Roma, 5 marzo 2007

In Aula in Senato la conversione del Decreto Legge sulla Violenza

Calcio, per non cambiare nulla

Le Commissioni I e II del Senato hanno proseguito il loro iter di analisi e modifica del decreto legge sulla violenza durante le manifestazioni sportive. Nei prossimi giorni il provvedimento giungerà in Aula per la conversione in legge. Dopo le audizioni del Sap e dei sindacati di Polizia, sono state introdotte alcune modifiche. Integrazioni che, però, non ci soddisfano e che, anzi, rischiano di rendere quasi inutile il cosiddetto "giro di vite" che si è inteso dare, purtroppo, solo dopo la morte del nostro collega Filippo Raciti. I nodi da sciogliere, infatti, restano molti. Per quel che concerne il Daspo, resta la "confusione" di competenza tra i Questori. A chi appartiene, infatti, questo potere nei contrasti giurisprudenziali che si sono formati in materia: al Questore del luogo degli incidenti o al Questore di residenza?

Ed inoltre, il Sap aveva proposto che fosse riconosciuta la competenza esclusiva del giudice ordinario, trattandosi, comunque, di misure relative a diritti fondamentali.

Senza questa modifica, il semplice "divieto" di accesso agli impianti sportivi appartiene alla giurisdizione del TAR; mentre il DASPO con prescrizioni al giudice ordinario.

E non è inutile sottolineare che tra le due giurisdizioni vi siano differenze notevoli di tutela.

Inoltre, per quel che riguarda la partecipazione ad eventi sportivi con il volto mascherato, continua ad applicarsi la contravvenzione di cui all’art. 5 della Legge Reale.

Non è stato previsto l’aggravamento di pena con l’irrogazione della reclusione, sicché l’arresto in flagranza per chi partecipa alle violenze durante le manifestazioni col volto coperto non può essere operato. E, pertanto, che senso ha numerare ed identificare i tifosi, se poi nelle curve possono mascherarsi con sciarpe ed altro e perpetuare quelle violenze che la legge avrebbe dovuto contrastare?

Se si copriranno il viso, questi "pseudo tifosi" non potranno essere identificati con l’inutile numerazione del biglietto. Il Sap aveva poi chiesto l’esclusione del rito del patteggiamento e del giudizio abbreviato per i reati commessi durante le manifestazioni sportive, poiché com’è noto aprono la strada a sconti di pena che fanno scomparire del tutto la deterrenza della sanzione criminale. Trattandosi di eventi che tutelano l’ordine pubblico, sarebbe stato opportuno lasciare soltanto il rito direttissimo!

Anche questa modifica non è stata presa in considerazione, così come l’utilizzo di idranti e di strumenti di coazione più efficaci (armi che lanciano spray, gas irritanti o proiettili di gomma). Vedremo adesso come si svilupperà l’esito della discussione al Senato. Certamente, il provvedimento – allo stato attuale – rischia di essere solo fumo negli occhi.

CALCIO VIOLENTO: SAP, COMPLETA INSODDISFAZIONE PER DECRETO

(ANSA) - ROMA, 1 MAR - 'Completa insoddisfazione' per le modifiche apportate dalle commissioni del Senato al decreto legge sulla violenza negli stadi viene espresso dal Sap. 'Le richieste che avevamo presentato durante la nostra audizione - afferma Filippo Saltamartini, segretario Generale del sindacato di polizia - non hanno trovato accoglimento e il provvedimento, cosi' come si appresta ad essere licenziato, rischia di servire a molto poco'. Il Sap, in particolare, evidenzia 'la contraddittorieta' del provvedimento in relazione alle competenze delle autorita' che sono chiamate ad emanare il Daspo. Il sindacato aveva chiesto che fosse riconosciuta la competenza esclusiva del giudice ordinario, trattandosi di misure relative ai diritti fondamentali e non del Tar. Inoltre, prosegue, 'per quel che riguarda il contrasto vero, non e' stato previsto l'arresto in flagranza per chi partecipa alle violenze durante le manifestazioni col volto coperto e pertanto questi 'tifosi' non possono essere identificati con l' inutile numerazione del biglietto'. Il Sap aveva poi chiesto l' esclusione del rito del patteggiamento e del giudizio abbreviato per i reati commessi durante le manifestazioni sportive. (ANSA). NE 01-MAR-07 19:32 NNNN

