia, il Dipartimento si è reso disponibile ad un apposito incontro finalizzato alla risoluzione delle differenze presenti a parità di specializzazione nautica nella città lagunare. In particolare per il riconoscimento retributivo e funzionale delle prestazioni del personale estraneo alla Polmare ed in Servizio presso la Questura di Venezia.
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Per quanto riguarda la notizia riportata da un Sindacato, con particolare animosità contro il Sindacato Autonomo di Polizia, per essere guidato da un personaggio democraticamente sconfitto nell’ultimo Congresso del SAP e successivamente autoproclamatosi Segretario Generale di altro Sindacato(ino), secondo cui la delegazione del SAP sarebbe stata costretta ad andarsene dalla riunione, tale notizia non solo è infondata ma particolarmente indicativa del livello di cultura generale, politica e democratica del "nostro".
Nei Paesi democratici la legittimazione alla rappresentanza proviene dal consenso ( il 25% del SAP). Per questo si chiama democrazia non autarchia (chi non è mai stato eletto da alcun Congresso). Il SAP che fa parte della Consulta Sicurezza appartiene alla più grande Organizzazione Comparto.
Non è l’ultimo Sindacato della Polizia. Solo il 2^. E il diritto di difendere i diritti del personale, attraverso la contrattazione collettiva è un diritto Costituzionalizzato. Figuriamoci se qualcuno può "cacciarci". Non è un diritto concesso né dalle "pseudo-maggioranze sindacali" né del potere politico né da un Sindacatino.
E’ un diritto nostro, dei nostri aderenti. Non hanno questo diritto solo i Sindacati che hanno scambiato con il potere politico, la dignità dei poliziotti per 5 euro di aumento, come il citato Sindacato(ino). Con il 25% di rappresentanza, e 70.000 Agenti che hanno manifestato con il SAP, siamo il primo e unico Sindacato vero della Polizia. Non ci assoceremo mai al cartello e neppure alla sommatoria delle idiozie. A quei Sindacati che permetteranno all’Amministrazione di togliere l’indennità al personale dei Reparti Mobili (come è accaduto nella scorsa settimana).
Purtroppo, per l’ultimo Sindacato di Polizia che si vantava di accogliere flussi biblici di aderenti la Storia è molto diversa. Ha perso molti iscritti. Non è vero che li ha aumentati. E questi sono i dati che presto verranno pubblicati. La nostra legittimazione non solo è forte e radicata, ma il SAP è nato non per la carica di Segretario Generale bensì per difendere i diritti del personale.
A gennaio 2007, quel Sindacati(no) ha perso una parte consistente dei propri aderenti per aver "contrabbandato" la funzione sindacale con la "realizzazione personale al potere". E il segno meno dei Poliziotti sul principio democratico di rappresentanza non ammette appelli. E chiarissimo. Una bocciatura di cui tener conto. Il SAP, di contro, cresce. E continua a crescere E si afferma come il Sindacato leader del settore, l’unico capace di difendere la Polizia. Che questo non possa essere condiviso è del tutto legittimo per chi ha costruito un Sindacato per aver perso un Congresso nel SAP; problema che i poliziotti hanno ben chiaro.
Pretendere di essere tutti "alleati al potere costituito" , per sostenere gli atti che stanno destrutturando la Polizia, e per umiliare i poliziotti con 5 euro ci appare davvero troppo. E chiedere che il SAP debba rappresentare il 25% della Polizia, allo stesso livello di chi rappresenta se stesso, dimostra davvero la natura del "nostro".
Ed è solo per riaffermate il diritto dei poliziotti ad essere informati che riportiamo questa breve digressione, perché quelle elucubrazioni saranno ancora una volta censurate dal consenso del personale. Ne siamo certi, perché la verità vince sempre sulle cose false.
Esame congiunto Riorganizzazione Dipartimento PS
L’11 aprile, presso il Dipartimento, alla presenza del Vice Capo Pref. Pecoraro e del Direttore Ufficio Relazioni Sindacali Vicepref. Pazzanese, si è tenuto l’esame congiunto richiesto dal SAP sullo schema di DPR recante modificazioni all’assetto organizzativo dell’Amministrazione di Pubblica Sicurezza. Il SAP ha da subito evidenziato che la finanziaria sebbene abbia previsto la modifica della norma di legge in questione, non ha indicato i relativi criteri direttivi necessari per la modifica stessa e, pertanto, il Regolamento proposto non ha la forza di modificare l’assetto preesistente.
Parimenti il SAP, ha evidenziato la necessità che gli Uffici Tecnico Logistici Territoriali vengano diretti da un Dirigente Superiore del ruolo tecnico qualificato per tale compito al fine di evitare eventuali errori nei futuri acquisti e nelle future valutazioni di natura tecnica. Inoltre ha sottolineato la negatività anche economica della scelta di istituire gli Uffici Tecnici Logistici Provinciali che porterà a far salire da 18 Zone TLC a base regionale a 103 UTLP su base provinciale e che, porterà, a non migliorare il servizio ma sicuramente produrrà un aggravio di costi.
Si è discusso anche di un aumento nel numero delle tre Commissioni Premi e dei Centri Sanitari Permanenti. Il SAP ha evidenziato, infine, il parere negativo sullo schema di DPR consegnato. Il Vice Capo Pref. Pecoraro, ha reso noto ai partecipanti che dopo vari incontri fra il Dipartimento e la Funzione Pubblica stanno per iniziare i lavori contrattuali, con le risorse rese disponibili dalla Finanziaria 2007 a quelle che il Governo si è impegnato ad assegnare con la prossima Finanziaria.
