Roma, 25 settembre 2006

 

Riuniti a Pescara tutti i dirigenti del Sindacato Autonomo di Polizia. Riordino, si riparte

Il Riordino è ripartito. Lo avevamo detto e scritto. E così è stato. Se la memoria non è così corta saranno in molti a ricordarsi della "truffa" o delle elucubrazioni sui regolamenti parlamentari. Ricorderanno in molti che alcuni Sindacati blasonati ed altri che hanno una rappresentatività ridicola avevano detto che la questione era morta. Anzi defunta. Ma giovedì scorso (21 settembre, ndr) le Commissioni Affari Costituzionali e Difesa hanno (ri)avviato l’esame congiunto dei provvedimenti e della Petizione n.100 del SAP. IN SEDE REFERENTE, sul sito del Senato della Repubblica si legge:

Esame congiunto dei disegni di legge:

1. MANTOVANO ed altri. - Disposizioni particolari relative al personale delle Forze di polizia e delle Forze armate e delega al Governo per il riordino dei ruoli del medesimo personale. (Pareri della 2ª, della 5ª, della 6ª e della 9ª Commissione) (142)

2. SAPORITO ed altri. - Disposizioni relative al personale delle Forze di polizia e delle Forze armate e delega al Governo per il riordino dei ruoli del medesimo personale. (Pareri della 2ª, della 5ª, della 6ª e della 9ª Commissione) (430)

- e della petizione n. 100 ad essi attinente.

- Relatori alle Commissioni riunite SAPORITO e Rosa Maria VILLECCO CALIPARI.

Nell’esame del provvedimento si è deciso di avviare una consultazione con i Sindacati delle Forze di Polizia ed i Cocer e di sentire anche i pareri delle Amministrazioni.

Nelle audizioni che si svolgeranno dovremo sentire l’incoerenza di alcuni Sindacati di polizia. Dei soggetti della rappresentanza degli interessi dei poliziotti che si sono schierati contro una legge che assicurava anche un discreto aumento retributivo, connesso al riconoscimento di una professionalità delle funzioni che oggi non è valutata.

Sia detto per correttezza che l’avvio del procedimento legislativo per noi costituisce la garanzia che la questione verrà affrontata. E che le risorse già stanziate sul nostro emendamento che aumentava le accise sui tabacchi e sulle sigarette verrà mantenuto a disposizione delle esigenze delle Forze di Polizia.

In realtà il SAP aveva già avuto un importante riconoscimento dal Vice Ministro Minniti, nell’incontro per la sottoscrizione del Fondo. L’alto esponente diessino, uno dei maggiori esperti del settore, aveva sostenuto che la Riforma avrebbe potuto percorrere il suo iter con risorse da rinvenire nei prossimi esercizi finanziari. E già questa assicurazione suona per noi come una riconferma di un progetto che gli altri Sindacati avevano avversato con la pagliacciata della manifestazione "contro" e non "per" il Riordino.

In una situazione di "dare" e "avere" il SAP riesce a mantenere in piedi il frutto di una rivendicazione che tutela la dignità degli Agenti, Assistenti, Sovrintendenti, Ispettori e Funzionari. Una dignità basata sul riconoscimento di una professione "legale" che sconfessa l’apparato confederale arroccato sotto l’idea dei "lavoratori" di pubblica sicurezza. Lavoratori a cui dovrebbe essere negata la specificità del Comparto o una moderna legge che fissi criteri di formazione permanente sul modello delle professioni legali. Insomma, un po’ più vicini alle funzioni dell’ordine giudiziario che non ai compagni della Fiat.

Decreto Legge Ausiliari

Il decreto legge per mantenere in servizio gli Agenti ausiliari del 63° e 64° Corso è stato diramato. Questa conferma è venuta dal Vice Ministro Minniti e il provvedimento è stato approvato nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri, anche se il "conflitto" con il Ministero della Difesa continua con una "invasione di campo" non più tollerabile. E’ giunto il momento di chiarire la distinzione di funzioni tra la sicurezza interna e la difesa militare della Patria. Due aspetti che riguardano da una lato la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali e dall’altra l’utilizzo professionale della Forza Armata. Due modelli che non sono affatto speculari.

Alla base di tutto ciò il SAP ha fatto rilevare la "strisciante" militarizzazione delle assunzioni nelle Forze di Polizia che danneggiano la missione "democratica" della sicurezza interna rispetto all’uso della Forza Armata per fini bellici e di ordine pubblico internazionale.