Commissione sui Reparti Mobili, compressi i diritti sindacali

Come abbiamo scritto anche sul nostro Flash, con decreto del Capo della Polizia n. 555/VCP/13/07 del 12 febbraio scorso, è stata istituita una Commissione per la verifica dell’equipaggiamento e dei mezzi in dotazione al personale dei Reparti Mobili della Polizia di Stato. Questo organo - istituito a seguito dei fatti di Catania, ha l’incarico di verificare – previo specifico monitoraggio – eventuali anomalie e criticità in relazione all’equipaggiamento e ai mezzi attualmente in dotazione ai Reparti Mobili, al fine di individuare, eventualmente, i correttivi necessari a garantire la massima funzionalità in relazione alle esigenze operative dei medesimi Reparti. Dobbiamo però constatare che la Commissione paritetica "Qualità e funzionalità del vestiario" prevista dall’art. 26 del DPR 31 luglio 1995, n. 395, alla quale è conferito l’incarico di formulare pareri "in ordine alla qualità e funzionalità del vestiario" non è mai stata convocata (ultima convocazione: 27 marzo 2006). Ebbene, questa Commissione Paritetica prevede la presenza fattiva di 5 rappresentanti delle organizzazioni sindacali rappresentative (Siulp, Sap, Siap, Silp) mentre il neo nato organismo di cui s’è detto prevede soltanto che i Sindacati siano portati a conoscenza delle determinazioni assunte. Non è possibile comprimere in questo modo i diritti di partecipazione e le prerogative sindacali. Per questo, siamo intervenuti col Dipartimento affinché la Commissione ex art 26 Dpr 395/1995 sia convocata prima possibile.

Convenzione Tim presto in vigore

Annunciata ormai da oltre un mese dal Dipartimento, la convenzione stipulata con la Tim per il personale non è ancora entrata in vigore. La previsione, come è noto, era quella di renderla operativa dai primi giorni di marzo. Il Sap ha chiesto al Ministero dell’Interno di evitare ulteriori indugi e di risolvere eventuali problematiche di natura tecnica o burocratica che l’applicazione concreta della convenzione poteva determinare. Infatti il problema è sorto per l’estensione della Convenzione al personale civile dell’Amministrazione dell’Interno. Tuttavia, a seguito del nostro intervento, siamo in grado di informare che la convenzione dovrebbe entrare in vigore entro una decina di giorni o anche prima. Naturalmente, sul nostro sito internet forniremo informazioni in tempo reale, anche perché dovranno essere emanate precise disposizioni da parte del Dipartimento. Il nuovo contratto dovrebbe garantire uno sconto dell'80% sulle attuali tariffe di mercato. Le tariffe previste sono le seguenti:

telefonia tra dipendenti (intercom) 0,0000 euro

verso telefoni telecom 0,0075 euro

verso altri operatori mobili 0,0485 euro

sms (intercom) 0,0085 euro

sms verso altri operatori mobili 0,0485 euro

gprs (consumo a mb) 0,2585 euro

V. Sovrintendenti

Dopo il nostro intervento del 30 gennaio scorso – disponibile in originale sul sito internet www.sap-nazionale.org – il Dipartimento ha deciso l’avvio al corso di formazione per gli idonei non vincitori - che sono risultati essere 67 - del concorso a 1.640 posti da Vice Sovrintendente indetto con D.M. 21.12.04. Il corso partirà il 12 marzo e si terrà alla Scuola di Spoleto.

Si tratta di un importante risultato per questi colleghi che, dopo essere risultati idonei, rischiavano di non vedere soddisfatte le proprie aspettative.

Ausiliari ed ex Vfb, proroga aggregazione

Il Dipartimento ha comunicato al Sap che l'aggregazione degli Agenti Ausiliari dei corsi 61° e 62°, nonché degli ex Vfb del 163° corso, è stata prorogata sino al 20 marzo prossimo.

Maggiori notizie – in tempo reale – sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org

Rips a Napoli

E’ stato istituito a Napoli, alle dipendenze del locale Compartimento di Specialità, il Reparto di Intervento della Polizia Stradale (Rips) con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza in alcune grandi vie di comunicazione del capoluogo partenopeo.

Il decreto di istituzione è disponibile in originale sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org

Se la Cisl "smentisce" il Siulp…

"Dopo aver toccato con mano, a fine gennaio, gli effetti della Finanziaria 2007 sui loro redditi, i ceti popolari non possono aspettare passivamente la scadenza del 31 marzo, quando Regioni e Comuni definiranno i loro bilanci, sparando una raffica di addizionali, imposte, tasse e ticket ancor più devastante".

Questo virgolettato non appartiene ad un bollettino del Sap, come pure potrebbe sembrare, ma ad un comunicato della Cisl Pensionati – Forze dell’Ordine, distribuito il 28 febbraio davanti al Ministero dell’Interno da alcuni rappresentanti della confederazione che stavano facendo volantinaggio. Il documento è interamente disponibile sul nostro sito internet, area news. Facciamo solo sommessamente notare che la Cisl scrive cose diverse rispetto a quanto afferma il Siulp (un’occhiata sul sito internet del sindacato unitario può essere edificante in tal senso). La seconda Confederazione italiana smentisce la propria "federazione" Siulp? Si mettano d’accordo. Per quel che ci riguarda, registriamo con favore l’approdo della Cisl Fnp – Pensionati Forze dell’Ordine e Forze Armate sulle nostre posizioni.

Ma il personale stia pur tranquillo.

Noi continuiamo a restare autonomi!

