Roma, 7 agosto 2006
Dopo i progetti di legge del SAP e del Sen. Valditara più altri, si muove Mastella
Banca dati DNA, anche un atto del Governo
Un importante passo avanti per quel che riguarda l’istituzione di una Banca dati Dna. Infatti, dopo l'iniziativa del 27 luglio scorso che ci ha visti promotori, assieme al senatore Valditara, di un disegno di legge sulla materia (ma non era un altro Sindacato di polizia a dire che il SAP non fa le leggi !?!), il Ministro della Giustizia Clemente Mastella ha rilanciato l’idea preannunciando l’ impegno del Governo per l’istituzione di una Banca dati Dna e per il prelievo coatto di materiale biologico ai fini delle indagini. Verranno messe a punto due proposte di legge dagli uffici legislativi del Ministero della Giustizia di concerto, è stato detto, con il Viminale. Speriamo finalmente di essere sulla buona strada. Per conto nostro, dopo un approfondimento fatto sulla materia nella scorsa legislatura e l’esigenza di rimettere la Polizia scientifica al centro delle investigazioni criminali, possiamo dire che il nostro contributo è stato davvero importante. Pubblichiamo un lancio di agenzia. La posizione del Sap è stata ripresa anche da Corriere della Sera e Sole 24 Ore. Gli articoli sono disponibili sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org
SODDISFAZIONE SAP PER ANNUNCIO BANCA DATI DNA: 'CON QUESTO STRUMENTO INVESTIGA-TIVO AUMENTANO I DELITTI RISOLTI'
Roma, 2 ago. (Adnkronos) - Il Sap, Sindacato Autonomo di Polizia, esprime 'grande soddisfazione per l'annuncio fatto dal Ministero della Giustizia inerente la volontà di istituire, di concerto con il Viminale, una banca dati nazionale per il dna. Nei giorni scorsi il Senatore Giuseppe Valditara, insieme al Segretario Generale del Sap Filippo Saltamartini, aveva annunciato, nel corso di una conferenza stampa, un disegno di legge sulla materia, che peraltro era già stato presentato nella scorsa legislatura, per la raccolta di impronte genetiche di soggetti che abbiano commesso reati puniti con la pena della reclusione non inferiore ai tre anni. "A seguito di questo importante risultato, che avvicina la maggioranza all' opposizione – commenta Saltamartini - speriamo che il provvedimento venga approvato in tempi rapidi". Il Sap sottolinea che "se il disegno di legge verrà varato finalmente anche l'Italia potrà godere di questo strumento investigativo così importante che ha permesso nel resto d'Europa di far passare i delitti risolti dal 23 al 43 per cento".
Inciucio di indulto
E’ stato uno scambio politico l’accordo tra la maggioranza e l’opposizione che ha portato all’indulto. L’atto rischia di rimettere in libertà anche terroristi islamici. La preoccupazione viene direttamente dal Dipartimento e ha trovato ampia eco sulla stampa. E il Capo della Polizia ha diramato precise istruzioni alle Questure affinché sia posta maggiore attenzione e vigilanza. In sostanza, con gli uffici di polizia più sguarniti del solito per via dell’estate, il personale rischia seriamente di trascorrere un mese di agosto molto caldo. Infatti, se da un lato la legge ha escluso dallo sconto di pena il reato di terrorismo internazionale, dall’altro è noto come molti presunti "jihadisti" siano stati condannati per reati diversi: associazione a delinquere o falsificazione di documenti, ad esempio. C’è poi un altro problema: si stima che circa 6.000 detenuti stranieri abbiano lasciato o stiano per lasciare i penitenziari. Su molti di loro pende un provvedimento di espulsione. Come gestire tutta la faccenda? Inoltre, in molte città italiane si sono già verificati episodi spiacevoli che hanno coinvolto, obtorto collo, le Forze dell’Ordine. Detenuti appena usciti di galera che hanno subito compiuto reati e sono stati rimessi in cella; stranieri che si sono tagliati le vene (è successo a Terni) per non essere espulsi e che dopo la medicazione sono stati ricondotti dentro e, infine,poliziotti aggrediti in varie parti d’Italia (da Torino alla Sardegna). Insomma, era proprio necessario questo scambio che si gioca sulla pelle delle Forze dell’Ordine e dei cittadini più deboli? Su questi temi è andato in onda su Sky una interessante trasmissione alla quale ha preso parte il nostro Segretario Nazionale Gianni Tonelli. Sia detto per inciso che gli SMS inviati in trasmissione hanno quasi bloccato il sistema di ricezione. E tutti i messaggi erano di solidarietà con la Polizia e con il SAP per le sue coraggiose battaglie a favore della legalità, di quella legalità che il nostro Paese sembra aver dimenticato. Il sovraffollamento delle carceri, non centra nulla. Lo abbiamo detto e scritto più volte, non si risolve mettendo in libertà i delinquenti. Anche perché le carceri torneranno presto a riempirsi. La nostra posizione sul provvedimento di indulto l’abbiamo espressa chiaramente nelle settimane passate e l’abbiamo ribadita nei giorni scorsi alle agenzie stampa che di seguito pubblichiamo. Il Ministro della Giustizia ha detto che sarebbe "fisiologico" il fatto che un certo numero di detenuti sia tornato subito a delinquere. Ne prendiamo atto. Siamo altrettanto convinti però che, fisiologicamente, le patrie galere torneranno ad essere affollate molto prima di quel che si pensi.
