Roma, 19 marzo 2007

Contratto 2006 - 2007, presto al via

Le trattative per il rinnovo del Contratto 2006-2007 dovrebbero molto presto ripartire. E si tratta della rinnovazione di una cocente umiliazione dell’attuale Governo verso le Forze di Polizia. Al netto degli aumenti pari al tasso di inflazione programmata che, per definizione, non costituiscono un incremento bensì il mantenimento del potere d’acquisto degli stipendi, l’aumento vero sarà pari a 5 euro. Le somme stanziate per l’incremento vero sono di 50 milioni per il 2007 e 80 milioni per il 2008. Facendo due conti, e suddividendo le somme per tutte le Forze di Polizia e Forze Armate (oltre 400.000 dipendenti) si giunge facilmente a quel risultato: 5 euro di aumento. Quell’aumento che il Siulp ha negato, attaccando il SAP ( e non la maggioranza governativa) poiché il SAP aveva osato contraddire, con la manifestazione del 5 dicembre a Roma, l’ordine di "scuderia": abbiamo ottenuto il massimo, quello che dice il SAP non è vero!

Ricorderanno tutti la pantomima del Siulp relativa alla manifestazione organizzata (per non essere mai strutturata) del 4 dicembre. Il giorno prima di quella del SAP. Un tentativo idoneo diretto in modo non equivoco a……………… E tutti i comunicati dei Sindacati(ni) diretti ad incontrare questo o quel membro del Governo, con cui si sosteneva il contrario. A predicare la "grande alleanza". Adesso verrà il momento della verità. Dei numeri veri, dopo la potatura sull’aumento fiscale delle nostre retribuzioni. Il Governo dovrebbe convocare le parti Sindacali fra qualche settimana. In ordine di rappresentatività: Siulp, Sap, Sappe e tutti gli altri. E la Consulta Sicurezza sarà presente con il SAP-SAPPe-SAPAF a rappresentare gli interessi che sono stati calpestati da un trattamento umiliante per "veri servi" da 5 euro al mese. Vogliamo davvero guardare in faccia tutta la delegazione Governativa che si potrà compiacere che "oltre l’80% dei Sindacati di Polizia" non ha mosso un dito per garantire ai poliziotti quel trattamento che spetta in virtù del disagio e dei rischi della professione. Dovranno spiegare perché la fase finanziaria dello "sganciamento dal pubblico impiego" sia passata da 400 a 130 Milioni (50 +80). E, nondimeno, dovranno spiegare quali risorse il Governo intende predisporre per il Riordino delle Carriere. Riordino che, se il Siulp ed i 6 non avessero oppugnato (con le manifestazioni farsa), avrebbe portato oltre 1 Miliardo di euro nelle tasche dei poliziotti. Sì, proprio questo il rapporto: 50+80 rispetto a 1 miliardo di euro l’anno, il costo del Riordino. Il Siulp ed i 6 si sono vantati di aver conquistato 50 più 80, regalando al "potere amico" 1 Miliardo di euro. Sarà un vero piacere avere tutte queste risposte sul tavolo negoziale, perché siamo sicuri che i Confederali, a partire dal Siulp dovranno spiegare bene a tutti i loro iscritti perché in Italia i "lavoratori" di pubblica sicurezza dovrebbero essere "compagni della miseria" con 5 euro di aumento al mese!

