Roma, 31 luglio 2006
Il SAP ha incontrato il Capo della Polizia sul futuro della formazione
Scuole di Polizia senza risorse
Si è svolta lo scorso 25 luglio, al Dipartimento, una riunione con il Capo della Polizia e i Sindacati rappresentativi, per avviare una discussione preliminare sul sistema formativo e sulla razionalizzazione degli Istituti d’Istruzione. L’incontro è stato preceduto da un’ informativa generale, in merito all’apparato attualmente esistente.
I dati che sono stati evidenziati, mettono in rilievo che nel sistema formativo della Polizia di Stato (fatta eccezione per l’Istituto Superiore) sono impiegati 2.241 poliziotti e 468 impiegati civili.
I costi sono pari a 120 milioni di euro l’anno, di cui 80 milioni di euro per il personale e 40 milioni per l’esercizio delle strutture (manutenzione e costi vari).
Il costo per frequentatore si aggira intorno a 170 euro al giorno, mentre la ricettività totale, nelle Scuole di Polizia, è pari a 7.110 posti. L’Amministrazione ha ipotizzato di strutturare l’offerta formativa secondo il seguente schema:
1) Scuola Tecnica di Polizia;
2) Istituto di Perfezionamento degli Ispettori di Nettuno;
3) Istituto per Sovrintendenti di Spoleto;
4) nr. 6 Scuole Agenti di Polizia;
5) nr. 9 Scuole di Specializzazione;
6) Pescara Scuola della Polizia di prossimità;
7) CFL Milano.
L’attuale assetto delle Scuole Agenti di Polizia è destinato ad un drastico ridimensionamento, poiché si stima che, nei prossimi anni, dovranno essere formati non più di 1000 Agenti l’anno. L’ipotesi di destrutturazione delle Scuole Allievi Agenti, dovrebbe essere sviluppata in due fasi.
In una prima fase è prevista la soppressione delle Scuole di Vicenza, Bolzano, Senigallia, Foggia.
In una seconda fase, altre tre Scuole dovrebbero seguire la stessa sorte. L’operazione complessiva dovrebbe portare a recupero di 324 poliziotti e 66 civili, con un risparmio a regime di 7,3 milioni di euro annui con un calo del costo di gestione a 21 milioni di euro.
Nel dettaglio si prevede:
Vicenza
La Scuola di Vicenza andrebbe ad allogare la Sezione Polizia Stradale e il Reparto di Prevenzione Crimine attualmente a Padova. Sarebbero recuperati al servizio di polizia 98 poliziotti e 11 civili.
Foggia
La Scuola di Foggia andrebbe ad allogare la Sezione Polizia Stradale e formerebbe la base degli alloggi di servizio della Questura. Sarebbero recuperati al servizio di polizia 84 poliziotti e 12 civili.
Bolzano
La Scuola di Bolzano andrebbe ad aumentare i locali di pertinenza della Questura, con annesso poligono di tiro. Sarebbero recuperati al servizio di polizia 79 poliziotti e 18 civili.
Senigallia
La scuola di Senigallia verrebbe riconvertita in un nuovo reparto mobile.
