Roma, 9 ottobre 2006

 

La nuova maggioranza ha deciso di destrutturare la Polizia, chiudendo Uffici Interregionali, Scuole di Polizia e persino alcune Questure.

Dopo l’indulto un altro colpo letale alla sicurezza civile. Perché?

Contro la Finanziaria la mobilitazione del SAP

Appare oramai delinearsi, senza particolari problemi, un progetto politico della nuova maggioranza tesa a destrutturare il Ministero dell’Interno e, in particolare, la Polizia di Stato. E sarà mobilitazione e lotta dura. Non solo per le norme contenute nella Legge Finanziaria del 2007, ma anche per la ventilata approvazione di altri progetti di legge che presto verranno portati all’esame delle Camere, punitivi delle Polizie civili. Ma per parlare di questo ci sarà tempo. Ora dobbiamo, davvero, cominciare a preoccuparci. E a pensare di dover manifestare il nostro dissenso. Al Governo, al Presidente della Repubblica, al Parlamento e a tutto il Paese. Quello reale che sta dalla nostra parte e non quello che sta con i teppisti, gli agitatori, gli pseudo-pacifisti. Diventa persino inquietante capire a questo punto perché una parte o tutta la maggioranza abbiano assunto questa decisione. Una vendetta neppure troppo nascosta.

Eppure noi del SAP non siamo niente affatto d’accordo neppure con le Confederazioni CGIL-CISL-UIL che hanno dato il via libera alla manovra di bilancio per il 2007. I loro più affidabili "scudieri" del Siulp, hanno riferito esplicitamente, a palazzo Chigi, davanti al Governo e a tutti i Sindacati ed i Cocer e senza alcuna perifrasi che "non vogliono il Riordino delle carriere". Il Segretario Cosi lo ha detto con nettezza e spavalderia. Salvo poi scrivere nei documenti ufficiali, nei loro giornalini esattamente il contrario o ad accusare il SAP di non avere un progetto. Non vorremmo trovarci nei panni dei dirigenti periferici del Siulp che, ancora, sostengono per i meno informati che l’azione del Siulp è per il Riordino. Nelle sedi Ufficiali hanno detto esattamente il contrario e hanno organizzato anche una manifestazione davanti alla Camera dei Deputati.

In queste condizioni, siamo soli a difendere il difendibile. SAP e Consulta Sicurezza, come nel 1999, per conquistare quel trattamento differenziato dei professionisti della sicurezza contro la dittatura dei lavoratori del Siulp. Una causa di libertà e di giustizia contro l’oppressione demagogica, inconcludente della rappresentanza confederale.

Questa legge Finanziaria appartiene alla logica dei Sindacati Confederali che hanno contrastato il riconoscimento della specificità delle Forze dell’Ordine per ricondurci nella loro sfera di rappresentanza sindacale. Aumenti pari al tasso di inflazione programmata (20 euro al mese) era l’aspirazione del Siulp e Prodi ha esaudito la richiesta. La legge finanziaria non prevede neppure un euro per il Riordino delle carriere che noi abbiamo chiesto e il Siulp ha detto di non volere. E nessun appostamento aggiuntivo di spesa è stato stanziato per lo sganciamento dal pubblico impiego o il riconoscimento della specificità. Anche questa richiesta fatta dal SAP, senza l’appoggio del Siulp che è persino giunto a negare lo stanziamento aggiuntivo dei Contratti precedenti.

In soldoni, il Contratto di Lavoro 2006-2007 potrà contare su 70 Milioni per il 2006, su 409 per il 2007 per giungere al 1° gennaio 2008 a 805 milioni di euro. Due anni a pane e acqua (2006-2007) e alla fine del biennio, a gennaio 2008, meno della metà dei Contratti precedenti.

Contratti che noi abbiamo rinnovato all’inizio del biennio e non alla fine come quello attuale che entrerà a regime nel 2008.

Non sappiamo ancora se l’incremento a gennaio del 2008 potrà compensare l’aumento fiscale di alcuni servizi pubblici comunali e regionali. Ma questo è un altro aspetto.

Ora per merito del Siulp, il Riordino potrebbe correre pericoli mortali. I molti ingenui che si sono fatti strumentalizzare sulla strada del conflitto tra poveri e all’interno degli stessi ruoli, potranno essere soddisfatti di rimanere al di sotto dei cucinieri, dei segretari delle altre ammistrazioni pubbliche. E il Siulp ha qualche chance, poiché nel caso di questo conflitto con il SAP prevale la logica del risparmio. Ma perché il Governo Prodi dovrebbe spendere un miliardo di euro per una categoria rissosa che non sa neppure che cosa vuole al suo interno. E tale "furto" ai danni della Polizia potrebbe costituire persino, in queste condizioni, una buona azione di Governo.