Indennità autostradale in pagamento

Dopo le sollecitazioni del SAP, arriva - finalmente – da parte del Dipartimento il via libera al pagamento di una parte degli arretrati dell’indennità autostradale. In specie, della seconda tranche 2005 (da luglio a dicembre 2005). In realtà la liquidazione dei compensi avviene sulla base del vecchio decreto interministeriale poiché le nuove convenzioni con l’Anas e Società autostrade non sono state "tradotte" nel nuovo provvedimento che, sostiene il Ministero, è in via di predisposizione. In buona sostanza, la seconda tranche delle spettanze che viene ora liquidata sulla base dell’azione del SAP dovrà essere, successivamente conguagliata. Dopodiché, tutti gli emolumenti maturati nel 2006 saranno pagati in base al nuovo decreto interministeriale. Non sappiamo in questo momento quali saranno i tempi per la pubblicazione del (nuovo) provvedimento, ma di certo c’è una notizia positiva: nelle casse dello Stato sono state versate dagli Enti concessionari tutte le risorse del 2006. Rispondendo ad un nostro quesito di cui avevamo dato notizia nei precedenti Flash, il Ministero esplicita, infatti, che "non è stato possibile procedere alla corresponsione dell’indennità autostradale dall’1.7.2005 secondo i criteri fissati dalle nuove convenzioni con le società concessionarie autostradali e con l’Anas spa, perché non è ancora concluso l’iter di perfezionamento del nuovo decreto ministeriale riguardante l’indennità da corrispondere al personale della Polizia di Stato impiegato in servizi autostradali". Il Dipartimento afferma, altresì, che, "nelle more è stato disposto il pagamento dell’indennità in argomento relativa al secondo semestre 2005 secondo le regole del decreto interministeriale ancora in vigore". Continua la nota del Viminale sostenendo che "non appena disponibile il nuovo decreto interministeriale, nel corso del primo semestre di quest’anno saranno disposti i pagamenti relativi all’indennità dovuta per il secondo semestre 2005 con i nuovi criteri a conguaglio di quanto già erogato ai dipendenti, nonché il pagamento dell’indennità relativa all’anno 2006". Ed infine, rispondendo, ad un preciso rilievo del SAP, il Dipartimento scrive nella nota che è interamente disponibile sul nostro sito www.sap-nazionale.org che, "per completezza, si assicura che le società autostradali hanno corrisposto puntualmente allo Stato quanto dovuto per il pagamento dell’indennità in argomento, così come sono stati tempestivamente avviati i complessi procedimenti amministrativo – contabili per la rassegnazione delle somme dall’erario all’apposito capitolo di spesa del Ministero dell’Interno".

Cpt, verso una revisione della legge "Bossi Fini"

Entro il mese di marzo dovrebbe approdare in Consiglio di Ministri il disegno di legge delega per la revisione della cosiddetta legge "Bossi – Fini". Il nodo più delicato, come è noto, è quello relativo ai Centri di permanenza temporanea. E la bozza di ddl diffusa da alcuni organi di informazione preoccupa non poco il Sap che ha già chiesto al Dipartimento e al ministro Amato di recepire anche e soprattutto le indicazioni degli operatori di polizia che sono quotidianamente impegnati nei delicati e pericolosi servizi di controllo e vigilanza all’interno e all’esterno dei Cpt. Nel disegno di legge si parla di misure di sicurezza che dovranno essere "strettamente limitate", con Enti locali, Asl e associazioni umanitarie che dovranno collaborare per garantire agli immigrati presenti nei centri tutta l’informazione e l’assistenza necessaria. Si parla inoltre di "nuove misure di identificazione" – non meglio precisate – per impedire che gli "ospiti" possano essere trattenuti per lunghi periodi e, ancora, sono in progettazione "strutture destinate esclusivamente al trattamento dei cittadini da espellere che si sono sottratti all’identificazione". Nei Cpt, infine, potranno accedere liberamente sindaci, presidenti di provincia e regione, assessori e consiglieri, giornalisti, responsabili di associazioni e, praticamente, chiunque ne faccia richiesta. E’ chiaro che si tratta di un bozza di disegno di legge che andrà ora discussa dal Consiglio dei Ministri e quindi, dopo l’approvazione del Parlamento, vi sarà l’esercizio della delega. Il Sap monitorerà costantemente l’iter di discussione e approvazione di questa legge.