Per non dimenticare Emanuele Petri

E' il 2 marzo del 2003, una mattina di domenica come tante. Il servizio di polizia, che segnerà tragicamente la sorte di Emanuele Petri, il cui sacrificio imprimerà una svolta nelle indagini sulle nuove brigate rosse, inizia pochi minuti prima delle 8,30, quando con altri due Poliziotti della Polfer, Bruno Fortunato e Giovanni Di Fronzo, sale sul diretto Roma - Firenze alla stazione di Terontola, in provincia di Arezzo, per dei controlli di routine. In una delle carrozze viaggiano Nadia Desdemona Lioce e Mario Galesi. I colleghi ancora non sanno che i due costituiscono il vertice delle nuove brigate rosse - partito comunista combattente. Lioce e Galesi si stanno recando ad Arezzo, per incontrare un militante o un fiancheggiatore. I tre agenti si avvicinano e chiedono i documenti, che vengono loro prontamente consegnati. I poliziotti contattano via telefono cellulare i colleghi fiorentini, per il controllo dei nominativi, che risultano falsi: al terminale emerge soltanto che non si tratta di persone segnalate. Lioce e Galesi, però, non sanno di aver superato il controllo e, temendo che gli agenti vogliano verificare anche i numeri delle loro carte di identità falsificate, durante la telefonata, tra le stazioni di Camucia e Castiglion Fiorentino, passano all'azione. Sono attimi drammatici: Galesi estrae la pistola, una Beretta calibro 7,65 e la punta alla gola di Emanuele Petri. Poi, i due terroristi chiedono agli altri agenti di gettare la pistola d'ordinanza: Di Fronzo la lancia sotto il sedile, Fortunato, invece, la tiene. Galesi spara un primo colpo e uccide Petri, mentre Nadia Desdemona Lioce si getta sulla pistola buttata da Di Fronzo e ha con lui una colluttazione. Intanto Galesi si gira e scarica il caricatore addosso a Fortunato, colpendolo una sola volta e ferendolo al fegato e a un polmone. Cadendo, l'agente della Polfer riesce comunque ad estrarre la sua pistola e a fare fuoco a sua volta, colpendo l'uomo. Galesi cade a terra ferito: morirà la sera stessa in ospedale. Nel frattempo la Lioce riesce a prendere la pistola di Di Fronzo e tenta di sparare. Alla fine l'agente riesce a bloccarla, ad ammanettarla e a dare l'allarme. Arrivano i soccorsi ma per Emanuele Petri non c'e' nulla da fare, mentre Fortunato e Galesi sono trasferiti in ospedale. Dopo una serie di controlli incrociati fra Arezzo, Firenze e Roma, i due vengono vengono identificati. Per la Lioce si aprono le porte del carcere e da quel momento, inizia il declino delle nuove brigate rosse, decapitate dall'azione investigativa della Polizia di Stato. Malgrado l'assoluto silenzio della donna, che fin dall'inizio si dichiara prigioniera politica e si rifiuta di collaborare con le indagini, decriptando alcuni file contenuti in un palmare ritrovato nel bagaglio della brigatista e del suo compagno ucciso, la Polizia risale ai primi nomi dei componenti dell'organizzazione terroristica. All'alba del 24 ottobre del 2003, scatta il blitz della Digos della Questura di Roma che porta alla cattura dei brigatisti considerati i presunti autori dell'omicidio di Massimo D'Antona. In manette finiscono Paolo Broccatelli, Cinzia Banelli, Roberto Morandi, Laura Proietti, Marco Mezzasalma. Fermato per banda armata anche Alessandro Costa. Nelle ore successive viene fermata anche Federica Saraceni.

Grazie Emanuele. Il tuo sacrificio non lo dimenticheremo mai!

Sap Forlì, per misurare lo stress

La Segreteria Provinciale SAP di Forlì-Cesena ha promosso un'iniziativa volta ad inventariare gli stress patiti dall'operatore di polizia.

Tale progetto è stato condiviso dall'Università di Bologna, Facoltà di Psicologia (con sede a Cesena), che ha collaborato nella formulazione di un questionario, assolutamente anonimo e su base volontaria, riservato agli appartenenti alla Polizia di Stato.

Lo scopo è quello di capire quali siano gli aspetti positivi e negativi del lavoro in Polizia e le relative conseguenze.

Il questionario verrà distribuito nei prossimi giorni presso le Segreterie Provinciali SAP ed è altresì compilabile su internet ciccando sul nostro sito o direttamente all’indirizzo url www.sap-nazionale.org/sondaggio

Sottolineiamo che la compilazione del questionario, tanto nella sua forma cartacea che in quella digitale, non prevede il rilascio di alcun dato personale o sensibile da parte del dipendente.

I dati raccolti verranno analizzati dalla Facoltà di Psicologia della stessa Università di Bologna ed i risultati della ricerca saranno divulgati attraverso gli idonei mezzi di informazione.

 

  MANO.gif (1012 byte)