Roma, 4 dicembre 2006
Il 5 dicembre a Roma si gioca il nostro futuro. Tre Corpi di Polizia e i VV.FF. con i maggiori Sindacati di categoria
Uniti, per non tornare indietro
Per non tornare ad essere i "lavoratori di pubblica sicurezza", con aumenti da 5 euro pari al tasso di inflazione programmata e con la chiusura di Uffici Interregionali, Scuole di Polizia, Questure
E’
arrivato il momento di far sentire la nostra voce. Quella delle Donne e degli Uomini che indossano la divisa delle nostre Istituzioni democratiche. Non accade poi spesso di poter manifestare unitariamente e così in tanti, il nostro disagio all’intera Nazione. Al Governo e a tutta la classe politica. Con una manifestazione che, storicamente, non ha precedenti. Neppure sotto il profilo della disinformazione, attuata da altri Sindacati di Polizia che, per velare la nostra iniziativa, hanno falsamente proclamato la stessa mobilitazione per il 4 dicembre. Ora il nostro obiettivo è demolire un progetto di Legge Finanziaria che rischia di essere ricordata come la scure più pesante mai abbattutasi sulle Forze dell’Ordine. E per ricordare alle Forze politiche della "sinistra" che questa "vendetta" avrà le gambe molto corte. Non si farà molta strada con questo modello di Governo. Con il SAP e con la Consulta Sicurezza, la più grande organizzazione del Comparto costituita da SAPPe e SAPAF, ci saranno anche i Vigili del Fuoco del Conapo, le organizzazioni rappresen-tative del personale in quiescenza delle Forze dell’Ordine – il SAFOC -, l’Avicri e Memoria (associazioni delle vittime del terrorismo e della criminalità). Ci conteranno e scopriranno che a Roma, insieme a noi, ci saranno le Polizie e i Vigili del Fuoco. Non solo il SAP, con i suoi iscritti e dirigenti, ma i Poliziotti e i vigili del Fuoco. Il messaggio per il Governo e le Forze politiche sarà chiaro ed inequivocabile. Le Istituzioni dello Stato non si toccano e non si fanno rappresentare da altri; né possono essere invase dalle Confederazioni dei "lavoratori", perché sono patrimonio di tutto il Paese. Professionisti della sicurezza collettiva e della protezione civile, più vicini agli ordini giudiziari che non alle debordanti ideologie massimaliste delle Con-federazioni! E i cittadini che sono dalla nostra parte, non sopportano che le Forze di Polizia siano colorate. Né con i partiti né con le Confederazioni (rosse, bianche o verdi che siano). Per questo, la manifestazione del 5 ha punti di identità con gli ideali dei Padri costituenti che volevano le Forze di Polizia "al servizio esclusivo" della Nazione e non di altri. Sul piano strettamente negoziale i nostri obiettivi sono speculari alla piattaforma del Cocer Carabinieri: sganciamento dal pubblico impiego (per legge); risorse aggiuntive a titolo di sganciamento dal pubblico impiego; Riordino delle carriere e stanziamento di nuove Risorse.Quella che segue è la cronaca della struttura organizzativa della manifestazione degli ultimi giorni. Saranno in molti a non immaginare neppure quale sarà il livello del dissenso esplicitato da migliaia e migliaia di colleghi che giungeranno nella capitale il 5 dicembre provenienti da ogni parte d’Italia con pullman, treni speciali e anche e soprattutto con mezzi propri. Nei giorni scorsi la Consulta Sicurezza, alla presenza anche del generale in pensione dell’Arma dei Carabinieri Antonio Pappalardo, ha illustrato durante una conferenza stampa le motivazioni della protesta.
Sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org è disponibile un’ampia ras-segna stampa. Riportiamo un lancio di agenzia.