Equipaggiamento: sperimentazione al via per i Reparti Mobili

Ai Reparti Mobili della Polizia di Stato verrà assegnato nuovo materiale sperimentale di vestiario ed equipaggiamento. Le dotazioni interesseranno 90 operatori dei Reparti di Torino, Milano, Padova, Roma, Napoli e Palermo. Il materiale comprende nuovi berretti, borse cosciali e caschi con attacco per maschere antigas, oltre a maschere di concezione moderna, tute da ordine pubblico, gilet tattici, protezioni esterne, scudi tondi, sfollagente, stivaletti, magliette e maglioni. Il 15 marzo si è anche riunita, al Dipartimento, la Commissione Vestiario dove il Sap ha posto l’esigenza di proseguire rapidamente con la sperimentazione e di estendere presto a tutto il personale il nuovo materiale. Anche se, certamente, non saranno queste nuove dotazioni a risolvere i problemi di ordine pubblico.

Indennità transfrontaliera

Il Sap ha chiesto al Dipartimento chiarimenti in relazione a talune situazioni operative in cui vengono spesso a trovarsi colleghi in servizio nelle località di confine. Personale che non infrequentemente viene chiamato a svolgere attività di pattugliamento oltre frontiera in collaborazione con le Polizie delle nazioni vicine. Ebbene, il Sap ha chiesto al Dipartimento di retribuire questi servizi come regolari missioni all’estero. La risposta del Ministero, giunta alla Segreteria Generale del Sap, è che "va considerato che la normativa sulle missioni all’estero non prevede le indennità giornaliere frazionabili per attività che vengono svolte all’estero solo per poche ore e che non esiste specifica normativa in materia di attività di cooperazione transfrontaliera". In ogni caso, grazie alle sollecitazioni del Sap, "è allo studio – afferma il Dipartimento – una integrazione all’attuale disposto normativo, in linea con l’evoluzione del sistema europeo e con la logica degli accordi internazionali sottoscritti nel corso dei decenni". Sarà certamente argomento di discussione e di impegno da parte del Sap nell’ambito dei tavoli sul Contratto.

Trasferimenti e aggregazioni

E’ stata prorogata ancora, fino al 20 aprile, l’aggregazione dei corsi ex ausiliari 61° e 62°, nonché del 163°. Dovrebbe trattarsi dell’ultima proroga in tal senso, per poi disporre i trasferimenti dei Ruoli Agenti e Assistenti, quindi a seguire quelli dei Sovrintendenti. La Segreteria Generale del Sap ha fortemente sollecitato il Dipartimento affinché l’attesa movimentazione di personale non sia ulteriormente rinviata.

Via Fani

Ventinove anni fa, il 16 marzo 1978, tre poliziotti e due carabinieri furono barbaramente uccisi dalle brigate rosse durante il rapimento di Aldo Moro. Il Sap, che ha partecipato alle commemorazioni del tragico anniversario che si sono tenute a Roma, in via Fani, afferma la necessità di non dimenticare mai il sacrificio di questi Eroi in divisa che, come purtroppo tanti altri, hanno pagato un prezzo altissimo per difendere la Democrazia e la Libertà nel nostro Paese, contro il tentativo di alcuni di sovvertire, con il fanatismo ideologico e la violenza politica, le Istituzioni e lo Stato. Purtroppo, alla Camera dei Deputati siede ancora oggi un parlamentare, Sergio d’Elia, che è stato condannato per concorso in omicidio per la morte di un poliziotto, Fausto Dionisi. Da tempo il Sap, assieme alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani, come ha dimostrato un sondaggio, e alle associazioni dei parenti delle vittime, ne chiede le dimissioni. Da parte della classe politica tutta, servirebbe uno scatto di orgoglio e dignità. Altrimenti, le commemorazioni, le iniziative, le belle parole che si spendono a fiumi durante le tristi cerimonie che ricordano tragici eventi, rischiano di diventare soltanto vuota retorica. E nulla di più.

 

 

 

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