INDULTO: SAP, LEGGE SCONSIDERATA E INGIUSTA
IN PERICOLO DIRITTI CITTADINI, MALUMORE TRA FORZE POLIZIA
(ANSA) - ROMA, 1 AGO - Una legge 'sconsiderata, ingiusta e ingiustificata' che mette 'in pericolo i diritti' di migliaia di cittadini e provoca un 'forte malcontento tra le forze dell'ordine. Lo afferma il Sindacato autonomo di polizia (Sap) in merito all'approvazione da parte del parlamento del provvedimento sull'indulto'. 'Da oggi i diritti di libertà di milioni di cittadini sono messi in pericolo da una sconsiderata legge votata dal Parlamento - sottolinea una nota del Sap - Da oggi un quarto dei detenuti italiani comincerà ad uscire dalle carceri, si tratta di un vero e proprio attentato ai diritti fondamentali dei cittadini'. 'Dopo i terroristi eletti in Parlamento perché i politici non amano approvare norme che limitano i loro privilegi e l'indulto che libera migliaia di detenuti - prosegue il sindacato di polizia - il diritto alla sicurezza dei cittadini, costituzionalmente previsto, é messo in pericolo da questi provvedimenti sconsiderati. Il vecchio Stato liberale ci aveva insegnato come proteggere i diritti fondamentali contro lo Stato, ma nessuno aveva pensato che un Parlamento espressione dei cittadini potesse giungere a tanto'. Il provvedimento inoltre, 'colpisce il diritto fondamentale di parita' dei cittadini di fronte alla legge'. 'La polizia e le forze dell'ordine - dice il segretario generale del Sap Filippo Saltamartini - continueranno come prima e più di prima a svolgere con professionalità e dedizione la propria opera, ma e' certamente molto forte il malumore del personale per un provvedimento ingiusto e ingiustificato'.
Formazione continua, la battaglia del Sap
La professionalità degli operatori della Polizia di Stato non può prescindere dalla formazione e dall’aggiornamento. Una convinzione che da sempre è a fondamento dell’azione sindacale del Sap. Ovviamente, il personale deve essere messo nelle condizioni di aggiornarsi. Il Sindacato Autonomo di Polizia nelle settimane scorse ha ribadito con forza al Dipartimento la necessità di rendere fruibile in misura maggiore a tutti gli operatori la consultazione di codici e leggi. Troppo spesso, infatti, i colleghi sono costretti ad usare libri vecchi avuti in dotazione durante i corsi e a comprarsi di tasca propria eventuali volumi più aggiornati. Ebbene, il Dipartimento ha risposto al Sap che "è in fase di studio, da parte delle competenti direzioni Centrali, un progetto che, compatibilmente con le risorse economiche, renda accessibile a tutti gli operatori la consultazione on – line dei codici e delle leggi d’Italia attraverso il portale intranet della Polizia di Stato, recentemente attivato in via sperimentale". Si tratta di una prima, positiva risposta. L’auspicio è che il Dipartimento faccia sentire la propria voce affinché, in caso di ulteriori e prevedibili tagli alle risorse, non sia penalizzata ancora una volta la formazione del personale.
Rimborso rette asili nido
Il Dipartimento ha comunicato la percentuale di rimborso delle reti asili nido per l’anno solare 2006. La percentuale di rimborso è pari al 16,12 per cento risultante dal rapporto tra lo stanziamento di bilancio stabilito per l’esercizio finanziario 2006 per il rimborso rette asili nido (euro 1.020.000,00) e l’ammontare complessivo del fabbisogno comunicato da tutte le Prefetture (euro 6.024,810, 58), detratta la somma relativa ai bambini con handicap grave. Sono state ammesse al rimborso anche le domande del personale arrivate in ritardo per motivi non imputabili agli stessi dipendenti. Sul nostro sito internet www.sap-nazio-nale.org è disponibile la circolare telegrafica completa.
Sperimentazione permesso soggiorno
Il Ministero dell’Interno ha avviato la fase sperimentale per l’avvio delle procedure relative al rilascio del permesso di soggiorno in formato elettronico. Le Questure direttamente interessate sono quelle di Ancona, Brindisi, Frosinone, Prato, Reggio Emilia e Verbano Cusio Ossola. Il telex ministeriale con la spiegazione completa delle nuove procedure speri-mentali è disponibile sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org
Polfer, dalla parte dei cittadini
Anche quest’anno la Specialità della Polizia Ferrovia, in collaborazione con Trenitalia, ha lanciato la campagna "viaggiare sicuri" per consentire ai cittadini di muoversi senza problemi lungo tutta la rete italiana. Oltre ad un impegno costante e crescente della Specialità che con 169 posti Polfer, 36 Sottosezioni, 17 Sezioni e 15 Compartimenti, garantisce anche e soprattutto d’estate la sicurezza di 16.000 km di ferrovia e di quasi 9.000 treni, ai viaggiatori verrà distribuito un opuscolo illustrativo, pure in lingua inglese, con suggerimenti e consigli per prevenire possibili reati. Una bella iniziativa che sta vedendo protagonisti in questi giorni gli oltre 5.000 uomini e donne in forza alla Specialità.
Casal Lumbroso, inadeguato
Una cinquantina di colleghi del Reparto Mobile di Bari e Taranto, in missione di ordine pubblico a Roma nel recente mese di luglio, hanno avuto la (s)ventura di essere alloggiati a Casal Lumbroso in camerate che definire indecenti è dir poco. Ebbene, la protesta dei colleghi e l’intervento del Sap, unitamente all’impegno del dirigente che coordinava i contingenti presenti nella capitale (il dott. Massimo Capozza del Reparto Mobile di Genova) ha fatto sì che il personale fosse alloggiato in una dignitosa struttura alberghiera. Non è la prima volta che questo accade per alcuni Reparti impiegati a Roma e desideriamo immaginare che i vertici ministeriali prendano effettivamente atto di questa condizione.
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