FINANZIARIA/CONSULTA SICUREZZA:Il 5/12, 50 MILA AGENTI IN PIAZZA
Roma, 30 nov. (Apcom) - "Cinquantamila uomini delle
forze di polizia in piazza il 5 dicembre contro la finanziaria che penalizza
tutto il comparto sicurezza". E' l'obiettivo della Consulta sicurezza, che
comprende tre organizzazioni sindacali (il Sap, polizia di Stato), il Sappe
(polizia penitenziaria) e il Sapaf (Corpo forestale dello Stato) per la
manifestazione in programma a Roma martedì prossimo contro la finanziaria. Oltre
260 i pullman, al momento previsti, che confluiranno da tutta Italia nella
capitale con appuntamento davanti al Viminale da dove partirà un corteo che si
concluderà con un comizio in piazza S.S.Apostoli. "Ci costringono a scendere in
piazza - ha spiegato Filippo Saltamartini, segretario generale del Sindacato
autonomo di polizia (che annovera 23 mila iscritti) nel corso di una conferenza
stampa che si è tenuta questa mattina a Roma all'Hotel Nazionale". Una protesta
contro una finanziaria che è 'vendicativa' e che penalizza gli operatori del
comparto sicurezza. "Una legge di bilancio che prevede un aumento di soli 5
euro, che - ha aggiunto Saltamartini - prevede la chiusura e la soppressione di
questure, scuole e uffici di Polizia" e che non stanzia fondi sulla "specificità
della professione". L'adesione alla manifestazione di protesta contro la
finanziaria arriva anche dal Sappe (12 iscritti dichiarati). "Non si può fare
sicurezza sul territorio e nelle carceri - afferma Roberto Martinelli,
segretario aggiunto del Sindacato autonomo degli agenti di poliza penitenziaria
- con le risorse previste". La Consulta Sicurezza chiede "con forza" lo
stanziamento di almeno 400 milioni di euro per specificità (retribuzione delle
prestazione rese di notte, nei giorni festivi, domanicali, e quelle ad alto
rischio per gli operatori) e la "prosecuzione dell'iter legislativo per il
riordino delle carriere con lo stanziamento di almeno 450 milioni di euro
necessari a questo scopo per il 2007. Alla manifestazione proclamata dalla
Consulta sicurezza aderiscono anche il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco
(Conapo), il Safoc (Sindacato autonomo forze dell'ordine in congedo) l'Avicri e
Memoria (associazioni dei parenti delle vittime della criminalità e del
terrorismo).
Alla conferenza stampa che si è svolta all'Hotel nazionale era presente anche il
generale dei carabinieri in pensione, Antonio Pappalardo, ex presidente del
Cocer dell'Arma. Nes 301521 nov 06
Contro il "disarmo" della Polizia
in Piazza la Polizia di Stato, la Polizia Penitenziaria
Il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco
50.000 Agenti in Corteo a Roma
MANIFESTIAMO TUTTO IL NOSTRO DISAGIO IL 5 DICEMBRE
CONTRO lo smantellamento degli Uffici Interregionali (Atto Senato 1183 art. 18, comma 139)
CONTRO lo smantellamento delle Scuole di Polizia che mettono a repentaglio l’aggiornamento e la formazione permanente dei poliziotti; (Atto Senato 1183 art. 18, comma 140)
CONTRO la chiusura delle Questure, che potrebbe oltremodo favorire la criminalità comune e organizzata, senza un reale risparmio di spesa pubblica; (Atto Senato 1183 art. 18, comma 134)
CONTRO la chiusura degli Uffici di Specialità (Polizia Stradale, Polizia Postale, Polizia Ferroviaria, Polizia Frontiera), norma che ha l’attitudine di arrecare un danno irreparabile alle politiche di prevenzione di reati e alla struttura della "Polizia di prossimità"; (Atto Senato 1183 art. 18, comma 140)
CONTRO il previsto licenziamento di 1317 Agenti di Polizia trattenuti in servizio fino al 31.12.2006; (Atto Senato 1183 art. 18, comma 211)
CONTRO le politiche contrattuali di appiattimento del lavoro nella Pubblica Sicurezza con soli stanziamenti pari al tasso d’inflazione programmato (5 euro di aumento per gli Agenti nel 2006; di 20 euro lordi nel 2007; (Atto Senato 1183 art. 18, comma 240)
CONTRO quella classe politica che ha candidato terroristi autori di omicidi di Poliziotti a Parlamentari e Consulenti del Ministereo dell’Interno;
CONTRO gli indulti, le amnistie e le politiche perdonistiche che hanno determinato una recrudescenza della criminalità e degli omicidi nel nostro Paese;
PER il rispetto della legalità, dello Stato di diritto e del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge;
PER lo stanziamento di almeno 400 milioni di euro a titolo di riconoscimento della specificità ( retribuzione delle prestazioni rese di notte, nei giorni festivi, domenicali e quelli ad alto rischio anche della vita e dell’incolumità personale). La legge finanziaria approvata alla Camera non ha appostato neppure 1 euro !