Il SAP dopo aver rivendicato che l’elemento della professionalizzazione delle Forze di Polizia costituisce uno dei punti importanti per cui fu approvata la legge di Riforma, ha posto in luce come le esigenze formative rappresentate dall’Amministrazione, siano state sottostimate. L’Amministrazione deve bandire i concorsi per quattro/cinque mila posti da Sovrintendente e di oltre 3500 posti per Vice Ispettore e, dunque, nei prossimi anni non si dovrà sostenere solo la formazione degli Agenti (1000 ogni anno). La natura di professione legale e di non di lavoratori di Pubblica Sicurezza che caratterizza la nostra professione, fondamento e oggetto della richiesta di Riordino delle carriere, presuppone la valorizzazione di un percorso di formazione permanente che, negli ultimi anni, non è stata affatto realizzato. Per altro verso è stata apprezzata l’idea di valorizzare le scuole di polizia secondo parametri diversificati di professionalità e di qualifica. La concezione di stabilire che ogni scuola è specializzata in un settore specifico appare maggiormente rispondente alle esigenze formative di ciascun ruolo. Per quanto concerne l’individuazione delle Scuole di Vicenza, Bolzano, Senigallia e Foggia per le prime "dismissioni", il SAP ha chiesto di conoscere quali fossero i parametri comparativi poiché, risulta che recenti lavori di ristrutturazione effettuati nei predetti Istituti rendano sconsigliabile sul piano economico della finanza pubblica tale scelta. In ogni caso il SAP ha richiesto di conoscere il numero complessivo del turn-over (pensionamenti dei prossimi anni) sia a livello nazionale e sia nelle sedi ove ipotizzata la chiusura delle scuole, poiché il relativo personale dovrebbe essere innestato nelle Questure e nelle Sezioni di Polizia Stradale. Inoltre è necessario conoscere la suddivisione del personale delle scuole, in via di soppressione, secondo i ruoli (polizia, tecnici, sanitari) nonché in relazione alle qualifiche possedute, all’età e all’esistenza di eventuali limiti all’impiego operativo (malattie invalidanti che minano l’idoneità al servizio di polizia). Parimenti il SAP ha chiesto di conoscere quanto costerebbero i trasferimenti d’ufficio, se pur nella stessa città e se siano state fatte stime in merito a risorse aggiuntive che dalle scuole potrebbero provenire alle finanze ministeriali (contributi enti locali, fondi comunitari, PON). La riunione è stata aggiornata all’inizio del prossimo mese di settembre e il Capo della Polizia ha affidato al direttore centrale degli istituti d’istruzione Pref. De Donno l’incombenza di informare i sindacati rappresentativi.
Banca dati Dna, presentato il disegno di legge
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ome annunciato nello scorso numero del nostro Flash, è stato presentato al Senato e illustrato nel corso di una conferenza stampa il 27 luglio, il disegno di legge relativo alla Banca dati nazionale del DNA per la raccolta delle impronte genetiche dei soggetti che abbiano commesso reati puniti con la pena della reclusione non inferiore ad un anno. Il disegno di legge, d’iniziativa del Senatore Giuseppe Valditara, ha lo scopo di permettere l’identificazione degli autori di un reato, alla stessa stregua delle impronte digitali. Le nuove scoperte scientifiche consentono di comparare i dati dei profili del DNA rilevati nelle diverse scene del crimine, con quelli raccolti nella nuova banca dati. Particolarmente utile, in altri Paesi, si è dimostrato questo strumento di indagine per l’individuazione di autori di reati "seriali", quali le violenze sessuali, il sequestro di persona, le rapine e così via. L’istituzione di una banca dati del DNA, con una criminalità sempre più transnazionale, permetterebbe di garantire una maggiore fruttuosità nelle investigazioni. Questa, come è noto, è una battaglia che il Sindacato Autonomo di Polizia porta avanti da tempo."A noi spesso è apparso – ha detto in conferenza stampa il Segretario Generale del Sap Filippo Saltamartini - che in Italia la lotta alla criminalità debba essere fatta con mezzi spuntati o con strumenti obsoleti. Deve essere chiaro che l’Italia, tra i Paesi dell’Ue, è una di quelle poche Nazioni che ancora non si è adeguata alle nuove scoperte scientifiche. Per questo motivo abbiamo l’obiettivo di riportare, finalmente, al centro del sistema investigativo, non più i cloni, i pentiti o le intercettazioni telefoniche, ma la ‘nostra’ Polizia Scientifica".
Sul nostro sito internet è disponibile un’ampia rassegna stampa di agenzie e articoli apparsi sui quotidiani nazionali.