Il SAP nel rilevare l’insufficienza delle risorse a disposizione, ha lamentato che il contratto scaduto a dicembre 2005 non ha portato benefici per tutto il 2006 e si parla di somme che saranno corrisposte con decorrenza nel 2007 e in parte nel 2008 (se il Governo manterrà la promessa nella prossima finanziaria). Il Vice Capo ha anche accennato al Riordino delle carriere informando che il provvedimento è in discussione al Senato e che sarebbe necessario un confronto con le OO.SS. al fine di presentare, da parte del Dipartimento, delle proposte condivise. La riunione si è conclusa con l’impegno affinché l’Amministrazione convochi le OO.SS. per discutere sul provvedimento del riordino delle carriere in esame al Senato.
Memorial Day
Sì è messa in moto la macchina organizzata del Memorial Day, la manifestazione messa in campo dal SAP e dall’AVICRI, l’associazione vittime della criminalità e del terrorismo, per ricordare e commemorare tutti gli Eroi della nostra società contemporanea – appartenenti alle Forze dell’Ordine, Magistrati, Politici, Giornalisti, Cittadini – che hanno perso la vita a causa della violenza mafiosa e ideologica.
Fin dal 1993 abbiamo messo in campo questa serie di iniziative che coinvolgono le principali città italiane e che nel 2006 hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento della medaglia d’argento del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio. Anche quest’anno, assieme alla preziosa e fondamentale collaborazione delle Segreterie Regionali e Provinciali, stiamo allestendo una serie di appuntamenti che comunicheremo presto attraverso il nostro sito internet dedicato www.pernondimenticare.cc. Dalla parte di Abele, mai di Caino! Sempre.
Steward negli stadi
Il compito di vigilare sulla sicurezza all'interno degli stadi sarà affidato, dal prossimo campionato di calcio, a steward opportunamente formati. In questo modo le Forze di Polizia potranno occuparsi di ciò che accade fuori dagli impianti.
E’ questo l’obiettivo del protocollo di intesa siglato il 12 aprile al Viminale dal Ministro dell'Interno Giuliano Amato, dal Presidente del Coni Giovanni Petrucci e dal Presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC) Giancarlo Abete. Alla stesura del documento hanno lavorato il Viceministro dell'Interno Marco Minniti, il Capo della Polizia Gianni De Gennaro, il Vicecapo della Polizia e responsabile dell'Osservatorio sul calcio Antonio Manganelli.
"L'inserimento degli steward negli stadi - ha spiegato Amato - è un passaggio fondamentale per arrivare a quell'assetto di controllo dello stadio secondo il quale le forze di polizia saranno all'esterno. Ci vorrà del tempo, naturalmente, e gli steward dovranno essere ben preparati e assistiti e avranno un coordinatore sempre in contatto con il responsabile delle forze dell'ordine". Ai Questori spetterà il compito di accertare i requisiti per poter far parte degli elenchi degli steward, mentre la Figc nominerà il "coordinatore nazionale dei delegati alla sicurezza".
All'interno dello stadio, ha spiegato il responsabile dell'Osservatorio sul calcio, Prefetto Antonio Manganelli, ci sarà almeno uno steward ogni 250 spettatori. Il Ministro Amato ha comunque ammesso che il "modello inglese" ha un deterrente maggiore: "l’immedia-tezza con la quale si procede in giudizio contro chi commette violenza negli stadi". Vedremo, concretamente, se questo protocollo d’intesa raggiungerà gli obiettivi previsti. E’ evidente, come il SAP ha più volte denunciato in passato, che la problematica dell’ordine pubblico negli stadi passa, in primo luogo, per un quadro di riferimento normativo che sia più incisivo rispetto all’attuale, soprattutto per quel che concerne la tutela degli operatori di polizia e la responsabilità oggettiva delle società sportive.
Carta di soggiorno
Dall’11 aprile è più facile per il cittadino europeo spostarsi stabilmente da un capo all’altro dell’Unione. Per soggiorni superiori a tre mesi scompare, infatti, la carta di soggiorno e basterà recarsi in Comune per annotare l’iscrizione anagrafica dell’interessato.
Lo ha chiarito il Ministero dell’Interno con una recente circolare attuativa del dLgs 30/2007 che aveva recepito la direttiva comunitaria 38/2004.
La principale novità della riforma è rappresentata proprio dalla scomparsa della carta di soggiorno che rappresentava, come è noto, il titolo necessario al cittadino europeo per fissare stabilmente la sua permanenza nel territorio nazionale.
Adesso è sufficiente che l’interessato dimostri la sua dimora abituale e che documenti la propria permanenza. Spetta alle Amministrazioni locali attivare le relative verifiche.
La "primula rossa" non andava scarcerata
L’ex terrorista Barbara Balzerani non doveva essere scarcerata. A sostenerlo non è il SAP, ma il Procuratore generale di Cassazione, dott. Francesco Salzano, che ha chiesto ai giudici di annullare il provvedimenti con cui il Tribunale di Sorveglianza di Roma aveva concesso la libertà vigilata alla "primula rossa", condannata in via definitiva a 6 ergastoli.
Ricordiamo che la Balzerani partecipò al sequestro e all’omicidio di Aldo Moro, al rapidamente del generale Dozier ed altre azioni rivendicate dalle Br, tra cui l’omicidio del sindaco di Firenze Lando Conti.
La decisione della Procura Generale di Cassazione è motivata in primo luogo dal fatto che la Balzerani non si è mai ravveduta e, negli ultimi anni, "ha assunto un opportunistico atteggiamento di abbandono della sua posizione di irriducibile". La decisione definitiva spetta alla prima Sezione di Cassazione, il prossimo 24 aprile.