PER la prosecuzione dell’iter Legislativo della Legge sul Riordino delle Carriere (Atto Senato 142 – Atto Senato 430) e lo stanziamento di almeno 450 milioni di euro necessari a questo scopo nel 2007.
PER TUTTO QUESTO SCENDI IN PIAZZA ANCHE TU
DIFENDI LA POLIZIA E IL DIRITTO DEI CITTADINI ALLA SICUREZZA
Gli emendamenti del SAP
Il Sap ha inviato a tutti i parlamentari componenti delle Commissioni I e IV del Senato, dove attualmente è in discussione la Legge Finanziaria, alcuni emendamenti elaborati dall’Ufficio Studi della Segreteria Generale che costituiscono l’essenza della piattaforma rivendicativa del nostro sindacato e che vanno sostenuti anche e soprattutto attraverso una grande partecipazione alla manifestazione del prossimo 5 dicembre.
§ § § § §
SGANCIAMENTO DAL PUBBLICO IMPIEGO
Il testo di legge di bilancio 2007 attualmente al vaglio del Parlamento non prevede il riconoscimento del principio di Sganciamento dal pubblico impiego che da sempre fa parte della piattaforma programmatica del Sindacato Autonomo di
Polizia. Un riconoscimento - quello della specificità della
nostra professione - che va sostanziato con appositi riconoscimenti economici, come è sempre successo dal 1999 ad oggi. Dall’approvazione di un ordine del giorno del 16 dicembre 1999, in occasione di una manifestazione nazionale della Consulta Sicurezza. Per questo, l’emendamento che abbiamo proposto all’attenzione dei parlamentari componenti delle Commissioni I e IV del Senato, prevede l’assegnazione di 200 milioni di euro per il 2006 e di 200 milioni di euro per il 2007 a titolo di Sganciamento, in analogia con quanto stanziato nelle precedenti leggi Finanziarie per il Contratto 2004 - 2005.
Emendamento al disegno di legge A.S. 1183 recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)"
EMENDAMENTO ALL’ART. 18
Art. 18
(Disposizioni finanziarie e interventi in settori diversi)
Dopo il comma 240, è inserito il seguente comma:
comma 240 bis
" In aggiunta a quanto previsto dal comma 2, è stanziata, per ciascuno degli anni 2006 e 2007, la somma di 200 milioni di euro annui da destinare al trattamento economico accessorio del personale delle Forze armate e dei Corpi di polizia di cui al decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195, e successive modificazioni, in relazione alle pressanti esigenze connesse con la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica."
Motivazione
Dal 1999, il Parlamento si è impegnato a riconoscere un comparto autonomo per le Forze di polizia e le Forze armate, con la definizione di uno stanziamento predeterminato al di fuori dei paramenti, vincoli e capitoli previsti per i comparti dell’impiego pubblico e a riconoscere uno speciale trattamento giuridico ed economico in favore di coloro che rischiano la propria vita per la sicurezza delle istituzioni e dei cittadini.
Sulla base di tale previsione nei contratti collettivi che si sono succeduti, al Comparto sicurezza sono state riconosciute risorse aggiuntive per tener conto della specificità di questo personale.