Come abbiamo detto, non c’è traccia alcuna nella Legge Finanziaria 2007 delle risorse già stanziate per il Riordinamento del 2003. Risorse che il SAP e la vecchia maggioranza erano riusciti a reperire con l’aumento delle accise sui tabacchi e sulle sigarette. Dotazione che, in ogni caso, comportava un aumento retributivo e una perequazione con il pubblico impiego (aggiuntivo rispetto al contratto) a partire dall’inquadramento di tutti gli Assistenti Capo nella qualifica di Vice Sovrintendente, secondo lo Schema già approvato dalla Camera dei deputati. E così via per tutti gli altri Ruoli fino alla dirigenzializzazione dei funzionari apicali.

Il SAP non rinuncia a tutto questo, e soprattutto non rinuncia ai risultati di un’azione di lotta che ha portato 6.000 poliziotti il giorno di ferragosto del 2005 davanti Viminale. Il Siulp potrà contare sui (magri) risultati di essere restato sotto "l’ombrellone" anche di mamma Cisl.

Se questa è la stoffa e la solidarietà del Sindacato cattolico, allora anche su questo punto è necessaria una riflessione.

La destrutturazione della Polizia

Tuttavia la sorpresa più amara della Legge Finanziaria 2007 si ricava dalla radicale potatura di Organi fondamentali per il funzionamento della sicurezza pubblica e della Polizia di Stato.

Oltre alla previsione esplicita della (chiusura) soppressione delle Direzioni Interregionali e di molte Scuole di Polizia, probabilmente la scure riguarderà anche tante Questure. Quelle che si trovano in città che non popolano più di 200.000 abitanti. Nello scorso numero di Sapflash avevamo parlato di una Finanziaria con sorprese. E in effetti le sorprese non sono mancate e rischiano di essere addirittura clamorose per il Comparto Sicurezza a ordinamento civile.

Neppure un graffio per le Istituzioni militari.

Con questa premessa che fa rabbrividire il sistema dello Stato che conoscevamo, il SAP si deve preparare ad una lunga e difficile battaglia.

Gli unici in grado di difendere la Polizia, per valore e fondamento storico nell’ambito del movimento che portò alla sindacalizzazione della polizia. Gli unici in grado di portare in Piazza la metà della Polizia: 50.000 agenti. C’è da scommettere che stavolta verranno anche i dirigenti di ogni ordine e grado perché questa mobilitazione costituisce un atto di difesa legittima contro un’offesa letale, persino alla nostra democrazia !

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Pubblichiamo di seguito una scheda tecnica con una selezione di articoli che interessano il Comparto Sicurezza e la Polizia di Stato in particolare.

Art. 32.

(Revisione degli assetti organizzativi. Disposizioni riguardanti i Ministeri).

1. Al fine di razionalizzare e ottimizzare l'organizzazione delle spese e dei costi di funzionamento dei Ministeri, con regolamenti da emanare, entro il 30 aprile 2007, ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, si provvede:

a) alla riorganizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale e non generale, procedendo alla riduzione in misura non inferiore al 10 per cento di quelli di livello dirigenziale generale ed al 5 per cento di quelli di livello dirigenziale non generale nonché alla eliminazione delle duplicazioni organizzative esistenti;

(………………………)

Art. 33.

(Determinazione degli ambiti territoriali ottimali degli uffici periferici del Ministero dell'interno).

1. Con i regolamenti di cui all'articolo 32, comma 1, sono altresì determinati gli ambiti territoriali ottimali per l'esercizio delle funzioni di competenza degli uffici periferici del Ministero dell'interno, di cui all'articolo 15, comma 2, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, (n.d.r. Prefetture e Questure) tenendo conto dei seguenti criteri direttivi:

a) semplificazione delle procedure amministrative e riduzione dei tempi dei procedimenti e di contenimento dei relativi costi;

b) realizzazione di economie di scala, evitando duplicazioni funzionali;

c) ottimale impiego delle risorse;

d) determinazione della dimensione territoriale, correlata alle attività economiche, ai servizi essenziali alla vita sociale, alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, alle realtà etnico-linguistiche, nonché alla popolazione residente che non deve essere inferiore a 200.000 abitanti;

e) ponderazione dei precedenti criteri, con riguardo alle specificità dell'ambito territoriale di riferimento, anche in relazione alla prossimità dei servizi resi al cittadino

Art. 35.