A scuola di Sindacato

Riordino, Contratto, Accordo Nazionale Quadro, Ausiliari, Pensioni. E’ questa l’agenda di priorità tracciata dal Sindacato Autonomo di Polizia nel corso del Forum svoltosi a Pescara il 20 e 21 settembre dove sono convenuti tutti i Segretari Regionali e Provinciali per una due giorni di proficuo dibattito. Sul Riordino le rivendicazioni del Sap sono chiare e supportate da tutti i nostri dirigenti. La battaglia per ottenere nuove risorse è destinata a proseguire nei prossimi mesi, adesso che abbiamo ottenuto la calendarizzazione del provvedimento. L’esame in Commissione Affari Costituzionali è il primo passo di un percorso che dovrà vedere presto tornare in Aula un disegno di legge approvato nella scorsa legislatura dalla Camera dei Deputati e che il personale tutto attende da tempo. Nonostante un cartello di sigle sindacali contrarie e decise a danneggiare qualche mese fa gli interessi dei Poliziotti, c’è da scommettere che si registreranno numerosi pentiti.

Per quel che concerne la questione del Contratto, ormai scaduto, tutti i nostri dirigenti regionali e provinciali hanno posto l’esigenza di reperire le risorse necessarie per il riconoscimento della specificità del Comparto e dello sganciamento dal pubblico impiego. Su questo fronte, non esistono alternative possibili alla strategia che da sempre fa parte della storia e dell’azione del Sap: o si cede alle logiche confederali di aumenti legati al tasso di inflazione programmata, con modesto recupero del differenziale inflattivo a fine anno, oppure si prevedono risorse aggiuntive così come è stato fatto negli anni passati. Anche per l’Accordo Nazionale Quadro non è più tempo di dilazioni o rinvii. La discussione degli ultimi mesi si è arenata per piccole beghe sindacali e di bottega. Adesso è l’ora dei fatti concreti. Sugli Ausiliari, il Sap nel corso della due giorni pescarese ha preso atto della volontà espressa dall’Esecutivo nei giorni scorsi, ed in particolare dal Vice Ministro Minniti, circa l’emanazione di un decreto legge per trattenere in servizio gli operatori del 63° e 64°, cosa poi puntualmente verificatisi. Resta il problema del loro ingresso permanente (nomina in ruolo) poiché il provvedimento di urgenza dovrebbe provvedere solo fino al 31-12-2006.

Inoltre, occorrerà dare una risposta anche agli ex Vfb che attendono da mesi certezze sul loro futuro. Sulle Pensioni, infine, c’è la necessità di stare in guardia, anche se occorre evitare inutili allarmismi. L’esclusione delle Forze di Polizia dalla Riforma Maroni, l’ultima legge che in ordine di tempo ha inciso sul delicato tema della previdenza, è stata una vittoria del Sindacato Autonomo di Polizia che va difesa e portata avanti con forza. La nostra specificità va salvaguardata non solo in termini retributivi, ma anche e soprattutto pensionistici, considerando il fatto che l’attività di polizia è di natura usurante e professionale. Ci attendono settimane decisive, ma il Sap ha la consapevolezza di essere l’unica organizzazione sindacale della Polizia che per storia, autonomia e rappresentanza è in grado di tutelare realmente gli interessi del personale. Pronti, come sempre, a mobilitarci e a scendere in piazza, se necessario, con migliaia di poliziotti.

Fondo 2005, siglata l’intesa

Il 19 settembre è stata siglata al Dipartimento l’intesa sull’Accordo per l'utilizzo delle risorse previste dal fondo di incentivazione di cui all'art. 14, Dpr 18/06/2002, n. 164, per l'anno 2005. Il decreto è disponibile sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org. Presto, dunque, si procederà al pagamento delle spettanze che il personale aspetta da mesi.

UNA SINTESI DELL’ACCORDO

Le risorse complessive a disposizione sono pari a 75.207.224 euro. Verranno corrisposti 17,50 euro per ciascun turno di reperibilità,

8,70 euro per ogni cambio turno,

2,25 euro giornalieri per l’effettiva presenza,

6,40 euro per ciascun servizio reso in alta montagna.

Si tratta di compensi cumulabili e che sono percepiti da tutto il personale, compresi gli Agenti Ausiliari.

Reperibilità

Al personale non reperibile che per sopravvenute esigenze è chiamato ad intervenire in servizio, è corrisposto il medesimo compenso previsto per la reperibilità, restando salvo il diritto al compenso per lavoro straordinario.

Cambio turno

Ogni variazione di turno successiva alla definizione della pianificazione dà luogo al compenso previsto per il cambio turno.

La modifica dell’orario di servizio disposta in sede di pianificazione settimanale non dà luogo al compenso relativo al cambio turno.

Al personale impiegato nei servizi continuativi è attribuito il compenso per cambio turno solo alla prima variazione di turno, configurandosi quelle successive quali sviluppo della tipologia d’orario.