Il disegno di legge all’esame del Parlamento ha interrotto questa prassi. Non v’è stanziato neppure un euro per il riconoscimento del principio di "sganciamento" dal pubblico impiego, sicché è necessario porvi rimedio. Conseguentemente, in analogia al precedente accordo 2004-2005, è stanziata la somma di 400 milioni di euro per mantenere inalterato il livello di spesa pubblica per prestazioni essenziali a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, tenuto conto, altresì, che nel contratto 2002-2003 ai fini di queste prestazioni erano stati stanziati 754,02 milioni di euro. Diversamente, sarebbe leso il parametro di proporzionalità della retribuzione in relazione alle prestazioni rese dagli appartenenti alle Forze dell’Ordine che, come noto, sono impiegati in servizi notturni, domenicali e festivi che non verrebbero altrimenti remunerati.
RISORSE PER IL CONTRATTO 2006-2007
Le risorse messe a disposizione dalla Finanziaria 2007 (solo per il recupero del potere di acquisto pari al tasso di inflazione programmata), in aggiunta a quelle previste dalla Legge Finanziaria 2006 (Legge 266/2005), sono di 70 milioni di euro per il 2006; 409 milioni per il 2007 e, a decorrere dal mese di gennaio 2008, pari a 805 milioni. In sostanza per un agente si parla di incrementi pari a 5 euro per il 2006; 20 euro per il 2007 e, a decorrere dal mese di gennaio 2008, di 55 euro lordi mensili. Questi incrementi, pari al tasso di inflazione programmata, saranno erogati a conclusione delle trattative per il rinnovo dell’Accordo economico biennio 2006-2007. Si pone quindi il problema di poter disporre di somme che sono stanziate nel biennio economico 2008-2009. A parere del SAP, questa disposizione cela un tranello confederale: quello di allungare la vita dei Contratti da due a tre anni. In buona sostanza: il Contratto del Gambero! Si torna indietro, agli anni ’80 e ’90.
EMENDAMENTO ALL’ART. 18
Art. 18
(Disposizioni finanziarie e interventi in settori diversi)
Dopo il comma 240 bis, è inserito il seguente comma:
comma 240 ter
"In ogni caso, le risorse previste dal comma 240 e destinate al personale delle Forze armate e dei Corpi di polizia di cui al decreto legislativo 12 maggio 1995, numero 195, sono rese interamente esigibili e sono imputabili esclusivamente per il biennio economico 2006-2007."
Motivazione
Il presente comma pone fine all’incoerenza delle disposizioni emendate al presente disegno di legge dalla Camera dei Deputati, poiché lo stanziamento contrattuale a decorrere dal gennaio 2008 viene reso interamente esigibile per il biennio 2006-2007 esclusivamente per il personale statale in regime delegificato.
Occorre, pertanto, prevedere che anche per il personale delle Forze di polizia in regime di diritto pubblico le risorse che decorrono dal gennaio 2008 siano parimenti rese interamente disponibili per il biennio economico 2006-2007.
§ § § § §
RIORDINO DELLE CARRIERE
Il provvedimento di Riordino delle Carriere voluto dal Sindacato Autonomo di Polizia e approvato nella scorsa legislatura dalla Camera dei Deputati, è adesso al vaglio del Senato della Repubblica. L’azione di pressione del SAP e della Consulta Sicurezza prosegue con forza. Il provvedimento in titolo reca altresì la Petizione nº 100 del SAP. Nonostante l’opposizione del Siulp e degli altri sindacati(ni), la Legge delega è destinata ad essere portata avanti. Resta fondamentale il capitolo delle risorse. Il SAP ha già ottenuto rassicurazioni dal governo e dal Vice Ministro dell’Interno, Marco Minniti, circa il mantenimento dei finanziamenti stanziati nei precedenti esercizi di bilancio, pari a 119 milioni di euro. Si tratta delle somme stanziate con il "nostro" emendamento che ha aumentato le accise sui tabacchi e sulle sigarette, contenuto nella Legge Finanziaria 2004. Adesso si pone il problema di reperire ulteriori risorse per gli anni 2007-2008, pari ad un miliardo e cento milioni di euro. E mentre il Siulp ha chiesto un "tavolo", la rivendicazione del SAP è protesa a reperire nuovi appostamenti di spesa. Parlavano di "Riordino truffa" perché non c’erano risorse. Invece di lottare per reperirle, adesso Siulp & Co. si dedicano "all’arredamento", ai tavoli senza sedie poiché il procedimento è "legislativo" non contrattuale!!!!!!