(Modificazioni all'assetto organizzativo dell'Amministrazione della pubblica sicurezza e all'ordinamento del personale della Polizia di Stato).

1. Al fine di conseguire economie, garantendo comunque la piena funzionalità dell'Amministrazione della pubblica sicurezza, le Direzioni interregionali della Polizia di Stato sono soppresse a decorrere dal 1o dicembre 2007 e le relative funzioni sono ripartite tra le strutture centrali e periferiche della stessa Amministrazione, assicurando il decentramento di quelle attinenti al supporto tecnico-logistico.
2. Al medesimo fine di cui al comma 1, l'Amministrazione della pubblica sicurezza provvede alla razionalizzazione del complesso delle strutture preposte alla formazione e all'aggiornamento del proprio personale, nonché dei presìdi esistenti nei settori specialistici della Polizia di Stato.

3. I provvedimenti di organizzazione occorrenti, comprese le modificazioni ai regolamenti previsti dall'articolo 6 della legge 31 marzo 2000, n. 78, e successive modificazioni, e dall'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono adottati entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.
4. Con successivi provvedimenti si provvede alle revisione delle norme concernenti i dirigenti generali di pubblica sicurezza di livello B, garantendo ai funzionari che rivestono tale qualifica alla data di entrata in vigore della presente legge, l'applicazione ad esaurimento dell'articolo 42, comma 3, della legge 1o aprile 1981, n. 121, e successive modificazioni, nonché il loro successivo impiego sino alla cessazione del servizio. Con gli stessi provvedimenti, si provvede altresì ad adeguare l'organico dei dirigenti generali di pubblica sicurezza, nonché la disciplina relativa all'inquadramento nella qualifica di prefetto degli stessi dirigenti, assicurando, comunque, l'invarianza della spesa.

5. Dall'attuazione delle disposizioni del presente articolo devono derivare risparmi di spesa non inferiori a 3 milioni di euro per l'anno 2007, a 8,1 milioni di euro per l'anno 2008 e a 13 milioni di euro per l'anno 2009.

Il comma 1 chiarisce espressamente l’intenzione di destrutturare tutte le Direzioni interregionali. Il comma 2 paventa una ulteriore riduzione delle Scuole di Polizia. Ipotesi a cui il Sap si oppone strenuamente. Con il comma 4 si dispone invece la possibilità per i nostri dirigenti generali di livello B di transitare nel ruolo prefettizio.

(……………………….)

Art. 40.

(Disposizioni in materia di pagamento degli stipendi).

1. Allo scopo di razionalizzare, omogeneizzare ed eliminare duplicazioni e sovrapposizioni degli adempimenti e dei servizi della pubblica amministrazione per il personale e per favorire il monitoraggio della spesa del personale, tutte le amministrazioni dello Stato per il pagamento degli stipendi si avvalgono delle procedure informatiche e dei servizi del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento dell'amministrazione generale, del personale e dei servizi del tesoro.
2. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stipulate apposite convenzioni per stabilire tempi e modalità di erogazione del pagamento degli stipendi e degli altri assegni fissi e continuativi a carico del bilancio dello Stato mediante ordini collettivi di pagamento emessi in forma dematerializzata, come previsto dal decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 31 ottobre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 295 del 17 dicembre 2002.
3. I dati aggregati della spesa per gli stipendi sono posti a disposizione del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri ai fini di quanto previsto dall'articolo 58 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Le procedure informatizzate di pagamento sono trasferite al Ministero del Tesoro.

(……………………….)

Art. 57.

(Assunzioni di personale).

      1. Per l'anno 2007, a valere sul fondo di cui al comma 96 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, i Corpi di polizia possono essere autorizzati ad effettuare assunzioni per un contingente complessivo di personale non superiore a 1.000 unità.

      2. Per l'anno 2007 una quota pari al 20 per cento del fondo di cui al comma 1 è destinata alla stabilizzazione a domanda del personale non dirigenziale in servizio a tempo determinato da almeno tre anni, anche non continuativi, o che consegua tale requisito in virtù di contratti stipulati anteriormente alla data del 29 settembre 2006 o che sia stato in servizio per almeno tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio anteriore alla data di entrata in vigore della presente legge, che ne faccia istanza, purché sia stato assunto mediante procedure selettive di natura concorsuale o previste da norme di legge. Alle iniziative di stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato mediante procedure diverse si provvede previo espletamento di prove selettive. Le amministrazioni possono continuare ad avvalersi del personale di cui al presente comma, nelle more della conclusione delle procedure di stabilizzazione. Le assunzioni di cui al presente comma sono autorizzate secondo le modalità di cui all'articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni.