Al personale in forza presso i Reparti Mobili compete un compenso annuo lordo pari a 610 euro.

Al personal dei Reparti Mobili aggregato presso Uffici territoriali, nonché a quello trasferito, il compenso è corrisposto in dodicesimi, in relazione al numero di mesi di servizio prestati presso il Reparto.

Per maturare il diritto alla corresponsione di un dodicesimo del compenso occorre aver prestato almeno quindici giorni di servizio nel mese di riferimento.

Produttività collettiva

Il compenso è attribuito al dipendente calcolando i giorni di effettiva presenza nel corso dell’anno solare.

Sono considerati giorni di effettiva presenza:

i riposi compensativi,

le assenze per infermità occorse in servizio per fatti verificatisi nell’arco dell’anno solare,

le assenze ex legge 104,

le assenze per astensione obbligatoria ed interdizione anticipata dal lavoro in applicazione degli articoli 4 e 5 della legge 1205/71,

i permessi sindacali, compresi i cumuli, e i distacchi.

Ogni fattispecie diversa da quelle citate si configura come giorno di assenza.

Ai fini della corresponsione del compenso per la produttività collettiva e ricorrendone le condizioni, per il personale del ruolo della Polizia di Stato vincitore di concorso per l’accesso a qualifiche superiori e collocato in aspettativa per la durata del corso, il periodo di frequenza è equiparato a presenza.

Per il personale che osserva un orario di lavoro articolato su cinque giorni settimanali, a fini del calcolo delle giornate, ad ogni cinque giorni di effettiva presenza sarà sommato un giorno.

Nell'ambito dell'incontro, al quale era presente il Vice Ministro Minniti, il Sap ha posto l’attenzione su alcune tematiche di assoluta importanza, a partire dal Riordino delle Carriere. Minniti ha espresso il proprio giudizio sull'argomento, dichiarando l'inopportunità di tale scelta nell'attuale quadro economico-finanziario del Paese. Tuttavia, si è dichiarato disponibile a ragionare sul Riordino delle Carriere, con risorse a partire dal 2007 e per gli anni 2008 e 2009, oltre ad un testo che sia il più possibile condiviso. Per quel che riguarda il Contratto, ormai scaduto, il Sap ha rivendicato la prosecuzione della politica di sganciamento dal pubblico impiego. L'esponente di Governo ha manifestato, parimenti, di conoscere questo aspetto della specificità del Comparto, riferendo che fu proprio il Gabinetto D'Alema del 1999 a metterlo per primo in norma. Da parte di Minniti è stata espressa la volontà di continuare a riconoscere, come da sempre richiesto dal Sap, la specificità del Comparto, prevedendo risorse aggiuntive. Inoltre, per quel che concerne gli Ausiliari del 63° e 64° Corso, al di là del decreto per trattenere questi operatori in servizio che è stato successivamente emanato, il Sap ha segnalato l'esigenza di modificare il sistema di reclutamento del personale oggi appiattito su misure che sono strutturate per la formazione dei militari delle Forze dell'Ordine. Infine, il Vice Ministro, trovando l'apprez-zamento del Sap, ha espresso la volontà di aprire un intenso tavolo di relazioni sindacali per dibattere tutte le problematiche sul tappeto relative al Comparto Sicurezza e alle Forze di Polizia. Il giudizio che il Sap esprime sull'incontro è estremamente positivo, sia per la conoscenza dei problemi dimostrata dal Vice Ministro Minniti, sia per la caratura politica dell'esponente di maggioranza. Ovviamente adesso ci sarà da lavorare sulle questioni reali e sui problemi concreti. E su questo il Sap, come sempre, non fa sconti a nessuno.

Intercettazioni telefoniche

La questione delle intercettazioni telefoniche sta, in questi giorni, riempiendo le pagine dei giornali e i servizi televisivi. Bene ha fatto il Ministro Amato a prendere posizione per difendere la Polizia di Stato da una serie di attacchi strumentali che, come sempre in questi casi, mirano a fare di tutta l’erba un fascio.

Il Sap aggiunge l’ovvia ma necessaria considerazione che anche per i colleghi indagati ci siano le opportune garanzie e non si proceda a condanne anticipate. Soprattutto, la nostra Amministrazione non dovrà permettersi di porre in essere provvedimenti punitivi prima che le situazioni personali non siano chiarite. Purtroppo, anche nel recente passato, le cose sono andate diversamente. Basti pensare al personale indagato a causa di "calciopoli", da Torino a Roma, in molti casi trasferito d’ufficio senza motivo ufficiale.

Su questo il Sap vigila e vigilerà con attenzione.

 

 

 

 

  MANO.gif (1012 byte)