Tagli a straordinari e missioni
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li effetti dell’annunciato contenimento della spesa pubblica, imposti dall’attuale Governo e caratteristica ormai irrinunciabile (purtroppo!) di ogni inizio legislatura, cominciano a farsi sentire anche sul personale di Polizia. Alcune recenti circolari telegrafiche del Capo del Polizia, disponibili sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org, vanno in questa direzione, raccomandando attenzione ed oculatezza ai dirigenti degli uffici per il pagamento delle ore di lavoro straordinario in deroga ai limiti previsti, in considerazione "delle limitatissime risorse finanziarie a disposizione". Discorso analogo per i servizi di missione. La stretta del Ministro del Tesoro, Padoa Schioppa, si fa insomma sentire. Il Sindacato Autonomo di Polizia non resterà con le mani in mano, anche e soprattutto durante i mesi estivi che, negli anni passati, ci hanno visto protagonisti di battaglie importanti pure nel giorno di ferragosto. La sicurezza, come abbiamo detto più e più volte, non si fa a costo zero e non si realizza con le chiacchiere. La sicurezza ha un costo. In ballo ci sono le questioni, irrinunciabili per noi, del Contratto e del Riordino delle Carriere. Per i nostri colleghi non è e non sarà facile spendere la propria professionalità sapendo che a fine mese rischiano di non vedersi pagato quanto dovuto. E su questo la nostra classe politica e di governo dovrebbe seriamente meditare.Fondo 2005
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ul nostro sito internet www.sap-nazionale.org, area circolari, è disponibile l’ultima nota ministeriale relativa al Fondo unico per l’efficienza dei servizi istituzionali, anno 2005. Lo stanziamento di risorse disponibili è pari ad euro 75.207.224,00 a cui deve essere tuttavia detratta, secondo il Dipartimento, la somma di euro 2.727.272,00 relativa alla maggior spesa sostenuta per il Fondo 2004. Le risorse 2005 sono destinate ad essere comunque incrementate. Il Sap si riserva di esprimere la propria valutazione in vista del prossimo esame congiunto.Il punto sulle nostre pensioni
Come avevano anticipato nelle settimane scorse su Sapflash, il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, previsto dalla Riforma Dini del 1995, ha stabilito una riduzione dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo dal 6 all’8%.
In sostanza, le pensioni future (dopo il 2013) rischiano di essere un po’ più basse perché una minor parte di stipendio si trasformerà, appunto, in pensione. E’ bene comunque precisare che si tratta soltanto di un atto istruttorio – pur previsto dalla legge Dini – e che ogni eventuale modifica del sistema pensionistico entrerà concretamente in vigore soltanto dopo una concertazione con i Sindacati.
Questa, almeno, è la rassicurazione del Ministro del Lavoro, Cesare Damiano.
Inoltre, occorre precisare alcune cose: la riduzione dei coefficienti non intacca i trattamenti previdenziali attuali; la diminuzione non tocca chi andrà in pensione nei prossimi anni, ma avrà effetti comunque dal 2013; si applicherà, ad ogni buon conto, solo a chi andrà in quiescenza col sistema misto retributivo-contributivo e per coloro che sono più giovani di servizio, ma in maniera graduale perché le riduzioni riguarderanno solo gli anni di contribuzione successivi alla revisione dei coefficienti, quindi dal 2006 in poi.
Il Sap, comunque, auspica una rapida convocazione delle parti sociali da parte del Governo e si impegnerà per garantire che, anche in materia pensionistica, la specificità delle Forze dell’Ordine venga salvaguardata.
Mobilitazione Sap a Genova
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ontinua anche nei mesi estivi la mobilitazione del Sindacato Autonomo di Polizia. A Genova, lo scorso 22 luglio, i colleghi della Segreteria Regionale e Provinciale sono scesi in piazza, per le vie della città, con lo scopo di manifestare il disagio crescente del personale per la forte carenza di organico a fronte di servizi estivi piuttosto impegnativi. Una ventina di Api 50 sono stati utilizzati per mettere in rilievo la carenza di uomini e di mezzi nel controllo del territorio. Appare evidente, come la problematica in argomento riguardi molte altre realtà. E il problema che viene evidenziato verrà presto sostenuto con altre iniziative da parte delle Segreterie territoriali. Il solleone di agosto incombe sui gravosi servizi che la polizia di Stato è chiamata ad eseguire.Tuttavia quando le carenze di mezzi ed uomini sono così evidenti, diventa difficile persino esprimere la nostra professionalità e diventa difficile se non addirittura pericoloso affrontare una criminalità collettiva e particolarmente aggressiva. Per questo il Sap, partendo da Genova, è sceso in piazza.
E la nostra mobilitazione non finisce qui…