EMENDAMENTO ALL’ART. 18
Art. 18
(Disposizioni finanziarie e interventi in settori diversi)
Dopo il comma 240 ter,, è inserito il seguente comma:
comma 2 quater
" Le somme stanziate dall’art. 3, comma 155, della legge 24 dicembre 2003, numero 350, continuano ad essere destinate a provvedimenti normativi in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate e delle forze di polizia. Per completare il processo di graduale valorizzazione retributiva funzionale per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia di cui all’art.16 della legge 1° aprile 1981, n.121 sono rispettivamente stanziati per gli anni 2007 e 2008, secondo gli obiettivi prefissati dai provvedimenti normativi di cui al precedente periodo, 450 e 650 milioni di euro."
Motivazione
Il 14 maggio 2002, a margine della stipula del contratto collettivo nazionale di lavoro delle forze di polizia per il biennio 2002-2003, il Governo ha assunto il formale impegno di approvare il Riordino delle carriere delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.
Si tratta di un provvedimento diretto alla perequazione e all’ammodernamento degli ordinamenti del personale il cui status è riservato alla legge rispetto al restante personale statale oggetto del procedimento di delegificazione iniziato con il decreto legislativo 3 febbraio 1993, numero 29.
I due sistemi organizzativi del personale pubblico – la legge e il contratto - devono interfacciarsi affinchè sia garantito il rapporto funzionale esistente e la conseguente perequazione retributiva.
Giova sottolineare che nella scorsa legislatura la Camera dei Deputati ha approvato l’Atto Camera numero 3437.
Attualmente all’esame del Senato della Repubblica sono calendarizzati i disegni di legge 142 e 430, nonché la petizione numero 100 ad essi attinenti, sulla stessa materia presentata dal Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia.
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SALVAGUARDIA DEGLI AUSILIARI
Il prossimo 31 dicembre rischia di essere l’ultimo giorno di servizio per 1.317 Agenti ausiliari della Polizia di Stato appartenenti ai Corsi 63° e 64°. Il SAP, che ha già ottenuto nei mesi scorsi il loro trattenimento in servizio, chiede con forza attraverso questo emendamento che dal primo gennaio 2007 questi Agenti siano immessi definitivamente nei Ruoli della Polizia di Stato. Un provvedimento necessario non solo per salvaguardare la professionalità di oltre milletrecento ragazzi su cui l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza ha investito per due anni attraverso corsi di formazione e preparazione,
ma anche per venire incontro - almeno in parte - alle esigenze generate dalle carenze organiche presenti nella Polizia di Stato, vacanze stridono con le continue esigenze di sicurezza che vengono da ogni parte del Paese.
EMENDAMENTO ALL’ART. 18
Art. 18
(Disposizioni finanziarie e interventi in settori diversi)
Il comma 211 è sostituito dal seguente:
" Per l’anno 2007, a valere sul fondo di cui al comma 96 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, i Corpi di polizia effettuano assunzioni per un contingente complessivo di 2.500 unità, oltre a 1.317 agenti della Polizia di Stato provenienti dal 63° e 64° corso di allievo agente ausiliario di leva."
Motivazione
L’ipotesi emendativa ha lo scopo di evitare un ridimensionamento complessivo dei servizi di sicurezza e di ordine pubblico e il licenziamento di 1.317 agenti ausiliari della Polizia del 63° e 64° corso.
Difatti, l’originaria formulazione del comma 211 non consente neppure di ripianare in misura minimale le vacanze organiche per il turn over delle Forze di polizia di cui all’articolo 16 della legge 1° aprile 1981, n. 121 che si stima intorno alle 15.000 unità.
E’ necessario, dunque, portare il numero delle assunzioni ad un totale di almeno 3.817 unità.
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