3. Le modalità di assunzione di cui al comma 2 trovano applicazione anche nei confronti del personale di cui all'articolo 1, commi da 237 a 242, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, in possesso dei requisiti previsti dal citato comma 2, fermo restando il relativo onere a carico del fondo previsto dall'articolo 1, comma 251, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, fatto salvo per il restante personale quanto disposto dall'articolo 1, comma 249, della stessa legge n. 266 del 2005.

      4. Per gli anni 2008 e 2009 le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, ivi compresi i Corpi di polizia ed il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, le agenzie, incluse le agenzie fiscali di cui agli articoli 62, 63 e 64 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, gli enti pubblici non economici e gli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, possono procedere, per ciascun anno, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente. Il limite di cui al presente comma si applica anche alle assunzioni dei segretari comunali e provinciali nonché al personale di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. Le limitazioni di cui al presente comma non si applicano alle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette e a quelle connesse con la professionalizzazione delle Forze armate di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 331, al decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ed alla legge 23 agosto 2004, n. 226, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 25.

      5. Le amministrazioni di cui al comma 4 possono altresì procedere, per gli anni 2008 e 2009, nel limite di un contingente di personale non dirigenziale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 40 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente, alla stabilizzazione del rapporto di lavoro del personale, in possesso dei requisiti di cui al comma 2 del presente articolo.

      6. Per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza, per ciascuno degli anni 2008 e 2009, le amministrazioni di cui al comma 4 non interessate al processo di stabilizzazione previsto dal presente articolo, possono procedere ad ulteriori assunzioni, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, nel limite di un contingente complessivo di personale corrispondente ad una spesa annua lorda pari a 75 milioni di euro a regime. A tale fine è istituito un apposito fondo nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze con uno stanziamento pari a 25 milioni di euro per l'anno 2008, a 100 milioni di euro per l'anno 2009 e a 150 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010. Per ciascuno degli anni 2008 e 2009, nel limite di una spesa pari a 25 milioni di euro per ciascun anno iniziale e a 75 milioni di euro a regime, le autorizzazioni ad assumere sono concesse secondo le modalità di cui all'articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni.

(……………………….)

Art. 58.

(Risorse per i rinnovi contrattuali del biennio 2006-2007).

      1. Ai fini di quanto disposto dall'articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le risorse per la contrattazione collettiva nazionale previste per il biennio 2006-2007 dall'articolo 1, comma 183, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, a carico del bilancio statale, sono incrementate per l'anno 2007 di 807 milioni di euro e a decorrere dall'anno 2008 di 2.193 milioni di euro.

 2. Le risorse previste dall'articolo 1, comma 184, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, per corrispondere i miglioramenti retributivi al personale statale in regime di diritto pubblico per il biennio 2006-2007 sono incrementate per l'anno 2007 di 374 milioni di euro e a decorrere dall'anno 2008 di 1.032 milioni di euro, con specifica destinazione, rispettivamente, di 304 milioni di euro e di 805 milioni di euro per il personale delle Forze armate e dei Corpi di polizia di cui al decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195.

  3. Le somme di cui ai commi 1 e 2, comprensive degli oneri contributivi e dell'IRAP di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, concorrono a costituire l'importo complessivo massimo di cui all'articolo 11, comma 3, lettera h), della legge 5 agosto 1978, n. 468.

 4. Per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall'amministrazione statale, gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali per il biennio 2006-2007, nonché quelli derivanti dalla corresponsione dei miglioramenti economici al personale di cui all'articolo 3, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono posti a carico dei rispettivi bilanci ai sensi dell'articolo 48, comma 2, del medesimo decreto legislativo n. 165 del 2001. In sede di deliberazione degli atti di indirizzo previsti dall'articolo 47, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i comitati di settore provvedono alla quantificazione delle relative risorse, attenendosi, quale tetto massimo di crescita delle retribuzioni, ai criteri previsti per il personale delle amministrazioni dello Stato di cui al comma 1 del presente articolo. A tale fine, i comitati di settore si avvalgono dei dati disponibili presso il Ministero dell'economia e delle finanze comunicati dalle rispettive amministrazioni in sede di rilevazione annuale dei dati concernenti il personale dipendente.

Per il rinnovo del Contratto di lavoro, biennio economico 2006-2007, la Finanziaria mette a disposizione 70 Milioni per il 2006, 409 per il 2007 per giungere al 1° gennaio 2008 a 805 milioni di euro.

Solo se vinceremo al gioco del lotto potremo avere l’appostamento dei Contratti precedenti che furono criticati dai Sindacati Confederali. C’è da riflettere!

 

 

 

 

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